Equinozio d’Autunno

Oggi, mercoledì 23 settembre, alle ore ore 08:21, astronomicamente è l’equinozio d’autunno, l’attimo in cui il sole si presenterà all’intersezione tra eclittica ed equatore terreste. La mattina del 23 settembre il sole “si sposta” dall’emisfero settentrionale a quello meridionale, sorgendo precisamente a est e tramontando precisamente a ovest, al punto che la durata di giorno e notte saranno praticamente identiche.

Da quel giorno, il sole splenderà in modo più intenso nell’emisfero australe e di meno in quello boreale, quindi in tutti i Paesi del Sud del mondo inizierà la stagione calda (in questo caso, la primavera) mentre in quelli settentrionali come l’Europa, arriverà il semestre freddo con l’inizio dell’autunno. Si conclude così l’estate e il semestre caldo. (Tratto e rivisto da meteo web)

Anche la natura si prepara al riposo: si raccoglie il grano, l’uva, gli ultimi frutti e in passato si celebravano questi momenti. Ora lo facciamo con sagre e feste di paese con degustazioni,… E chissà magari queste feste si ricollegano a antichi riti.
Sicuramente entreremo in un periodo dove potremo ipotizzare di fermarci un poco per mantenere ciò che abbiamo vissuto durante l’estate. Crediamoci dei momenti per stare con noi…

Oggi per celebrare l’equinozio d’autunno e per iniziare a entrare in questo spazio interiore vi sono una poesia di Emily Dickinson sull’autunno.

Poesia 511 (circa 1862)
Se tu venissi in autunno,
Io scaccerei l’estate,
Un po’ con un sorriso ed un po’ con dispetto,
Come scaccia una mosca la massaia.

Se fra un anno potessi rivederti,
Farei dei mesi altrettanti gomitoli,
Da riporre in cassetti separati,
Per timore che i numeri si fondano.

Fosse l’attesa soltanto di secoli,
Li conterei sulla mano,
Sottraendo fin quando le dita mi cadessero
Nella Terra di Van Diemen.

Fossi certa che dopo questa vita
La tua e la mia venissero,
Io questa getterei come una buccia
E prenderei l’eternità.

Ora ignoro l’ampiezza
Del tempo che intercorre a separarci,
E mi tortura come un’ape fantasma
Che non vuole mostrare il pungiglione (3)

Emily Dickinson (Emily Elizabeth Dickinson; Amherst, 10 dicembre 1830-Amherst, 15 maggio 1886)

Buon Autunno
Elena Fossati

Due grandi Vasi!

Oggi un racconto … Speciale!

Un’anziana donna cinese aveva due grandi vasi, ciascuno sospeso
all’estremità di un palo che lei portava sulle spalle.
Uno dei vasi aveva una crepa, mentre l’altro era perfetto, ed era sempre
pieno d’acqua alla fine della lunga camminata dal ruscello a casa, mentre
quello crepato arrivava mezzo vuoto.
Per due anni interi andò avanti così, con la donna che portava a casa solo
un vaso e mezzo d’acqua.
Naturalmente, il vaso perfetto era orgoglioso dei propri risultati. Ma
il povero vaso crepato si vergognava del proprio difetto, ed era avvilito
di saper fare solo la metà di ciò per cui era stato
fatto. Dopo due anni che si rendeva conto del proprio amaro fallimento,
un giorno parlò alla donna lungo il cammino: “Mi vergogno di me stesso,
perché questa crepa nel mio fianco fa sì che l’acqua
fuoriesca lungo tutta la strada verso la vostra casa”.
La vecchia sorrise: “Ti sei accorto che ci sono dei fiori dalla tua
parte del sentiero, ma non dalla parte dell’altro vaso? È perché io ho
sempre saputo del tuo difetto, perciò ho piantato semi di
fiori dal tuo lato del sentiero ed ogni giorno, mentre tornavamo, tu li
innaffiavi. Per due anni ho potuto raccogliere quei bei fiori per decorare la tavola.
Se tu non fossi stato come sei, non avrei avuto quelle bellezze per
ingentilire la casa”.

