Una mandorla e un chicco di uva

E’ difficile e complesso essere presenti a ciò che si fa in un mondo ricco di stimoli, di ritmi intensi e veloci, dove spesso si fanno due o tre cose contemporaneamente. Si inserisce il pilota automatico e così mentre si mangia si risponde al telefono e/o si legge una mail. Ma come stiamo così facendo? Cosa assaporiamo? Come viviamo?

Una mandorla e un chicco di uva passa possono farci vivere e comprendere che, pur non essendo semplice essere presenti a ciò che si fa, è possibile e soprattuto ci fa apprezzare e gustare, in questo caso, ciò che facciamo!

Per farci  un’idea di quanto possa essere vivacun’esperienza quando la mente è presente al suo fare in modo intenzionale e senza giudizio vi propongo la pratica dell’uva passa, io ho aggiunto una mandorla (per chi non amasse l’uva, ma vanno bene tutti i cibi) per un assaggio di consapevolezza, così come è descritta da Williams, Teasdale, Segal e Kabat-Zinn nel loro libro “Ritrovare la serenità” (Williams et al., 2010, p. 47-48).

A ogni punto dell’elenco leggerete quale azione e sensazione viene attivata.
1 – Tenere in mano
–Per prima cosa prendete un acino di uva passa, mandorla e tenetelo sul palmo della mano o tra pollice e indice. Concentrandovi su di esso, osservatelo come se non aveste mai visto un cibo  come questo nella vostra vita;
2 – Vedere
–Datevi il tempo di vederlo veramente; osservate l’acino d’uva passa, mandorla  con cura e con piena attenzione. I vostri occhi esplorano ogni parte, esaminando i punti in cui risplende la luce, gli incavi più scuri, le pieghe e le grinze e qualsiasi asimmetria o caratteristica unica.
3 – Toccare
–Rivoltate l’acino d’uva passa, mandorla  tra le dita, esplorandone la consistenza, magari a occhi chiusi, se ciò acuisce il vostro senso del tatto.
4 – Annusare
-Portatelo al naso inalate qualsiasi odore, aroma o fragranza che ne scaturisca, notando se ne frattempo avviene qualcosa di interessante nella vostra bocca e nel vostro stomaco.
5 – Mettere in bocca
–Ora avvicinate lentamente l’acino d’uva passa alle labbra, notando come la mano e il braccio sappiano esattamente come e dove collocarlo. Posatelo delicatamente in bocca, senza masticare, notando innanzitutto come ci è arrivato. Esplorate per qualche momento l’acino d’uva passa, mandarla con la lingua e le sensazioni che suscita in voi.
6 – Assaporare
–Quando siete pronti, preparatevi a masticare l’acino d’uva passa, mandorla  notando come e dove deve collocarsi per la masticazione. Poi, molto consapevolmente, date un morso o due e notate che cosa succede subito dopo, facendo esperienza delle eventuali ondate di gusto che emana mentre continuate a masticarlo. Senza ancora ingoiarlo, notate le semplici sensazioni generate nella vostra bocca dal gusto e dalla consistenza e come esse possano cambiare nel tempo, momento per momento, oltre a prendere nota di eventuali cambiamenti nell’oggetto stesso.
7 – Ingoiare
–Quando vi sentite pronti a ingoiare l’acino d’uva passa, mandorla vedete se prima di tutto riuscite a percepire l’intenzione di ingoiare mentre essa emerge, in modo da sperimentare consciamente anche tale intenzione, prima di procedere.
8 – Seguire le sensazioni
–Infine, vedete se riuscite a sentire ciò che rimane dell’uva passa, mandorla mentre scende nello stomaco e a percepire le sensazioni del corpo nel suo complesso, al termine di questo esercizio di consapevolezza nel mangiare.
Questo è un facile o difficile, semplice o complesso esercizio di presenza e consapevolezza nel compiere alcune azioni che non ci coinvolgono emotivamente, ma che nella pratica ci fanno vivere, esperire cosa significhi fare qualcosa presenti a noi stessi: mangiare del cibo.
Pensiamo, praticando la presenza e la consapevolezza, a ciò che facciamo e che, lentamente, momento per momento, diventeremo consapevoli e presenti alla nostre emozioni e azioni e a ciò ci darà ben-essere.

Noi, ieri,martedì abbiamo degustato con presenza e consapevolezza mandorle e chicchi di uva passa. Aspettiamo anche voi!
Elena
“Lo Spazio”
#FrescoRespiro

A PIEDI NUDI…

“A piedi nudi nel parco” non lo avete mai visto?Forse a causa della vostra età, ma ve lo consiglio anche per la scena della camminata a piedi nudi…

Sembra che questa estate vada di moda camminare a piedi nudi!
una serie di portali, anche il blog di  “Io Donna” del Corriere della Sera, ci raccontano e ci illustrano dove sperimentare la possibilità del camminare a piedi nudi…
Vi ricordate che vi ho parlato molte volte del camminare, di quanto faccia bene alla salute e al ben-essere.

Oggi trattiamo dei piedi nudi e molte lettrici sottolineeranno che per mostrare i piedi nudi occorra avere dei piedi bellissimi e ben tenuti (smalto, trattamenti di un’ottima estetista).

Innanzitutto i piedi hanno bisogno di molte cure, essi sopportano tutti i giorni le nostre scarpe e il nostro peso, poco o tanto che sia.
Vi consiglio di massaggiarli sempre prima di andare a letto e dopo un defaticante pediluvio (nella mia rubrica benessere e salute ho parlato dei piedi).
Simbolicamente i piedi sono le radici. Pensiamo anche nel linguaggio: a piedi della montagna,… nelle culture e nelle tradizioni i piedi hanno assunto ruoli diversi (es. la Cina). Dal punto di vista della nostra evoluzione embrionale il piede si forma tra le ultime parti del corpo e raggiunge la sua forma, nel bambino, verso i 5 anni (ora capite perché i bambini hanno bisogno di camminare scalzi). Le storte alle caviglie, i dolori ai piedi hanno un significato simbolico nel panorama psicosomatico!
Secondo la riflessologia plantare sul piede è rappresentato il nostro corpo e se lo guardate di profilo dall’alluce al tallone rappresenta proprio la nostra colonna vertebrale!

