Repetita iuvant
dicevano i latini e anche le nostre nonne.
Augurarvi Buon Anno senza essere scontate?
Io vi propongo, come ho fatto per la conclusione dell’anno di andare a rileggere alcuni vecchi articoli, sempre attuali,…
http://www.superfluonecessario.it/30518-2/
http://www.superfluonecessario.it/una-scatola-per-ricordi-e-desideri/
http://www.superfluonecessario.it/il-nostro-programma-per-rigenerarci/
E vorrei concludere con una citazione di Dietrich Bonhoeffer (Breslavia, 4 febbraio 1906 – Flossenbürg, 9 aprile 1945) è stato un teologo luterano tedesco, protagonista della resistenza al Nazismo.
1 gennaio “D’ora in poi?”
«La strada dell’inferno è lastricata di buone intenzioni». Questo detto che si ritrova nei paesi più diversi, non proviene dall’insolente saggezza mondana di un impenitente, bensì rivela una profonda intelligenza cristiana. Chi con la fine dell’anno non sa fare niente di meglio che compilare un registro con quello che di cattivo ha fatto in passato e decidere, d’ora in poi — ma quanti ‘da ora in poi’ sono già passati! — di iniziare il nuovo anno con propositi migliori, è ancora nel paganesimo fino al collo. Costui pensa che i buoni propositi facciano da soli il nuovo inizio, ovvero che egli possa iniziare di nuovo quando vuole. E questa è una pessima illusione; è soltanto Dio che può iniziare nuovamente con l’uomo, se gli piace, ma non l’uomo con Dio. A un nuovo inizio l’uomo non può assolutamente arrivare, bensì può soltanto pregare per esso. Dove l’uomo è chiuso in sé e vive per sé soltanto, lì vi è sempre e soltanto il vecchio, il passato. Soltanto dov’è Dio, è il nuovo; e l’inizio, Dio, non lo si può comandare, lo si può soltanto pregare. Ma l’uomo può pregare soltanto se capisce che non può fare ciò che sta ai suoi limiti, che un altro deve iniziare.
Dietrich Bonhoeffer, “Voglio vivere questi giorni con voi”, Queriniana, 2005