UN BAGNO … SONORO con le campane tibetane

Convinta che Movimento, Suono e Vibrazione facciano parte di noi a partire dalla danza e vibrazione delle nostre cellule, arrivando alla sonorità dell’universo, ho progettato un percorso di suoni e vibrazioni per generare benessere a partire dalla curiosità e dalla nostra corporeità, con Giuseppe Marino, che da anni cura e riequilibra attraverso il bagno armonico con le campane tibetane. Continua a leggere in Benessere&Salute per scoprire come fare un BAGNO SONORO con le campane tibetane!

 

Benessere e Natura

Se la Natura è Benssere come ci anticipava il titolo nell’introduzione, come possiamo riconnetterci alla Natura per ritrovare il nostro Benessere?

Iniziamo ad aprire gli occhi per ammirare, cerchiamo di essere presenti ai profumi, ai suoni.

Iniziamo a respirare: il respiro collega il fuori con il dentro, l’interno con l’esterno. Respirando siamo in contatto con il mondo: inspiriamo ossigeno rilasciato dalle piante e noi rilasciano espirando anidride carbonica assorbita dalle piante.

E allora provate a respirare gonfiando il vostro addome; e espirate…

Provate a inspirare facendo risalire il respiro anche fino al torace e poi fate una lunga espirazione.

Cone vi sentite? Presenti, connessi con il mondo che ci circonda … Ecco ogni tanto nella giornata ritorniamo ad ascoltare il nostro respiro che ci riconnette alla natura.

A settimana prossima per proseguire questa riconnesso e tra noi e la natura che ci circonda.

 

 

Natura è Benessere

La natura ci ricorda che non siamo solo un IO, ma che siamo parte di qualcosa di più ampio. Chi di voi non ha guardato il cielo stellato dei giorni scorsi? O le magnifiche albe e i tramonti? Quando siamo tristi m stanchi la natura ci ridà la carica. Una delle cause principali dei problemi di stress e salute attuali è proprio il sentirsi “disconnessi” dalla Natura.

Cosa fare? …. Prosegui leggendo l’articolo in Benessere&Salute

 

UNA VISUALIZZAZIONE CREATIVA PER PORTARCI NEL MONDO DEI SOGNI…

Molto spesso dobbiamo fare i conti con l’insonnia. È uno dei malesseri più diffusi: quando le ore della notte scorrono senza portarci il riposo,gli eventi della giornata ritronano in modo ossessivo alla nostra mente. Poi, bene o male ci si assopisce.

Dopo un sonno ristoratore, fosse anche soltanto un sonnellino pomeridiano, riprendiamo le nostre attività con la mente più serena, con un nuovo carico di energia che ci facilita il lavoro, qualunque esso sia. Durante il sonno, non è soltanto il corpo che si ricarica, ma anche lo spirito raggiunge una sua dimensione di benessere.

Per aiutare corpo e mente a scivolare nel sonno c’è un sistema molto più valido delle pecore da contare…

In uno spazio speciale fatto di fantasia, immagini, faremo alcuni viaggi con la mente, andremo alla ricerca di luoghi bellissimi, cammineremo per boschi e spiagge.

Per poterci ben addormentare è importante questo tipo di visualizzazione essere a letto.

-Visualizzazione tratta da “Meditare è facile”, Giuditta Dembech, edizioni L’Ariete-.

* Mettetevi comodi, il corpo diritto, le braccia ben distese, la testa sul cuscino che usate di solito per dormire. Dovrete già essere pronti in tutto e per tutto per il sonno, luce spenta, nient’altro da fare se non addormentarsi.

* Con gli occhi chiusi, fate alcuni respiri molto lenti e profondi, tre o quattro, non di più. Dopo di questi, non occupatevi più della respirazione, verrà da sé come il corpo riterrà necessario.

* Cominciate a rilassare tutta la muscolatura, partite dalla punta dei piedi, controllateli, se sentite muscoli irrigiditi rilasciateli. Dovrete sentirvi come se foste caduti dall’alto e abbandonati così sul materasso. Controllate le gambe, rilassatele, altrettanto fate per il bacino, il torace, le spalle, la testa, le braccia. Esaminatevi lentamente e lasciatevi andare, come se doveste sprofondare all’interno del materasso che vi sostiene. Lasciatevi andare come se foste una marionetta a cui hanno tagliato i fili, sentitevi come se il vostro corpo fosse di piombo, inerte, abbandonato al suo stesso peso.

