Un esperimento di scrittura creativa

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Ben trovate e ben trovati! oggi un esperimento creativo…

Quando lo desideriamo, a casa o in uno spazio speciale, prendiamoci un tempo, magari per scrivere, o magari per pensare a noi e alla nostra storia, da quando ce la ricordiamo, sotto l’aspetto del nostro movimento (ad esempio il primo ricordo dei nostri primi passi, le nostre esperienze di movimento, sportive, o altro…).

“La Storia del mio corpo e di me in un’ottica di movimento”, cerco di raccogliere il maggior numero di ricordi possibile in merito alla mia storia personale dal punto di vista “corpo” includendo:

La storia della nascita (magari anche del periodo prenatale, la vita dei genitori, la salute,….)

Ambiente in cui si è vissuti (montagna, mare,…)

I primi ricordi di movimento (le prime sensazioni: es. le prime cadute, i primi passi, …)

Sport e attività di movimento e tempo libero

Commenti che hanno modellato l’immagine corporea (es. “non curvarti in avanti”)

Atteggiamento nei confronti del sesso: mascolinità, femminilità,…

Malattie, operazioni, traumi

Alimentazione

Particolari legati alla storia del corpo (tatuaggi, piercing,….)

–          Tratto dal libro “Ascolto! Dunque sono” ed. ilmiolibro.it

Ora aspetto i vostri racconti a info@lospazio.org dove potete contattarmi anche personalmente e aspetto i vostri commenti qui nel nostro Blog.

A settimana prossima!

Seconda puntata cosa è la Salute

Sempre l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità, la cui denominazione letterale dovrebbe essere tradotta con: “Organizzazione Mondiale della Salute”) definisce il concetto di salute coinvolgendo  anche gli aspetti psicologici e mentali, le condizioni naturali, ambientali, climatiche e abitative, la vita lavorativa, economica, sociale e culturale; tutto ciò che in qualche modo interagisce in senso positivo o negativo con l’esistenza dell’essere umano.

Fantastico noi uomini e donne a 360°!

Un po’ di storia, che potrebbe annoiarvi, ma ci fa riflettere: nel 1986 nella “Carta di Ottawa” (documento redatto durante la prima “Conferenza internazionale per la promozione della salute”) si sottolinea che: “Grazie ad un buon livello di salute l’individuo e il gruppo devono essere in grado di identificare e sviluppare le proprie aspirazioni, soddisfare i propri bisogni, modificare l’ambiente e di adattarvisi”.

Fantastichissimo! Perdonate la non scientificità del termine!

La nostra costituzione italiana nell’articolo 32 sancisce la tutela della salute come un fondamentale diritto dell’individuo ed interesse della collettività, sottolinea l’importanza della prevenzione come supporto al benessere generale dell’individuo e sostiene inoltre la necessità di formare una “moderna coscienza” di cura della salute sulla base di una adeguata educazione del cittadino e della comunità.

Un articolo bellissimo!

Queste sono le definizioni della salute per la sanità e per la nostra costituzione.

E noi cosa facciamo per la nostra salute? Intendo dire prima di perderla… La salute!

Lo saprete tutti, in Cina i medici sono pagati se mantengono i pazienti in salute e non se curano la malattia.

Il nostro stato di salute e di ben-essere quindi è in continuo movimento, cambia con noi ogni giorno nella vita.

Aristotele diceva: “La vita è movimento, il movimento è vita”!

Tutto è movimento, in effetti, se pensiamo per esempio all’acqua, se essa non si muove … diventa stagnante.

L’essere umano si esprime attraverso il movimento: i gesti. La caratteristica dell’essere umano è il camminare nella verticalità, dove le mani e gli occhi possono fare altro … per esempio guardare, per esempio toccare; da qui nasce una diversa modalità relazionale.

Inizieremo dal movimento, allora, per andare a portare l’attenzione sulla nostra Salute come risorsa di vita.

Settimana scorsa abbiamo iniziato a portare l’attenzione, la nostra consapevolezza al nostro respiro, questa settimana portiamo l’attenzione al nostro movimento, magari con una sana camminata, anche breve, ma con consapevolezza con attenzione … E l’estate ci aiuta!

