I passi e le tracce

Ci sono molti racconti sulle tracce lasciate sulla sabbia, sulle impronte lasciate nella neve…

Queste tracce, impronte, … sono state lasciate perché ci sono state persone/animali che hanno camminato, …hanno fatto passi,…  qualcuno ha osservato e ha scritto lasciando segni: parole! 

Io credo di essere una dei camminatori che lasciano tracce, impronte, ma che camminano…

Spiego questa metafora: in questi giorni di pausa casalinga ho letto molto … leggevo e spesso affermavo a me stessa:”Questo autore/autrice è come se scrivesse di me, di ciò che faccio,… e che faccio tutti i giorni,…”.

Mi sono vista in questa metafora dei passi e delle tracce…. io cammino e qualcuno riesce a vedere le mie orme, le tracce dei miei passi e le ferma, le fotografa  attraverso parole…. 

E riprendevo le letture, …le parole,…

Leggevo su “La Lettura” del Corriere della Sera “La musica del respiro”…. appena ho letto questo titolo ho risentito la mia voce che dice a studenti, pazienti, gruppi di  bambini, adulti ….:”muoviamoci nel ritmo del nostro respiro… il nostro respiro è come una musica, una melodia che ci fa muovere, danzare, …che muove il tuo braccio, il tuo trovo, …“. Ora andrò a leggere il libro di Luciano Minerva e Ilaria Drago. 

Leggevo in questi giorni libri di meditazione: meditazione e movimento, meditazione e arte, meditazione e corpo … e mi ritrovavo nel testo, come in un film fatto di parole, mi rivedevo durante gli incontri che conduco/conducevo…. nei progetti che porto avanti…

Affascinante trovare scritto quello che fai e vedere che c’è un filo conduttore che scrive di passi e tracce… 

Sempre su La Lettura dello scorso dicembre leggevo “La biologia di Heidegger”

“Il mondo è già sempre quello che io Con-divido con gli Altri. Il mondo dell’essere è Con-Mondo” 

Camminiamo e lasciamo tracce che possano essere osservate e seguite … c’è chi cammina e chi osserva e scrive di tracce… 

Passi e Tracce

Cammino nella neve

e Tu mi vedi

#Haiku Elena Fossati

E tu? 

#BuoniGiorni

Elena

COME RI-STABILIRE LA TUA PRATICA

Da Lunedì, con una interruzione per l’Epifania si riprenderanno le attività personali quotidiane, settimanali, cercando di dare una routine consapevole, anche se al momento le pratiche in presenza sono ancora sospese. 

Che si tratti di meditazione, yoga, ginnastica posturale, Taiji, DanzaMovimentoTerapia, Danze meditative,  una tua attività creativa preferita, otterrai molto di più dal farlo con costanza e abitudine consapevole, e questo ti farà godere di tutti i benefici della pratica, dell’attività.

L’attività in presenza è meravigliosa, ma ora come restiamo in contatto con queste pratiche di risveglio, di attività per la nostra salute e il nostro ben-essere con tutte le responsabilità, problematiche e le distrazioni che ci aspettano? Questa è una domanda che si applica non solo alla meditazione, allo yoga e ad altre pratiche spirituali, ma a qualsiasi attività fisica, arte creativa in cui vogliamo impegnarci, come dipingere, scrivere o suonare uno strumento. Paradossalmente queste pratiche che sappiamo essere più vitali per il nostro benessere sono proprio quelle che di solito sono messe da parte dalle attività quotidiane che sembrano più urgenti e che in questo momento che stiamo tutti vivendo sembra proprio che non si possano praticare! 

Ora inizia l’anno e in questi giorni, comunque di festa, di pausa, magari ti hanno fatto rallentare le attività di salute e ben-essere a cui ti sei dedicato/a sino a prima di Natale. 

