Una favola spirituale

Mentre ero in ozio, prendendo spunto dal breve articolo, ma molto denso di significato, di mercoledì scorso sul Dolce far niente, ho letto questa breve, piacevole e affascinante storia “Il monaco che vendette la sua Ferrari”, ed Tea, che mi ha regalato mia figlia per il mio compleanno. Un romanzo che fa riflettere tutti noi che siamo incalzati dallo stress e che ci consente di fermarci! Ve lo consiglio.

Buona lettura
Buon ferragosto!

elena Fossati

Dolce far Niente!

Vacanze: si viaggia, si fa vita da spiaggia, si va in montagna nel verde, si visitano le città di arte e cultura. Le riviste ci indicano esercizi da fare,… i locali ci invitano a fare le ore piccole, ma la parola vacanza etimologicamente significa periodo di riposo, giorni vuoti, un vuoto che è libertà. Giorni vuoti dal lavoro, dallo studio, dai vari impegni quotidiani, in cui i ritmi possono rallentare, in cui si può dormire di più, fare quello che ci pare.

Prendiamoci un tempo per oziare, momenti di Dolce far Niente, senza sentirci in colpa, ma godendo magari, seduti o sdraiati, di uno spazio per fermare la mente e il corpo per sentirci e per  riprendere le energie, guardando il cielo, l’orizzonte, o qualche animaletto. Oppure facendo una chiacchierata senza impegno, … magari con il vicino/a.

Buon Agosto!

Elena Fossati

Menta per il ben essere

Estate caldo, erbe aromatiche, con bellissimi fiori…

Qualche idea rinfrescante con fiori e erbe per il ben essere.

Un fresco drink analcolico con foglie di menta:

La menta piante infestante, giova al mal di testa e rinfresca l’alito;

ghiaccio tritato;

fettine di limone non trattato;

zucchero di canna.

Battete le foglie di menta fresca con un pesta carne; battete leggermente le fettine di limone tagliate grossolanamente mettete in una caraffa, o in grandi bicchieri il mix di menta, limone, ghiaccio e spolverare con zucchero di canna a piacere.

Gusto, rinfrescante e allieva il mal di testa da caldo!

Buono anche come dopocena.

Elena Fossati

 

Fiori per le emergenze

 

Un aiuto dalla floriterapia, dai Fiori di Bach per le situazioni di emergenza: “Rescue Remedy”. i fiori per le emergenze.

Composto da cinque fiori: Impatiens, Star of Bethlehem, Cherry Plum, Rock Rose e Clematis.

È utile nei momenti di stress: es. prima di prendere un aereo (se si ha paura di volare), prima di un esame, di un meeting di lavoro impegnativo, prima di andare dal dentista… utile per le paure, per le notizie inaspettate,… dopo un incidente. Non sostituisce le cure mediche e non influisce su di esse, non crea assuefazione; è un aiuto naturale, di supporto.

4 gocce assunte direttamente in bocca e magari ripetute a distanza di qualche minuto; oppure diluite in acqua (utili anche per le afte) o su una zolletta di zucchero (utili dopo il parto).

Per approfondimenti sulla floriterapia: Benessere e Salute

Elena Fossati

Fiori da tenere in valigia!

L’estate, le vacanze… Saremo accompagnate dai fiori!

Questa settimana iniziamo con i fiori da tenere in valigia, utili per noi, i nostri figli…

L’Arnica:

Un fiore che cresce nelle zone montuose, della famiglia delle Asteracee.

Non tratterò l’uso dell’arnica come rimedio omeopatico e fitoterapico, macerati,… E nemmeno il suo uso nella floriterapia.

Ormai molto conosciuta e utilizzata per contusioni e traumi, utile anche, se associata al pino mugo, magari in lozione, per massaggi prima e dopo le camminate in montagna, o sport intensi. Eccezionale anche per aiutare le gambe dopo viaggi in aereo o auto In gel, pomata, o in lozione, da mettere in valigia per adulti e bambini.

La Calendula:

Della famiglia delle Asteracee, cresce nelle zone mediterranee

Anche per la calendula non tratterò l’uso interno.

È utile in estate per le sue proprietà antinfiammatorie, antisettiche, cicatrizzanti, rinfrescanti, emollienti; un rimedio davvero utile per le scottature da sole e eritemi, le ferite, gli arrossamenti e irritazioni della pelle: es. la dermatite da pannolino dei bebè per il caldo!

L’Ortica:

Tanto è irritante, quanto utile!

No la useremo in questo caso per decotti o in cucina, ma in crema o gel: utile per le punture di insetto; al mare per il contatto con le meduse o come alleato della calendula per la troppa  esposizione ai raggi solari.