Il piede nudo appoggiato su superfici non rigide, ma che possano ammortizzare la percussione del tallone a terra, è davvero salutare… camminare sul legno, o su un prato, o sulla sabbia facendoci rimbalzare delicatamente sui talloni, crea un massaggio “percussivo” a tutto il corpo, fatelo delicatamente però per salvaguardare la colonna vertebrale!
Se parliamo di energia, il piede nudo appoggiato sulla tipologia di superfici appena citate, ci permette di scaricare tensioni. Quando abbiamo mal di gambe o mal di schiena proviamo a cambiare in casa a piedi nudi.
Fate attenzione a camminare a piedi nudi su superfici calde: spiaggia calda, asfalto (oltretutto l’asfalto è poco indicato in quanto superficie rigida) perché non fa per nulla bene al nostro sistema venoso. Se camminate a piedi nudi nel parco per concludere prestate attenzione agli insetti (punture!). Via libera con attenzione sui sassi, al mare, nell’acqua,… Prestando sempre attenzione ai dolori e poi provvedendo a un suon massaggio con creme o olio. Siate che consapevoli che camminando a piedi nudi sicuramente si creeranno ispessimenti della pelle proprio perché la pelle ci protegge! Quindi non lamentatevi se la pelle dei vostri piedi non sarà più morbida come la pelle di un bambino!

Per concludere pensiamo un po’ con i piedi!

Elena Fossati

“Lo Spazio”

 

CALDO? Sì ma con alcuni trucchi

A tutti piace l’estate, ma a molti dà fastidio e disagio il caldo.
Cosa possiamo fare in modo naturale, per non incorrere nell’uso spropositato dei condizionatori?
Per quanto riguarda il nostro corpo, sudore, calore alla testa,… ci possiamo fare aiutare dagli oli essenziali:
O.e. alla menta: qualche goccia in olio di mandorle, o in un bagno schiuma, o shampoo (in commercio ci sono prodotti di qualità con o.e. di menta). Prestare attenzione agli occhi e alla mucose.
O.e. Lavanda: utile anche per punture insetti. Igienizzante e rinfrescante. Sale, olio essenziale e sapone neutro liquido, per uno scrub rinfrescante…
Pediluvi e docce seguendo il metodo Kenipp: interessante un articolo tratto dal sito della provincia di Bolzano 
Pediluvi con alternanza di acqua fredda e calda, concludendo con acqua fredda.
Docce con alternanza di getti freddi e caldi concludendo con doccia fredda (ricordarsi con il doccino di partire sempre dalla periferia -arti- per poi arrivare al centro -stomaco, cuore-)
Sciacquarsi la testa, quando si lavano i capelli, con un getto finale di acqua fresca.
Crema corpo o olio, a base con o.e. rinfrescanti e tonificanti: menta, lavanda, rosmarino.
E poi:
Bere più acqua perché d’estate si suda di più! Berla lontano dai pasti perché il nostro organismo la possa assorbire più facilmente e non si mescola con il cibo. Inizia appena sveglia/o con un bel bicchiere d’acqua.
Come sempre attenzione a alcolici, bevande gasate… (ma questo lo sapete già)
Frutta e verdura ci aiutano e in questo periodo ne abbiamo molta a disposizione!
Cuciniamo dei piatti, leggeri e magari suddividiamo il pasto, che rimane meno pesante: il frutto magari mangiamolo tra la colazione e il pranzo e tra il pranzo e la cena…
E se vuoi rinfrescarti in modo diverso ti aspetto per un  #FrescoRespiro a “Lo Spazio”

Buon Luglio
Elena Fossati
“Lo Spazio”

UN FRESCO RESPIRO

Quante volte vi avranno detto: respira per motivi diversi:
Respira almeno 10 volte prima di arrabbiarti…
Respira bene…
Respira con il naso…
Respira per calmarti…

Il respiro ci appartiene, è automatico e da i ritmi della vita, il cuore segna il tempo; il respiro da il ritmo.
Portiamo l’attenzione al respiro quando esso cambia: diventa più veloce, o più corto,… ci manca il respiro!

Se respiriamo bene viviamo meglio, perché ci ossigeniamo meglio.
Solitamente si tratta di respiro in inverno, quando raffreddori e influenze non ci fanno respirare bene, oppure se si hanno particolari patologie: allergie, asma,…

Anche d’estate è importante considerare il RESPIRO. il respiro ci fa rinfrescare e allora predisponiamoci per un FRESCO RESPIRO.
Ma come?

Lo yoga ci aiuta con una tecnica di PRANAYAMA, di respirazione, rinfrescante (imparata con il Maestro Maurizio Parola):
Seduti mani sulle ginocchia. Piegate la lingua e appoggiatela sul palato dietro i denti, respirate dalla bocca tenendo i denti chiusi (immaginate di aprire la bocca a denti chiusi per un grande sorriso) poi espirate dal naso chiedendo la bocca e spostando la lingua dal palato. Di nuovo inspiro da bocca,… Sentite che freschezza!

Le tecniche e i metodi di consapevolezza, che partono dal respiro, ci portano a rilassarci e quindi anche a sentire meno caldo e a percepire un respiro più fresco.
Proviamo:
Mettiti seduto/a comodo/a schiena diretta, piedi appoggiati a terra. Oppure sdraiati.
Metti le mani sul tuo ombelico e porta l’attenzione al tuo respiro che solleva il tuo ombelico e le tue mani… Fai tre/quattro respiri lenti e profondi sempre tenendo l’attenzione al tuo ombelico e poi prosegui respirando normalmente, ma mantenendo l’attenzione alle mani sull’ombelico… Per oggi va bene così, sei stato fermo/a per 1 minuto… Vuoi continuare per un FRESCO RESPIRO? Ti aspetto!

Elena
“Lo Spazio”
#FrescoRespiro

3 stagiste e le Professioni Sanitarie!