Magari avresti voglia di iniziare ogni giornata con l’intenzione di trascorrere mezz’ora sul tuo zafu, praticare la meditazione camminata nel parco, o fare Taiji, yoga, stretching, meditazione in movimento,… , ma rimandi a un altro giorno. E poi ancora uno. E poi ancora uno. Perchè sei sola/o e non sei stimolato/a . Proviamo insieme a impegnarci online, e spero poi in presenza, per mantenere uno spazio di attività e pratica personali. Questo ci aiuterà anche a perseguire altri progetti diversi a lungo termine, come magari scrivere un romanzo, sperimentarti in altro campo, portare a termine un lavoro… 

-Imposta la tua intenzione: su cosa vuoi impegnarti e, cosa ancora più importante, perché. Perché è importante per te fare una pratica di meditazione, o fare taiji, danzare, fare stretching, o dipingere fiori di campo, scrivere,…? Quale parte di te nutre, cosa ti fa stare bene? Annota le tue ragioni. Più sei specifico/a, più è probabile che tu lo faccia. Per rendere la tua intenzione ancora più forte, potresti condividerla con qualcuno vicino a te, ma fai attenzione a parlarne troppo ampiamente perché potrebbe affievolire l’intenzione stessa.

-Stabilisci il tuo orario: la tua sessione di yoga online, il tuo orario per meditare o per fare pratica con altri,… la tua lezione di taiji individuale e di Kinesi con il massoterapista,… Saprai che a quell’ora tu hai la tua attività, come accadeva in presenza (se non ci si potrà vedere e ci si vedrà online). Ritagliati il ​​tempo in anticipo. 

-Ancora una volta, può aiutare far sapere alle persone vicine a te cosa stai facendo, soprattutto se vivi insieme. In questo modo possono supportarti nel tuo impegno e tu potrai trovare il tuo spazio anche fisico per la tua attività a casa.

-Fai la tua pratica, la tua attività organizzandoti per la connessione a internet, i link, se utilizzi la pratica online; oppure prepara il tuo materiale per le attività in presenza, all’aperto,… 

-Ricompensa te stesso/a: non siamo vicini e anche se la pratica, l’attività è la sua stessa ricompensa, il fatto di non potere chiacchierare, ridere insieme, sentire il gruppo, potrebbe demotivarci. Preparatevi qualcosa dopo la sessione online: una tazza di tè verde, una tisana, la cena già pronta,… Il nostro cervello ama questo tipo di rinforzo positivo.

Tenere traccia di ciò che hai e non hai fatto aumenta il tuo senso di responsabilità. Si tratta di celebrare i tuoi successi, attraverso i piccoli cambiamenti quotidiani della routine, tutta la tua vita può spostarsi nel tempo su una nuova traiettoria. Ricordati solo di goderti il viaggio.

Ti aspetto online e in presenza per i percorsi guidati dagli operatori sanitari: 

MARTEDì, KINESI- STRETCHING-GINNASTICA POSTURALE 18:30-19:30

MERCOLEDì, YOGA 17:45-18:45 E 19:30-20:30 online

GIOVEDì, YOGA 9.30-10:30 19:30-20:30 E 21:00-22:00 online  

VENERDì, DA FEBBRAIO MINDFULNESS. “IL CORPO NELLA MINDFULNESS: la consapevolezza del movimento”. 

Ma possiamo insieme creare la nostra routine personale di attività! 

Organizziamoci

#BuoniGiorni!

Elena

Ringrazio Anne Cushman di Lions Roar per gli spunti. 

Come praticare con il corpo la Mindfulness

In lingua inglese c’è un termine che io amo molto EMBODIMENT, non così facilmente traducibile in lingua italiana, ma che nella pratica di DanzaMovimentoTerapia, nello Yoga, nel Taiji, nella danza sacra e meditativa e in tutte quelle discipline, pratiche e metodi in cui mente e corpo sono nella consapevolezza, questo temine ben si incarna appunto, ben si attua, si pratica! 

Spesso si sottolinea che la consapevolezza si pratichi con la mente, ma non è così: la consapevolezza la pratichi con la mente-corpo, con tutto il tuo essere. 

