Aprile dolce dormire

“Aprile dolce dormire”

mi diceva sempre la mia nonna, citando il proverbio!

I Proverbi hanno sempre uno sfondo di verità: in questi giorni sentiamo spesso dire da famigliari, conoscenti, amici che ci si sente stanchi, si ha sonno….
Effettivamente è proprio vero anche io avrei voglia di dormire e riposarmi …
Cosa ci accade?
Abbiamo avuto il cambio dall’ora solare all’ora legale e questo ha modificato degli equilibri nel nostro corpo; stanno aumentando le ore di luce e noi non siamo ancora abituati… La primavera è costituita da repentini sbalzi di temperatura: si passa dal freddo e grigio… al soleggiato e caldo! Il nostro corpo non si è ancora abituato… Ha bisogno di tempo… Ha bisogno anche di prendersi del tempo per riposare davvero: magari dandoci una ritmicità serale, non facendo tardi tutte le notti!!!!
Il nostro corpo ha la necessità di riprendere energia, togliendo il peso invernale dato da cibi molto più grassi e utili in questi mesi, passando a cibi energetici, ma più leggeri… Acqua, frutta, verdura, carni più magre,… Paste meno condite….
E soprattuto uscire all’aria aperta anche con l’ombrello!

E poi ….
Leggere qualche articolo di #Superfluonecessario!

http://www.superfluonecessario.it/stanchezza-in-caso-di/

http://www.superfluonecessario.it/stanchezza-e-primavera/

Buon riposo

Elena Fossati

“Lo Spazio”

Buona Pasqua!

Buona pasqua!
Festa Cristiana, festa dell’amore più forte della morte; festa che riprende la festa ebraica di Pesach, l’uscita dall’Egitto del popolo di Israele, festa alla base dell’identità ebraica. Anche gli Ebrei hanno ripreso questa festa di primavera dai Cananei, il popolo che abitava la Terra promessa. Anche gli Ebrei hanno ripreso una tradizione della loro terra: riprendere ogni volta che è primavera, che la natura dona la vita nuova.

Il mistero e la natura.
Le piante primaverili: la primula che apre la porta alla primavera!

L’uomo, la donna e il mito: il mito di Orfeo fa riferimento alla Pasqua. Orfeo canta il divino e suona la lira, è estasiante. Orfeo sposa Euridice, ma il giorno delle nozze Euridice viene morsa da un serpente, muore e raggiunge il regno dei morti. Orfeo la raggiunge e canta per i morti, tutti restano ammaliati e commossi e Ade concede a Orfeo di riportare la sua sposa nel mondo dei vivi, a patto che non si volti a guardarla per tutto il tragitto. Ma, ahimè, durante il tragitto succede qualcosa e Orfeo perde il contatto con Euridice. Si volta a guardarla e la sposa cade, nuovamente, a terra morta.

L’uomo e la donna e il rito:
la passeggiata Pasquale cantata da Goethe: camminare nella natura. Camminare quanto è speciale, meditativo, rituale!

Ecco fiume e ruscelli già liberi dal ghiaccio
al dolce sguardo della primavera che infonde vita;
lieta verdeggia la speranza nella valle.
Spossato, il vecchio inverno si è appartato in monti inospitali,
e di lassù, fuggendo, scaglia solo il brivido impotente della grandine,
a raffiche, sul piano verdeggiante.
Ma il sole non tollera più il bianco:
dappertutto si destano le forme e i desideri,
su tutto vuole infondere la vita dei colori,
e poiché i prati mancano di fiori, ci mette uomini vestiti a festa.
Vóltati, guarda indietro da queste alture verso la città.
Dal vano cupo della porta esceun brulicare di gente variopinta.
Oggi hanno tutti voglia di sole.
Festeggiano la resurrezione del Signore, perché anche loro sono risorti:
dalle umide stanze in case basse, dai vincoli del mestiere e degli affari,
dall’oppressione dei tetti e dei comignoli, dal pigia pigia delle strade anguste,
dalla notte solenne delle chiese, eccoli, tutti escono alla luce.
Guarda! Guarda come rapida la folla si frantuma per campi e per giardini,
come il fiume trascina in lungo e in largotante allegre imbarcazioni,
e come l’ultima, laggiù, si allontana stracarica fino ad affondare.
Anche sulla montagna dai viottoli lontani ci ammiccano vestiti colorati.
Sento già il tumulto del villaggio.
Il vero paradiso del popolo è qui, dove piccoli e grandi felici fanno festa;
qui io sono, qui posso essere uomo.
Osterspaziergang (La passeggiata pasquale), tratta dalla prima parte del Faust di Goethe.