Non avrei mai pensato di raccontarvi delle professioni sanitarie in questo Blog, ma conoscere tre giovani ragazze che, determinate a conoscere e a orientarsi nella scelta dei loro percorsi universitari, stanno vivendo un’esperienza di stage presso “Lo Spazio”, mi ha fatto pensare di condividere con voi e con loro un articolo a più mani.

Benedetta, Chiara e Melania (in ordine alfabetico!) sono tre ragazze che hanno concluso la 4^ Liceo Scientifico presso l’Istituto Iris Versari di Cesano Maderno e che hanno deciso di intraprendere 15 giorni di stage “Alternanza Scuola-Lavoro”.

Il dibattito professioni Sanitarie, Professioni non riconosciute, terapie, pratiche corporee tradizionali e non convenzionali, è molto acceso nel nostro Paese, ma sembra non riuscire a trovare una soluzione.

Oggi vorrei condividere con tutti i lettori e le lettrici di Superfluonecessario i loro punti di vista. Ricordiamoci che i giovani sono il nostro futuro e penso che sia positivo e propositivo ascoltarli!

Benedetta e il Ben-Essere:

“Lo Spazio “ è un centro che propugna al benessere del corpo attraverso la medicina non convenzionale. Con ben-essere “stare bene” o “esistere bene” si intende proprio il senso etimologico della parola, ovvero lo stato che coinvolge tutti gli aspetti dell’essere umano e che caratterizza la qualità della vita di ogni singola persona.
Dunque a “Lo Spazio” i vari professionisti, che collaborano tra di loro formando una vera e propria rete, mettono al centro del loro lavoro la persona con il suo CORPO e il suo MOVIMENTO, cercando di portare giovamento a questo attraverso tecniche che non si basano solo sulla medicina tradizionale/convenzionale.
Il paziente dunque viene visto nella sua totalità e non solo nella sua patologia.
Presso “Lo Spazio” vi sono diverse discipline che, con tecniche diverse, vogliono raggiungere lo stesso obiettivo: il benessere fisico e psicologico del corpo.
Tra le diverse attività, in quanto stagista, ho avuto l’opportunità di partecipare in modo attivo a: una seduta di Yoga con il maestro Maurizio; una lezione di Vinyasa Flow con Nanh; una lezione di DanzaMovimentoterapia con Elena, proprietaria del centro e una seduta di psicomotricità relazionale con Ilaria.

Yoga
Con il termine Yoga si intende l’unione in perfetto equilibrio di tutte le componenti del corpo. Non è solo una pratica millenaria che fa bene al corpo, postura, respiro e spiritualità, ma è anche uno stile di vita. Ciò che più mi ha colpito di questa pratica sono l’importanza che si dà al respiro, poiché attraverso questo si può raggiungere un perfetto benessere fisico e psicologico, che porta ad un corretto rilassamento; l’importanza che si dà alle diverse parti del corpo, poiché sia all’inizio che alla fine di ogni posizione, ci si ferma per alcuni instanti per cercare di sentire ciò che provano e ciò che hanno provato tutte quelle parti che sono state interessate durante lo svolgimento della postura.

Vinyasa Flow
Vinyasa è un termine che descrive la coordinazione tra respiro e movimento: Flow indica il passaggio lento ed elegante tra una posizione e l’altra. È proprio questo quello che più mi ha colpito, ovvero la dolcezza nel passare da una postura all’altra ( che può essere più o meno faticosa) in perfetta armonia con il respiro

Danzamovimentoterapia
Con DMT si intende il benessere fisico, psicologico e sociale non caratterizzato solo dall’assenza di malattia, ma anche da un equilibrio tra le diverse componenti del singolo individuo. Durante questa “lezione”, la mia attenzione è stata richiamata soprattutto dalla musica e dal suo ritmo e, come questa, attraverso la danza o semplice movimenti del corpo possono far sentire meglio una persona e anche se per pochi minuti possono farla sentire se stessa e a suo agio in uno spazio non molto grande e condiviso con altre persone.

Psicomotricità relazionale
Questa “pratica” considera l’individuo nella sua globalità psicocorporea e all’interno delle sue relazioni, attraverso giochi e attività, per supportare i processi evolutivi dell’infanzia.
Durante questa lezione, non avendo partecipato in modo attivo, ma avendo solamente osservato, ho avuto l’opportunità di capire quale sia l’atteggiamento con cui una psicomotricista si relaziona con il suo cliente.

Lo Spazio non si preoccupa solo del benessere di una persona, ma anche dell’ambiente. La struttura è infatti una “casa passiva”, ovvero l’evoluzione della casa a basso consumo energetico. Tutto ciò è importante, poiché non solo da benessere e comfort all’ambiente, ma grazie al materiale e ai colori utilizzati il cliente riesce a percepire un ambiente accogliente e famigliare subito appena varcata la porta.