In questi giorni passeggio con mio marito, ma mi rendo conto che spesso le mie passeggiate non sono così consapevoli: mi guardo attorno, chiacchiero con lui! Passeggiate piacevoli certamente, ma non proprio di consapevolezza. 

Mi dedico così alla pratica con il corpo della Mindulness con altre modalità a me congeniali, io ti descrivo la mai, ma ti invito a trovare la tua.  

Le tradizionali istruzioni di meditazione Mindfulness da seduti servono per notare quando la mente si è allontanata e riportarla al respiro. 

Nel movimento consapevole, ogni volta che noti di essere stato assorbito dai pensieri, puoi riportare la tua attenzione sulla sensazione dei tuoi piedi sul pavimento, del sudore sulla pelle, del suono del tuo respiro o dello sforzo muscolare richiesto per un tenere un’Asana, una postura, un movimento, qualsiasi sensazione che sia viva per te in quel momento.

Rischiarare la mente attraverso la percezione delle sensazioni del corpo e muoversi con una qualità di presenza invece di guardare l’orologio, o chiacchierare, ti danno un senso di integrazione e incarnazione nel corpo della consapevolezza, la sensazione di EMBODIMENT appunto. 

È un ottimo modo per affrontare la giornata, quasi come se fossi in ritiro di pratica di consapevolezza.

Ho provato una sequenza di movimento consapevole, rielaborata dal lavoro di Cyndi Lee, che ritroverai anche nello yoga se lo pratichi. Prova!

Ho utilizzato questa musica https://youtu.be/e096e5OONeU tratta da Music of Wisdom che mi da emozioni e sensazioni legate a questo periodo dell’anno!

Inizio seduta con le mani sulle ginocchia e inizio a oscillare avanti e indietro a destra e a sinistra per equilibrare il mio peso e trovare la mia verticalità…

Quando ho trovato la mia centratura posso iniziare ad ampliare il mio movimento e quindi a lasciare le mani dalle ginocchia, portarle a terra e iniziando dal coccige, mi lascio sollevare come l’increspatura di un lago , del mare, un movimento a onda che muove la mia colonna vertebrale fino a quando non mi arriccio e mi ritrovo a “4 zampe” come un gatto e così mi sono nell’Asana del Gatto o Gatto-Mucca e inizio a arrotondarmi in un arco di gatto e a invertire la postura (mucca). Se la mente si perde, la riporto indietro notando la mia schiena dove la sento elastica, tesa, spaziosa,…

Sento il movimento e inizio a sperimentarmi e chissà per i praticanti di Yoga potrei entrare nella posizione della montagna, detta anche del cane che guarda in giù… ma io sento i miei piedi che si piantano al suolo e mi danno forza per raddrizzare le mie gambe e sollevare il mio sedere e guardare il mondo a testa in giù con le mie mani ben piantate a terra. 

Sento il mio corpo e guardo la stanza da un altro punto di vista… respiro, sento la forma e poi le mie mani si avvicinano lentamente a i miei piedi e lascio srotolare la colonna vertebra per vertebra, come una collana di perle e mi sollevo nella verticalità sentendo i piedi ben radicati al suolo… E così dalla verticalità posso iniziare a camminare… i miei piedi, le mie gambe… il mio equilibrio… poi mi fermo e lascio scivolare le mie mani lungo le cosce, le ginocchia, i polpacci, le caviglie, mi accarezzo e le mani arrivano ai miei piedi… mi piego sulle ginocchia e noto quando avviene ciò… mi lascio andare nuovamente, le mani verso la terra/pavimento, il collo e la testa che si abbandonano consapevolmente alla forza di gravità … e di nuovo ritorno a osservare il mondo a testa in giù … e spostando una mano sul pavimento, poi l’altra, mi ritrovo di nuovo in Cane rivolto verso il basso, la Montagna. Le mie ginocchia scendono al suolo e ritorno nel gatto… la mia colonna come un’onda si muove e torno a sedermi… le mie mani tronano alle ginocchia e mi fermo!