* Quando vi sentirete abbastanza rilassati, visualizzate un paesaggio che conoscete e vi piace oppure inventatene uno. È un luogo che vi piace, in cui state bene e seduti nel “solito posto”, osservatene i dettagli, riconosceteli uno ad uno. Non abbiate nessuna fretta, non c’è nessuno scopo da raggiungere, avete tutto il tempo che volete per guardarvi attorno. Osservate il cielo, le nuvole, le creature, se ci sono, se così vi piace. Osservate i colori e sentite gli odori,…

* Poi guardate verso l’alto attorno a voi. Nel cielo, c’è una bolla, che sembra una bolla di sapone che ondeggia. È una bolla iridescente, luminosa. Osservatela arrivare. Scende dolcemente galleggiando nell’aria. Osservatene il movimento aggraziato. Ricordate sempre che non avete alcuna fretta, che potete soffermarvi ad osservare tutto ciò che vi pare, avete tutta la notte a disposizione …

* La bolla scende verso il luogo in cui siete seduti, è molto grande, bellissima, è quella super bolla che tutti abbiamo cercato di fare da bambini e che non ci è mai riuscita. Rispecchia tutti i colori dell’iride.

* La bolla vi avvolge, vi trovate al suo interno. Pur essendo trasparente è liscia ed infrangibile. È sottile ed indistruttibile. Solida sotto alle vostre mani, è gradevole al tatto. Vi mantiene in una situazione ideale di temperatura, in una sorta di primavera perenne. Al suo interno si respira l’aria pura del cielo da cui è discesa, respirate l’ossigeno delle alte quote.

La prima volta che eseguite l’esercizio dovrete prendere dimestichezza con il suo interno, con la situazione nuova di essere incapsulati in questo amnios trasparente, sereno e rassicurante. In seguito vi sarà sufficiente richiamare a voi la bolla per vederla arrivare dall’alto, pronta a trasportarvi dovunque.

* Sistematevi bene nel suo interno, state seduti o in piedi, come meglio credete, state anche sdraiati, sulla schiena o puntellati sui gomiti per guardare fuori, non ha importanza, purché vi troviate a vostro agio.

* Quando siete ben comodi, la vostra astronave trasparente si alza. È una sensazione gradevolissima. Si alza dondolando così com’è arrivata, il vostro peso non ha alcuna importanza poiché la bolla proviene da un’altra dimensione, non è di sapone, è di sostanza eterica, nessuno la può sciogliere se non la vostra volontà.

* Giunti abbastanza in alto, la bolla ora si muove in senso orizzontale, viaggia come un elicottero silenzioso, ovunque la vostra mente la voglia portare. Non ci sono limiti di nessun tipo.            .

Volete sorvolare l’oceano, oppure le isole della Polinesia? Preferite le dune del deserto o le foreste vergini? Preferite dondolarvi fra cumuli di nuvole soffici come panna montata o volare in mezzo ad uno stormo di gabbiani? Potete andare dove più vi piace, la bolla vi porterà ovunque. Dalle sue pareti trasparenti potrete osservare nei minimi dettagli qualunque tipo di paesaggio, come in quei
bellissimi documentari sulla natura che ogni tanto proiettano in tv.

* Potete creare con la vostra mente le situazioni che più vi affascinano, sorvolarle con dolcezza, dondolando dentro al vostro involucro protettivo. Nessuna onda negativa potrà raggiungervi, nessun tipo di incidente o di incontro sgradevole, nessun rumore molesto, soltanto la quiete, la bellezza e la serenità del vostro volo. A questo punto, potete lasciare la posizione che avevate assunto all’inizio, giratevi sul fianco che preferite, e continuate a viaggiare sorvolando i luoghi che la vostra fantasia sta creando. Passerete dal volo simulato al sonno, da qui al sogno e forse, al viaggio astrale …

VISUALIZZAZIONE CREATIVA – IMMAGINAZIONE CREATIVA … PER UN DOLCE DORMIRE.