Chiara e LE PROFESSIONI SANITARIE
L’ambito sanitario presenta diverse professioni, molte delle quali non conosciamo fino in fondo la loro vera funzione.
L’esperienza che sto vivendo presso ‘Lo Spazio’, studio professionale diventato spazio di cura e di sostegno per bambini e adulti, mi ha dato la possibilità di conoscere in prima persona alcune professioni.
Tra queste troviamo quelle riabilitative:
FISIOTERAPISTA:
Il fisioterapista elabora ed attua gli interventi diretti alla prevenzione, alla valutazione funzionale, alla cura e alla riabilitazione delle patologie o disfunzioni nelle aree della motricità, delle funzioni corticali superiori e di quelle viscerali. Il fisioterapista si occupa dei disturbi conseguenti a eventi patologici di varia natura, congeniti od acquisiti, e l’attività può essere svolta autonomamente o in collaborazione con altre figure sanitarie.
Il fisioterapista, nell’ambito delle proprie competenze:
 -Valuta e individua il bisogno di salute del paziente, se necessario lavorando in équipe multidisciplinare;
 -Pratica autonomamente, con responsabilità e titolarità, attività terapeutica per la rieducazione funzionale delle disabilità motorie, psicomotorie e cognitive, utilizzando terapie fisiche, manuali e occupazionali;
 -Propone l’adozione di ausili, addestra il paziente al loro uso e ne verifica l’efficacia;
 -Verifica le rispondenze della metodologia riabilitativa attuata agli obiettivi di recupero funzionale.
LOGOPEDISTA:
Il logopedista si occupa della prevenzione e della cura delle patologie e dei disturbi della voce, del linguaggio, della comunicazione, della deglutizione e dei disturbi cognitivi connessi. Collabora con il tecnico Audiometrista (area tecnico-diagnostico), il quale svolge con autonomia professionale la propria attività nella prevenzione, valutazione e riabilitazione delle patologie del sistema uditivo, nel rispetto delle attribuzioni e delle competenze diagnostico terapeutiche del medico.
PODOLOGO:
Il podologo tratta gli stati algici del piede, dall’età pediatrica a quella adulta. Rientrano tra le sue competenze la callosità, le deformazioni, le malformazioni e i dismorfismi di piedi e dita. Il suo profilo professionale è stabilito giuridicamente dal 1994. Provvede alla riabilitazione del passo con tecniche riabilitative attive e passive e con l’utilizzo di plantari di tipo posturale. Valuta l’anatomia del piede e la sua funzionalità (in statica e dinamica) con tecniche diagnostiche. Può avvalersi di terapie di natura fisica per la cura delle patologie: le Onde d’urto, gli ultrasuoni, la laser-terapia. Inoltre il podologo trova campo di applicazione delle proprie conoscenze in posturologia, sempre previo master universitario, in quanto il piede è importante per la postura. L’applicazione di stimoli propriocettivi che modulano il segnale degli organi recettoriali del muscolo possono riequilibrare lo squilibrio ed eliminare le tensioni. Infine collabora con i colleghi degli altri ordini medico-sanitari per la gestione delle persone affette da patologie che richiedono un approccio multi-disciplinare.

TECNICO DELLA RIABILITAZIONE PSICHIATRICA:
Si propone la finalità di aiutare le persone, con disabilità psichiatriche, a potenziare il loro funzionamento così da avere successo ed essere soddisfatte nell’ambiente da loro scelto, richiedendo il meno possibile interventi professionali continuativi. Ha il compito di creare dei progetti riabilitativi individualizzati per pazienti psichiatrici. Ci sono diversi principi e valori fondamentali della riabilitazione, tra cui: orientamento sulla persona, funzionamento delle attività quotidiane e il supporto.

TNPEE (TECNICO DELLA NEURO E PSICOMOTRICITÀ DELL’ETA’ EVOLUTIVA):
Svolge l’attività di abilitazione, di riabilitazione e di prevenzione nei confronti delle disabilità dell’età evolutiva (0 – 18 anni).
L’area di intervento del terapista della NPEE è rappresentata dalle disabilità dello sviluppo, intese come quelle situazioni in cui, in conseguenza di una malattia, di un disturbo o di una menomazione, il soggetto presenta difficoltà nell’attualizzazione delle abilità necessarie alle attività e alla partecipazione e alla realizzazione della crescita.
Tra tali disturbi di sviluppo ci sono: i disturbi neurologici, i disturbi sensoriali e i disturbi neuromotori, i disturbi della coordinazione, i ritardi psicomotori e cognitivi, i disturbi dell’attenzione e i disturbi specifici di linguaggio e di apprendimento (in collaborazione con la figura del Logopedista), le sindromi genetiche.
PSICOMOTRICISTA:
Intende supportare i processi evolutivi dell’infanzia, valorizzando il bambino nell’integrazione delle sue componenti emotive, intellettive e corporee, nella specificità del suo mettersi in gioco primariamente attraverso l’azione e l’interazione:
 -Nell’uso dello spazio e degli oggetti;
 -Nell’interazione con l’altro e con gli altri;
 -Nella capacità di rappresentarsi agli altri attraverso il movimento, la parola, il gioco.
Collabora con il TNPEE.
TERAPISTA OCCUPAZIONALE:
Sviluppa, recupera o mantiene le competenze della vita quotidiana e lavorativa delle persone con problemi neurologico-psichiatrici tramite attività. Si occupa di incrementare l’autonomia, l’indipendenza e la partecipazione alle attività quotidiane, lavorative, sociali.

EDUCATORE PROFESSIONALE:
La sua figura si trova tra il terapista occupazionale e il tecnico della riabilitazione psichiatrica. Attua specifici progetti educativi e riabilitativi, nell’ambito di un progetto elaborato da un’equipe multidisciplinare, volti a uno sviluppo equilibrato della personalità con obiettivi educativo/relazionali in un contesto di partecipazione e recupero alla vita quotidiana; cura il positivo inserimento o reinserimento psicosociale dei soggetti in difficoltà.

OPERATORE DI INTERESSE SANITARIO -> MASSOTERAPISTA:
E’ un massaggiatore, figura professionale specifica della sanità italiana, con funzioni serventi e ausiliarie alle professioni sanitarie.
Il massoterapista opera in ausilio e indicazione del medico nei settori della prevenzione, del recupero, del mantenimento e del miglioramento del benessere psico-fisico attraverso il massaggio terapeutico, estetico, applicato allo sport, con modalità differenti a seconda della patologia e dell’età dei pazienti.
Aiuta a risolvere problematiche di tipo muscolare e vascolare con tecniche di base che vengono utilizzate anche da osteopati e fisioterapisti.
Tale operatore, non può porre diagnosi né impostare in autonomia la terapia né effettuare valutazioni funzionali.
Secondo l’ordinamento italiano, fatti salvi i titoli conseguiti nel pregresso ordinamento (nello specifico, entro il 17 marzo 1999), la figura del massoterapista non è più riconducibile a quella del fisioterapista in virtù del differente percorso formativo seguito (del canale universitario, il primo, di carattere regionale e professionale, il secondo).

ARTE AUSILIARIA ALLE PROFESSIONI SANITARIE: MCB (MASSAGGIATORE CAPO BAGNINO STABILIMENTI IDROTERAPICI)
E’ un operatore sanitario, legalmente e ufficialmente riconosciuto in Italia ed Europa e svolge le proprie mansioni nell’ambito del massaggio terapeutico o del benessere. Le sue mansioni sono:
– riabilitare e recuperare funzioni mediante massoterapia (massaggio terapeutico), idroterapia in ausilio alle professioni medico-sanitarie; 
- eseguire attività  di massaggio e manovre meccaniche su organi e tessuti del corpo a fini preventivi, igienici o del benessere; 
- collaborare con le altre figure in ambito sanitario e riabilitativo secondo prescrizione medica.