Come sto ora? Consapevole nel mio essere mente-corpo… 

Fermati e ascolta!

#Buonigiorni 

Elena

Saluti alla neve

Oggi ultimo lunedì del 2020 anche la neve saluta e imbianca questo particolare anno! 

Leggevo settimane fa un racconto di un padre e una figlia: 

“Niente è più scontato. Quando sei in salute, non ci pensi due volte. Passi tutto il tuo tempo a preoccuparti di ogni genere di altre cose”, rise, un rapido sorriso che spezzava la rigidità del suo viso. No, non era esattamente un sorriso, anche se i suoi denti erano lì. Fissò il suo piatto, i pezzetti di cibo verde, e sussurrò: “Di tutto il resto puoi fare a meno, ma se non hai la salute, non hai niente”.

Alison Wearing 

Apprezziamo il momento che viene!

Oggi ha nevicato. Ha appena smesso! 

Mi sono detta che forse questa neve è ben-augurale, porta nuova energia, purifica! 

Forse oggi molte persone l’apprezzeranno di più. Si fermeranno a contemplarla, grazie a una pandemia che ci sta insegnando a fermarci! 

E quindi anziché un saluto al sole 

Un saluto alla neve! 

Photo by Kim Rosen tratta da Lionsroar.

#Buonigiorni

Elena

LA VIGILIA DI NATALE

LA VIGILIA DI NATALE

Sottotitolo

PRENDI TRE RESPIRI CONSAPEVOLI 

È la Vigilia di Natale!

Quando si aspetta qualcuno, qualcosa di molto importante per noi, la vigilia è sempre qualcosa di eccitante, come ci ricorda la volpe de Il Piccolo Principe:

“Non ci conoscono che le cose che si addomesticano”, disse la volpe. “Gli uomini non hanno più tempo per conoscere nulla. Comprano dai mercanti le cose già fatte. Ma siccome non esistono mercanti di amici, gli uomini non hanno più amici. Se tu vuoi un amico addomesticami!” 

“Che cosa bisogna fare?” domando’ il piccolo principe. 

“Bisogna essere molto pazienti”, rispose la volpe. “In principio tu ti sederai un po’ lontano da me, cosi’, nell’erba. Io ti guarderò con la coda dell’occhio e tu non dirai nulla. Le parole sono una fonte di malintesi. Ma ogni giorno tu potrai sederti un po’ più vicino…” 

Il piccolo principe ritorno’ l’indomani. 

“Sarebbe stato meglio ritornare alla stessa ora”, disse la volpe. 

“Se tu vieni, per esempio, tutti i pomeriggi alle quattro, dalle tre io comincerò ad essere felice. Col passare dell’ora aumenterà la mia felicità. Quando saranno le quattro, incomincerò ad agitarmi e ad inquietarmi; scoprirò il prezzo della felicità! Ma se tu vieni non si sa quando, io non saprò mai a che ora prepararmi il cuore… Ci vogliono i riti”. 

“Che cos’e’ un rito?” disse il piccolo principe. 

“Anche questa è una cosa da tempo dimenticata”, disse la volpe. “È quello che fa un giorno diverso dagli altri giorni, un’ora dalle altre ore. C’è un rito, per esempio, presso i miei cacciatori. Il giovedì ballano con le ragazze del villaggio. Allora il giovedì è un giorno meraviglioso! Io mi spingo sino alla vigna. Se i cacciatori ballassero in un giorno qualsiasi, i giorni si assomiglierebbero tutti, e non avrei mai vacanza”. 

Così il piccolo principe addomesticò la volpe. 

Tratto da “Il Piccolo Principe” di Antoine Saint Exupery 

Tutti ci stanno sottolineando che questo Natale sarà diverso, ma, se ci pensiamo, non abbiamo mai avuto un Natale uguale a un altro. 

E anche questo sarà unico. 

La frenesia, la corsa della Vigilia di Natale però, forse è simile tutti gli anni; perchè allora non rendere diversa questa Vigilia di Natale 2020?

