28 Novembre Giorno del Ringraziamento Thanks Giving Day, una festa tipicamente nord-americana, di origine Cristiana (Padri Pellegrini), spesso accompagnata da polemiche e discussioni.
Prendiamo però il buono di questa celebrazione: noi ci fermiamo a ringraziare?
Perché allora non provare? Oggi fermiamoci, per un tempo anche breve, per ringraziare!
Articolo di Elena Fossati – Collaboratrice del blog Superfluonecessario – Esperta Benessere e Salute
Diritti riservati
Dopo l’articolo straordinario di domenica 31 Gennaio sulla Candelora… Oggi parliamo della Betulla.
“La betulla l’albero che meglio si adatta alla festa della Candelora, come albero della dea celtica della primavera la betulla è strettamente legata alla luce e al vento. Incarna la grazia femminile. La dea della primavera cammina sulla terra e scuote la betulla, perché la linfa in essa riprende a scorrere verso l’alto e la ridesti a vita nuova. La betulla ci invita ad abbandonarci al flusso della vita e a nutrire la speranza che, dentro di noi, ciò che è stato distrutto dalle tempeste primaverili, voglia sbocciare a vita nuova. La tisana con le foglie di betulla scaccia la spossatezza primaverile, donando nuova energia e vitalità. L’effetto diuretico delle foglie stimola il metabolismo. Le sostanze amare agiscono sullo stomaco e sul cuore. Le giovani foglie riportano tutto in circolo, stimolano i reni senza irritarli e depurano il sangue.”. Tratto da Anselm Grun e Susanne Turtscher, Guarire con la natura. Ed. Gribaudi
Fatevi preparare un’ottima tisana dalla vostra erborista, non fate del fai da te!
Articolo di Elena Fossati – Collaboratrice del blog Superfluonecessario – Esperta Benessere e Salute
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Come professionista consulente ho iniziato un progetto con una scuola dell’infanzia (4 e 5 anni), con cui collaboro da parecchi anni.
Il mio progetto è inserito nel progetto scolastico “E non abbiamo bisogno di parole” (prendendo spunto dalla canzone di Ron).
Attraverso la DanzaMovimentoTerapia, attraverso la corporeità e l’espressione creativa, cerco di fare vivere ai bambini, che sono movimento e corporeità, alcuni concetti.
Il bambino, la bambina imparano dall’esperienza corporea vissuta e da quella estraggono poi il pensiero, i concetti, le teorie (cit. “Ascolto! Dunque sono” di Elena Maria Fossati). Noi adulti invece siamo nel pensiero, nel concetto e poi entriamo nell’esperienza corporea, vissuta!
Sulla base di questa premessa ho proposto ai piccoli un incontro, che partendo dall’esperienza corporea portasse i bambini a dare un nome a alcune emozioni, le più dirette e conosciute alla loro età (gioia, paura, rabbia, tristezza).
I bambini, con musiche diverse collegate alle emozioni, potevano muoversi, trasformarsi, esprimere il loro sentire attraverso il corpo e il movimento! Forse per noi adulti non è così facile immaginare e calarci in questo gioco. Per esplicitare: ho scelto un brano che esprimesse gioia ( per esempio la musica di tanti auguri a te), un brano che esprimesse rabbia, tristezza, paura…
Sapete cosa è accaduto? Molti bambini hanno fatto fatica a riconoscere, nominare alcune emozioni, anche se le hanno vissute! La tristezza per alcuni bambini è come la rabbia! La paura per altri è come la rabbia… Io sono felice o arrabbiato, non so dare un nome diverso a altre sensazioni… Altri bambini hanno invece sentito, colto le sfumature emotive… Altri ancora hanno dato un nome a loro spiacevoli sensazioni, prima anonime.
In conclusione: aiutiamo i nostri piccoli, educhiamoli al sentire, al dare un nome all’emozione vissuta. Non eliminiamo emozioni, come tristezza e dolore, solo perché sono considerate “negative”.
Tutte le emozioni hanno un motivo … le emozioni sono in noi!
E soprattutto non abbandoniamo i bambini da soli con emozioni senza nome!
Una tradizione molto antica, che si tiene nelle piazze di diverse località della Lombardia negli ultimi giorni di gennaio. In questo modo il contadino di un tempo voleva propiziare la fine dell’inverno. Le feste invernali hanno qualcosa di affascinante, qualcosa che le lega ad un passato remoto di cui spesso abbiamo perso le tracce, ma che sentiamo essere parte integrante della tradizione, qualcosa di inscritto nel nostro Dna. Ancora oggi, nella nostra civiltà iper- razionale, si celebrano feste che lasciano intravedere un legame con un universo fatto di esperienze strettamente legate ai rituali agricoli. Rituali che sono così radicati nella nostra tradizione, forse a livello inconscio, da essere celebrate malgrado l’irrigidirsi della sensibilità per la tradizione che pare governare il nostro tempo.