Ognuno di noi ha il proprio specifico difetto. Ma sono la crepa e il
difetto che ognuno ha a far sì che la nostra convivenza sia interessante e
gratificante. Bisogna prendere ciascuno per quello che è
e vedere ciò che c’è di buono in lui.

 

Ricordiamoci sempre che siamo speciali, noi i nostri figli le persone che amiamo, così come sono!

Elena Fossati

 

Colori e Cromoterapia

Dalla teoria dei colori di Goethe, alle bellissime case colorate del Nord Europa… I colori sono importanti protagonisti della vita dell’uomo, della donna, degli animali, dei vegetali: insomma i colori sono fondamentali per tutte le creature della terra.

Dai sette colori dei chakra, ai sette colori dell’arcobaleno, ai colori primari e secondari, il colore ha sempre avuto un importante riflesso, stimolo su di noi fin da bambini.

La Comoterapia oggi giorno contestualizza l’uso del colore come mezzo per portare al benessere psico emotivo, ma anche fisico. Rifacendosi alle antiche culture e a studi recenti sull’uso del colore e sulle sue potenzialità, si è messo a punto un sistema che vede l’uso del colore a scopo terapeutico, di benessere (non utilizzo la parola “terapeutico” come è utilizzata nella biomedicina, utilizzo questo termine secondo l’etimologia  greca).

Molto semplicemente allora iniziamo a pensare al nostro arcobaleno di colori, un excursus nella Cromoterapia… il colore che cura!

Rosso

Arancione

Giallo

Verde

Blu-turchese

Indaco

Viola, oppure bianco, oppure oro.

I colori dei chakra, che agiscono sul nostro sistema fisico, psichico, emotivo secondo la cultura e medicina tradizionale indiana.

Senza entrare troppo in profondità nell’argomento è importante usare, allenare il nostro occhio, vedere, incantarci davanti al colore. Le sfumature, l’energia, il calore che il colore dà,  non solo fa bene alla nostra vista, ma a tutto il nostro sistema psichico, fisico, spirituale. Quanto è importante stimolare i bambini al colore e quanto è importante educare, coloro che non vedono correttamente i colori, per esempio i daltonici, oppure i non vedenti, alle sensazioni fisiche, uditive, gustative che il colore ci da.

Allora il rosso come il sangue, la carne, l’amore quei fiori rossi profumati intensi; il primo chakra, molto fisico, primitivo, stimolante. pensate quando indossate qualcosa di rosso.

L’arancione è il colore dell’arancia, dei Kaki, gli ultimi frutti del raccolto, così arancioni pieni di energia data dal sole, quell’energia, che si è così bene fissata nel frutto e che si può sprigionare lentamente  mantenendo tutte le proprietà accumulate durante l’estate. Il colore dell’energia, di quell’energia che può essere rilasciata lentamente nel tempo. Mettiamoci qualcosa di arancione, se abbiamo una lunga giornata, intensa, dove dobbiamo mantenere un’energia sempre elevata nel tempo!

Il giallo, giallo spesso colore contraddetto, contraddittorio, spesso mal interpretato, ma se pensiamo ai limoni, o anche al sole giallo dei bambini, l’energia di questo colore… un’energia che ci aiuta a riflettere, a pensare, che tiene viva la mente come l’odore aspro del limone.

Il verde: il verde dei prati, un relax per i nostri occhi e per il nostro spirito.  Le sale operatorie verdi: verdi come la purezza, il pulito, il relax. Non entro in merito nell’analisi del colore verde: colore freddo.

Il blu, turchese: l’intensità del blu e del turchese del mare, come nei quadri di Antonella Natalis, mari i profondi che ci fanno entrare nella profondità dei nostri sentimenti. Il chakra blu, il chakra della Gola, della comunicazione, quanto importante è stare nella profondità, nella nostra interiorità, ma quanto è importante usare la nostra profondità per la relazione, per non chiuderci in una interiorità depressiva.

Il colore indaco: il colore dell’uva, che ci porta secondo la medicina indiana e secondo la teoria dei chakra, verso un mondo più spirituale, più esterno alla nostra fisicità e poi il viola, il bianco l’oro, i colori secondo i chakra della spiritualità, dell’incontro con il divino,  dal punto di vista spirituale, ma anche molto dentro di noi!

