FIDUCIA

Fiducia– disse la Morgen – questa è la parola di oggi, che ci accompagnerà per tutto questo pomeriggio di danze d’autunno”.

“Ma cosa è la fiducia?” si chiese la donna di danza, cercando di leggere negli occhi delle altre donne, per capire se anche loro si stessero domando la stessa cosa. La testa continuava a viaggiare: fides latino, credenza, avere fede… sembrava la scimmia impazzita, che tanto lei descriveva ai partecipanti dei suoi gruppi… 

“In questo periodo, con questa situazione -sottolineava la nostra Morgen– è importante avere fiducia….” e la testa della donna di danza era ancora più in balia dei pensieri:”Il DCPM, il Covid19, le chiusure, il lockdown, il lavoro,…”. 

E poi è arrivata una danza, la danza del ciliegio, una coreografia della Morgen stessa: i gesti e i passi; le dita e il movimento …. IL CILIEGIO UN ALBERO CHE HA FIDUCIA… Fiducia nell’autunno che lentamente lo spoglierà e nell’inverno, che lo lascerà nudo e silente, confidando che la primavera lo riporterà in fiore… 

Anche la donna di danza è una donna, che cerca nella profondità e nella ricerca personale, nel silenzio e nella meditazione, la felicità, la sicurezza e la pace…

Ci sono momenti in cui emergono le fragilità e le fatiche che nel cerchio di danza possono essere portate attraverso parole, ma soprattuto attraverso simboli disegnati dai passi e dai gesti,… che entrano nel corpo portati da musica… E il corpo attiva la consapevolezza! 

Grazie Morgen che mi hai fatto danzare.  

La donna di danza

#BuoniGiorni

Elena

P.S.:

«L’universo non ha un centro,
ma per abbracciarsi si fa cosí:
ci si avvicina lentamente
eppure senza motivo apparente,
poi allargando le braccia,
si mostra il disarmo delle ali,
e infine si svanisce,
insieme,
nello spazio di carità
tra te
e l’altro».

Chandra Livia Candiani

Natura e…

4 Ottobre San Francesco d’Assisi, patrono d’Italia, uno dei Santi più amati anche da coloro che non sono Cristiani.

Quanto ci è accaduto negli scorsi mesi, con il lockdown, ha aumentato in tutti il desiderio di stare all’aperto, a contatto della natura.

Che gli spazi aperti, alberi, parchi,… elementi naturali facciano stare bene lo sentiamo tutti… forse sentiamo anche inconsapevolmente che la natura è un luogo a cui tutti vogliamo fare ritorno!

Qual è il nostro rapporto con la natura, con gli elementi della natura. Da sempre l’umanità ha cercato una relazione con la natura, anche se questa relazione non è stata sempre armoniosa; ora ce ne stiamo rendendo conto e a più voci si parla di ritrovare degli equilibri per salvare il mondo. Dal buddhismo al taoismo, a tutte le religioni monoteiste, ai movimenti laici per la salvaguardia del pianeta e alle diverse correnti e tradizioni spirituali e filosofiche … ci si propone di sviluppare attenzione e consapevolezza verso, con e per la natura!

Il prossimo 25 ottobre proporrò una mezza giornata in natura, presso un bosco bio-energetico, per entrare in relazione con noi stessi, con noi e la natura, con noi e gli altri! Lo faremo con il nostro tempo, con la nostra modalità, guidati attraverso parole e proposte che faciliteranno il nostro stare in contatto… Ecco il programma

Vi aspetto!

Vi lascio con alcune parole per concludere:

  • Papa Francesco e la contemplazione
  • Il Dalai Lama «La vera felicità proviene da un’autentica fratellanza. Dobbiamo coltivare una responsabilità universale reciproca e verso il pianeta che condividiamo.», da “Salviamo il mondo. Manifesto per una rivoluzione verde”, Gyatso Tenzin (Dalai Lama), Sofia Stril-Rever

Alle amiche e agli amici, al mio Maestro che ha 2557 anni, a chi amo, a chi mi ama, ai monaci della foresta, agli indifferenti e agli spaventati dell’amore e dell’amicizia, ai vivi, ai morti, e ai mai nati, ai sopravvissuti, a tutti gli oggetti del lavoro umano, tavoli, sedie e letti, e pane e vino, e orti, e a tutti i cari, furiosi o delicati, animali, quelli che hanno vissuto con me e quelli appena intravisti, quelli che mi hanno azzannato e graffiato e quelli che mi hanno accarezzato e fatto ‘muso-muso’, quelli che ho mangiato, quelli che lavorano, agli alberi vecchi e giovani, solitari e socievoli, al fondo del mare, alle onde una a una, ai granelli di sabbia, alle nuvole, alle montagne, ai sassi, alle conchiglie, ai fiumi, alla terra terra, ai temporali, alla grandine, alle pozzanghere, all’erba, al ghiaccio, ai tuoni, ai fiori, alle mani e a tutto il corpo, al vento, ai vulcani, ai laghi, alla nebbia, agli abbracci e alle parole, ai deserti, alle steppe, ai frutti e alle verdure, alle foreste, ai fulmini, a tutte le facce del sole, agli astri, al cielo che arriva fino a terra, alla pioggia, alla prediletta neve, alla luna di cui porto il nome, alla notte, alla luce, all’universo che non finisce, alla voce del silenzio, al senza nome, alla divina compagnia, grazie e grazie.

Chandra Livia Candiani, introduzione a La bambina pugile ovvero La precisione dell’amore, ed. Einaudi Tratto da: https://laversionedimari.wordpress.com/tag/chandra-livia-candiani/

#Buonigiorni

Elena