Il Frassino: nuovi inizi e l’ascolto delle nostre Verità

La musica de: “ la preghiera delle Madri” riempie lo sfondo dei miei pensieri mentre ripenso a questo tempo in compagnia del Frassino: al flusso di eventi, ai cicli che si chiudono, al momento in cui prendiamo tra le mani il Cuore e lo portiamo in salvo e permettiamo alla nostra energia maschile, di condurci attraverso la tempesta. E la’ oltre le nubi, la grandine e il vento si intravede il nostro nuovo inizio.

Tra le mani un quaderno nuovo nuovo, con infiniti fogli candidi e puliti da riempire. Un bianco infinito, sconfinato, che contrasta con le nostre pagine piene di: parole, disegni, note a margine, sottolineature colorate e post it del nostro precedente libro, carico di vita vissuta, risate, grida, sorrisi e lacrime, fare e disfare….

Ora davanti ai nostri occhi uno spazio sconfinato, completamente libero, un bianco che ci ricorda che tutto ciò che è stato, così come l’abbiamo conosciuto, ora non esiste più. Il Cuore vibra tra eccitazione e spavento, la possibilità di spiccare il volo e la paura del baratro sotto di noi.

E qui la scelta del buttarsi o rimanere a guardare in basso dipende dalla consapevolezza e lucidità con cui decidiamo di ascoltare la risposta a quella domanda, tanto semplice eppure così complicata, “cosa  desidero veramente per me? Cosa rende il mio cuore libero di danzare e la mia Anima felice di creare?

Questa risposta ci permette, davanti al nostro foglio bianco, di sciegliere i colori, lo stile e il carattere, le pause e la musicalità della nostra scrittura. Tutto è possibile quando si inizia di nuovo, devo solo comprendere bene, da adesso in poi: cosa realmente desidero per me.

E dopo tanti anni in cui si è dentro un fare che è diventato familiare, dentro un dolore che lentamente si è insinuato nel cuore trovando casa, dentro un agire in difesa o in attacco ormai automatici, la risposta a queste domande non è mai stata così difficile da verbalizzare.

Respiriamo, prendiamo tempo, ascoltiamo cosa sotto la pelle ci fa vibrare di energia vitale, cosa ci permette di sorridere illuminandoci di splendore.

Qui, in questo silenzio che ti avvolge l’anima facendo galleggiare i pensieri, senti quel calore buono che si espande sotto pelle, quella vibrazione vitale e amorevole, quel ritmo scontato ed eternamente presente, che ci regala, nella sua invisibilità, ogni giorno della nostra vita. Come non essere grati al nostro cuore e a quella sua energia vitale che ci rende vive grazie al suo ritmo incessante?

La forza che esprime, il coraggio che lo porta a battere secondo dopo secondo, nonostante le ferite, le fatiche e le cadute è un grande insegnamento. La vita scorre in noi ogni momento, la sua preziosità ci innonda ogni giorno, ad ogni battito. A noi onorare questa forza che non mette in discussione nulla, e vive di attimi magici rinnovandoci ad ogni battito, dandoci la possibilità di mettere un punto e ricominciare di nuovo ad ogni microsecondo della nostra esistenza, una nuova riga, un nuovo foglio, un nuovo capitolo, un nuovo libro. Il nostro Cuore sarà lì a sostenerci, scandendo il nostro ritmo, componendo la colonna sonora dei nostri nuovi inizi, ricordandoci la nostra forza innata di ricominciare, aprendoci alla possibilità di ascoltare cosa realmente desideriamo per noi.

A tutte voi Donne Albero, che il ritmo e il coraggio del nostro Cuore, possa guidarci e scandire il nostro passo nella direzione che rende felice la nostra Anima.

Un abbraccio dal mio Cuore al vostro Cuore.

