Riflessioni su Sant’Agata e le donne…

Oggi è Sant’Agata, una santa dedicata alle donne.

Chi era questa giovanissima donna lo possiamo leggere con dovizia di particolari anche su Wikipedia https://it.wikipedia.org/wiki/Sant%27Agata 

Agata è la Protettrice delle “Baile” (balie), delle mamme che allattano e di tutte le malattie che riguardano l’allattamento, ma è invocata anche contro la violenza del fuoco e delle eruzioni vulcaniche, perché quando un anno dopo la sua morte, una grande eruzione dell’Etna minacciò con le sue lave ardenti la città della Santa, bastò che i fedeli spiegassero sulla sua tomba, fuori Catania, il candido velo della vergine Agata, perché la fiumana di fuoco si arrestasse liberando la città dal pericolo. Da allora Agata è diventata anche la protettrice di Catania. Nel milanese il 5 febbraio le donne, festeggiano la loro Patrona  con le “chiacchiere” di Sant’Agata”,  frittelle cotte al forno o in olio, ed è l’occasione per trovarsi attorno al tavolo, quando, un discorso tira l’altro, e fare quattro chiacchiere tra amiche  rallegra il cuore! Nonna Giuse

Quando leggo delle vite di queste sante mi trovo sempre a riflettere sulla forza, il coraggio e anche la violenza dei racconti:  altri esempi di donne sante tra forza e violenza, Santa Lucia e Santa Odilia che ci ricordano, nel giorno più buio, la luce. https://elenafossati.wordpress.com/2018/12/12/santa-lucia-e-odilia-portatrici-di-luce/  

Oppure la forza e il coraggio di Hildegard Von Bingen: https://elenafossati.wordpress.com/2016/04/06/hildegard-di-bingen/ (per chi volesse approfondire ci sono ancora alcuni incontri su questa donna, dottore della chiesa, a Milano, in collaborazione con Vangelo e Zen). 

La riflessione che sempre faccio è quanta forza in tanta fragilità, umiltà, violenza… Questo sempre rialzarsi e mantenere fede e pensiero chiari e saldi… 

Sabato, con la collega Marta, un gruppo di donne ha danzato in cerchio per mano, per l’appuntamento con le danze sacre e meditative: un gruppo di donne con le proprie fragilità e le proprie forze, che condividono le proprie energie, diverse, per danzare nella vita, nel silenzio dei passi e dei tempi. 

Nuove energie, un modo diverso di portare la presenza e la consapevolezza in un periodo dove la violenza, non solo sulle donne, ma anche sul pianeta Gaia (nome femminile), su tutti gli esseri è presente: la danza per mano nel cerchio, nel cerchio siamo tutti uguali e tutti possiamo guardarci e sostenerci! 

Tra le danze abbiamo ricordato il racconto della “Loba”, la donna-lupa, una storia lontana … che:

“Tocca in chi ascolta quel nervo che corre attraverso la base del cranio giù fino al cervelletto, appena sotto il ponte di Varolio. Allora gli impulsi degli ascoltatori sono spinti verso la consapevolezza oppure, si dice, verso l’anima… A seconda del modo in cui ascoltano”. (Pagina 25. Clarissa Pinkola Estés, Donne che corrono coi lupi).


Vi dono la musica della nostra danza della Loba

#Buonigiorni

Elena 

#santagata #santalucia #santaodilia #HidegardVonBingen #donne #danzesacre #danzemeditative #clarissapinkolaestes #donnechecorronocoilupi 

Per sciogliere alcune confusioni…

Anche questa mattina durante un colloquio ho usato i termini Mindfulness, Meditazione,…. parole che in questi ultimi mesi utilizzo spesso.

Mi sono trovata, come spesso mi accade, ultimamente, a dovere fare un po’ di chiarezza.

