2 Febbraio Candelora Imboloc Birgit

Sapete che mi interessano miti, riti, tradizioni che ci possono aiutare a scandire il tempo in relazione con lo spazio, la natura, il mondo.

Con la collega Marta, di cui vi ho parlato in altri articoli stiamo vivendo a livello corporeo presso “Lo Spazio”  un percorso legato a danze, fiori di Bach inseriti nell’anno, nelle tradizioni e nella ritualità.
Gennaio è terminato … inizia Febbraio, che porta con se una festività rituale, tradizionale, che molti hanno dimenticato.

Il 2 febbraiocandelora1
Imboloc la festa irlandese legata alla luce, che dopo il solstizio d’inverno, ci accompagna ogni giorno sempre di più!
La festa popolare della Candelora, per i Cristiani la “Presentazione di Gesù al Tempio”, che reinterpreta  un mito romano: Plutone il dio degli inferi che rapì Proserpina, figlia di Cerere; il dio degli inferi ha sottratto la luce, la figlia a una madre. Le donne dell’antica Roma, il 2 febbraio, ritualizzavano questo mito, vagando per la città con candele accese alla ricerca delle proprie figlie… (quante donne del 21° secolo, simbolicamente il 2 febbraio, farebbero la stessa cosa alla ricerca dei propri figli, cresciuti, in parte persi e rapiti…?!?)
Presso i celti il 2 febbraio era la festa di Birgit che simboleggia la dea ringiovanita, che fa ritorno dalle viscere della terra e scuote gli alberi perché la linfa possa tornare a scorrere, per il risveglio della primavera. La festa di Birgit è una festa di purificazione.
L’oscurità ci ha fatto fare l’esperienza dell’impurità: pensiamo alla nostra l’aimentazione invernale più calorica ,.. pensate al peso, per qualcun altro, di questa stagione buia … Abbiamo, infatti, nelle scorse settimane parlato di alimenti disintossicanti, di purificazione …

“Ora che anche le giornate ricominciano ad allungarsi e occorre lavare via con acqua pura e spazzare via con rami secchi di betulla la sporcizia del buio”, dicevano i celti. Per i celti la betulla era l’albero della Candelora. Nella tradizione celtica la betulla è al 2 febbraio. È l’albero della dea celtica della primavera, la principessa dall’aspetto di eterna fanciulla. Con il succo di betulla i celti preparavano una cura disintossicante.

I Cristiani hanno trasferito su Maria questa immagine del 2 febbraio, che rappresenta il giorno della purificazione della Madre.

Che rituale possiamo regalarci per questa festa di diffusione della luce?

Accendete una candela e reggendola tra le mani passate per tutte le stanze.
Con l’aiuto della candela cercate ciò che avete perduto nella vostra casa interiore.
“Ho perso il mio centro? Quali capacità, quali caratteristiche ho finito per perdere?”
Passate con la candela accesa in tutte le stanze della casa. Forse singoli ambienti vi faranno tornare in mente ciò che avete perduto. “Cosa ho perso per colpa di un efficientismo fine a se stesso? Ho perso i miei sogni?”.

“Io sono la Luce e porto la Luce, che cresce, muta e si trasforma e tutto il gelo penetra nell’animo,
come acqua che sgorga da fonte meravigliosa di luce e amore.
La Luce porta amore, la luce porta bellezza, accecante e viva.
La Luce è fiorire”.
Tratto da “La Soffitta delle streghe” 

 

Buon Febbraio

Buona Candelora

Buon Imboloc

Buona Luce

 

Articolo di Elena Fossati – Collaboratrice del blog Superfluonecessario – Esperta Benessere e Salute

Diritti riservati

 

“Lo Spazio” Bovisio Masciago

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