Marta

Tiglio e Castagno: Armonia e Splendore

Settimana bianca, tempo di saluti e ringraziamenti, tempo del lasciar andare e dare fiducia all’Aria e alla sua sapienza.
Tempo di Luce Crescente, il Castagno con la sua luce ci ha donato Calore e ci ha permesso di guardare al moto continuo tra i nostri opposti, mentre il Tiglio ci ha aiutato a comprendere che la loro Armonia sta nell’accettare questa continua danza alla ricerca dell’equilibrio.
Lasciamo che la luce del Castagno illumini e riscaldi ogni parte di noi, permettendoci di riconoscerci nei nostri pieni e vuoti; delicatamente permettiamo che il dolce profumo del Tiglio doni calore al nostro sguardo e permetta alle nostre mani di accarezzare gentilmente i nostri spigoli e i nostri angoli freddi.
Lasciamo che la nostra Saggia Anima Antica, possa integrare le nostre nuove scoperte e i nostri nuovi spazi riscaldati con dolcezza.
Accogliamo il Calore e il Profumo e lasciamo che il loro abbraccio materno ci circondi, ed ecco il nostro sguardo si fa morbido, il nostro sorriso delicato e una carezza scende su ogni nostro angolo, punto, rotondità e spazio facendoci sentire, vivere la completezza dentro i nostri continui spostamenti e disequilibri, tra le nostre Lune Nuove e  Piene, tra il nostro Caldo e il nostro Freddo, tra Salite e Discese… ogni contrasto e ogni geometria tra gli opposti disegna qualcosa di noi, racconta chi siamo.
Ogni singola parte ci appartiene e ci ricorda quanto siamo variegati, colorati, pieni di ricami; ci mostra quanto siamo preziosi.
Che Anime Ricche siamo, cariche di vite vissute, esperienze fatte, misteri da scoprire in compagnia dei nostri opposti in perenne mutamento.
Avvolte dal calore e dalla luce del Castagno e dalla dolcezza del profumo del Tiglio, lasciamo che il nostro ego si ammorbidisca e da qui Ammiriamoci in quell’infinita ricchezza che siamo, Incantiamoci davanti alla nostra armonia in movimento. Permettiamoci di sorriderci con grazia e fierezza e ricordiamoci con Amore che questa opera d’arte siamo Noi.
Buon tempo nel Calore e nella Dolcezza Anime Belle, il Tiglio ci ricorda di guardarci e donarci Amore. Siate gentili con voi stesse e regalatevi sorrisi che possano illuminarvi e riscaldarvi il cuore.
Un abbraccio profumato di Tigli che possa avvolgervi nel suo Calore e donarvi sorrisi.
Dal mio cuore al vostro cuore.

Marta Montorfano

p.s. Grazie a Marinella per la foto del Tiglio

La Quercia: la forza radicante del “Io Ci Sono”

 

Sole invernale, calore delicato che avvolge in compagnia della sua luce tagliente colorata di ghiaccio. Un tempo di stop dove tornare a noi e ascoltare…