Da un po’ di tempo si legge di Mindfulness, si parla di Mindfulness, si pratica meditazione, si partecipa ad incontri di meditazione,…

Il web ci parla di tutto ciò, ma cerchiamo di fare un po’ di chiarezza pratica:

Mindfulness

Nel linguaggio clinico e nella ricerca la Mindfulness è descritta e tradotta con il significato di esperienza di attenzione mentale non giudicante, nel momento presente. Origina dalle tradizioni di meditazione buddhista.

«Processo di prestare attenzione in modo particolare: intenzionalmente, in maniera non giudicante, allo scorrere dell’esperienza nel presente momento dopo momento» (Kabat-Zinn, 1994, p. 16).

Jon Kabat-Zinn il pioniere che alla fine degli anni ’70 strutturò un corso di pratiche di consapevolezza (Mindfulness) che potessere essere tuilizzato in ambito clinico con persone con probleamtiche e disagi complessi (dolore, cronico, stress,…). Queste pratiche furono estrapolate dalla pratica di consapevolezza buddhista. Nel 1979, con il sostegno del primario di Medicina Interna del Medical Center dell’Università di Worcester (Boston, Massachusetts), Kabat-Zinn fondò la prima Clinica per la riduzione dello stress, basata sull’applicazione di queste pratiche che vennero da lui strutturate per essere fruibili da tutte le persone -tratto dal suo testo “Vivere momento per momento” (1990): il PROTOCOLLO PER LA RIDUZIONE DELLO STRESS BASATO SULLA MINDFULNESS (Mindfulness-Based Stress ReductionMBSR).

Da quel protocollo sono derivati ulteriori percorsi, protocolli basati sulla Mindfulness, arrivando così ad oggi “stimolati” da numerosi metodi, tecniche,…

La mindfulness non è la panacea per tutti i mali, ma è uno strumento che può essere utilizzato nel giusto modo come sostegno, supporto, cura e risora personale.

Meditazione

La meditazione è un modo per familiarizzare, per approfondire e coltivare la nostra mente, mente intesa non nel significato di intelletto e pensieri, ma in un senso più ampio: gli aspetti delle nostre esperienze soggettive interiori, con le emozioni, i sentimenti, i tratti del carattere, l’immaginazione, le percezioni sensoriali, i suoni, la coscienza. In tutte le culture, tradizioni, filosofie, religioni troviamo uno spazio dedicato alla meditazione.

È importante sottolineare che la meditazione è uno strumento molto utile se usato nel modo giusto; l’atteggiamento con cui entriamo nella meditazione è quindi importantissimo.

Pratiche Contemplative*

O “scienze interiori“, abbracciano una varietà di pratiche e attività indirizzate alla “consapevolezza” e ispirate all’etica secolare (dal latino saeculum, ciò che non appartiene alla religione). Includono apprendimenti esperienziali attraverso le pratiche di meditazione, consapevolezza e compassione per sé stessi e gli altri.

*Contemplazione: Nel Cristianesimo occidentale la contemplazione è associata al misticismo ed è legata alle opere di mistici quali Santa Teresa d’Avila e San Giovanni della Croce. Nel cristianesimo orientale la contemplazione è sinonimo di visione divina e, in quanto tecnica, è espressa dalla tradizione ascetica dell’Esicasmo. L’esicasmo, o vita nella quiete, comporta la pratica dell’orazione monologica, ossia di un’orazione composta da una semplice frase. Questa preghiera è recitata prestando attenzione al significato delle parole e senz’alcun uso della fantasia in modo da fare in modo che anche i propri ritmi vitali, il respiro e il battito cardiaco, la esprimano. La contemplazione è anche una componente fondamentale della filosofia di Platone.  

Vogliamo approfondire? Clicca qui (Seminari MediTiAmo!?)

Ne abbiamo parlato anche:

Per imparare a Meditare, NO improvvisazioni

Appunti di “ABC della Meditazione”

Ricomincio da qui: Mindfulness e Pratiche Contemplative

Mindfulness – Consapevolezza

#Buonigiorni

Elena

Onde, Emozioni

In queste settimane mi trovo di fronte a bambini e ad adulti che in modi diversi mi comunicano la loro difficoltà a gestire le emozioni. 

