Letture…

Letture, Leggere, quanto è importante questa attività per manteneere viva la nostra mente, ma anche la nostra curiosità, la creatività, la memoria.

Quante domande emergono durante una letture e anche quante risposte. 

Sono più le domande o le risposte?

Questo è quello che mi è accaduto ieri, 1 maggio, leggendo accoccolata in una sdraio, prima, sul divano poi, questo libro di Paola de Vera d’Aragona, “Incontri straordinari con persone”, edito da la Teca.

L’autrice, una Maestra* e una Collega (sempre Maestra) racconta di incontri, incontri straordinari, con persone “famose” e con persone apparentemente ordinarie.

Il sottotitolo: Une réponse à Monsieur Gurdjieff. 

Una risposta… La lettura più che una risposta a… mi ha fatto emergere 1000 domande: 

Quando un incontro è straordinario?

Chi sono le persone: sono persone ordinarie o straordinarie? e chi o cosa rende le persone ordinarie/straordinarie?

Nella mia vita, nel mio lavoro come considero i miei incontri? E le persone?

E poi andando oltre: questa Maestra nell’ambito della DanzaMovimentoTerapia ci ha raccontato di sè… E io che la vedevo così lontana e inavvicinabile, ora la sento così vicina, nella sua forza e nella sua fragilità, nella sua ricerca di incontri.

Cosa può fare un libro: può farci incontrare persone; può sollevarci domande; può darci risposte! 

Grazie Maestra così lontana e ora più vicina!

Elena Fossati

“Lo Spazio”

P.S.: Invito i lettori del Blog a leggere, leggere cartelloni pubblicitari, giornali, libri,… vi invito a leggere! 

*Intendo la parola Maestra, non come insegnante di scuola, ma come è definita da Garzanti: “… chi insegna un’arte, una scienza, una dottrina; chi eccelle per scienza o per abilità in qualcosa tanto da poterla insegnare ad altri o da essere preso a modello”; lei, Paola de Vera d’Aragona, una Maestra nell’ambito del simbolismo e della DanzaMovimentoTerapia in chiave simbolica. 

Tai Chi: un’intervista

Sono qui con il dottor Eugenio Segreti, esperto di Tai Chi, disciplina che pratica, anche come maestro, da parecchi anni.

Elena: da quanti anni pratichi il Tai Chi e come mai ti sei avvicinato a questa pratica? 

Eugenio: Mai dire l’età… -sorride- da più di 20 anni. L’incontro con il Tai Chi è stato apparentemente casuale, anche se il Taoismo sostiene che nulla avviene per caso!  Da tempo coltivavo l’interesse per la cultura orientale, ma avevo sviluppato e approfondito solo l’aspetto intellettuale. Il Tai Chi permette di mettere in atto, attraverso il corpo e in modo profondo, il sapere accumulato. 

Se l’intelletto (il Verbo) non si incarna, tutto il sapere è praticamente inutile.

Elena: questa pratica è solo un’attività di tempo libero e sport, oppure ha in sé qualcosa d’altro? 

Eugenio: Chi pratica il Tai Chi lo fa per passione perché percepisce che ne ricava un benessere psicofisico tangibile. Se non scatta la passione lo si abbandona. Certamente non è un passatempo, ma è un percorso di crescita.

Elena: Chi può praticare questa disciplina?

Eugenio: Tutti possono praticare il Tai Chi, non ci sono limiti di età, ma più precocemente si inizia… Ogni settimana con il mio gruppo pratichiamo e il gruppo è composto da persone con età diverse e con esperienze di pratica diverse… 

Il Tai Chi è una pratica unica nel suo genere che unisce corpo, mente e spirito e dietro c’è la presenza di una delle più antiche filosofie… 

Elena: Grazie Maestro! Potremo ascoltare un tuo intervento al Festival del Tai Chi all’interno di Officinalia a Belgioiso nei prossimi giorni. Per chi fosse curiosa/o:

Taiji Festival

Oppure scriva nella sezione commenti del nostro blog.

Risponderemo alle vostre domande e richieste! 

A presto per praticare insieme!

Elena Fossati

“Lo Spazio”

Walk with me Cammina con Me

Walk with me Cammina con Me
Venerdì 6 aprile, con un gruppo di persone amiche, abbiamo visto il Docu-film “Walk with me” un viaggio alla scoperta della #Mindfulness con Thich Nhat Hanh (è uscito recentemente il Dvd, che ho subito acquistato!)
Un film davvero particolare, da vedere e rivedere, proprio come fosse una meditazione. Intenso, dura 93 minuti, in cui c’è molto silenzio… Si è accompagnati dalla calda e suadente voce di Benedict Cumberbartch …. I sottotitoli sono in italiano, il film in inglese.