 

Buona preparazione di valigie!

 

Elena Fossati

Il Labirinto

Ho passato questo fine settimana per lavoro a Viareggio e ho colto l’occasione,in un pomeriggio di pausa, di andare a visitare la vicina Lucca, la bella città con il labirinto.

Sono affascinata dai labirinti: ho camminato sopra il labirinto di Chartres, vorrei creare un labirinto in giardino; penso che questo simbolo faccia parte di noi, me ne danno conferma studiosi della psiche e dell’antropologia, uno di questi e Carl Gustav Jung. Jung parla di archetipi, ma cos’è un archetipo? È una rappresentazione mentale che fa parte dell’inconscio collettivo, ovvero fa parte di tutti noi e si manifesta in simboli presenti in tutte le culture e in ogni epoca storica. Così è per il labirinto: a partire dal labirinto di Cnosso, fino ad arrivare a questo piccolo labirinto all’entrata del Duomo di Lucca,… l’uomo, la donna hanno da sempre riportato in disegni, pavimentazioni, rappresentazioni questa misteriosa figura.

Labirinto
Labirinto di Chartes Foto di Elena Fossati

Tornata a casa ho aperto il mio grande libro “Il libro dei simboli” e sono andata a rileggere e voglio condividere con voi. Il labirinto è un antico simbolo, la sua forma è presente in natura nelle conchiglie, nell’intestino, nelle tele dei ragni,… le spirali e le anse che precorrono il labirinto sono state trovate nelle pitture rupestri, in incisioni. Questi labirinti forse rappresentano la via che porta dal regno visibile, umano alla dimensione invisibile, il divino, ripercorrendo la strada, come è successo a Teseo. All’interno di un labirinto ci si muove in maniera imprevedibile: avanti, indietro, come in una danza. In un labirinto si crea un’esperienza. Camminare nel labirinto, percorrere un labirinto con un dito, ti porta simbolicamente in un mondo altro, crea una sorta di vuoto. Percorrere questo sentiero, questa strada, a volte difficile, a volte senza uscita, conduce la persona via via verso un centro. Se dall’Alto se ne comprende l’ordine, al suo interno tutto può apparire confuso. Il labirinto ha così un significato contraddittorio, duale: c’è confusione e c’è chiarezza. Forse è proprio per questa dualità che l’uomo, la donna, hanno da sempre avuto il bisogno di creare labirinti e di percorrerli. E tu hai il tuo labirinto?
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Elena Fossati

Estate voglia di frutta e verdura: il biologico

È arrivata l’estate, il caldo, il sole ci fanno desiderare frutta e verdura e in questa stagione ce n’è da sbizzarrirsi.

Possiamo comprare frutta e verdura al supermercato, dal fruttivendolo, ma sempre di più le persone si avvicinano al biologico per molti motivi diversi: c’è chi desidera una sana alimentazione c’è chi desidera mangiare cibi più saporiti. Altre persone per rispettare l’ambiente, gli essere umani,…
Il cibo biologico è controllato dal regolamento europeo sul biologico (n. 834/2007). I principali controlli riguardano i pesticidi, gli OGM, il mantenimento della fertilità del suolo.
All’interno del settore del biologico un posto privilegiato e a parte è occupato dall’agricoltura biodinamica di scuola steineriana.
È vero il biologico ha un costo ma rispetto a cosa? Un prodotto dell’agricoltura convenzionale spesso deve essere ripulito da sostanze chimiche. Il prodotto biologico ha la necessità di meno acqua e consuma meno energia. Vi è anche un rispetto per il paesaggio e per il lavoratore. L’attenzione al prodotto da parte dell’acquirente per la sua qualità e quantità sviluppa a lungo andare un risparmio delle risorse economiche.

Voglio condividere con voi uno speciale creato da Naturasi per Expo Milano 2015.

Buona lettura!

Elena Fossati

Il Gusto delle Artiterapie

Le lettrici e i lettori della mia rubrica sanno che sono una DanzaMovimentoTerapeuta (una professionista delle Artiterapie). Chi legge un mio articolo oggi per la prima volta, se desidera conoscere queste pratiche può leggere alcuni articoli nella rubrica Benessere e Salute!

Che relazione c’è tra Gusto e Artiterapie? Bene una Buona relazione!

Nell’anno di Expo “Il Gusto delle Artiterapie. Assaggi per nutrire il corpo e l’anima!”