Quando si parla di emozioni, sembra, oggigiorno, che si debba solo parlare di felicità, ma le emozioni che proviamo nella nostra giornata sono molte. Gli scienziati che si occupano dello studio delle emozioni ne hanno individuate 7 che tutti noi mammiferi proviamo: felicità, paura, rabbia, tristezza, sorpresa, disprezzo, disgusto. Esse sono necessarie alla nostra sopravvivenza: come mai allora alcune non le vogliamo nemmeno considerare? Cosa ci accade nel corpo quando una certa emozione ci viene a trovare? 

Noto la fatica delle persone a a comunicare che di alcune emozioni preferirebbero non parlare: ci sono molti bambini arrabbiati, invasi dalla rabbia. Molti adulti invasi dalla tristezza e dalla paura… 

Eppure chi viene definito felice non è che sia immune da eventi tristi, situazioni complesse…  Forse queste persone guardano alla vita in modo differente! 

Ma come fare? Come aiutare  i bambini? Come aiutare noi stessi?   

Iniziamo a sperimentare che le emozioni iniziano piano piano e come un’onda, poi, crescono fino ad arrivare al loro picco e, poi, diminuiscono, fino a scomparire. Quando l’onda è al suo picco noi siamo completamente invasi e la mente non riesce a pensare con chiarezza! Ecco che è quindi molto importante esercitarci per osservare l’arrivo delle nostre emozioni, soprattutto quelle più complesse per noi, per comprendere dove le sentiamo nel nostro corpo,…  

È molto bella la lettura sulla paura del vecchio saggio Mullà (tratta da “Il fiore dentro” di Antonella Montano e Silvia Villani, edizioni Erickson, pag. 105)

<<Un giorno una mamma andò con il figlio dal vecchio saggio Mullà, che insegnava in una scuola. “Mullà-disse- la prego, mi aiuti a controllare questo ragazzo così indisciplinato. Non ascolta nessuno. Ma sempre quello che vuole il suo comportamento causa molti problemi. Ho bisogno di qualcuno capace di mettergli paura!”. Mullà rispose: “ci proverò!”. Poi saltò su una sedia e cominciò gridare e urlare assumendo un atteggiamento davvero terrificante. Mostrava i pugni; digrignava i denti; strabuzzava gli occhi con la faccia contorta e un’espressione furiosa. 

La mamma si spaventò a tal punto che svenne, mentre il figlio scappò via a gambe levate chiedendo aiuto. 

Anche Mullà uscì  la scuola correndo, perché lui stesso si era spaventato! Quando si calmò e torno, la mamma balbettò sotto choc: “Mu…Mu…Mullò , io… Io… Io le avevo chiesto di spaventare mio figlio non me!”. “Hai ragione -rispose-  ma io stesso ero impaurito!”.

“Come possibile? Lei è un grande uomo! Come accaduto che abbia spaventato se stesso?”. “Mi ascolti. Quando incominciato era il padrone, poi la rabbia e la paura sono diventata i miei padroni e io il loro schiavo. È facile cominciare qualcosa, ma è molto difficile controllarla!”>>. 

Buona riflessione!

Approfondimenti:

Le Emozioni

#buonigiorni

Elena 

N.B.: la foto, un png libero da diritti, è tratta dal dipinto “La grande onda di Kanagawa” https://it.wikipedia.org/wiki/La_grande_onda_di_Kanagawa

Gennaio 2020

È il primo fine settimana di Gennaio 2020

C’è ancora un po’ di aria di festività e vacanze!

Fuori c’è una giornata di sole tipicamente invernale: fa freddo, ma il sole è piacevole!