OSTEOPATA:
Pratica terapie manuali per la diagnosi e il trattamento, volta a riportare in fisiologia una condizione fisica alterata; ciò significa che si occupa di ripristinare lo stato e l’equilibrio generale del corpo, le funzioni e il benessere attraverso tecniche di manipolazione ( articolari, viscerali, craniali). L’osteopatia presenta sette principi fondamentali:
-Il corpo è una unità. (visione olistica)
-La struttura e la funzione sono reciprocamente inter-correlate.
-Il corpo possiede dei meccanismi di autoregolazione e autoguarigione (omeostasi).
-Quando la normale adattabilità è interrotta, o quando dei cambiamenti ambientali superano la capacità del corpo di ripararsi da sé, può risultarne la malattia.
-Il movimento dei fluidi corporei è essenziale al mantenimento della salute.
-Il sistema nervoso autonomo gioca una parte cruciale nel controllare i fluidi del corpo.
-Ci sono componenti somatiche della malattia che sono non solo manifestazioni della malattia, ma anche fattori che contribuiscono al mantenimento dello stato di malattia.
In Italia questa professione non è riconosciuta e quindi non fa parte del Sistema Sanitario Nazionale. La maggior parte degli osteopati italiani ha conseguito il Diploma in Osteopatia in scuole private. Queste scuole sono per la maggior parte di 5 anni full time o 4-6 anni part time. Alle scuole full time possono accedere coloro che hanno conseguito il diploma di scuola superiore, mentre alle scuole part time accedono solo medici, odontoiatri, fisioterapisti, infermieri, ostetriche, laureati in scienze motorie, ad alcune anche massofisioterapisti. Le scuole full time propongono un percorso di studi che comprende materie biomediche e prettamente osteopatiche, mentre le scuole part time sono volte più alle materie osteopatiche, in quanto le materie biomediche fanno già parte del cursus pregresso.
Esistono anche percorsi di formazione organizzati sotto forma di master post-lauream di I o II livello erogati dalle Università italiane, talvolta in associazione con scuole e associazioni private.

CHINESIOLOGO (POSTUROLOGO)
La chinesiologia studia il movimento umano razionale attivo in tutte le sue forme. Il movimento attivo viene studiato nelle sue diverse aree: intellettivo-cognitiva, affettivo-emotiva, fisico-motoria, sociale-relazionale.
In Italia la chinesiologia è una materia di studio comune a vari percorsi di formazione accademica.
I campi di applicazione della chinesiologia riguardano il movimento umano razionale attivo ad indirizzo:
-educativo (ed.fisica nelle scuole)
-preventivo (ginnastica posturale, di mantenimento, terza età, fitness, ecc.)
-formativo (ginnastica per bambini, giovani, ecc.)
-ricreativo (ginnastica con musica, animazione, giochi, ecc.)
-sportivo (preparazione atletica, allenamenti, ecc.)
-adattato e compensativo.
In Italia con il termine Chinesiologo si è identificato:
-il Diplomato ISEF
-il Dottore in Scienze motorie e sportive
-l’operatore in possesso di titolo di studio riconosciuto equipollente da apposito decreto ministeriale
La professione di chinesiologo, non esplicitamente regolamentata nell’ordinamento italiano, rientra tra quelle disciplinate dalla legge 4/2013 in materia di professioni non regolamentate.

Come è ben visibile, queste professioni interagiscono tra loro nonostante alcune (le ultime 4) non siano riconosciute come sanitarie; eppure sono tutte essenziali per la salute e il Ben-essere della persona.
Prima di partecipare a questo stage, non credevo che ci esistessero così tante professioni interessanti. Ho scelto questo stage perché il mio interesse era rivolto verso fisioterapia, ma grazie a ‘Lo Spazio’ mi si è aperto un nuovo mondo ancora tutto da scoprire dove potrei trovare la mia realizzazione lavorativa.

Il vissuto di Melania
” Lo spazio ” è  un centro a Bovisio Masciago che mira  al benessere  corporeo proponendo  diverse pratiche ; in esso lavorano specialisti  nella MNC ( medicina  non convenzionale) ad esempio  sono insegnanti  di yoga ,  massoterapisti e tecnici  della riabilitazione  psichiatrica e esperti nella danza movimento terapia. Lo spazio è  nato proprio  per creare benessere a partire dalla costruzione  dell’edificio, infatti è  una delle poche case passive in Italia costruita solo con materiali  ecosostenibili e realizzata in modo da trasmettere  tranquillità  a chi ci entra. La collaborazione di molti specialisti fa sì  che il cliente  si senta libero  di praticare ciò  che vuole. Ci sono ad esempio  diversi  tipi di yoga : yoga per età  adulta , Vinyasa per i più  dinamici  e meditazione. L’obiettivo  di esse è  cercare di liberare la mente e di evadere  dagli schemi  quotidiani almeno  durante la pratica. Alcune tecniche  possono essere usate al di fuori per affrontare meglio  alcune situazioni soprattutto  di stress e di ansia; con un semplice  respiro  o con una semplice meditazione si può  stare meglio. Io personalmente  ritengo  che ognuno deve scegliere i corsi che più  gli appartengono , poiché  non tutti  riescono stare  fermi per molto tempo ,  e penso anche che sia dovuto alla  condizione attuale dell’individuo ; se si è  molto stressato potrebbe essere benefico , mentre ,se si è  abbastanza irrequieti, può  essere anche  faticoso tutto questo a secondo di ciascun carattere .
Una figura che non conscevo  e che ho trovato molto interessante nella sua scoperta  è  il massoterapista che si occupa di risolvere vari problemi che riguardano la muscolatura e il corpo umano. È  una figura che in Italia Per tanto a oggi il Massofisioterapista è normata dalla legge 403/71 e dal DM 105 1997 che è, di fatto, il profilo professionale dell’operatore: il Massofisioterapista. 