Salutiamo le feste, le ore piccole, o le dormite senza la sveglia che suona …

Tornare al lavoro, a scuola,… può innervosirci o agitarci un po’ e creare problemi di insonnia.

Prima di arrivare ad assumere rimedi o farmaci perché non provare con la visualizzazione creativa?

 

La visualizzazione creativa è una tecnica che consiste nell’immaginare (visualizzare) delle cose o delle situazioni nella propria mente per obiettivi diversi.

Carl Gustav Jung (psichiatra, psicoanalista e antropologo svizzero. La sua tecnica e teoria, di derivazione psicoanalitica, è chiamata “psicologia analitica” o “psicologia del profondo”) introduce, nel novecento, il metodo dell’immaginazione attiva nel suo lavoro analitico con i suoi pazienti.

Il lavoro con l’immaginazione e la visualizzazione, si può ritrovare all’interno di diverse culture sin dall’antichità, in Oriente come in Occidente, applicate anche come forma di meditazione, finalizzate alla cura del corpo e dell’anima, all’equilibrio della persona, o come ponte di comunicazione con altre dimensioni (esoteriche).

Si tratta tendenzialmente di visualizzazioni guidate che presentano dei contenuti specifici prestabiliti, che possono essere simboli o colori, immagini naturali,… Le  visualizzazioni, o profondi stati di meditazione, possono essere finalizzati da parte del terapeuta/conduttore/guaritore alla ricerca dell’origine dei disagi di diversa natura.

Quasi parallelamente a Jung, l’italiano Roberto Assagioli (psichiatra e teosofo italiano, fondatore della Psicosintesi, una delle menti più eclettiche e libere della psicologia italiana) ha contribuito a rendere l’immaginazione un metodo di analisi e trasformazione, sviluppando diverse possibilità di applicazione.

“Bisogna  <<spegnere>> la nostra disturbante coscienza e ascoltare quietamente

dentro e guardare le immagini che appaiono al nostro occhio interno o prestare

attenzione alle parole che i muscoli del nostro apparato verbale stanno cercando di

formare (…)” (C.G.Jung, Letters, Vol. I, Routledge & Kegan LTD, 1973).

 

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Il nostro programma per Rigenerarci

Per creare il nostro programma per rigenerarci basta qualche semplice accorgimento da mettere in pratica quando ne abbiamo la necessità, dedicandoci un ritaglio di tempo.

PROGRAMMA:

CURA DEL CORPO purificandosi la pelle e con l’auto massaggio
ATTIVITÀ FISICA camminare, fare sport, yoga, giardinaggio
RILASSAMENTO esercizi di respirazione e meditazione
ATTIVITÀ CREATIVE E DI EQUILIBRIO EMOZIONALE musica, danza, pittura, scrittura, leggere,… Es. danzamovimentoterapia, arti terapie,… per fare uscire il e nostre emozioni.

A questo programma possiamo aggiungere dei trattamenti curativi, al bisogno, come il massaggio, la terapia cranio sacrale, rimedi fitoterapeutici.

Sicuramente e questo è il periodo ideale, trascorrere del tempo con gli amici, festeggiare occasioni particolari e trovare del tempo per noi stessi/e.

L’alimentazione di qualità con molte verdure e frutti, anch’essi di qualità e stagione. Poi scegliete la vostra dieta secondo le vostre caratteristiche personali (non entro in merito se essere vegetariani o onnivori, l’importante è variare e integrare attraverso il cibo vitamine, proteine,..)

Buona salute e Buone Feste!

(Articolo ispirato al testo di Sebastian Pole, Una vita autentica, Macro edizioni)

Benvenuto Inverno!

EdizionDomenica 21 Dicembre, solstizio d’inverno.

Benvenuto Inverno!

La giornata è proprio tipicamente invernale e noi oggi possiamo dedicarci all’auto massaggio in modo molto semplice, magari prima di entrare in doccia o nella vasca da bagno (potrebbe essere utile e piacevole anche dopo, ma magari usciti da doccia o vasca preferiamo a coccolarci nell’accappatoio al caldo, possiamo metterci anche un plaid e “decantando” sorseggiare un tè di Natale).