Rumi, poeta persiano ci ricorda:

“Non sentirti solo. L’intero universo è dentro di te”  

Rumi 

Se l’universo è dentro di noi…, con forse poca modestia, vi scrivo che anche quest’anno “Lo Spazio” sarà con noi per farci accorgere di questo personale Universo insito dentro di noi! Lo faremo in modi diversi, durante la settimana con gli incontri settimanali (Corsi&Percorsi), ma lo faremo anche con momenti speciali.

Ecco le iniziative del mese di Gennaio per farti entrare nel tuo magnifico universo!

  • Venerdì 17 gennaio 19:30-20:30 MediTiAmo!?
  • Sabato 18 gennaio 15:00-18:00 Danze sacre e meditative. Le danze degli alberi a ritmo della terra 
  • Sabato 25 Gennaio seminario pratico e teorico di TaijiChi “Yin-Yang: il codice della vita”. Orario da definire.
  • Domenica 26 gennaio 9:15-10:30 domenica pratica yoga 

#BuoniGiorni

Elena

2020 un anno all’insegna del Classic Blue 19-4052

Ascoltando un’intervista a Maria Rosa Gheido a Radio24 sul tema 2020, mi sono sentita in cammino!

Pantone ha definito il colore di questo anno il 19-4052 un Classic blue, il colore della nuova era! 

La scelta di questo colore rispecchia la tendenza del periodo, sottolinea la professionista, un periodo storico di svolta che vira verso la Mindfulness e verso la meditazione… Un periodo che ci porta nel blue! 

Blue chakra della gola … Forse per farci riflettere sulle parole… 

Blue colore che tranquillizza, introspettivo, forse per entrare nelle profondità del nostro io … 

Blue il colore della calma…  

Dalla PRESENTAZIONE DEL PANTONE COLOR OF THE YEAR 2020PANTONE 19-4052 Classic Blue

“Infondendo calma, fiducia e un senso di connessione, questa intramontabile tonalità di blu mette in evidenza il nostro desiderio di una base stabile e affidabile da cui partire mentre ci apprestiamo a varcare la soglia di una nuova era”.

Tratto da: 

https://store.pantone.com/it/it/color-of-the-year-2020

#BuoniGiorni

#BuonAnno2020

Elena 

Solstizio d’inverno

Solstizio d’inverno
Domenica 22 dicembre 2019

L’inverno è il modo che la natura ci offre di darci il tempo e lo spazio per diventare noi stessi, ancora e ancora una volta.
In molti luoghi, l’inverno offre ci offre il silenzio: la neve.
Ma anche se viviamo in grandi città dove non c’è neve, non c’è silenzio invernale, possiamo ancora sperimentarlo: noi siamo ancora lì, se scegliamo di esserci.
Osserviamo gli alberi, le piante e lasciamoci ispirare: rimangono in silenzio, senza foglie, sembrano morte,… ma sottoterra stanno raccogliendo le loro risorse attraverso le loro radici; torniamo alle nostre radici.

In inverno, l’oscurità è un dono. Un dono non sempre facile da gestire, perché il buio ci fa esplorare luoghi spesso lasciati in angoli oscuri da tempo, molto tempo… ma non combattiamo l’oscurità, non scappiamo da essa. Potremo accendere lampade e candele, forse potremo stare più in silenzio, a casa,… e potremo fare nascere nuove cose, nuove idee,…

Possa l’oscurità essere una benedizione per il nostro cuore.
Possano le fredde giornate invernali essere un regalo per noi, per le nostre famiglie, per coloro che amiamo e per le nostre case: che il nostro fuoco, il nostro calore scaldino lo spazio attorno a noi.
Nell’oscurità, c’è il potenziale per la luce più brillante.
Possa questo viaggio essere bello e profondo e possa condurti delicatamente alla porta del desiderio del tuo cuore.

A partire dall’equinozio autunnale iniziamo ad entrare nell’oscurità: l’inverno si avvicina, il sole tramonta prima…
Il tempo avanza sempre e l’oscurità diventa parte della nostra routine quotidiana.
Il bollitore del tea o del caffè è acceso più frequentemente e iniziamo a preparare zuppe e stufati per riscaldarci.