Paesaggi bellissimi, rilassanti e meditativi. Le citazioni, tratte dai testi del maestro, sono poetiche e ti invitano a riflettere. Si entra attraverso parole, immagini, momenti nel mondo di questa pratica, la Mindfulness, qui mostrata dalla vita dei monaci e monache di Plum Village. Un’esperienza quindi molto particolare e se vogliamo anche molto distante dalla nostra vita, dove certamente possiamo praticare Mindfulness, attraverso percorsi di insegnamento, e dove possiamo anche vivere nella quotidianità la Consapevolezza e la presenza a ciò che facciamo.
Per chi pratica Mindfulness o pratiche affini, yoga, Tai Chi, Tecniche di rilassamento, DanzaMovimentoTerapia,… questo documentario risulterà davvero interessante.
Se invece non avete mai approcciato queste pratiche, vi consiglio di avvicinarvi al film a piccole dosi, perché potrebbe darvi un effetto boomerang e vi invito a vederlo con chi pratica già e potrà aiutarvi e guidarvi durante la visione, spiegandovi alcuni passaggi!

Mi ha fatto davvero piacere condividere questo film con persone che, come me e con me, camminano (eravamo in 13!).

Ringrazio Real Cinema Feltrinelli per avere prodotto il Dvd.
Il trailer:

 

“Cammineremo.
Cammineremo soltanto.
Sarà piacevole camminare insieme.
Senza pensare di arrivare da qualche parte.
Cammina in pace. Cammina nella gioia.
Il nostro è un cammino di pace.
Poi impariamo
che non c’è un cammino di pace;
camminare è la pace;
non c’è un cammino di gioia;
camminare è la gioia.
Noi camminiamo per noi stessi.
Noi camminiamo per ognuno
sempre mano nella mano.
Cammina e tocca la pace di ogni istante.
Cammina e tocca la gioia di ogni istante.
Ogni passo è una fresca brezza.
Ogni passo fa sbocciare un fiore sotto i nostri piedi.
Bacia la terra con i tuoi piedi.
Imprimi sulla terra il tuo amore e la tua gioia.
La terra sarà al sicuro
se c’è sicurezza in noi”.

Thich Nhat Hanh

#WalkWithMe

Elena Fossati
“Lo Spazio”

Aprile dolce dormire

“Aprile dolce dormire”

mi diceva sempre la mia nonna, citando il proverbio!

I Proverbi hanno sempre uno sfondo di verità: in questi giorni sentiamo spesso dire da famigliari, conoscenti, amici che ci si sente stanchi, si ha sonno….
Effettivamente è proprio vero anche io avrei voglia di dormire e riposarmi …
Cosa ci accade?
Abbiamo avuto il cambio dall’ora solare all’ora legale e questo ha modificato degli equilibri nel nostro corpo; stanno aumentando le ore di luce e noi non siamo ancora abituati… La primavera è costituita da repentini sbalzi di temperatura: si passa dal freddo e grigio… al soleggiato e caldo! Il nostro corpo non si è ancora abituato… Ha bisogno di tempo… Ha bisogno anche di prendersi del tempo per riposare davvero: magari dandoci una ritmicità serale, non facendo tardi tutte le notti!!!!
Il nostro corpo ha la necessità di riprendere energia, togliendo il peso invernale dato da cibi molto più grassi e utili in questi mesi, passando a cibi energetici, ma più leggeri… Acqua, frutta, verdura, carni più magre,… Paste meno condite….
E soprattuto uscire all’aria aperta anche con l’ombrello!

E poi ….
Leggere qualche articolo di #Superfluonecessario!

http://www.superfluonecessario.it/stanchezza-in-caso-di/

http://www.superfluonecessario.it/stanchezza-e-primavera/

Buon riposo

Elena Fossati

“Lo Spazio”

Buona Pasqua!

Buona pasqua!
Festa Cristiana, festa dell’amore più forte della morte; festa che riprende la festa ebraica di Pesach, l’uscita dall’Egitto del popolo di Israele, festa alla base dell’identità ebraica. Anche gli Ebrei hanno ripreso questa festa di primavera dai Cananei, il popolo che abitava la Terra promessa. Anche gli Ebrei hanno ripreso una tradizione della loro terra: riprendere ogni volta che è primavera, che la natura dona la vita nuova.

