Regalati “Lo Spazio” …. Per Te

Una celebre canzone dice :”A  Natale puoi…”.

Già a Natale e ora aspettando il Natale regalati uno spazio per Te. Noi a “Lo Spazio” ci siamo organizzati per creare dei momenti speciali per te, per noi, per attendere e regalarci del Ben-Essere per questo  Natale.
Danze in cerchio per ritualizzare uno momento speciale… L’attesa della Luce della tua Luce, qualsiasi essa sia anche quella di una candela, che ti fa vedere nel buio…
Letture di libri ad alta voce per vivere “il tuo Natale” e riprendere il gusto per la lettura…
E una tisana perché anche con un tè o una tisana puoi fermarti e dirti… “Mi concedo un minuto per attendere il mio Natale”. “Lo Spazio” ti aspetta perché “Lo Spazio”  è fatto da coloro che lo abitano: www.lospazio.org

Aspettando il Natale

Questi sono i giorni che dovrebbero farci attendere e fermare, l’avvento per i cristiani, ma un interessante periodo per tutti.
Invece sembra che frenesia, corse,…. Tensioni siano le protagoniste di queste giornate …. E la frase celebre è:”Nooo arriva Natale….”
Concediamoci e regaliamoci “Lo Spazio” per noi… Aspettando il Natale!
In Benessere&salute.

 

 

 

Una Vita Olistica per essere noi stesse! 

Questa settimana qualche consiglio che vorrei condividere anche con Elena Dossi della rubrica “Scelta di Stile”, perché essere noi stesse è una scelta di stile, giusto cara collega omonima?!?

Per favorire una vita olistica e anche un invecchiamento fisiologico, sano, voglio condividere con voi qualche consiglio…

  • essere se stesse
  • cercare la propria diversità
  • affidarsi all’intelligenza interiore
  • svincolarsi dalla propria storia
  • stare a mente vuota (portate l’attenzione al respiro vi ricordate gli esercizi della scorsa estate) almeno 15 minuti al giorno (iniziate con 1 minuto)
  • programmare il meno possibile la propria esistenza
  • lasciare spazio all’imprevisto e alle novità
  • essere cedevoli
  • improvvisare
  • evitare l’ordine e lasciare che il caos entri ciclicamente nella nostra vita
  • dare massimo spazio alla creatività
  • seguire i cicli stagionali
  • cercare un rapporto armonico con la natura che ci circonda e con l’ambiente in cui si vive
  • alimentarsi in modo naturale
  • utilizzare trattamenti e rimedi naturali per prevenire e curarsi (dove è possibile e sempre vi ricordo non fare il fai da te!)

Buona Vita in Stile Olistico!

Elena Fossati e uno Stile di Vita Olistica!

Olismo dal greco: tutto, totalità.

Una vita olistica: cosa vuole dire? Forse significa considerarci un tutt’uno, una persona nella sua totalità con le proprie caratteristiche, le proprie fatiche, le proprie parti di luce e di ombra. Non suddividerci in tanti scompartimenti, ma sapere che siamo complesse, ricche.

Qualche consiglio? Leggete nella rubrica Benessere&Salute per uno stile di vita olistica.

Cosa è un Mandala e come fare un mandala

Ognuno può utilizzare i mandala, ciò che è affascinante dei mandala è la loro semplicità.

I mandala si possono creare o possiamo colorare disegni in vari formati; la dimensione del mandala è una questioni di gusti, di fatto se pensiamo ai mandala dei rosoni gotici, questi originali sono immensi.

mandala
Mandala

Trova un o spazio per fermarti e prendi un foglio bianco oppure stampa una forma in bianco e nero Mandala, che si trova in molti siti internet digitando nei motori di ricerca la parola “Mandala”.

Puoi mettere una musica che ti piace, oppure puoi rimanere in silenzio.

Prendi una scatola di colori: i pastelli sono i più semplici da usare per i principianti, ma potremmo realizzare un mandala anche con sabbie colorate (come fanno i monaci tibetani che poi fanno volare al vento).

Respira e porta la tua attenzione al respiro; guarda il tuo mandala e lasciati portare dalla tua mano che sceglierà il colore giusto per ogni parte del disegno …

Se invece sei più esperto e vuoi creare dal foglio bianco il tuo mandala, puoi usare forme geometriche, oppure puoi prendere spunto dalla natura foglie, frutta, …

L’importante che ti lasci portare nel foglio collocando lentamente le decorazioni, gli elementi scelti dal centro verso il bordo del foglio, oppure dal bordo verso il centro.