Vuoi sapere come si fa? Leggi in Benessere&Salute

Automassaggio d’inverno!

Domemica tipicamente invernale!

Ecco un rituale che potremmo regalarci oggi: Automassaggio con olio di mandorle al naturale o con l’aggiunta di qualche goccia di olio essenziale (ne abbiamo parlato qualche articolo fa).

Puoi concederti questo momento prima della doccia o di una bagno caldo, poi se fai la doccia concludi con una spruzzata di acqua fresca sui piedi, le gambe e, se riesci su tutto il corpo! In entrambi i casi bagno o doccia, poi avvolgiti in un accappatoio caldo, copriti e fermati un poco sorseggiando un buon tè di Natale.

L’olio con le gocce di olio essenziale faranno anche da bagno schiuma per cui non aggiungere altro nella vasca o in doccia (aggiungi solo della musica è una candela!)

Se si aggiunge l’olio essenziale mettere l’olio di mandorle o simili in una ciotolina e aggiungere le gocce di olio essenziale.

Ora incominciamo:

Metti poco olio nelle mani e incomincia a massaggiarle come volere stendere il sapone.

Crea un uncino con il dito medio e indice di una mano e accarezza ogni dito dell’altra mano e viceversa. Con il pollice e l’indice prendi un dito alla volta e immagina di svitare delle delicate lampadine di una mano e dell’altra.

Con  il pollice fai dei cerchi nel centro del palmo della mano e delle righe sul dorso che dall’attaccatura del polso arrivino sino a ogni unghia.

E si arriva al polso dove andremo a creare con altro olio se ne abbiamo bisogno un bel bracciale.

Saliamo per massaggiare il braccio sotto il lobo dell’orecchio e partendo da lì scendiamo sul trapezio, alla spalla e immaginando di sfilare un prezioso guanto di seta arriviamo nuovamente alle dita. Per entrambe le braccia.

Siamo alla testa: se dobbiamo lavarci i capelli possiamo massaggiare il cuoio capelluto con i polpastrelli, che sono ancora un poco unti, così da non ungere troppo i capelli. Creiamo dei cerchi con il palmo della mano sulla parte più alta della testa.

Con indice e medio dei cerchi alle tempie e con gli occhi chiusi, le mani a coppetta appoggiate intorno alle orbite, creiamo dei movimenti circolari.

Indici alle narici risalgono sino al centro dell’arcata sopra cigliare, toccano le sopracciglia e rosicando o dai lati…e di nuovo…

Quando vuoi prendi olio!

Poi le dita vanno a seguire il contorno delle orecchie e dei lobi e poi indice e medio seguono i contorni delle labbra del centro verso l’esterno!

E si arriva alla nuca: le quattro dita da indice a mignolo si appoggiano ai lati delle vertebre cervicali, che non andremo a toccare e seguendo la direzione delle vertebre vanno verso l’alto e ritornano verso le spalle.

Ora il gran finale: ungiamo bene le nostre mani e dall’alto al basso, dalla testa ai piedi, partendo dalla parte posteriore del nostro corpo, scendiamo percorrendo, coccolando, fermandoci sulle zone che sentiamo averne bisogno, sulle spalle, schiena, glutei, parte posteriore dell cosce, incavo del ginocchio, polpacci talloni, piedi,… E poi dai piedi risaliamo dalla parte anteriore sino alle spalle.

Quando riscenderemo ci fermeremo ai piedi: dorso e tallone  … Dita immaginando di svitare delle preziose lampadine. Pianta dei piedi: con il pollice dei cerchi dal tallone all’attaccatura delle dita, delle linee dal tallone all’attaccatura di ogni dito e per concludere con le mani ben unte le dita delle mani andranno a congiungersi con le dita dei piedi: l’indice entrerà tra l’alluce e il secondo dito e così via, massaggiando e muovendo le dita dei piedi delicatamente avanti e indietro.

E ora si entra in doccia o in vasca!

Buon relax di inverno!

 

 

 

 

I Quattro Angeli dell’Avvento

Un racconto affascinante per grandi e Piccini, che ci fa riflettere e incantare… che ci da Ben Essere!

Sono Quattro gli Angeli dell’avvento.