Il mistero e la natura.
Le piante primaverili: la primula che apre la porta alla primavera!

L’uomo, la donna e il mito: il mito di Orfeo fa riferimento alla Pasqua. Orfeo canta il divino e suona la lira, è estasiante. Orfeo sposa Euridice, ma il giorno delle nozze Euridice viene morsa da un serpente, muore e raggiunge il regno dei morti. Orfeo la raggiunge e canta per i morti, tutti restano ammaliati e commossi e Ade concede a Orfeo di riportare la sua sposa nel mondo dei vivi, a patto che non si volti a guardarla per tutto il tragitto. Ma, ahimè, durante il tragitto succede qualcosa e Orfeo perde il contatto con Euridice. Si volta a guardarla e la sposa cade, nuovamente, a terra morta.

L’uomo e la donna e il rito:
la passeggiata Pasquale cantata da Goethe: camminare nella natura. Camminare quanto è speciale, meditativo, rituale!

Ecco fiume e ruscelli già liberi dal ghiaccio
al dolce sguardo della primavera che infonde vita;
lieta verdeggia la speranza nella valle.
Spossato, il vecchio inverno si è appartato in monti inospitali,
e di lassù, fuggendo, scaglia solo il brivido impotente della grandine,
a raffiche, sul piano verdeggiante.
Ma il sole non tollera più il bianco:
dappertutto si destano le forme e i desideri,
su tutto vuole infondere la vita dei colori,
e poiché i prati mancano di fiori, ci mette uomini vestiti a festa.
Vóltati, guarda indietro da queste alture verso la città.
Dal vano cupo della porta esceun brulicare di gente variopinta.
Oggi hanno tutti voglia di sole.
Festeggiano la resurrezione del Signore, perché anche loro sono risorti:
dalle umide stanze in case basse, dai vincoli del mestiere e degli affari,
dall’oppressione dei tetti e dei comignoli, dal pigia pigia delle strade anguste,
dalla notte solenne delle chiese, eccoli, tutti escono alla luce.
Guarda! Guarda come rapida la folla si frantuma per campi e per giardini,
come il fiume trascina in lungo e in largotante allegre imbarcazioni,
e come l’ultima, laggiù, si allontana stracarica fino ad affondare.
Anche sulla montagna dai viottoli lontani ci ammiccano vestiti colorati.
Sento già il tumulto del villaggio.
Il vero paradiso del popolo è qui, dove piccoli e grandi felici fanno festa;
qui io sono, qui posso essere uomo.
Osterspaziergang (La passeggiata pasquale), tratta dalla prima parte del Faust di Goethe.

 

http://www.superfluonecessario.it/millumino-meno-meditazione-camminata/

L’uomo e la Donna e il Simbolo:

“La nostra libertà non sta fuori di noi, ma in noi. Si può essere vincolati all’esterno e tuttavia sentirsi liberi, perché ci si è liberati dalle catene interiori. Si può forse guadagnare la libertà esteriore mediante un’azione energica, ma la libertà interiore si crea solo mediante il simbolo.”
(C.G.Jung, Libro Rosso, p.311)

Buona pasqua e Buona primavera a tutti e a tutte!
Elena Fossati
“Lo Spazio”

Giornata di celebrazioni e anniversari

Queste sono giornate di celebrazioni e anniversari.
Martedì 20 marzo, ieri, la giornata internazionale della felicità: tutti vogliamo essere felici! Per questo l’Onu ha deciso di celebrare in tutto il mondo la Giornata mondiale della felicità.
Si legge sul World Happiness Report che i paesi più felici del mondo sono i paesi scandinavi: Danimarca, Finlandia e Norvegia. A seguire Paesi Bassi, Canada, Svizzera, Nuova Zelanda e Australia. L’Italia è al 28^ posto.

Sempre il 20 marzo astronomicamente è iniziata la primavera, precisamente alle 17,15.

https://www.3bmeteo.com/giornale-meteo/equinozio-di-primavera-2014–tra-mito-e-scienza-64999

Oggi 21 marzo si celebra: 

Tradizionalmente l’inizio della primavera.
Si celebra “La giornata della pace interiore”.
La giornata Mondiale Sindrome di Down.
È anche “La Giornata Mondiale della Poesia” istituita dall’UNESCO nel 1999.

