I passi e le tracce

Ci sono molti racconti sulle tracce lasciate sulla sabbia, sulle impronte lasciate nella neve…

Queste tracce, impronte, … sono state lasciate perché ci sono state persone/animali che hanno camminato, …hanno fatto passi,…  qualcuno ha osservato e ha scritto lasciando segni: parole! 

Io credo di essere una dei camminatori che lasciano tracce, impronte, ma che camminano…

Spiego questa metafora: in questi giorni di pausa casalinga ho letto molto … leggevo e spesso affermavo a me stessa:”Questo autore/autrice è come se scrivesse di me, di ciò che faccio,… e che faccio tutti i giorni,…”.

Mi sono vista in questa metafora dei passi e delle tracce…. io cammino e qualcuno riesce a vedere le mie orme, le tracce dei miei passi e le ferma, le fotografa  attraverso parole…. 

E riprendevo le letture, …le parole,…

Leggevo su “La Lettura” del Corriere della Sera “La musica del respiro”…. appena ho letto questo titolo ho risentito la mia voce che dice a studenti, pazienti, gruppi di  bambini, adulti ….:”muoviamoci nel ritmo del nostro respiro… il nostro respiro è come una musica, una melodia che ci fa muovere, danzare, …che muove il tuo braccio, il tuo trovo, …“. Ora andrò a leggere il libro di Luciano Minerva e Ilaria Drago. 

Leggevo in questi giorni libri di meditazione: meditazione e movimento, meditazione e arte, meditazione e corpo … e mi ritrovavo nel testo, come in un film fatto di parole, mi rivedevo durante gli incontri che conduco/conducevo…. nei progetti che porto avanti…

Affascinante trovare scritto quello che fai e vedere che c’è un filo conduttore che scrive di passi e tracce… 

Sempre su La Lettura dello scorso dicembre leggevo “La biologia di Heidegger”

“Il mondo è già sempre quello che io Con-divido con gli Altri. Il mondo dell’essere è Con-Mondo” 

Camminiamo e lasciamo tracce che possano essere osservate e seguite … c’è chi cammina e chi osserva e scrive di tracce… 

Passi e Tracce

Cammino nella neve

e Tu mi vedi

#Haiku Elena Fossati

E tu? 

#BuoniGiorni

Elena

Nel mezzo del cammin di nostra vita…

Questa mattina scambiavo alcuni messaggi con una persona speciale dopo una giornata di compleanno (non il mio che arriverà tra qualche mese, ma il suo).   

Posso dire ora che mi impegno costantemente a sintonizzarmi e connettermi con la mia anima, ma vedo, intorno a me, molte persone con una sofferenza profonda, tanto da non riuscire a trovare qualcosa di buono nella loro giornata. Sicuramente non arriveranno supereroi a spazzare la confusione in cui ci troviamo.

Ho capito che queste sono le cose che conosco…

Il mio corpo che mi dirà tutto ciò che devo sapere, per me è importante ascoltarlo.

Che c’è un tempo per essere stanchi, accogliere la propria stanchezza, per riposarsi e accettare l’aiuto di un sostegno: non possiamo fare tutto da soli e noi spesso diamo il nostro aiuto agli altri. Accettiamolo anche per noi. Questo è amore!

C’è anche un tempo per alzarsi. 

La mia mente-cuore può trovare ciò di cui ho veramente bisogno e poi posso agire.

Essere flessibile con me stessa e l’ambiente circostante, e soprattutto essere flessibile con gli altri. Ogni giorno è un’opportunità per qualcosa di nuovo.

Scegliere la coerenza e la dignità nell’azione, nella parola e nel pensiero.

Le lezioni nella vita sono ovunque e a volte la lezione è lasciare andare e continuare ad andare avanti.

Non dimenticare perché sei qui e, se non sei al sicuro, ascolta la voce calma, ma intensa, nella tua anima.

Paramahansa Yogananda dice:

”Cerca una buona compagnia, una compagnia che ti ricorda Dio e le cose nobili della vita.”

Le persone e le cose di cui ci circondiamo diventano il tessuto della nostra vita quotidiana.

Elena

#Buonigiorni