Mentre ci avviciniamo al Solstizio, questa settimana, l’oscurità arriva in piena forza, le notti sono più lunghe, le stelle brillano per noi più del solito. E ci avviciniamo a questo momento astrologico di riflessione più interna. Al Solstizio è come se passassimo attraverso un portale… Inizierà un nuovo anno e da questo momento inizieremo a prepararci alla fioritura della Primavera.
Storicamente, il solstizio d’inverno detiene molta magia per molte comunità e culture: in tutti i tempi si è onorato questo momento di oscurità.
Da Wikipedia, il solstizio è un fenomeno astronomico chiamato anche: Yule, Mezzo inverno, la notte più lunga.

La “notte più lunga” mi emoziona, la massima oscurità che la rende una notte così importante per tutti noi.
Il Solstizio d’inverno, mi porta dentro per venire fuori!
È un rituale e onorando questo rituale e questo viaggio attraverso l’oscurità, ci sarà concesso il dono finale del rinnovamento e della rinascita.

Buon solstizio d’inverno!

A “Lo Spazio” lo celebreremo con:

  • MediTiAmo!? VENERDì 20 dicembre con Elena dalle 19:30 alle 20:30. Questo primo appuntamento sarà un momento ben augurale e di chiusura dell’anno. La proposta di meditazione è a offerta libera. Se sei interessato/a ti invitiamo a rispondere a queste brevi domande per capire meglio come organizzare la proposta stessa: https://forms.gle/ocnuumnkL43soFv26 – Dai conferma di presenza.
  • DOMENICA 22 dicembre, giorno del Solstizio d’inverno “LA DOMENICA YOGA” con Elisa (saluto natalizio yogico) dalle 9,15 alle 10,30. Conferma entro venerdì 20 dicembre.

#BuoniGiorni

Elena

Vedere oltre


Oggi è Santa Lucia!


“Il giorno più corto che ci sia”

Mi diceva la mia nonna…

Troverete alcuni link, al termine di questo articolo, con alcuni approfondimenti su Santa Lucia, la luce,… 

In questi giorni ho portato, mi auguro, un po’ di luce attraverso il mio lavoro e la mia passione per i riti… 

Mercoledì, presso la scuola dell’infanzia dove sto facendo una consulenza di DanzaMovimentoTerapia, ho aspettato i bambini e le bambine con le loro insegnanti in una sala vuota con al centro una candela attorniata da tanti lumini; ogni lumino aveva solo il nome di ogni bambino/a. 

I Lumini con il nome di ogni bambino/a al centro del nostro rituale sulla Luce.

Abbiamo preso la luce, l’abbiamo portata dentro di noi,… abbiamo dato la luce alla maestre da portare in classe (attraverso un piccolo lumino acceso) e poi ogni bambino/a ha ricevuto la sua luce da portare a casa  in una lanterna, fatta di sale, che accenderanno a Natale nelle loro famiglie.  Una Luce speciale quella di ogni bambino e di ogni bambina. 

Giovedì, con il gruppo di signore di terza età che partecipano agli incontri di movimento e benessere con la DanzaMovimentoTerapia, abbiamo incarnato e mosso due meditazioni sulla luce (vedi di seguito), da me riviste per questa attività corporea, che ha invitato le partecipanti a portare una simbolica luce, creata dalla nostra immaginazione creativa, nel nostro corpo. 

Una meditazione Cristiana tratta dal testo di Antonio Gentili e Andrea Schnöller “Dio nel silenzio”: immaginando una immagine divina, nello specifico il sacro cuore di Gesù, si immagina una luce bianca che irradia dal cuore e va verso la nostra fronte (zona del terzo occhio); poi  una luce rossa che va alla gola; una luce blu che va al cuore…. 