 

http://www.superfluonecessario.it/millumino-meno-meditazione-camminata/

L’uomo e la Donna e il Simbolo:

“La nostra libertà non sta fuori di noi, ma in noi. Si può essere vincolati all’esterno e tuttavia sentirsi liberi, perché ci si è liberati dalle catene interiori. Si può forse guadagnare la libertà esteriore mediante un’azione energica, ma la libertà interiore si crea solo mediante il simbolo.”
(C.G.Jung, Libro Rosso, p.311)

Buona pasqua e Buona primavera a tutti e a tutte!
Elena Fossati
“Lo Spazio”

Giornata di celebrazioni e anniversari

Queste sono giornate di celebrazioni e anniversari.
Martedì 20 marzo, ieri, la giornata internazionale della felicità: tutti vogliamo essere felici! Per questo l’Onu ha deciso di celebrare in tutto il mondo la Giornata mondiale della felicità.
Si legge sul World Happiness Report che i paesi più felici del mondo sono i paesi scandinavi: Danimarca, Finlandia e Norvegia. A seguire Paesi Bassi, Canada, Svizzera, Nuova Zelanda e Australia. L’Italia è al 28^ posto.

Sempre il 20 marzo astronomicamente è iniziata la primavera, precisamente alle 17,15.

https://www.3bmeteo.com/giornale-meteo/equinozio-di-primavera-2014–tra-mito-e-scienza-64999

Oggi 21 marzo si celebra: 

Tradizionalmente l’inizio della primavera.
Si celebra “La giornata della pace interiore”.
La giornata Mondiale Sindrome di Down.
È anche “La Giornata Mondiale della Poesia” istituita dall’UNESCO nel 1999.

“La data, che segna anche il primo giorno di primavera, riconosce all’espressione poetica un ruolo privilegiato nella promozione del dialogo e della comprensione interculturali, della diversità linguistica e culturale, della comunicazione e della pace.”

(fonte: UNESCO)

In questo giorno nacque Alda Merini
http://www.aldamerini.it

Spazio spazio io voglio
Spazio spazio io voglio, tanto spazio
per dolcissima muovermi ferita;
voglio spazio per cantare crescere
errare e saltare il fosso
della divina sapienza.
Spazio datemi spazio
ch’io lanci un urlo inumano,
quell’urlo di silenzio negli anni
che ho toccato con mano.
Alda Merini

E altri anniversari come quello delle vittime delle mafie.

Il 22 marzo sarà la Giornata mondiale dell’acqua (World Water Day), una ricorrenza istituita dalle Nazioni Unite nel 1992.

Un Periodo ricco di momenti di risveglio e attenzione a noi e al mondo in cui viviamo!

Elena Fossati
“Lo Spazio”

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Stephen e le Stelle

«Uno, ricordatevi sempre di guardare le stelle, non i piedi. Due, non rinunciate al lavoro: il lavoro dà significato e scopo alla vita, che diventa vuota senza di esso. Tre, se siete abbastanza fortunati a trovare l’amore, ricordatevi che è lì e non buttatelo via».

Stephen Hawking

Grazie per le osservazioni filosofiche  sulla scienza e sulla vita.

Elena Fossati

“Lo Spazio”

E.F. Rielaborazione

Gentilezza Compassione Delicatezza

Gentilezza Compassione Delicatezza

Il mondo sembra essere pieno di violenza, maleducazione, indifferenza,….
Ma non è sempre così!
Proviamo per una giornata a dare spazio a:

GENTILEZZA

http://www.superfluonecessario.it/gentilezza/

 

COMPASSIONE

http://www.superfluonecessario.it/dicembre-e-per-noi-lovingkindness/

 

DELICATEZZA

Foto tratta da keynote Apple

Forse riempiendo le nostre bacheche, i nostri profili e soprattutto agendo nella quotidianità con GENTILEZZA, COMPASSIONE, DELICATEZZA … Abitueremo noi stessi e gli altri a queste modalità…

FACCIAMO UN BAGNO NELLA GENTILEZZA

AVVOLGIAMOCI NELLA COMPASSIONE

RIVESTIAMOCI DI DELICATEZZA.

PARLIAMO AI NOSTRI FIGLI CON GENTILEZZA e DELICATEZZA

INSTAURIAMO RELAZIONI COMPASSIONEVOLI

EDUCHIAMO ALLA GENTILEZZA, ALLA COMPASSIONE, ALLA DELICATEZZA.

Vorrei informarvi e condividere con voi che il prossimo 17 Marzo APID, l’Associazione Professionale Italiana #DanzaMovimentoTerapia, terrà a Riolo Terme una giornata di convegno e confronto sul tema violenza nelle diverse età della vita, dove la DanzaMovimentoTerapia, una disciplina e metodologia espressivo-creativa, a carattere non verbale  sarà una delle possibilità per portare di nuovo GENTILEZZA, COMPASSIONE, DELICATEZZA, attraverso la creatività e il movimento!