Da oriente a Occidente quindi il colore è molto importante, basta solo fermarci un poco ad ammirarlo e soprattutto ad utilizzarlo. Lasciamoci così portare dalla stagione che verrà, l’autunno, ad utilizzare, ad prezzare i colori della stagione e poi farci accompagnare anche nell’inverno e così poi nella primavera e nell’estate; la natura è saggia nella scelta dei colori e noi, aiutati dalla moda, dai vestiti, dai tessuti,… possiamo dare un tocco di colore a noi stesse, alla nostra casa, per darci uno stimolo, un aiuto tutti giorni nella nostra quotidianità.

Buon settembre colorato

Elena Fossati

Salute e Benessere

 

 

Settembre: i fiori e le danze con Marta

Settembre è arrivato…
In questi giorni incontro spesso Marta, una donna eclettica, floriterapeuta, conduttrice di seminari sulle Danze Sacre e Meditative, DanzaMovimentoTerapeuta APID (l’avete già conosciuta attraverso un’intervista). E’ Esperta in Medicina non Convenzionale, si occupa di Antroposofia, di alimentazione, con uno sguardo particolare su tutto ciò che appartiene all’universo del femminile.
Sabato prossimo danzerò con lei … e con lei ho già danzato parecchie volte … danze per mano … semplici … non imbarazzanti … ma evocative … che fanno riscoprire la propria presenza, femminile e maschile, il proprio centro, il proprio ritmo…
Lei e io ci confrontavamo su questo periodo: il rientro ai ritmi quotidiani,… la stagione estiva al suo termine…
E mi raccontava…
“L’autunno secondo l’antroposofia è il lento rientrare della terra in sé (in completa espansione durante l’estate ). Nella medicina cinese, la terra si ritira e da’ spazio all’energia del Cielo.
Alla luce di questo il fiore e la danza più indicate -mi dice Marta- mi sembrano ELM, fiore che va a risvegliare la qualità del sostegno, dentro la ripresa del nostro rientrare nei ritmi quotidiani, la danza di ELM ci porta dentro al movimento rotatorio del bacino e dei quattro passi, alla presa di coscienza dell’energia del primo chakra, quello legato alle nostre radici….. Rientriamo in noi per nutrire ciò che ci può dare sostegno in questo nuovo inizio.
L’altro fiore è WALNUT, fiore della rinascita, fiore che ci accompagna e ci protegge dentro i nostri piccoli e grande cambiamenti, in questo caso dentro il cambio di ritmi energetici e quotidiani che il rientro dalle vacanze, le giornate più corte …… Ci chiedono di operare…”.

Per i fiori fateli preparare da una brava floritereputa, come Marta, e per danzare … venite sabato a danzare con noi!
Vi aspetto
Elena Fossati

 

Per avere un’idea:
L’appuntamento di sabato 5 settembre inserito negli eventi patrocinati dalla provincia di Monza e della Brianza.
Marta e le danze a “Lo Spazio” 
Un articolo dell’anno scorso sulle danze sacre e meditative, nella sezione benessere e salute del blog trovate anche informazioni sulla floriterapia
La Danza Elm: semplice vero? È una modalità di muoversi e danzare molto forte… perché il corpo, con i passi, disegna cerchi figure,…

Rientro dalle Vacanze

Rientrate dalle vacanze, oppure lì lì per farlo, siete già bombardate da diete, proposte per riprendere i ritmi,…

Non voglio bombardarvi con decaloghi per rimettervi in forma o togliere lo stress,…

E Allora oggi: “Accetta il consiglio… per questa volta”! Clicca qui 

Elena Fossati

 

Mito e Natura

La Mostra “Mito e Natura. Dalla Grecia a Pompei”, al Palazzo Reale di Milano fino al 6 gennaio 2016. Sicuramente andrò a vederla, perché le tematiche Mito e Natura mi appartengono.