Le nostre abitudini sono forti, quindi è necessaria una certa disciplina per uscire dal nostro bozzolo e ricevere la magia di ciò che ci circonda, ci ricorda Pema Chödrön: mettere in pausa  – fare tre respiri coscienti in ogni momento in cui notiamo di essere bloccati – è una pratica semplice ma potente che ognuno di noi può fare in un dato momento.

E allora oggi: mentre sei al lavoro, per queste ultime ore; mentre stai camminando, quando lavi i piatti, prepari il caffè o il tè o ti lavi i denti, crea semplicemente un vuoto nella tua mente discorsiva. Quando ti svegli alla mattina e non sei ancora fuori dal letto, anche se sei in ritardo, potresti semplicemente guardare fuori e fare tre respiri consapevoli. 

Metti in pausa e assapora la Vigilia di Natale.

Lascia che ci sia un contrasto con l’essere tutti presi.

Lascia che sia come fare scoppiare una bolla.

Lascia che sia solo un momento nel tempo e poi vai avanti.

Forse così sarai sulla buona strada per tutto ciò che dovrai continuare a fare per questa giornata di Viglia di Natale. 

Proprio lì con qualunque cosa tu stia vedendo, con qualunque cosa tu stia facendo, con qualunque cosa tu stia provando.

Buona Vigilia di Natale

Elena

Grazie a Pema Chödrön  e a Lionsroar per gli spunti di riflessione. 

SOLSTIZIO D’INVERNO

Lunedì 21 dicembre alle 11:02 entreremo nell’inverno. Usciremo dalla notte più buia dell’anno 2020 e lentamente ritroveremo la Luce! Simbolico in questo periodo storico di dialogo tra luce e buio, in un anno di Pandemia Covid-19. 

Domani 20 Dicembre con la collega Antonella Marigo, condurrò un incontro esperienziale e di riflessione sulla pagina Facebook di Aequabilitas, dalle 18:00 alle 19:15.

Se intenderai partecipare tieni vicino a te una candela, che utilizzeremo durante il nostro incontro *in fondo informazioni. 

Amo tutte le stagioni, ma l’inverno mi affascina: il tepore della casa, fortunatamente… sentire che tutto si ferma (quest’anno devo ammettere che tutto si è fermato anche in altre stagioni e ciò ha creato non pochi problemi di gestione dello spazio e del tempo).

Il freddo che può infastidire alcuni…

Il buio che può incupire molti… 

La luce che sembra non tornare mai… ma tutto passa… 

L’invito dell’inverno, quest’anno lontano anche dalla neve quest’anno per molti, è quello di andare a ritagliarci uno spazio per nutrire il nostro corpo e la nostra mente.

L’inverno arriva a ridosso di feste e di nuovi inizi; di riti e rituali che ci ricordano che ci sono momenti per chiudere e per aprire nuovi progetti, nuove porte… per iniziare anche nuove cose per noi e per il nostro ben-essere:

Iniziare una pratica di meditazione quotidiana, 

Decidere di prendere parte a una consapevolezza corporea magari attraverso lo yoga, la meditazione in movimento, la danza meditativa, la danza come movimento e terapia (come strumento terapeutico per se stessi) – DanzaMovimentoterapia. 

Semplicemente iniziare da tre respiri consapevoli ogni giorno.

Nei prossimi giorni di vacanza/pausa, voluta o forzata dalla nuove disposizioni, vi accompagnerò con quattro articoli che ci daranno una possibilità, una visione agro-dolce dell’inverno.

“Forse questi giorni di meno luce solare sono opportunità per un tempo più contemplativo, guardando più in profondità per vedere ciò che forse può essere visto solo al buio”.