Possono collaborare con il fisioterapista e l’osteopata: insieme  possono sembrare pratiche sovrapponibili ,ma in sé hanno delle diverse  sfumature e metodi diversi che possono risolvere  l’uno  o l’altro  meglio un problema.
Il tecnico della riabilitazione psichiatrica  e l’esperto  della danza movimento  aiuta persone  con un deficit psicologico facendo leva sui punti forti del paziente, è molto interessante  e dovrebbe essere un lavoro che dà molte soddisfazioni quando ci sono dei miglioramenti   e secondo me ti aiuta anche nella vita comune a essere più  empatici e osservatori.Queste sono le discipline  a cui ho potuto partecipare  e devo dire che mi hanno tutte coinvolta.
Fare lo stage in questo “spazio” mi ha aperto davvero la mente su molti fronti e ho preso più  consapevolezza di ciò che voglio  fare da grande e che sarà  una cosa che mi renderà  soddisfatta e felice.

 

“Lo Spazio”

Elena Fossati e Benedetta, Chiara, Melania.

#professionisanitarie

IL CORPO A SCUOLA

La scuola è appena terminata e oggi un articolo con questo titolo, forse per provocare i lettori o per interpretare, come adulti, questa affermazione in modo diversi:

Dal punto di vista degli studenti, dei bambini: abbiamo mai pensato al fatto che bambino/a, con le sue caratteristiche di movimento, soprattutto durante gli anni di scuola, deve comprendere regole e limitazioni motorie/corporee che soprattutto inizialmente creano grandi conflitti nei bambini bambini stessi?

Dal punto di vista degli adulti: cosa potrebbe dire portare il nostro corpo a scuola per riprendere alcune sue caratteristiche e peculiarità (es. il  movimento, che medici e specialisti di questi settori consigliano,in una società sempre più sedentaria!).

Per tutti: riapprendere delle modalità corporee che tutti (bambini compresi) stiamo dimenticando. Il valore del linguaggio non verbale, la postura,…

Il Movimento è una caratteristica dell’essere umano: la vita è movimento a partire dal primo battito cardiaco del feto nel grembo della madre. Pensiamo che la motilità fetale è riconosciuta dalla settima settimana e mezza di vita.
La caratteristica corpo-movimento, il suono, il ritmo ci accompagnano dalla nascita e da prima della nascita. Accompagnano la nostra vita e la vita di tutti gli essere viventi.
Le esperienze di osservazione sui neonati fanno soprattutto vedere un bambino che si muove. Il corpo del feto fa’ esperienza di suoni e di movimenti, ascolta … La motilità è uno degli aspetti della vita intrauterina. Il bambino al nono mese di vita intrauterina, si prepara a nascere, ma ha già fatto nove mesi di esperienza corporea- motoria – sensoriale.
Fin dal primo inizio il rapporto madre-bambino è una relazione in movimento; attraverso una relazione non verbale madre e bambino si trasformano e crescono. Il bambino/a in questo nuovo ambiente ogni giorno fa nuove esperienze, ha nuovi contatti che vivrà fondamentalmente con il suo corpo, con la sua pelle. La sua espressione prevalente è la motricità: il bambino/a esprime i suoi sentimenti attraverso il corpo. L’ambiente deve ri-suonare con il bimbo/a nelle sue comunicazioni motorie e verbali.  Il movimento nasce come un processo di apprendimento: fare esperienza di sensazioni, esplorare attraverso i sensi/conoscere la propria mamma; il papà aiuta la mamma in tutto questo ed il bimbo, la bimba fa esperienza della figura, del contatto paterno, del ritmo paterno. A partire da questi primi periodi il bambino/a affronterà dal punto di vista psicologico e motorio i più salienti cambiamenti della vita dell’uomo.
Noi adulti che parliamo un linguaggio simbolico, mentale, abbiamo dimenticato la percezione corporea., ma direbbe Winnicott: “(…) In effetti, le esperienze corporee interagite con il mondo circostante sono le basi dello psichismo, dalle rappresentazioni inconsce alle rappresentazioni coscienti”.

Il 18 Giugno vivremo come genitori, educatori, insegnanti,… il “Corpo a Scuola”, io ti aspetto.
Elena Fossati
“Lo Spazio”

Estate

Ogni stagione ha la durata di tre mesi e in campo astronomico ogni stagione è il tempo che intercorre tra un equinozio e un solstizio.

L’estate è quella delle quattro stagioni dell’anno che è dominata dal caldo e incomincia quando il sole entra nel cancro.  Etimologicamente deriva dal latino e significa calore. Termina all’equinozio d’autunno, a Settembre.
Il 24 giugno all’incirca avremo il solstizio d’estate, il giorno più lungo dell’anno, da questo giorno in poi la durata del giorno incomincerà a decrescere fino al prossimo solstizio, quello di inverno. In molte culture e religioni il solstizio d’estate viene celebrato con dei rituali: pensiamo ai nostri fuochi di San Giovanni, la notte del 24 giugno, che vengono fatti ancora oggi in alcuni paesi.

Estate il periodo della vacanza, del fermarsi, del prendere un tempo per se stessi, con la nostra famiglia, gli amici,…

Oggi mercoledì 8 giugno terminano le scuole e i nostri bambini godranno proprio delle vacanze estive: giocare, stare all’aperto, qualche compito per rimanere allenati…

Mi piace suddividere la parola Estate in EState:
E-State a casa
E-State in vacanza
E-State Insieme

Proprio perché le serate sono più lunghe, più luminose e ci invitano a stare all’aperto, ad uscire, proponiamoci di concederci e regalarci dei momenti solo per noi stesse, per noi stessi, magari sperimentando attività e approfondendo argomenti che non conosciamo, magari uscendo anche con le amiche e amici con cui non condividiamo momenti da tempo e lasciando a casa i nostri figli con i nostri compagni/e e mariti/mogli.

Sapete che spesso vi scrivo di prenderci degli spazi e dei tempi per noi, per crescere, conoscere.

Vi lascio qualche idea:

Sentire il proprio corpo in movimento e muoverlo più consapevolmente (Kinesi).