«Il mito racconta una storia sacra; riferisce un avvenimento che ha avuto luogo nel tempo primordiale, il tempo favoloso delle origini […] E’ dunque sempre il racconto di una “creazione”: si narra come qualcosa è stato prodotto, come ha cominciato a essere»
(Mircea Eliade, Aspects du Mythe Gallimard ed. 1963 Parigi )

I miti ci rappresentano, rappresentano alcune nostre caratteristiche,… come accade nei racconti, sogni, ci rappresentano, come se fossero il nostro mito personale. Attraverso il mito, il sogno, il racconto, il bambino, l’adulto possono trovare soluzioni, possono ripercorre attraverso un linguaggio pre-verbale, alcune tappe fondamentali, parte della storia dell’umanità.

La Natura fa parte di noi e dovremmo salvaguardarla, viverla, rispettarla. La natura può diventare magica, ma può essere anche spietata, pensiamo a ciò che succede quando l’uomo va contro la natura.

Visitiamo la Mostra e postiamo i nostri commenti!
Buona visione

Elena Fossati

Una favola spirituale

Mentre ero in ozio, prendendo spunto dal breve articolo, ma molto denso di significato, di mercoledì scorso sul Dolce far niente, ho letto questa breve, piacevole e affascinante storia “Il monaco che vendette la sua Ferrari”, ed Tea, che mi ha regalato mia figlia per il mio compleanno. Un romanzo che fa riflettere tutti noi che siamo incalzati dallo stress e che ci consente di fermarci! Ve lo consiglio.

Buona lettura
Buon ferragosto!

elena Fossati

Dolce far Niente!

Vacanze: si viaggia, si fa vita da spiaggia, si va in montagna nel verde, si visitano le città di arte e cultura. Le riviste ci indicano esercizi da fare,… i locali ci invitano a fare le ore piccole, ma la parola vacanza etimologicamente significa periodo di riposo, giorni vuoti, un vuoto che è libertà. Giorni vuoti dal lavoro, dallo studio, dai vari impegni quotidiani, in cui i ritmi possono rallentare, in cui si può dormire di più, fare quello che ci pare.

Prendiamoci un tempo per oziare, momenti di Dolce far Niente, senza sentirci in colpa, ma godendo magari, seduti o sdraiati, di uno spazio per fermare la mente e il corpo per sentirci e per  riprendere le energie, guardando il cielo, l’orizzonte, o qualche animaletto. Oppure facendo una chiacchierata senza impegno, … magari con il vicino/a.

Buon Agosto!

Elena Fossati

Menta per il ben essere

Estate caldo, erbe aromatiche, con bellissimi fiori…

Qualche idea rinfrescante con fiori e erbe per il ben essere.

Un fresco drink analcolico con foglie di menta:

La menta piante infestante, giova al mal di testa e rinfresca l’alito;

ghiaccio tritato;

fettine di limone non trattato;

zucchero di canna.

Battete le foglie di menta fresca con un pesta carne; battete leggermente le fettine di limone tagliate grossolanamente mettete in una caraffa, o in grandi bicchieri il mix di menta, limone, ghiaccio e spolverare con zucchero di canna a piacere.

Gusto, rinfrescante e allieva il mal di testa da caldo!

Buono anche come dopocena.

Elena Fossati

 

Fiori per le emergenze

 

Un aiuto dalla floriterapia, dai Fiori di Bach per le situazioni di emergenza: “Rescue Remedy”. i fiori per le emergenze.

Composto da cinque fiori: Impatiens, Star of Bethlehem, Cherry Plum, Rock Rose e Clematis.

È utile nei momenti di stress: es. prima di prendere un aereo (se si ha paura di volare), prima di un esame, di un meeting di lavoro impegnativo, prima di andare dal dentista… utile per le paure, per le notizie inaspettate,… dopo un incidente. Non sostituisce le cure mediche e non influisce su di esse, non crea assuefazione; è un aiuto naturale, di supporto.

4 gocce assunte direttamente in bocca e magari ripetute a distanza di qualche minuto; oppure diluite in acqua (utili anche per le afte) o su una zolletta di zucchero (utili dopo il parto).

Per approfondimenti sulla floriterapia: Benessere e Salute

Elena Fossati