“La data, che segna anche il primo giorno di primavera, riconosce all’espressione poetica un ruolo privilegiato nella promozione del dialogo e della comprensione interculturali, della diversità linguistica e culturale, della comunicazione e della pace.”

(fonte: UNESCO)

In questo giorno nacque Alda Merini
http://www.aldamerini.it

Spazio spazio io voglio
Spazio spazio io voglio, tanto spazio
per dolcissima muovermi ferita;
voglio spazio per cantare crescere
errare e saltare il fosso
della divina sapienza.
Spazio datemi spazio
ch’io lanci un urlo inumano,
quell’urlo di silenzio negli anni
che ho toccato con mano.
Alda Merini

E altri anniversari come quello delle vittime delle mafie.

Il 22 marzo sarà la Giornata mondiale dell’acqua (World Water Day), una ricorrenza istituita dalle Nazioni Unite nel 1992.

Un Periodo ricco di momenti di risveglio e attenzione a noi e al mondo in cui viviamo!

Elena Fossati
“Lo Spazio”

#20marzo
#21marzo
#22marzo
#primavera
#GiornataMondialeSindromediDown
#GornataMondialePoesia
#Poesia
#GiornataMonidaledell’acqua

Stephen e le Stelle

«Uno, ricordatevi sempre di guardare le stelle, non i piedi. Due, non rinunciate al lavoro: il lavoro dà significato e scopo alla vita, che diventa vuota senza di esso. Tre, se siete abbastanza fortunati a trovare l’amore, ricordatevi che è lì e non buttatelo via».

Stephen Hawking

Grazie per le osservazioni filosofiche  sulla scienza e sulla vita.

Elena Fossati

“Lo Spazio”

E.F. Rielaborazione

Gentilezza Compassione Delicatezza

Gentilezza Compassione Delicatezza

Il mondo sembra essere pieno di violenza, maleducazione, indifferenza,….
Ma non è sempre così!
Proviamo per una giornata a dare spazio a:

GENTILEZZA

http://www.superfluonecessario.it/gentilezza/

 

COMPASSIONE

http://www.superfluonecessario.it/dicembre-e-per-noi-lovingkindness/

 

DELICATEZZA

Foto tratta da keynote Apple

Forse riempiendo le nostre bacheche, i nostri profili e soprattutto agendo nella quotidianità con GENTILEZZA, COMPASSIONE, DELICATEZZA … Abitueremo noi stessi e gli altri a queste modalità…

FACCIAMO UN BAGNO NELLA GENTILEZZA

AVVOLGIAMOCI NELLA COMPASSIONE

RIVESTIAMOCI DI DELICATEZZA.

PARLIAMO AI NOSTRI FIGLI CON GENTILEZZA e DELICATEZZA

INSTAURIAMO RELAZIONI COMPASSIONEVOLI

EDUCHIAMO ALLA GENTILEZZA, ALLA COMPASSIONE, ALLA DELICATEZZA.

Vorrei informarvi e condividere con voi che il prossimo 17 Marzo APID, l’Associazione Professionale Italiana #DanzaMovimentoTerapia, terrà a Riolo Terme una giornata di convegno e confronto sul tema violenza nelle diverse età della vita, dove la DanzaMovimentoTerapia, una disciplina e metodologia espressivo-creativa, a carattere non verbale  sarà una delle possibilità per portare di nuovo GENTILEZZA, COMPASSIONE, DELICATEZZA, attraverso la creatività e il movimento!

Buona giornata

Elena Fossati

“Lo Spazio”

Figli e infanzia

Innanzitutto mi scuso per il ritardo!

Ieri non sono riuscita a pubblicare….

Questo è il periodo delle mie consulenze e attività nelle scuole: nella scuola dell’infanzia.
Bambini dai 3 ai 6 anni: i più piccoli dovrebbero essersi inseriti nel mondo e nei ritmi della scuola dell’infanzia, i più grandi si stanno preparando per salutarla.
Quante fatiche, complessità e criticità osservo…
Bambini fragili, bambini onnipotenti, bambini senza regole, bambini che non riescono a incanalare le emozioni e a “discernerle”,… Bambini che apparentemente sembrano più grandi (cognitivamente molto prestazionali), ma a cui mancano però le competenze psico-motorie.
La scuola dell’infanzia offre il suo progetto di crescita educativo-psico-corporeo, ma non può fare tutto da sola: la famiglia deve fare la sua parte, non la contro-parte, e nemmeno deve delegare…. C’è bisogno di collaborazione.
Sembra che la collaborazione sia faticosa e lo è, ma è indispensabile soprattuto in questo primo delicato periodo della crescita: l’infanzia.
Non riuscite a impostare uno stile educativo? Non riuscite a regolare, incanalare, fare esprimere e crescere il vostro bambino/a? Fatevi aiutare e non solo dal web, ma dalle persone, dai professionisti, che ne hanno le competenze, che creano relazioni di crescita con voi e i vostri bambini!