Sylvia Boorstein

Grazie a Lilly Greenblatt, redattrice digitale di LionsRoar 

#BuoniGiorni

Elena

*Link per informazioni e collegamento 

Informazioni: http://www.lospazio.org/eventi-e-incontri.html

Piattaforma Facebook: https://www.facebook.com/Aequabilitas-102258956788441

Sezione video: https://www.facebook.com/Aequabilitas-102258956788441/videos  

L’incontro rimarrà disponibile anche nei giorni successivi- 

Fragilità

In questi giorni non ho avuto modo di scrivere articoli, post, newsletter per il mio spazio di lavoro… Ho avuto anche poco tempo per leggere: ero in un tempo dell’essere nel fare.

La mia anziana suocera ha avuto problemi di salute e, alla sua età, lei per prima mi ha detto che la sua situazione avrebbe potuto portarla a lasciarci… Certo è che in questi giorni ho avuto modo di vivere in modo imprevisto la FRAGILITÀ di tutti noi.

Siamo come dei cristalli e ora, come bicchieri di cristallo, siamo distanziati e isolati, a causa di questo periodo di pandemia e di emergenza.

Si è ancora più fragili psicologicamente ed emotivamente, perchè si viene lasciati soli!

Non sapendo cosa le stesse accadendo, con le protezioni e le attenzioni mi sono trovata a starle vicino per parecchie ore: gli anziani, i grandi anziani così piccoli e delicati, come bambini, ma non con la loro spontaneità, bensì con l’imbarazzo dell’adulto che non vorrebbe farsi accudire, che vorrebbe la sua autonomia,…

Ora sta un poco meglio con tanta debolezza in corpo, ma sorride!

Come recitava Sting in una sua stupenda canzone, che tratta della fragilità della persona (in altre situazioni), ma che ci ricorda

On and on the rain will fall
like tears from a star like tears from a star
on and on the rain will say
how fragile we are, how fragile we are

Sting, Fragile (La pioggia continuerà a cadere come il pianto di una stella, la pioggia continuerà a dirci quanto siamo fragili, quanto siamo fragili).

#BuoniGiorni

Elena

#pandemia #covid19 #pandemicfatigue #fragilità #fragile

La dinamica del provvisorio

Un mio conoscente missionario laico del PIME- https://www.pimemilano.com -scrive una interessante lettera alla Comunità, che intitola “la Dinamica del Provvisorio”. Mi fermo a riflettere:


“Di fronte all’accelerarsi di tutte le evoluzioni, una dinamica del provvisorio, che lascia tanto più liberi quanto più si è fedeli all’essenziale, permette di riprendere ancora e sempre un nuovo respiro”.

ROGER SCHUTZ , Priore di Taizé, “DINAMICA DEL PROVVISORIO”, MORCELLIANA 1965. Titolo originale dell’opera: Dynamique du provisoire Les Presses de Taizé – France 1965. Traduzione delle BENEDETTINE DI SAN MAGNO.

Sono giorni che non scrivo sul blog, che non rifletto con voi, sono giorni in cui anche io, come tutti noi, sto vivendo questa situazione e vorrei farmi sempre vedere dagli altri con il sorriso, sicura, felice,…*
Sicuramente non sto male, ma come tutti, anche io, in alcuni momenti, vivo la fatica per cercare uno spazio di resilienza… La mente tende a chiudersi nel proprio isolamento, e la consapevolezza viene meno…

Sabato ho avuto modo di vivere uno spazio per me con la venerabile Connie Miller (ordinata monaca buddhista da Kiabje Zong Rinpoche), la quale come sempre, mi aiuta a ri-centrarmi con il suo pragmatismo e con la sua essenziale profondità.

*Vi invito quindi a non farci del male, mostrando un falso sorriso, una falsa sicurezza, perché questo “odio negativo” del volere farci vedere come non siamo ora; questo atteggiamento non ci aiuta*.

Ha consigliato Connie, di rallentare un po’, anche se sembra che tutto sia fermo, chiuso e isolato, da questo “Lockdown”.
Forse, se ci guardiamo dentro, ci accorgiamo che le giornate stanno passando comunque velocemente e che questo “vuoto”, questo “stare a casa” si riempie di molte cose, tanto che sembra di non avere comunque tempo.

