Tu chiamale Emozioni!

Ieri sera guardavo il simpatico e interessante film di animazione “Inside Out”, che in modo fantasioso e creativo esprime la corporeità delle nostre emozioni.

Le emozioni “emos-azioni”: azioni del sangue, uno stato fisiologico, legato al corpo, oltre che al mentale (ricordiamo cosa diceva quella bambina nell’articolo di settimana scorsa: “La mente sta nel corpo…”).
Noi spesso infatti connotiamo le emozioni come uno stato mentale, un pensiero e invece esse stanno nel corpo, sono nel corpo; sono modificazioni psico-fisiologiche a stimoli interni, esterni, naturali o appresi – così ci dice anche Wikipedia.
Facciamo un gioco:
Provate a sentire, imaginare dove sentite nel corpo la gioia. la felicità. Immaginate di sentirvi felici, cosa entità nelle gambe, braccia, tronco…. come vi immaginate…
Ora provate a sentire, immaginare di essere arrabbiati,…. dove sentite questa emozione, cosa succede al corpo…
Cosi per la tristezza…
E per concludere proviamo a immaginare il corpo, a sentire e immaginare la calma…

Abbiamo simulato, ma forse ci siamo accorti che le emozioni stanno nel nostro corpo, compreso il nostro pensare l’emozione!

Viviamo in un periodo dove certe emozioni, soprattutto,  vanno controllate o addirittura eliminate (non vogliamo fare provare la rabbia ai bambini… per esempio) e quindi accade che quando non si riesce più a trattenere, controllare un’emozione ,… essa esplode e quando qualcosa esplode fa molto danno, è come un fiume in piena, senza argini naturali che lo incanalino…

E’ davvero importante essere consapevoli, guardare, accogliere le nostre emozioni, anche perché accogliendole e guardandole, vivendole … noi cresciamo senza esserne travolti … altrimenti tutto diventa SPAVENTO, PAURA … ma questa è  un’altra emozione…

Elena Fossati
“Lo Spazio”

Un articolo di qualche mese fa:

http://www.superfluonecessario.it/emozioni-e-bambini/

Emozioni e Bambini

Articolo di Elena Fossati – Collaboratrice del blog Superfluonecessario – Esperta Benessere e Salute

Diritti riservati

Come professionista consulente ho iniziato un progetto con una scuola dell’infanzia (4 e 5 anni), con cui collaboro da parecchi anni.

Il mio progetto è inserito nel progetto scolastico “E non abbiamo bisogno di parole” (prendendo spunto dalla canzone di Ron).
Attraverso la DanzaMovimentoTerapia, attraverso la corporeità e l’espressione creativa, cerco di fare vivere ai bambini, che sono movimento e corporeità, alcuni concetti.

Il bambino, la bambina imparano dall’esperienza corporea vissuta e da quella estraggono poi il pensiero, i concetti, le teorie (cit. “Ascolto! Dunque sono” di Elena Maria Fossati). Noi adulti invece siamo nel pensiero, nel concetto e poi entriamo nell’esperienza corporea, vissuta!

Sulla base di questa premessa ho proposto ai piccoli un incontro, che partendo dall’esperienza corporea portasse i bambini a dare un nome a alcune emozioni, le più dirette e conosciute alla loro età (gioia, paura, rabbia, tristezza).

Foto collage di Elena Fossati
Le Emozioni- Foto Collage di Elena Fossati

I bambini, con musiche diverse  collegate alle emozioni, potevano muoversi, trasformarsi, esprimere il loro sentire attraverso il corpo e il movimento! Forse per noi adulti non è così facile immaginare e calarci in questo gioco. Per esplicitare: ho scelto un brano che esprimesse gioia ( per esempio la musica di tanti auguri a te), un brano che esprimesse rabbia, tristezza, paura…

Sapete cosa è accaduto?
Molti bambini hanno fatto fatica a riconoscere, nominare alcune emozioni, anche se le hanno vissute!
La tristezza per alcuni bambini è come la rabbia!
La paura per altri è come la rabbia…
Io sono felice o arrabbiato, non so dare un nome diverso a altre sensazioni…
Altri bambini hanno invece sentito, colto le sfumature emotive…
Altri ancora hanno dato un nome a loro spiacevoli sensazioni, prima anonime.

 

In conclusione: aiutiamo i nostri piccoli, educhiamoli al sentire, al dare un nome all’emozione vissuta. Non eliminiamo emozioni, come tristezza e dolore, solo perché sono considerate “negative”.

Tutte le emozioni hanno un motivo … le emozioni sono in noi!
E soprattutto non abbandoniamo i bambini da soli con emozioni senza nome!

 

Elena Fossati  “Lo Spazio” Bovisio Masciago