E una meditazione Buddhista tratta da “Come meditare” di Kathleen mcDonald: la visualizzazione di una luce bianca, un po’ più piccola della dimensione del capo, che ci irradia. 

Invito tutti noi a guardare oltre e a trovare una Luce che, nel giorno più corto che ci sia, ci accompagni sino a Natale. 

#BuoniGiorni 

Elena

Approfondimenti: 

Santa Lucia e Odilia portatrici di Luce

https://elenafossati.wordpress.com/2015/12/09/4-candele-per-natale-1-parte/ cercate a seguire poi le parti 2-3-4.

È Dicembre…

È dicembre! 

Un mese pieno di aspettative e di attività.

Grazie Dicembre per darci, attraverso il buio e l’avvento, il promemoria per rallentare e rimanere semplici.

Auguro a tutti noi una connessione profonda con tutto il nostro essere.

Auguro a tutti noi di godere di giorni di festa passati insieme in modo vero e profondo attorno a un tavolo, condividendo un pranzo o una cena, con ciotole di zuppa o tazze di tè in mano, con conversazioni ricche, profonde e vere.

È dicembre…

Mi ricordo della mia infanzia: la lettera a Gesù Bambino, a Babbo Natale, le decorazioni in casa, il profumo di Natale,… La neve i piedi freddi e bagnati, le canzoni natalizie cantate per un pubblico di angeli, cielo e stelle.

Caro mese di Dicembre,

mi inchino a te in segno di gratitudine. 

Guardo fuori dalla mia finestra all’alba,

Vedo la luna la sera… 

E respiro…

Dicembre: 

c’è tempo per ogni cosa e ogni cosa ha il suo tempo.

Darò gentilezza e amore a tutto ciò che mi è caro …

È Dicembre anche a “Lo Spazio” con iniziative particolari e con la pausa natalizia! (Saremo chiusi dal 23 dicembre 2019 al 6 gennaio 2020):

SABATO 7 dicembre  

VENERDì 20 dicembre con Elena inizierà la proposta “MediTiAMo!?”, dalle 19:30 alle 20:30. Questo primo appuntamento sarà un momento ben augurale e di chiusura dell’anno. La proposta di meditazione è a offerta libera.  Se sei interessato/a ti invitiamo a rispondere a queste brevi domande per capire meglio come organizzare la proposta stessa: https://forms.gle/ocnuumnkL43soFv26 

DOMENICA 22 dicembre LA DOMENICA YOGA con Elisa (saluto natalizio yogico) dalle 9,15 alle 10,30.

Pausa natalizia per Corsi&Percorsi per adulti e bambini:  

  • Il gioco psicomotorio avrà il suo ultimo appuntamento lunedì 16 dicembre 2019 e riprenderemo lunedì 13 gennaio per proseguire con il nostro percorso. 
  • Kinesi terminerà martedì 10 Dicembre 2019 e riprenderà il 14 gennaio 2020
  • Taijichuan/TaiChi si concluderà martedì 17 dicembre 2019 e riprenderà il 7 gennaio
  • YOGA mercoledì si concluderà il 18 dicembre 2019 e riprenderà l’8 gennaio 2020
  • YOGA giovedì sarà fino al 12 dicembre 2019; riprenderà il 9 gennaio 2020 

A gennaio 2020 sarà in programma un seminario pratico e teorico di TaijiChi “Yin-Yang: il codice della vita”. Seminario aperto a tutti. Maggiori informazioni presto online sul sito www.lospazio.org  

#BuoniGiorni 

Elena

Go in Beauty, Vai in Bellezza

Sabato abbiamo danzato gli alberi al ritmo della terra, una terra di novembre, bagnata dalla pioggia, scura, silenziosa… e ci siamo salutate portando il bello di noi!

Il cerchio di Donne di Danza. Foto di E.F.

In questi giorni, la musica e il testo di questo brano di Mirabai Ceiba, danzato condotte da Marta Montorfano, risuona ancora in me!