Parlare di Osteopatia e di bambini, e di osteopatia e gravidanza, oppure di osteopatia e problematiche dei giovani e degli adulti.

Confrontarci sui nostri figli che a scuola (ora è il tempo della vacanza) ci sono con il loro corpo e non solo con la mente!

Vivere una lezione aperta di Tai Chi

Fare un corso di Ceramica Raku

Parlare con un’esperta di soluzioni per l’organizzazione della vita famigliare

#EStateaLoSpazio

Elena Fossati

“Lo Spazio”

 

M come…

Iniziamo con il gioco “M come…” e subito ci vengono alla mente parole, animali, cose … ma oggi ci soffermiamo su alcune parole!

M come…

MOVIMENTO
MEDITAZIONE
MANTRA
MUDRA
MAMMA
MARE
OM

In questa lettera sono racchiuse sonorità, archetipi, simboli che ci riportano a noi stessi/e alle nostre radici.

E oggi vorrei condividere con voi alcune semplici parole, magari per vivere Meglio con noi stesse/i.
Se qualcuno/a trova qualche altra parola-frase positiva e evocativa con questa sonorità, mi scriva!

MOVIMENTO: “La Vita è Movimento, il Movimento è Vita!” -Aristotele-. Il movimento ci appartiene fin dal primo movimento nel grembo materno. Tutto è movimento! Abbiamo quindi la necessità di muoverci con consapevolezza e armonia. Vi propongo: troviamo  uno spazio per portare l’attenzione a questa caratteristica che ci appartiene e ci permette di fare tutto, nel nostre giornate. Proviamo a muoverci con consapevolezza magari per 1 minuto, portando proprio alla nostra attenzione e presenza il nostro MOVIMENTO. Oppure ballate, fate ginnastica dolce, camminate, praticate yoga… o se volete correte…

MEDITAZIONE: preghiera, rilassamento … Questa parola è tanto pubblicizzata oggigiorno, ma cosa significa? Forse è meglio dire cosa non significa. Non è concentrazione, in quanto la concentrazione è un’azione della mente che si mette a fuoco su un punto, una quesitone. Non è contemplazione che si allarga come tematica a qualcosa di più grande, vasto.
Forse l’unica affermazione che si può dare è che è uno stato: “Sono in Meditazione!” e forse si trova tra la concentrazione e la contemplazione, o forse li comprende? Sperimentate voi!

MANTRA: non è una formula magica, ma sicuramente la parola sanscrita porta in sé una magia fatta dal nostro mondo interno. Il mantra modifica, libera, agisce sul pensiero, la mente, l’anima… Il Mantra è presente in tutte le culture tradizionali, religioni, pratiche spirituali in modi e con sfumature diverse. Anche gli psichiatri hanno parlato, dal loro punto di vista, di Mantra: es. il dot. Bion e la profezia che si autoavvera!

OM è un Mantra, o è il mantra per definizione, la base dei mantra. E’ il suono primordiale, il Verbo della Bibbia, da cui tutto deriva.

MUDRA: un gesto, dei gesti, usati in diverse religioni. Questi gesti hanno delle conseguenze sul piano fisico, psichico e spirituale. Usati spesso nella pratica Yoga per completare le posizioni (ASANA). Usati in alcune danze indiane e buddiste.

MAMMA: Madre. Parola che contiene il suono M, facile da pronunciare, perché ricorda la posizione delle labbra durante la suzione. Condivisa nel diverse culture.

MARE: il suono M, acqua…. Cosa vi ricorda? Mamma, grembo,… quante assonanze con le altre parole sia nel suono, sia nei simboli, archetipi, legami…

Vi propongo: perché non darci uno spazio per sperimentare questo suono “M” attraverso il movimento, i Mantra, le Mudra…anche portando un po’ di attenzione a ciò che facciamo…

Buona Settimana

Elena Fossati
“Lo Spazio”

Argille che Curano

Dopo avere chiacchierato con Enzo Cremone sulle Argille che creano, oggi vorrei con voi trattare delle argille che curano (anche se abbiamo ribadito che anche le argille che creano curano!)

Partiamo dall’esterno:
I fanghi termali
Posso portare l’esperienza personale della fangoterapia del centro termale di Sirmione, ma in altri centri termali e di cura si effettuano queste cure.
I fanghi termali sono utili per la prevenzione e la cura di Malattie reumatiche: Osteoartrosi ed altre forme degenerative, artrite, osteoporosi, artropatia post-traumatica, artrite gottosa, cervicalgia cronica, lombalgia cronica, periatrite cronica, Reumatismi extra-articolari, fibromialgia, fibrositi, tendiniti, tenosinoviti, connettiviti (importante la presciriozne medica!)
Il fango è un mezzo di cura termale ottenuto dal mescolamento di un’argilla con l’acqua termale, da cui prende il nome. Dopo un periodo di “maturazione” , esso si arricchisce di sali minerali, i quali poi verranno rilasciati lentamente sulle zone del corpo su cui viene applicato.

Le argille colorate
Le loro applicazioni possono essere esterne e interne, cosmetiche e curative.
Le più utilizzate  sono la montmorillonite (argilla verde), la caolinite (argilla bianca) e l’illite.

L’argilla verde ha un grande potere assorbente e disintossicante. viene quindi utilizzata per traumi e situazione infiammatorie (proprietà assorbente e antinfiammatoria), es. acne, pelle grassa e cellulite.
Per uso interno è un importante disintossicante e è utile per curare problematiche gastro intestinali, come la diarrea.

L’argilla bianca, caolino, è molto delicata utile per reidratare le pelli secche e sensibili (anche la pelle dei bambini). Con essa vengono create maschere, creme e deodoranti. La troviamo spesso utilizzata per i maquillage! Per uso interno è utile per le intossicazioni intestinali e regola il transito intestinale, al contrario dell’argilla verde che può causare stitichezza.

Ci sono anche le argille rossa, gialla, rosa e violetta!

Argilla Rossa: aiuta a ridurre la formazione di rughe e stimola a livello circolatorio, utile nella couperose. Come collutorio aiuta in caso di gengivite.. Non si usa di solito per via interna!