Le più grandi Associazioni in Italia nell’ambito delle Artiterapie, per la prima volta a Milano insieme per un grande Evento in materia di Artiterapie: più di 120 appuntamenti tra Laboratori Espressivi, Tavole Rotonde, Mostre e Spettacoli. Quattro giorni, dal 25 al 28 giugno – EXPO 2015 all’interno del calendario EXPOINCITTA’. Garibaldi, Cam Gabelle, Fabbrica del vapore, Casa del volontariato zona 1, Spazio Chiama Milano, Ciessevi, Ospedale San Paolo, e molti studi di professionisti delle artiterapie in diverse zone della città di Milano.
Tutto a ingresso libero previa conferma di partecipazione inviando una mail a ilgustodelleartiterapie@gmail.com

Perché l’Arte è Nutrimento per l’Anima e la crescita personale.

Il Programma:
Laboratori Espressivi, Percorsi di benessere, di espressività, di creatività di gruppo Ogni giorno, a partire dalle 10.00 fino a tarda sera, 120 Laboratori di Musicoterapia, Arteterapia, DanzaMovimentoTerapia, Drammaterapia aperti al pubblico. Il tema centrale per lo sviluppo di tutti i laboratori sarà quello dell’ALIMENTAZIONE e ciascun gruppo di partecipanti sarà condotto e stimolato dagli arteterapeuti a esprimersi sul proprio rapporto con il cibo e il nutrimento, utilizzando di volta in volta strumenti musicali, tecniche e materiali plastici ed artistici, percorsi teatrali o di movimento corporeo.

Ai Laboratori potranno partecipare: famiglie, anziani, gruppi di cittadini o persone singole, utenti di centri diurni disabili e psichiatrici, ragazzi di tutte le età dalla scuola materna al liceo, singolarmente o in gruppi accompagnati da educatori e animatori. Per gruppi e target speciali è necessario prenotarsi anticipatamente alla ilgustodelleartiterapie@gmail.com

Conferenze e Tavole Rotonde Momenti di scambio e riflessione aperti a operatori e pubblico centrati sul rapporto tra Cibo e Artiterapie. Un fitto programma d’incontri su tematiche di grande interesse per pubblico e operatori. Tra i temi proposti:
Artiterapie come prevenzione e cura per i Disturbi Alimentari
I Laboratori nelle scuole: esperienze di laboratori sull’alimentazione.
Il rapporto corpo – cibo – linguaggi artistici
Cibo e affetti
Il cibo nell’immaginario umano: miti, fiabe, racconti
La preparazione del cibo: relazioni umane e condivisione

Venerdì 26 giugno presso –Ospedale San Paolo Convegno su Riabilitazione dei disturbi alimentari e Artiterapie

Eventi, Mostre e Performance
Artiterapie in mostra
Il Risultato di esperienze condotte da professionisti delle Artiterapie in contesti diversi (scuole, centri disabili, centri anziani, carceri, ecc …) sul tema dell’Alimentazione, i quattro giorni di Expoincittà saranno animati anche da mostre, proiezioni, spettacoli, cui il pubblico avrà libero accesso.
I Protagonisti
Oltre 120 professionisti delle Artiterapie, medici, psicologi, educatori, artisti. L’iniziativa è sostenuta e patrocinata da Fondazione Cariplo e Comune di Milano Consiglio di Zona 1 ed è inserita nel cartellone ufficiale di Expoincittà

Le Artiterapie
Le Artiterapie sono considerate a tutti gli effetti metodologie per la crescita, il benessere delle persone, e la riabilitazione all’interno di equipe multi-professionali. Le Arti Terapie, pur avendo come obiettivo il benessere, non sono professioni sanitarie e non svolgono attività riservate alle professioni sanitarie. Il termine “terapia” è da intendersi in riferimento alla nozione estensiva di
“salute” così come formulata dall’OMS: “stato di completo benessere fisico, psichico e sociale e non semplice assenza di malattia”.
Sono praticate con singoli e gruppi di qualunque età, in situazioni di benessere e crescita personale o in situazioni di disagio psicofisico, con gruppi omogenei per difficoltà o in gruppi integrati .
Praticate in tutto il mondo da oltre 60 anni, sono riconosciute per il loro alto valore formativo e riabilitativo e sostenute da un corpus di studi che ne comprovano l’efficacia e la validità.
In Italia si sta attualmente completando l’iter di normazione della figura professionale del
Professionista delle Artiterapie.
Le associazioni professionali presenti nell’evento “Il Gusto delle Artiterapie” mantengono anche come riferimento le norme europee attualmente vigenti.

L’Intero programma: http://www.apid.it/il_gusto_delle_artiterapie/

 

Il Solstizio d’Estate

Sapete che le tradizioni, i riti e i miti mi affascinano!