I vostri figli non sono figli vostri…
sono i figli e le figlie della forza stessa della Vita.
Nascono per mezzo di voi, ma non da voi.
Dimorano con voi, tuttavia non vi appartengono.
Potete dar loro il vostro amore, ma non le vostre idee.
Potete dare una casa al loro corpo, ma non alla loro anima, perché la loro anima abita la casa dell’avvenire che voi non potete visitare nemmeno nei vostri sogni.
Potete sforzarvi di tenere il loro passo, ma non pretendere di renderli simili a voi, perché la vita non torna indietro, né può fermarsi a ieri.
Voi siete l’arco dal quale, come frecce vive, i vostri figli sono lanciati in avanti.
L’Arciere mira al bersaglio sul sentiero dell’infinito e vi tiene tesi con tutto il suo vigore affinché le sue frecce possano andare veloci e lontane.
Lasciatevi tendere con gioia nelle mani dell’Arciere, poiché egli ama in egual misura e le frecce che volano e l’arco che rimane saldo.
Kahlil Gibran

E se fate fatica a scoccare la freccia fatevi aiutare!
Elena Fossati
“Lo Spazio”

#Milluminodimeno Meditazione Camminata

#Milluminodimeno

“Quest’anno Caterpillar e Radio2 dedicano M’illumino di Meno alla bellezza del camminare e dell’andare a piedi.
Perché sotto i nostri piedi c’è la Terra e per salvarla bisogna cambiare passo.
L’invito per il 23 febbraio 2018 è spegnere le luci e andare a piedi: una marcia, una processione, una ciaspolata, una staffetta, una maratona o una mezza maratona, un ballo in piazza o un pezzo di strada dietro alla banda musicale del paese”.

http://www.raiplayradio.it/articoli/2017/11/Millumino-di-Meno-5f36dba8-24f8-4480-9235-080b2db021de.html

“Lo Spazio” aderisce con una MEDITAZIONE CAMMINATA nel Giardino de “Lo Spazio” oppure al suo interno in caso di pioggia!
Qui trovi anche noi!

http://www.raiplayradio.it/articoli/2018/01/adesioni-e635a802-eda4-44e2-b6b0-85165c721758.html

https://www.lospazio.org/lospazio.org/Le_attivita/Voci/2018/1/29_Giornata_Nazionale_del_Risparmio_Energetico_e_degli_Stili_di_Vita_Sostenibili.html

La meditazione camminata è una pratica comune a diverse tradizioni e culture: il movimento, la camminata e il dare spazio alla spiritualità, fin dall’antichità, rispondono a un bisogno di pace e benessere mentale e spirituale, ancora oggi molto sentito nella frenetica vita quotidiana.

Camminare è un esercizio per il corpo, per la mente, per la nostra sfera spirituale-emotiva!
Camminare è un ottimo esercizio aerobico: si mettono in moto un gran numero di muscoli (meglio della corsa).
Camminare è innanzitutto un’azione quotidiana che compiamo in modo spesso automatico e meno spontaneo.
Siamo consapevoli dei nostri passi? Per andare al lavoro, a scuola, quando facciamo dei mestieri in casa, quando usciamo con i nostri bambini …?

Le persone che usano la camminata come attività per il benessere e lo sport, per esempio i gruppi di cammino, chi fa nordic walking, chi cammina in montagna,…. hanno una maggiore consapevolezza del proprio corpo, del proprio respiro, dello spazio attorno a sè. Queste attività rilassano queste persone, danno loro energia positiva.

La Meditazione Camminata appartiene però a pratiche che vanno oltre a quanto scritto finora.

Le pratiche di meditazione camminata più conosciute sono quelle che derivano dalla tradizione zen, ma ci sono molte altre culture che hanno collegato il camminare alla spiritualità:
gli sciamani toltechi del Messico con le “camminate dell’attenzione”
i pellegrinaggi medievali che conducevano i fedeli, a piedi, a Roma, a Santiago …, cammini che anche oggi sono scelti per una ricerca interiore, religiosa, spirituale.