Argilla Gialla: utile per pelli normali, sensibili e mature, purificante e esfoliante, usata per creme, rimuove le impurità e tonifica il cuoi capelluto. Utile per la riparazione di muscoli e legamenti: applicata su schiena in caso di dolori. Non si usa per via interna.

Argilla Rosa: rilassante e lenitiva, utile per pelli sensibili e secche. Usata in cosmetica.

Argilla Violetta: apprezzata per uso cosmetico, è purificante e dà luminosità alla pelle. Rilassante e grazie al suo colore riequilibrante. E’ cosi usata per maschere, sali da bagno,… trucco.

Vi ricordo comunque di farvi consigliare e di utilizzarle sempre sotto consiglio di persone esperte, soprattutto se le usate come rimedio interno!

Elena Fossati
“Lo Spazio”

 

IL MONDO DELLE ARGILLE

Esistono diversi tipi di Argille, alcune utilizzate a livello terapeutico e cosmetico (alcune anche per cure a uso alimentare).
Voglio parlarvi di una delle Argille usata per la manipolazione, per il ben essere creativo (ho trattato di questo argomento in questo articolo: http://www.superfluonecessario.it/raku-argilla-ben-essere/ ).

Oggi voglio farlo intervistando un maestro della Ceramica Raku, un artista: Enzo Cremone (www.enzocremone.it )

Elena: Ciao Enzo vorrei parlare con te, di te, della tua arte e poi vorrei parlare con te della Ceramica Raku, di questo mondo delle argille, che sai mi affascina dal punto di vista artistico, ma anche terapeutico.

Enzo: Mi sono dedicato all’arte fin dai primi anni ’90 e, da allora il mio percorso si è sempre più approfondito: passando dalla figura umana, che è rimasta per un punto di riferimento, fino ad arrivare all’astrazione. Preparo la tela con un impasto materico per dare un effetto particolare alla superficie, … ma non siamo qui per parlare di pittura con te oggi, ma per parlare di Raku.Maestro Enzo Cremone

Elena: Bene, entriamo nel vivo di questo argomento, so che a un certo punto oltre alla pittura è arrivato il Raku…

Enzo: Nel 2006, da una idea di alcuni titolari di uno studio di consulenza aziendale Pro.Ge.A. Srl di Caronno Pertusella,  do vita al progetto “Giocare con l’Arte”.
In un Atelier che mi ha messo a disposizione la ditta, abbiamo realizzato una “scuola interaziendale” dove vengono tenuti corsi annuali di pittura e ceramica Raku sia per ragazzi che adulti.
E a partire dal 2013, ho iniziato a tenere corsi a “Lo Spazio” di Bovisio Masciago MB, dove il progetto di un Corso Raku ha assunto il valore di ben essere e di rituale. Piacevole durante la giornata di cottura finale, il rituale dove il fuoco di Raku diventa il fuoco del cerchio di danza e dove tutto si collega: natura, cultura, bellezza e arte.

Elena: Raccontaci cosa accade durante un seminario/ corso di Ceramica Raku? Io in questa modalità artistica ho trovato il mio canale di espressione con le mani, sai che mi occupo di movimento e di creatività (DanzaMovimentoTerapia), ma la parte grafico/pittorica/artistica l’ho sempre lasciata ai colleghi ArteTerapeuti!

Enzo: Il Raku è un antico modo di fare ceramica, è nato in Giappone nel XVI secolo (hai presente le particolari tazze, ciotole da tea?!). Questa tecnica necessita di una particolare argilla detta refrattaria, che è in grado di resistere a temperature molto elevate. Il partecipante al seminario manipola il suo panetto di argilla, sente la terra e l’acqua nelle sue mani che impastano e iniziano a dare forma al materiale… questo è molto piacevole, inoltre (se sei alle prime armi), forme molto semplici sono facili da realizzare e questo gratifica molto il partecipante. Poi in un forno avviene la prima fase, detta biscottatura, che serve a trasformare l’argilla in ceramica, facendola cuocere a una temperatura di 1000 gradi.
Poi il manufatto viene colorato dai partecipanti con smalti e cristalline, che a prima vista sembrano insignificanti, ma …le ceramiche vengono nuovamente cotte in un apposito forno e, al termine della seconda cottura, sottoponendo le opere a “riduzione di ossigeno” (ovvero collocando i pezzi in un contenitore precedentemente riempito di materiale combustibile, carta da giornale, foglie secche o segatura), dove la presenza di ossigeno è ridotta al minimo…. Avviene la magia.. Il fumo riesce a creare degli effetti particolari sugli oggetti, che risultano ricchi di lustri e riflessi metallici. La temperatura del pezzo si abbassa e durante la fase di completamento i colori subiscono una trasformazione e si ottiene una combinazione di riflessi e sfumature che non è possibile ripetere. Ogni partecipante ha un pezzo unico al mondo, anche se creasse un servizio di 6 tazze da tea! Il risultato è sempre una sorpresa, dove terra, acqua, aria e fuoco sono i protagonisti principali con i loro primordiali valori legati all’estro dell’uomo.

Elena: questo per me è davvero rigenerante… la soddisfazione della semplicità,… il fatto che tutti possono creare… e soprattutto la sorpresa finale!
Cari lettori e lettrici vi invito a conoscere questa modalità di espressione e colgo l’occasione per annunciare che il Maestro Enzo Cremone sarà A Cesano Maderno, Presso il Palazzo Borromeo Domenica 5 Giugno per invitarvi a conoscere questa forma d’arte http://www.amicipalazzoareseborromeo.it/programma%20scultura%202016.pdf

E sarà nuovamente a “Lo Spazio” di Bovisio Masciago per un vero e proprio corso di Ceramica Raku per principianti e esperti.

Per conoscere e vedere trovate qui sotto alcuni link, per sperimentare e imparare troviamoci a “Lo Spazio”.

http://www.superfluonecessario.it/mondo-raku/

http://www.superfluonecessario.it/il-solstizio-destate/
E nella prossima puntata le Argille per uso interno ed esterno a scopo curativo e cosmetico …
Elena Fossati
“Lo Spazio”