Se il solstizio d’inverno è il simbolo della speranza, si arriva al massimo del buio … per tornare alla luce; il solstizio d’estate è il tempo dell’abbondanza!
Le giornate sono ora ricche di luce, le notti sono corte, la natura è al massimo del sui risveglio.
Le tradizioni del solstizio d’inverno si celebrano ancor oggi: in quel periodo ci sono le festività natalizie; i riti del solstizio d’estate sono quasi scomparsi, permangono nel Nord Europa dove, dopo il Natale, la festa di Mezza Estate (Midsommar) è la ricorrenza più importante del calendario (Svezia). Il Nord Europa festeggia con la Luce con cibo, bevande, danze, canti, fiori e erbe.

La nostra antica tradizione ci rimanda invece ai Fuochi di San Giovanni (24Giugno); alla raccolta delle noci per fare il nocino; alla raccolta delle erbe aromatiche (artemisia, verbena, iperico,…). Il periodo di fertilità e abbondanza del solstizio, ci ricorda le spose di Giugno. Anche nei nostri paesi le danze tradizionali sull’aia andavano a ritualizzare e festeggiare questo momento, insieme a vino e cibo!

Da un lato la tradizione, dall’altro il significato simbolico del processo di trasformazione che questo evento porta in sè.
Fermiamoci davanti a questo fenomeno che fa parte di noi, della natura, del cosmo. Diamogli uno spazio: quest’anno il 21 giugno sarà di domenica e quindi potremo magari ritualizzarlo andando in mezzo alla natura, con un pic-nic, assoporando il tramonto,… Noi danzeremo a Bovisio Masciago (evento gratuito con conferma di partecipazione) attorno al fuoco Raku!

Buona Estate!

Elena Fossati

Quando l’Arte cura

Ho scritto di Ceramica Raku e di Manipolazione dell’Argilla, sono una DanzaMovimentoTerapeuta e utilizzo la Danza, ovvero il movimento che si ripete e esprime liberamente il mondo interno, come strumento di cura e ben- essere personale… Ieri 2 giugno sono stata a visitare con un gruppo di amici Bergamo e la mostra di Arcabas “Nutrire il mondo con la bellezza”  , ritenuto dai critici “uno dei maestri dell’arte sacra contemporanea”.

Il tema della bellezza e del nutrimento sono a me molto cari… l’Arte mi è cara! “Arte” che deriva dalla radice indoeuropea are o re (adattare, aggiustare) dal latino ars- artis, modo di fare o di essere.

Se l’arte in sé crea ben-essere, se l’arte può essere utilizzata come terapia (ecco allora la Danza, il Movimento come terapia, la Musica come Terapia, la Pittura, l’Arte come Terapia,…), cosa significa per noi essere umani vivere la nostra quotidianità in modo artistico? Forse appunto vivere adattandoci, aggiustandoci alla realtà.  Se l’espressione artistica è il culmine della dimensione creativa, dell’artista; per l’uomo, la donna, che vivono tutti i giorni tra lavoro, casa, famiglia, studio,…. La creatività è la capacità di generare cose nuove, l’abilità di porre domande che riguardano l’essere umano in senso vitale, la capacità di costruirsi una vita spinta dal proprio mondo interiore, cercando di comunicare e di manifestare chiaramente la propria personalità (come fa l’artista con la sua opera d’arte, ma per l’uomo comune nella sua quotidianità).

L’arte ha sempre avuto, nella storia dell’uomo, un grandissimo valore, non solo per rielaborare la realtà, ma anche per comunicare impressioni e sentimenti, per “rendere felici” con la visione di una “cosa bella”, per sviluppare quelle forze propiziatorie capaci di fare ottenere un gran “successo o risultato” (per es. una buona battuta di caccia), per inneggiare e celebrare la “grandezza” di un personaggio e/o un popolo, per parlare del e con il divino. Da queste osservazioni, si può comprendere come l’idea di utilizzare l’arte per creare Ben- Essere, per accompagnare alla Crescita o per recuperare il soggetto con problematiche abbia raggiunto un adeguato sviluppo nel tempo e nel presente. Nel percorso della storia dell’uomo, si è andata così sviluppando l’idea che l’arte-terapia dovesse interessare non solo il mondo rappresentativo (il disegno, la scultura, ecc.), ma anche tutte quelle attività che portano ad uno scambio, comunicativo, integrativo, collaborativo e finalmente di “relazione interpersonale”. Nella logica dunque delle “arti-terapie” il fulcro dell’esperienza è quello di creare un “momento di incontro” nel quale “raccontare il proprio quotidiano”.

Gustate quindi in questo anno di Expo l’Arte in tutte le sue forme.

Colgo l’occasione per pubblicizzare un evento sulle ArtiTerapie a ExpoinCittà, Milano dal 25 al 28 Giugno 2015. Ecco il Programma de “Il Gusto delle Artiterapie”.

Elena Fossati