Prepara il tuo foglio rotondo o quadrato (due figure simboliche) e poi lasciati portare dalla traccia grafica e dal colore.

Si sono fatte numerose esperienze con i mandala, ma non sono mai state approfondite a livello scientifico, pertanto non rimane che trarre conclusioni dalle singole esperienze. Sicuramente durante le esperienze con i mandala vi sono alcune caratteristiche essenziali: la capacità di emozionare, di unire e di integrare le persone (Jung), caratteristiche così comuni alle culture arcaiche che avevano come tema centrale questo processo di individualizzazione. Se tralasciamo i racconti pervenutici dalle culture arcaiche, sui rituali-mandala, Jung li aveva trovati di aiuto e li tenne in considerazione per tutta la vita.

Mentre colorerete o disegnerete il vostro Mandala compirete dei movimenti, seguirete un certo ordine, colorerete in un certo modo… Scrivetemi perché qui non vi darò indicazioni particolari perché non voglio influenzare il vostro  cerchio magico.

L’utilizzo del mandala con i bambini/e.

I bambini che colorano il mandala si tranquillizzano, si concentrano sulla propria occupazione, si concentrano sull’uso dello spazio. Il silenzio è importante, ma non è facile raggiungere con i bambini, per cui è meglio non ottenerlo con misure disciplinari, sarà il lavoro che li porterà al silenzio, calandosi nel proprio mandala. La forma del mandala, smussa le difficoltà, la forma circolare accoglie tutto anche gli aspetti del bambino difficile, il mandala, con la sua struttura genera ordine, importante per i bambini che dovranno andare alla scuola primaria, accompagnato al divertimento, rende più bella l’esperienza. Se consideriamo che il compito educativo non è solo trasmettere conoscenze, ma aiutare in primis i bambini a rafforzare la propria personalità, per prepararli alla vita,… Il Mandala crea proprio un Cerchio Magico!

Malavoglia, Tristezza e Mal di Gola? L’Aromaterapia viene in aiuto

La temperatura si abbassa la pioggia è arrivata, l’estate di San Martino è passata e noi siamo messe alla prova psicologicamente e fisicamente iniziano i malesseri: dolori, naso chiuso, la voce e tosse. Questo stato di indebolimento, che spesso si confonde con il l’influenza, ha una duplice conseguenza: sul piano psicologico provoca malavoglia e una leggera depressione, tristezza (non arriviamo a parlare di patologia depressiva, per quella assolutamente occorre contattare uno specialista); dal punto di vista fisico abbiamo disturbi alle vie aeree alte (mal di gola, raffreddori,…).

Accendere una candela e usare il brucia essenze con un mix di olio essenziale e acqua ci permette di agire sull’anima, sulla psiche e sul corpo: la luce della candela e alcune gocce di  olio essenziale creano davvero un effetto aroma terapico.

Oggi parlando di aromaterapia vi illustrerò l’uso di O.E. di Bergamotto e di Basilico.

L’olio essenziale di bergamotto protegge le vie respiratorie, per esempio la gola. Ha un elevato potere disinfettante e antinfiammatorio. In Francia l’olio essenziale di bergamotto viene usato per produrre delle deliziose caramelle per la gola, che profumano anche l’alito, le “bergamotes”.

Come utilizzare l’olio essenziale di bergamotto.

Nel brucia essenze: per tutto il mese, mantenete pulita l’aria degli ambienti, specialmente in quelli fumosi e surriscaldati, versando 5 gocce di olio essenziale di bergamotto

Per i gargarismi: ai primi sintomi di mal di gola, versare 4 gocce di olio essenziale di bergamotto in un bicchiere d’acqua e gargarizzare per qualche minuto. Ripetere l’operazione 3-4 volte al giorno.

L’olio essenziale di basilico aiuta la psiche, l’anima, le emozioni.

Nell’antichità era considerata un’erba magica, tanto che si usava controllare la buona crescita del basilico per determinare se un luogo era più o meno salubre. La sua essenza è infatti uno stimolante naturale, capace di allontanare la tristezza e  le sensazioni di “depressione” e malinconia che spesso ci affliggono nelle buie giornate autunnali. Utile per i  disturbi emotivi causati da stress e nell’insonnia: bruciare l’ olio essenziale: per favorire la concentrazione ed migliorare l’umore, versare in un diffusore 6 gocce di o.e. di basilico per profumare l’ambiente.