Il periodo invernale, in particolare, è infatti contrassegnato da alcune celebrazioni che coincidono con il calendario astronomico, vale a dire con le tradizioni solstiziali di antica memoria. Tra queste feste merita un posto del tutto particolare l’antico rito della Giubiana, che caratterizza il folklore di alcune località della Lombardia e si svolge negli ultimi giorni di gennaio.
Salutiamo le feste, le ore piccole, o le dormite senza la sveglia che suona …
Tornare al lavoro, a scuola,… può innervosirci o agitarci un po’ e creare problemi di insonnia.
Prima di arrivare ad assumere rimedi o farmaci perché non provare con la visualizzazione creativa?
La visualizzazione creativa è una tecnica che consiste nell’immaginare (visualizzare) delle cose o delle situazioni nella propria mente per obiettivi diversi.
Carl Gustav Jung (psichiatra, psicoanalista e antropologo svizzero. La sua tecnica e teoria, di derivazione psicoanalitica, è chiamata “psicologia analitica” o “psicologia del profondo”) introduce, nel novecento, il metodo dell’immaginazione attiva nel suo lavoro analitico con i suoi pazienti.
Il lavoro con l’immaginazione e la visualizzazione, si può ritrovare all’interno di diverse culture sin dall’antichità, in Oriente come in Occidente, applicate anche come forma di meditazione, finalizzate alla cura del corpo e dell’anima, all’equilibrio della persona, o come ponte di comunicazione con altre dimensioni (esoteriche).
Si tratta tendenzialmente di visualizzazioni guidate che presentano dei contenuti specifici prestabiliti, che possono essere simboli o colori, immagini naturali,… Le visualizzazioni, o profondi stati di meditazione, possono essere finalizzati da parte del terapeuta/conduttore/guaritore alla ricerca dell’origine dei disagi di diversa natura.
Quasi parallelamente a Jung, l’italiano Roberto Assagioli (psichiatra e teosofo italiano, fondatore della Psicosintesi, una delle menti più eclettiche e libere della psicologia italiana) ha contribuito a rendere l’immaginazione un metodo di analisi e trasformazione, sviluppando diverse possibilità di applicazione.
“Bisogna <<spegnere>> la nostra disturbante coscienza e ascoltare quietamente
dentro e guardare le immagini che appaiono al nostro occhio interno o prestare
attenzione alle parole che i muscoli del nostro apparato verbale stanno cercando di
La giornata è proprio tipicamente invernale e noi oggi possiamo dedicarci all’auto massaggio in modo molto semplice, magari prima di entrare in doccia o nella vasca da bagno (potrebbe essere utile e piacevole anche dopo, ma magari usciti da doccia o vasca preferiamo a coccolarci nell’accappatoio al caldo, possiamo metterci anche un plaid e “decantando” sorseggiare un tè di Natale).
Oggi vorrei dare spazio alla nostra anima,,… non voglio entrare nel merito su cosa sia per voi (!), ma Thomas Moore ne “La cura dell’anima” edito da Frassinelli, ci sottolinea che spesso noi la trascuriamo.
Volevo attingere, per coccolare la nostra anima, da un racconto antroposofico; l’antroposofia è un percorso di conoscenza della persona, che diventa anche un percorso di prevenzione, cura e salute, nata con Rudolf Steiner.
Dicembre: le giornate sono sempre più corte; la natura in questo tempo si riposa per prepararsi a vivere un nuovo ciclo e anche per noi sarebbe fisicamente opportuna una pausa, approfittando magari del prossimo ponte per l’Immacolata o delle vacanze natalizie per dedicarci alla lettura, alla meditazione, a esercizi di rilassamento. Questo periodo dell’anno, per l’accumularsi di celebrazioni, feste e acquisti di regali può portare a stress e ansia. La forzata allegria, la routine quotidiana, il consumismo esasperato, sono tutti elementi che possono condurre a sentimenti di depressione e isolamento. Sarà la minor quantità di luce solare, sarà l’essere costretti a mostrare un aspetto felice, ma questo è uno dei periodi dell’anno più difficili per alcune persone.
Cosa possiamo fare? Per saperne di più leggi l’articolo in Benessere&Salute
Questi sono i giorni che dovrebbero farci attendere e fermare, l’avvento per i cristiani, ma un interessante periodo per tutti.
Invece sembra che frenesia, corse,…. Tensioni siano le protagoniste di queste giornate …. E la frase celebre è:”Nooo arriva Natale….”
Concediamoci e regaliamoci “Lo Spazio” per noi… Aspettando il Natale!
In Benessere&salute.
Mandala deriva da un termine tibetano, si tratta di un particolare disegno fatto sulla terra, su tele, su fogli, ma che ritroviamo anche in forme della natura, nell’arte,… che riveste un significato spirituale e rituale sia nel Buddhismo che nell’Induismo.