Accettare ciò che siamo è uno degli insegnamenti della Quercia.
Le radici ben ancorate a terra, la sua forza radicante, ci permettono di sentire la nostra energia vitale e accettare tutto: tutto ciò che siamo e tutto ciò che desideriamo essere.
Forse la cosa più difficile da accogliere è proprio il divario tra ciò che siamo e ciò che ci immaginiamo potremmo essere.
Quell’anelare a ciò che vorremmo, unito allo sforzo continuo nel lavorarci dentro, per assomigliare un po’ di più a quell’immagine, che, in realtà, arriva da fuori, ci impedisce di fermarci e fare “l’inventario” di quello che abbiamo e realmente siamo. Partiamo dal presupposto che ciò che ci appartiene non funziona, passiamo anni infiniti a lottare contro di noi, per costruire un’immagine sbiadita…
senza prestare attenzione alle catene che ci legano da dentro, le porte che si chiudono a doppia mandata.
Partiamo da bambini a trasformarci in qualcosa d’altro, in nome di un’amore che poi amore non è. Iniziando a costruirci da lì un’idea di rapporto con l’altro da noi, basato non sull’Accettazione e l’Accoglienza di quelle Anime che camminano al nostro fianco, ma sull’idea che amore è trasformare noi stessi e l’altro. Un lavoro continuo, con nuovi bavagli da metterci, nuove porte da spragare, nuovi muri da ergere…. finiamo così lontani da noi stessi da non sentirci più, o sentirci irrequieti, desiderosi, in attesa…..
E poi, basta sedersi tra le radici di una Quercia, per sentire che tutto si placa… solo silenzio, quel silenzio che ti avvolge e ti ricorda che va bene anche così, e ti permette di sentire: in fondo, la’ oltre le porte, le frasi imbavagliate, gli occhi chiusi e le catene arrotolate, nel silenzio, un canto lieve, leggero… ci saremmo forse aspettate urla, fragore di battaglia, rabbia come una valanga, invece è un canto delicato e dolcissimo che ci viene incontro e ci ricorda chi siamo. Quanta Luce sprigioniamo, quanto Calore. Le parole della Quercia ” qui va tutto bene, tu vai bene” sono come una formula magica che levano bavagli, scardinano porte e tutto ciò che siamo e siamo state arriva ad affollare il cuore e la mente.
Ora poter dire IO CI SONO, ci porta ad accettare e lasciar dialogare ogni parte di noi, e permettere che il calore e la luce si espandano portando morbidezza al cuore e chiarezza ai pensieri.
La Quercia ci ricorda di essere fiduciosi, affidandoci alle nostre radici, concedendoci un tempo di sogno e riposo tra la Terra che è Madre, Lei sa….. saprà nutrirci, consigliarci, mostrarci la strada.
Buon tempo di ascolto della vostra musica Anime Belle,

buon tempo di dialogo con tutto ciò che Siete.
Un abbraccio carico di forza radicante della Quercia unito alla sua morbidezza nell’accogliere.

Il mio Canto umilmente saluta e vibra in armonia con il vostro Canto

Marta Montorfano

Abete: il profumo delle stelle

Tempo d’Abete, tempo di profumi balsamici che aprono il respiro, tempo di meraviglia che apre lo sguardo fino alle stelle, tempo di calore e protezione che ci riportano alla Terra, Madre delle nostre radici e dei nostri tesori.
Tempo per radicarci e lasciare che ciò che siamo nelle profondità si radichi in noi e prenda forma.

L’abete ci invita a sentire la nostra forza attraverso la nostra danza, una danza che ci porta a definire i nostri confini e grazie a questa definizione, ci da’ la possibilità di attraversarli con sicurezza, sapendo che potremmo rientrare quando vorremo. La certezza della forza definita del nostro corpo ci aiuta a respirare fiduciosi sotto lo splendore delle stelle, permettendoci di accogliere quello spettacolo perfetto che buio e luce definiscono grazie al loro rispettarsi a vicenda. Non potrebbe esserci la meraviglia di un cielo stellato se la luce delle stelle non accogliesse l’abbraccio del buio celeste e il buio non integrasse la linearità della luce, non potremmo stupirci se buio e luce,tra desiderio di avvolgere e desiderio di espandersi, non dialogassero per integrarsi ed accettare la trasformazione che uno opera nell’altro.
Cicli continui di ascolto, dialogo, accoglienza, forza e trasformazione si susseguono e creano sempre nuovi cieli scintillanti da ammirare, che generano danze che meritano di essere vissute, danzate, riconosciute ed integrate.
L’Abete ci chiede di respirare in questa profonda musica che crea nuovi passi e nuovi intrecci, che riflettono la straordinaria bellezza che risiede in noi.
Lo spettacolo che sopra di noi, dona pace e bellezza al nostro cuore, riflette a specchio la meraviglia che ci appartiene e risiede in noi. L’Abete ci invita a a guardarci con lo stesso stupore e meraviglia, ci sussurra: “ricordati chi Sei, e concediti di meravigliarti della tua bellezza.”
Stupiamoci, Meravigliamoci, Sorridiamoci Ringraziamoci Danziamoci…..
Buona conclusione Anime Belle, buona visione del vostro cielo stellato, buona danza tra luce e buio, che possano abbracciarsi generando meraviglie: la vostra Meraviglia.

La mia bellezza umilmente riconosce ed abbraccia la vostra bellezza.

Da Cuore a Cuore
Marta Montorfano