Buona giornata

Elena Fossati

“Lo Spazio”

Figli e infanzia

Innanzitutto mi scuso per il ritardo!

Ieri non sono riuscita a pubblicare….

Questo è il periodo delle mie consulenze e attività nelle scuole: nella scuola dell’infanzia.
Bambini dai 3 ai 6 anni: i più piccoli dovrebbero essersi inseriti nel mondo e nei ritmi della scuola dell’infanzia, i più grandi si stanno preparando per salutarla.
Quante fatiche, complessità e criticità osservo…
Bambini fragili, bambini onnipotenti, bambini senza regole, bambini che non riescono a incanalare le emozioni e a “discernerle”,… Bambini che apparentemente sembrano più grandi (cognitivamente molto prestazionali), ma a cui mancano però le competenze psico-motorie.
La scuola dell’infanzia offre il suo progetto di crescita educativo-psico-corporeo, ma non può fare tutto da sola: la famiglia deve fare la sua parte, non la contro-parte, e nemmeno deve delegare…. C’è bisogno di collaborazione.
Sembra che la collaborazione sia faticosa e lo è, ma è indispensabile soprattuto in questo primo delicato periodo della crescita: l’infanzia.
Non riuscite a impostare uno stile educativo? Non riuscite a regolare, incanalare, fare esprimere e crescere il vostro bambino/a? Fatevi aiutare e non solo dal web, ma dalle persone, dai professionisti, che ne hanno le competenze, che creano relazioni di crescita con voi e i vostri bambini!

I vostri figli non sono figli vostri…
sono i figli e le figlie della forza stessa della Vita.
Nascono per mezzo di voi, ma non da voi.
Dimorano con voi, tuttavia non vi appartengono.
Potete dar loro il vostro amore, ma non le vostre idee.
Potete dare una casa al loro corpo, ma non alla loro anima, perché la loro anima abita la casa dell’avvenire che voi non potete visitare nemmeno nei vostri sogni.
Potete sforzarvi di tenere il loro passo, ma non pretendere di renderli simili a voi, perché la vita non torna indietro, né può fermarsi a ieri.
Voi siete l’arco dal quale, come frecce vive, i vostri figli sono lanciati in avanti.
L’Arciere mira al bersaglio sul sentiero dell’infinito e vi tiene tesi con tutto il suo vigore affinché le sue frecce possano andare veloci e lontane.
Lasciatevi tendere con gioia nelle mani dell’Arciere, poiché egli ama in egual misura e le frecce che volano e l’arco che rimane saldo.
Kahlil Gibran

E se fate fatica a scoccare la freccia fatevi aiutare!
Elena Fossati
“Lo Spazio”

Due grandi Vasi!

Oggi un racconto … Speciale!

Un’anziana donna cinese aveva due grandi vasi, ciascuno sospeso
all’estremità di un palo che lei portava sulle spalle.
Uno dei vasi aveva una crepa, mentre l’altro era perfetto, ed era sempre
pieno d’acqua alla fine della lunga camminata dal ruscello a casa, mentre
quello crepato arrivava mezzo vuoto.
Per due anni interi andò avanti così, con la donna che portava a casa solo
un vaso e mezzo d’acqua.
Naturalmente, il vaso perfetto era orgoglioso dei propri risultati. Ma
il povero vaso crepato si vergognava del proprio difetto, ed era avvilito
di saper fare solo la metà di ciò per cui era stato
fatto. Dopo due anni che si rendeva conto del proprio amaro fallimento,
un giorno parlò alla donna lungo il cammino: “Mi vergogno di me stesso,
perché questa crepa nel mio fianco fa sì che l’acqua
fuoriesca lungo tutta la strada verso la vostra casa”.
La vecchia sorrise: “Ti sei accorto che ci sono dei fiori dalla tua
parte del sentiero, ma non dalla parte dell’altro vaso? È perché io ho
sempre saputo del tuo difetto, perciò ho piantato semi di
fiori dal tuo lato del sentiero ed ogni giorno, mentre tornavamo, tu li
innaffiavi. Per due anni ho potuto raccogliere quei bei fiori per decorare la tavola.
Se tu non fossi stato come sei, non avrei avuto quelle bellezze per
ingentilire la casa”.

Ognuno di noi ha il proprio specifico difetto. Ma sono la crepa e il
difetto che ognuno ha a far sì che la nostra convivenza sia interessante e
gratificante. Bisogna prendere ciascuno per quello che è
e vedere ciò che c’è di buono in lui.

 

Ricordiamoci sempre che siamo speciali, noi i nostri figli le persone che amiamo, così come sono!

Elena Fossati