Prima settimana dell’Avvento: l’Angelo blu 
Come possiamo sapere che il Natale sta per arrivare? Non lo si può vedere con gli occhi, perché i giorni e le notti sono come sempre e gli uomini vivono e si occupano delle loro faccende come al solito. Non lo si può sentire con le orecchie, perché i rumori che risuonano sono sempre gli stessi: auto, aerei che passano, bambini che gridano e così via.
Pur tuttavia, quattro settimane prima di Natale, avviene qualcosa di molto importante: un grande angelo discende dal cielo, per invitare gli abitanti della terra a preparare il Natale. Indossa un grande mantello blu, intessuto di silenzio e di pace.
La maggior parte delle persone non se ne accorge perché sono troppo occupate a fare altro. Ma l’angelo canta con voce profonda e solamente coloro che hanno un cuore attento possono sentirlo.
Egli canta: «Il cielo viene sulla terra, Dio viene ad abitare nel cuore degli uomini. Siate desti! Apritegli la porta!». È oggi che questo angelo passa e parla a tutti gli uomini. E coloro che lo sentono si mettono a preparare il Natale cantando canzoni e accendendo candele…

Seconda settimana dell’Avvento – l’Angelo rosso 
Oggi un secondo angelo discende dal cielo. È vestito con un grande mantello rosso e porta nella sua mano sinistra un grande canestro, tutto d’oro. Questo canestro è vuoto e l’angelo vorrebbe riempirlo per riportarlo tutto pieno d’innanzi al trono di Dio. Ma cosa vi andrà a mettere? Il canestro è molto fine e delicato, perché è intrecciato con raggi di sole; non ci si possono mettere cose dure e pesanti dentro.
L’angelo passa molto discretamente in tutte le case,su tutta la terra e cerca… Che cosa cerca? Egli scruta il cuore di tutti gli uomini per vedere se vi trova un po’ d’amore completamente puro. E questo amore lo mette nella sua coppa e, quindi, lo porta verso il cielo. E là, coloro che abitano il cielo, gli angeli e anche gli uomini che sono morti sulla terra, prendono questo amore e ne fanno luce per le stelle.

Terza settimana dell’Avvento – l’Angelo Bianco 
La terza domenica, un angelo tutto bianco e luminoso discende verso la terra. Tiene nella sua mano destra un raggio di sole che possiede un potere meraviglioso. Va verso tutti gli esseri umani nel cui cuore l’angelo rosso aveva trovato dell’amore autentico e li tocca con il suo raggio di luce. Allora questa luce penetra nel cuore di questi uomini e si mette a rischiararli e a riscaldarli dall’interno. Ed è come se il sole si accendesse nei loro occhi e discendesse nelle loro mani, nei loro piedi e in tutto il loro corpo. Persino i più poveri, i più umili fra gli uomini sono così trasformati e cominciano ad assomigliare agli angeli, perché hanno un po’ d’amore puro nel loro cuore. Ma non tutto il mondo vede questo angelo bianco. Solo gli angeli lo vedono e coloro i cui occhi sono stati illuminati dalla sua luce.
È con questa luce negli occhi che si può vedere anche il piccolo Bambino che nasce nella mangiatoia.

L’Angelo Viola Malva – Quarta Domenica 
L’ultima domenica prima di Natale un grande angelo con il mantello di un colore violetto molto delicato e caldo appare in cielo e sorvola tutta la terra. Tiene nella sua mano una grande lira. Suona con questa lira una musica molto dolce e canta un canto molto armonioso e chiaro. Ma per udirlo bisogna avere un cuore silenzioso e attento. Egli canta il grande canto della Pace, il canto del Bambino Natale e del Regno di Dio che viene sulla terra. Moltissimi angioletti lo accompagnano e anch’essi cantano e giubilano nel cielo. Allora tutti i semi che dormono nella terra si risvegliano e la terra stessa ascolta e trasale: il canto degli angeli le dice che Dio non la dimentica e che un giorno sarà di nuovo un Paradiso.

Di: Soline e Pierre Lienhard, pubblicato da: Fior di Pesco Edizioni

Per saperne di più: http://www.rudolfsteiner.it/acquisti/natale.php