Spesso accade che quando camminiamo non siamo presenti nel momento, siamo inconsapevoli, non siamo centrati nel presente e la nostra mente è solo un groviglio di pensieri. Stiamo camminando con il pilota automatico. Guardiamo in basso, l’ambiente circostante e le altre persone quasi non esistono.

Quando invece camminiamo in modo consapevole la realtà intorno a noi si rivela in tutta la sua intensità. Siamo presenti, stiamo assaporando la nostra vita.
Camminare è uno dei rimedi migliori per il nostro benessere generale – ed è gratis! Quando camminiamo il respiro è più profondo, il cuore e i polmoni si tonificano, la mente si rilassa e lo spirito ne esce rinvigorito.
Ecco allora alcuni consigli

• Cammina ad un passo lento (ma non troppo, non la camminata da “guardo le vetrine”!)
• Tieni la testa in alto
• Sii consapevole di ciò che vedi e di ciò che senti
• Cerca di percepire le sensazioni del tuo corpo.
• Coordina i tuoi respiri con i tuoi passi
• Lascia che la terra ti guidi
Inizia a camminare senza esagerare e se anche non riesci a fare tutto, prova con 10 minuti. Se lo fai tutti i giorni, noterai presto alcune differenze!

E fammi sapere!

 

 

 

 

BENESSERE – BEN-ESSERE cosa significa?

BENESSERE – BEN-ESSERE cosa significa?

 

Star bene è oggi uno degli obbiettivi più ambiti dell’uomo. Siamo circondati da messaggi di ogni tipo che ci suggeriscono, invitano, allarmano, a volte ci costringono a pensare a cosa fare per Star bene.

Ben-Essere, Stare bene, ben-essere inteso quindi non solamente come andare ad un centro benessere,… o come benessere economico, che per carità in questo momento desidereremmo per tutti.

Ben-Essere come ben stare, appunto. Stare bene… Stare in salute….

L’organizzazione mondiale della sanità (in realtà sarebbe organizzazione mondiale della Salute! World Health Organization: WHO) intende la salute: come “stato di completo benessere fisico, psichico e sociale e non semplice assenza di malattia”.

Ma l’idea di benessere si riferisce all’essere pienamente soddisfatti della propria esistenza mentre ad oggi le scienze mediche e psicologiche sono per lo più incentrate sulla cura della malattia o meglio dei sintomi della malattia.

Pensiamo al piacere: esso è una sensazione di appagamento momentaneo di breve durata e deriva da un input esterno, ad esempio il piacere del cibo, del sesso, di una poltrona comoda, di una giornata alla spa…. E perché no ci stanno questi piaceri!

Al contrario la soddisfazione è una sensazione duratura che nasce dall’interno di ciascuno ed è legata al raggiungimento di un bene ultimo che per l’individuo ha un significato profondo.

Allora forse la prima cosa da fare è chiarire a noi stessi i nostri obiettivi principali e di maggior valore per poi strutturare un percorso che ci porti a raggiungere gli stessi, con piena soddisfazione.

Per far questo è necessario partire dall’acquisizione di una maggior consapevolezza di sé per mettere appunto delle strategie di accettazione e adattamento alla realtà che quotidianamente si vive.

Prima di salutarci e darci appuntamento a mercoledì prossimo iniziamo a prendere un po’ di consapevolezza con noi stessi, partendo dal nostro respiro, che sempre ci accompagna e di cui ci occupiamo solo se abbiamo qualche problema o se siamo agitate/i, arrabbiate/i,…

E allora portiamo l’attenzione (la consapevolezza) al nostro respiro: quando inspiro mi dico con il pensiero,… MI CALMO. Quando espiro mi dico sempre nella mia mente SORRIDO e con il viso accenno a un sorriso.

Quando cominciamo a praticare
“inspiro, mi calmo;
espiro, sorrido”,
quando facciamo qualche passo in modo piacevole e rilassato

siamo felici.
Non c’e ragione per cui dovremmo aspettare un mucchio di anni,

per essere felici: se pratichiamo in questo modo, è sicuro che
entro qualche anno saremo felici, ma siamo già felici anche
nel momento presente.

Thich Nhat Hanh