Si può usare anche per massaggiarci e farci una coccola: diluire 5 gocce di olio essenziale di basilico in 2 cucchiai di olio di mandorle e massaggiare la zona del plesso solare e il petto, ogni mattina dopo la doccia.

Nel bagno: contro l’insonnia, prima di coricarsi versare 8 gocce di olio essenziale nell’acqua della vasca (tiepida) e restare immersi per 15 minuti circa.

OLI ESSENZIALI: PROFUMI E SALUTE con Elena Fossati

Qualche Breve indicazione sull’utilizzo di alcuni oli essenziali che ci possono aiutare in questo periodo dell’anno. Come sempre da usare con attenzione: gli oli essenziali sono un concentrato di essenza appunto e quindi  da usare con cautela se si hanno allergie,… e se intorno a noi ci sono bambini piccoli.

Se utilizzati sul corpo non usateli puri, ma utilizzate una crema o un olio su cui andrete a mettere qualche goccia di O.E. (olio essenziale). Alcuni O.E. possono essere anche utilizzati per uso alimentare diluiti in acqua, ma prima accertatevi.

Buona Aromaterapia! 

 

Samhain- Halloween… insomma arriva Novembre e tutto si fa più buio!

Le giornate sono più fredde poche ore di luce e di sole, quando c’è. Tra lavoro, figli, impegni di ogni sorta che incalzano in un periodo globalmente non facile, ci siamo anche noi con il nostro organismo. Molto spesso non ci accorgiamo neppure che certe sensazioni cambiano, siamo più tristi, ci sentiamo meno energiche la mattina, qualche dolore  sentire qua e là, in concomitanza con le nebbie e l’umidità: sbalzi d’umore, mal di testa, irritabilità, insonnia, gastrite. Benvenuto mese di Novembre!

Impreparate? Quest’anno no.

Ecco come fare per affrontare al meglio l’arrivo del mese di novembre e prepararsi così adeguatamente ai mesi freddi. Anzitutto è importante assecondare la natura e il suo ritmo, che rallenta e anche noi avremmo bisogno in questo periodo di rallentare. Il fatto di sentirsi spossate, un po’ giù e disorientate è fisiologico e normale; c’è una spiegazione scientifica alla base: dipende tutto dalla luce, in grado di attivare la serotonina, il caro ormone della felicità, nel cervello. Durante la stagione autunnale, il nostro cervello produce meno serotonina e ne risulta che l’umore è alterato. Mentre è evidente che con l’arrivo della primavera e del sole sorridiamo di più, ci sentiamo più energiche.

Quindi approfittate il più possibile della luce e dei raggi di sole, anche se deboli: uscite il più possibile durante il giorno, anche solo per una passeggiata in pausa pranzo, per un tè sul balcone, o per affacciarvi alle finestre, aprite le tende e fate entrare luce anche in casa. La domenica si gioca fuori, al parco, si mettono gli stivali per la pioggia e si esce; la sera, un bagno o una doccia calda e profumata rigenerano corpo e mente.

Curate l’alimentazione. Durante il cambio di stagione i cibi ideali sono gli alimenti che depurano, eliminano tossine e rinvigoriscono l’organismo, aumentando naturalmente le difese immunitarie: mele e pere, ricche di fibre, potassio, fosforo, e magnesio; uva bianca e rossa, antiossidante naturale, ferro, calcio, e vitamina A; kiwi e arance, che con la loro vitamina C proteggono pelle e organismo. Ogni tanto la frutta potete anche cuocerla, con un pizzico di cannella, zenzero, limone o chiodi di garofano, che aiutano a proteggere da raffreddore e mal di gola. Immancabili sono le zuppe, calde e ricche, apportano liquidi e fibre per prepararci ad affrontare l’inverno. Concedetevi un po’ di cioccolato fondente ogni tanto, riequilibra l’umore grazie al magnesio. Essendo più sensibili allo stress, siamo anche più desiderosi di cibi zuccherini e di carboidrati.