Go in Beauty di Mirabai Ceiba; Album Awakened Earth

Go in Beauty

Peace be with you

Until we meet again

In the light of our hearts

May peace prevail on earth

Go in Beauty

Peace be with you

Until we meet again

In the light of our hearts

May peace prevail on earth

Go in Beauty

Peace be with you

Until we meet again

In the light of our hearts

May peace prevail on earth

Il centro, simbolo del centro del cerchio di danze. Realizzazione Marta Montorfano. Foto di E.F.

Traduzione:

Vai in bellezza

La pace sia con te

Fino a quando ci incontreremo di nuovo

Alla luce dei nostri cuori

Possa la pace regnare sulla terra

Vai in bellezza

La pace sia con te

Fino a quando ci incontreremo di nuovo

Alla luce dei nostri cuori

Possa la pace regnare sulla terra

Vai in bellezza

La pace sia con te

Fino a quando ci incontreremo di nuovo

Alla luce dei nostri cuori

Possa la pace regnare sulla terra

Andate in bellezza e che la pace sia con noi!

#BuoniGiorni

Elena

Tempo

“Chi ha tempo non aspetti tempo”

dice un detto, ma sarà così vero?

Entrando sempre più nel vivere la mindfulness, la meditazione e le pratiche contemplative, mi sto sempre più rendendo conto che il tempo è una modalità che gli esseri umani hanno deciso di misurare e di scandire attraverso un orologio, un calendario,… ma a cui la natura aveva già provveduto a dare una sua struttura con il sole e la luna, il giorno e la notte. 

Wikipedia così lo definisce in modo essenziale: 

Il tempo è la dimensione nella quale si concepisce e si misura il trascorrere degli eventi. Esso induce la distinzione tra passato, presente e futuro. La complessità del concetto è da sempre oggetto di studi e riflessioni filosofiche e scientifiche”.

Eppure come disse Sant’Agostino:

”Se non mi chiedono cosa sia il tempo lo so, ma se me lo chiedono non lo so”. 

Un padre missionario, padre Luciano Mazzocchi, con cui faccio meditazione Zazen recentemente a un incontro di meditazione ha affermato:

“Il presente è l’eternità di Dio”.

Nell’Islam, invece, il tempo assume una propria specificità data dal radicale monoteismo islamico che comporta una concezione non lineare e personalistica:

“Dio è il tempo” (Ventura, 1999: 33).

Confucio sottolinea che il passato è passato, il futuro è un mistero, l’unico tempo che possiamo conoscere è il presente. 

“Un fatto è ora limpido e chiaro: né futuro né passato esistono. È inesatto dire che i tempi sono tre: passato, presente e futuro. Forse sarebbe esatto dire che i tempi sono tre: presente del passato, presente del presente, presente del futuro. Queste tre specie di tempi esistono in qualche modo nell’animo e non le vedo altrove: il presente del passato è la memoria, il presente del presente la visione, il presente del futuro l’attesa”. Sant’Agostino.

Ora è il tempo dell’autunno e, una mia cara collega, Marta, mi ricorda, per stare nel tempo, che siamo nell’ottava settimana d’autunno, nella danza del castagno. 

Ma quando danzo, come quando medito, prego, pratico sono nel qui e ora, nel momento presente, presente a quello che sto facendo, senza giudizio, presente a quello che c’è: la danza, la meditazione, la preghiera, la pratica.

L’autunno ora, in natura, ci da un tempo, lento… 

“In autunno, l’oscurità è un dono. Mentre ci avviciniamo al Solstizio, l’oscurità arriva in piena forza, le notti sono più lunghe, le stelle brillano per noi più del solito. Il Solstizio stesso è un momento astrologico – un vertice cosmico del riflesso più interno “. Tratto da una citazione di Carrie-Anne Moss

E per te cosa è il tempo? Come lo senti? 

#BuoniGiorni

Elena