“Si narra che quando venne chiesto al Buddha in che cosa consistesse il suo insegnamento, rispose: sediamo, camminiamo, mangiamo. Di fronte all’obiezione che tutti lo fanno, la risposta fu: quando noi mangiamo, sappiamo di mangiare. Quando sediamo, sappiamo di sedere. E quando camminiamo, sappiamo di camminare. Il Buddha definì quindi il camminare consapevole – e così sedere, mangiare, e via dicendo – come l’essenza del suo insegnamento.” (Volker Winkler, Meditazione Camminata, ed. Il punto d’incontro)

Thich Nhat Hanh, monaco e maestro zen vietnamita (chi ha frequentato #Frescorespiro e chi si occupa mindfulness ne ha sentito parlare) afferma:

“Meditazione camminata significa gustare la camminata, camminare non per arrivare, ma semplicemente per camminare. Lo scopo è radicarsi nel presente e, consapevoli di respirare e di camminare, gustare ogni passo. Perciò dobbiamo scrollarci di dosso ansie e preoccupazioni, non pensare al futuro, non pensare al passato, ma solo gustare l’attimo presente. Possiamo farlo tenendo per mano un bambino. Camminiamo un passo dopo l’altro, come se fossimo le persone più felici del mondo. Noi camminiamo continuamente, ma di solito lo facciamo correndo, e in questo modo lasciamo sulla Terra impronte di ansie e di dolore. Quando camminiamo, dovremmo farlo in modo da lasciare solo impronte di pace e di serenità. Tutti possiamo farlo, a patto di volerlo davvero.” (Thich Nhat Hanh, La pace è ogni passo. Ubaldini Editore)

La Meditazione Camminata può essere una soluzione per chi vuole avvicinarsi alla meditazione, ma non può o non riesce a stare seduto/a

Cosa potremo sperimentare:

Una meditazione camminata della tradizione Vipassana (tradizione del buddismo theravada): si percorrono pochi metri, avanti e indietro, ripetutamente, mentre la mente prende consapevolezza dei piedi, delle gambe, di ogni movimento e della sensazione che arriva dal contatto dei piedi col suolo. Si rimane concentrati sul presente, sul qui e ora, e si osserva ogni percezione e sensazione.

Una meditazione camminata tratta dalla meditazione zen: Kinhin
Nel buddismo zen giapponese la meditazione camminata si chiama kinhin e tradizionalmente viene eseguita nell’intervallo tra una sessione e l’altra di meditazione seduta zazen. I praticanti camminano in cerchio, in senso orario, all’interno della sala di meditazione.
Si cammina con la schiena ben diritta, ma non rigida, il peso ben distribuito su entrambi i piedi. Si inizia con il piede destro e ogni passo è sincronizzato con il respiro; lo sguardo è abbassato al pavimento e le mani formano il mudra shasu: il pollice della mano sinistra è ripiegato sul palmo e stretto dalle altre dita, la mano sinistra si poggia sulla pancia all’altezza dell’ombelico e la mano destra la copre, con il pollice destro poggiato sullo spazio formato tra il pollice e l’indice sinistro.

La meditazione camminata di Thich Nhat Hanh, accessibile a tutti!
• cammina lentamente, con calma e nel modo che ti è più comodo;
• presta attenzione a ogni movimento, a ogni passo e resta concentrato nel momento presente;
• sii gentile con la terra, “accarezzala” e non colpirla con passi pesanti;
• puoi meditare camminando anche al chiuso, naturalmente, ma prova uscire all’aperto: senti l’aria che ti circonda; ma puoi osservare tutto quanto c’è di bello intorno a te anche per le strade della in città;
• non pensare al punto di arrivo della tua passeggiata: ciò che conta è il percorso;
• respira consapevolmente e in sincrono con il passo;
• mentalmente, ripeti una formula (“sono arrivato/sono a casa”, “sono nel qui/sono nell’ora”, “sono saldo/sono libero”) sincronizzandola con ogni inspiro ed espiro, per esempio:
“possiamo aggiungere le parole: “Inspiro, espiro-In, Out”. “In” ci aiuta a identificare l’inspirazione. Chiamare una cosa con il suo nome la rende più vera, è come dire il nome di un amico.”.

Vi aspetto!

Elena Fossati

“Lo Spazio”