Mi sono così resa conto -consapevolezza- che nei giorni scorsi stavo perdendo la cura della mia mente, mi stavo trascurando … per andare dove?!?

Ho accolto i suoi consigli rallentando davanti alla difficoltà, ritrovando un centro.

C’è un interessante esercizio/modello Mindfulness chiamato S.T.O.P, per uscire dalla reattività in caso di stress, e potrebbe essere utile in questo momento.
Spesso “lo stimolo” ci porta a una reazione immediata, proviamo allora a: FERMARCI- RESPIRARE- OSSERVARE- RISPONDERE/PROCEDERE.

Sii una persona, qui: fermati in piedi in riva al fiume, invoca il gufo. Invoca l’inverno e poi la primavera.
Lascia che ogni stagione che vuol venire faccia il suo richiamo.
Dopo che quel suono è andato, aspetta.
Una bolla sale lenta attraverso la terra
e comincia a includere il cielo, le stelle, lo spazio tutto, anche il pensiero che velocissimo si espande fuori.
Ritorna e ascolta di nuovo il piccolo suono.
All’improvviso il sogno che stai facendo
si armonizza con gli altrui sogni; il risultato è il mondo.
Se arrivasse un richiamo diverso non ci sarebbe alcun mondo, né tu, né il fiume, né i richiami dei gufi.
È importante come stai lì in piedi. Come ascolti la cosa che sta per accadere. Come respiri.

William Stafford

#BuoniGiorni

Elena

#PandemicFatigue #Consapevolezza #STOP #Vuoto #elenafossati #Lospazio #ladinamicadelprovvisorio #rogerschutz #taizè #ConnieMiller #resilienza

Oggi è la giornata della gentilezza!

Sii gentile con il tuo corpo

Sii Gentile con gli spazi e gli ambienti attorno a te

Sii gentile con le persone che ti circondano più vicine e più lontane

Sii gentile con la natura, con le creature 

Sii gentile … è semplice. 

Ecco qualche link che parla di gentilezza:

https://elenafossati.wordpress.com/2017/04/05/gentilezza/

https://style.corriere.it/news/societa/giornata-mondiale-della-gentilezza-13-novembre/

#BuoniGiorni

Elena

Fatica da Pandemia, Stress… altri spazi di sostegno e aiuto!

Da oggi inizio un nuovo percorso a “Lo Spazio”:
“Dalla Mindfulness alla Meditazione: una serie di incontri per comprendere nella pratica”.
Insieme vivremo 5 venerdì (6-13-20-27 Novembre e 4 dicembre, dalle 19:00 alle 20:00).
Proprio in questo periodo abbiamo la necessità di prenderci cura della nostra fatica emotiva, psicologica, fisica… che questa situazione ci porta.

Prenderci cura di noi con strumenti diversi:
LA MINDFULNESS metodo e tecnica laica e secolare secondo le linee guida di Jon Kabat Zinn e Ellen Langer.
LA SELF-COMPASSION che ci porta a prenderci cura di noi stessi negli aspetti più intimi.
LA MEDITAZIONE E LE PRATICHE CONTEMPLATIVE che attraverso tradizioni e culture da sempre portano la persona a familiarizzare con la propria mente.

Input e strumenti diversi per aiutarci nel lavoro (lo smartwoking), nello studio (a distanza), nelle dinamiche relazionali (ora compromesse), nell’attenzione a noi stessi (sempre importante) soprattutto in questo momento di chiusura e “isolamento”.

Vi aspetto!
Per informazioni e iscrizioni anche last minute: www.lospazio.org info@lospazio.org Tel.3288339173
Incontri Online e in presenza, come terapia alla gestione della Pandemic Fatigue (segni di stanchezza e stress derivanti dal perdurare della pandemia di Covid-19), Depressione, Ansia, Stress… (Detraibili come spesa sanitaria).

#BuoniGiorni

Elena

#pandemicfatigue #ansia #stress #depressione #elenafossati #passeggeri #AlbertoCavallari #mindfulness #selfcompassion #pratichecontemplative #meditazione