Via libera invece a tisane calde e infusi alle erbe. Camomilla, melissa, passiflora sono alcune delle erbe più consigliate per questo passaggio di stagione. L’escolzia regola l’attività dell’epifisi e la secrezione della melatonina, l’ormone che dona sonni sereni e rigenera il buon umore; il biancospino è un buon equilibratore dell’organismo, presente anche nella cura degli stati d’animo, in quanto difende dall’apatia e dalla stanchezza generale, così come cura l’iperattività. Anche il ginseng può essere utile se vi sentite particolarmente prive di energie (attenzione perché è un eccitante).

L’aromaterapia consiglia di respirare e diffondere per la casa timo ed eucalipto, sandalo o legno di cedro, immunostimolanti ed energizzanti. Appena sveglie, prima di fare colazione, diluite poche gocce dell’olio essenziale preferito in un cucchiaio di olio di mandorle dolci e massaggiate con movimenti circolare le spalle e i polsi. Alla sera invece, prima di coricarvi, massaggiatevi con un delicato olio di vaniglia o lavanda per assicurarvi dolci sonni.

Buon novembre e per sapere di più sulle origini delle celebrazioni di  Samhain e Halloween, festività alla moda, o tradizionali, lontane o vicine, ho preparato un articolo a parte! Cliccate qui!

Da dove derivano la parola e la festa “in costume” di HALLOWEEN? E Samhain?

La parola Halloween ha origine nella tradizione cattolica. Ogni santo ha un suo giorno personale, ma il primo novembre è dedicato a tutti i santi. La chiesa cattolica non riusciva a sradicare gli antichi culti tradizionali, e nell’835, papa Gregorio spostò la festa di Tutti i Santi dal 13 Maggio al 1° Novembre, cercando di dare un nuovo significato ai culti pagani, ma l’influenza del culto di Samhain si faceva ancora sentire. Venne così aggiunto  nel decimo secolo una nuova festa il 2 Novembre, il Giorno dei Morti, in memoria delle anime degli scomparsi.
Questo giorno veniva festeggiato accendendo falò, e le persone si mascheravano da santi, angeli e diavoli, così come i Celti si mascheravano con le pelli degli animali uccisi per esorcizzare e spaventare gli spiriti. Vestiti con queste maschere grottesche ritornavano al villaggio illuminando il loro cammino con lanterne costituite da cipolle intagliate al cui intorno erano poste le braci del Fuoco Sacro, oppure zucche svuotate in cui si mettevbanmo lumini di cera.
Ogni(s)Santi in inglese “All Saints’Day” aveva una denominazione più antica: “All Hallows’Day”, saint e hallow hanno lo stesso significato, ma derivano rispettivamente da sanctification (santificazione dal teutone) e da holiness (santità dal latino).
Presso i popoli antichi il giorno cominciava dal tramonto, per questo ancora oggi si da molta importanza alla vigilia. Quindi la celebrazione di Ogni Santi aveva origine al tramonto del 31 ottobre. La sera precedente al 1° Novembre era dunque All Hallows’ Eve (Eve significa vigilia), ma anche All Hallows’Even (Even significa sera) che venne abbreviato in Hallows’Even, poi in Hallow-e’en ed infine in Halloween.

Antiche  tradizioni non del tutto scomparse e che si ritrovano nel nostro folklore popolare ci riportano al Samhain (pronunciato “sow-in“), forse la più importante tra le festività celtiche. La parola deriverebbe da “samhuinn” e significherebbe “summer’s End“, la fine dell’estate e l’inizio della stagione invernale. In realtà i festeggiamenti non duravano una sola giornata ma iniziavano una settimana prima e si concludevano una settimana dopo, così è molto più probabile che il giorno più importante dei festeggiamenti non fosse il primo del mese di Novembre, ma l’11, data coincidente con San Martino. Successivamente, nei paesi di origine anglosassone, Samhain fu trasformata in All Hallow’s Eve, ove “Eve” sta per “vigilia” o ancora Halloween.  Questa data coincideva con l’inizio dell’anno celtico, il momento in cui la natura iniziava il suo riposo, da qui il collegamento di Samhain come festa dei morti, ma in realtà essa non era una festività legata ai defunti, ma esattamente il contrario: al raccolto alla vita, alla terra che va a riposo per rinascere in primavera.

In alcuni regioni italiane sono rimaste, in questo periodo, festività legate al ringraziamento per la chiusura dell’anno agricolo.