COME RI-STABILIRE LA TUA PRATICA

Da Lunedì, con una interruzione per l’Epifania si riprenderanno le attività personali quotidiane, settimanali, cercando di dare una routine consapevole, anche se al momento le pratiche in presenza sono ancora sospese. 

Che si tratti di meditazione, yoga, ginnastica posturale, Taiji, DanzaMovimentoTerapia, Danze meditative,  una tua attività creativa preferita, otterrai molto di più dal farlo con costanza e abitudine consapevole, e questo ti farà godere di tutti i benefici della pratica, dell’attività.

L’attività in presenza è meravigliosa, ma ora come restiamo in contatto con queste pratiche di risveglio, di attività per la nostra salute e il nostro ben-essere con tutte le responsabilità, problematiche e le distrazioni che ci aspettano? Questa è una domanda che si applica non solo alla meditazione, allo yoga e ad altre pratiche spirituali, ma a qualsiasi attività fisica, arte creativa in cui vogliamo impegnarci, come dipingere, scrivere o suonare uno strumento. Paradossalmente queste pratiche che sappiamo essere più vitali per il nostro benessere sono proprio quelle che di solito sono messe da parte dalle attività quotidiane che sembrano più urgenti e che in questo momento che stiamo tutti vivendo sembra proprio che non si possano praticare! 

Ora inizia l’anno e in questi giorni, comunque di festa, di pausa, magari ti hanno fatto rallentare le attività di salute e ben-essere a cui ti sei dedicato/a sino a prima di Natale. 

Magari avresti voglia di iniziare ogni giornata con l’intenzione di trascorrere mezz’ora sul tuo zafu, praticare la meditazione camminata nel parco, o fare Taiji, yoga, stretching, meditazione in movimento,… , ma rimandi a un altro giorno. E poi ancora uno. E poi ancora uno. Perchè sei sola/o e non sei stimolato/a . Proviamo insieme a impegnarci online, e spero poi in presenza, per mantenere uno spazio di attività e pratica personali. Questo ci aiuterà anche a perseguire altri progetti diversi a lungo termine, come magari scrivere un romanzo, sperimentarti in altro campo, portare a termine un lavoro… 

-Imposta la tua intenzione: su cosa vuoi impegnarti e, cosa ancora più importante, perché. Perché è importante per te fare una pratica di meditazione, o fare taiji, danzare, fare stretching, o dipingere fiori di campo, scrivere,…? Quale parte di te nutre, cosa ti fa stare bene? Annota le tue ragioni. Più sei specifico/a, più è probabile che tu lo faccia. Per rendere la tua intenzione ancora più forte, potresti condividerla con qualcuno vicino a te, ma fai attenzione a parlarne troppo ampiamente perché potrebbe affievolire l’intenzione stessa.

-Stabilisci il tuo orario: la tua sessione di yoga online, il tuo orario per meditare o per fare pratica con altri,… la tua lezione di taiji individuale e di Kinesi con il massoterapista,… Saprai che a quell’ora tu hai la tua attività, come accadeva in presenza (se non ci si potrà vedere e ci si vedrà online). Ritagliati il ​​tempo in anticipo. 

-Ancora una volta, può aiutare far sapere alle persone vicine a te cosa stai facendo, soprattutto se vivi insieme. In questo modo possono supportarti nel tuo impegno e tu potrai trovare il tuo spazio anche fisico per la tua attività a casa.

-Fai la tua pratica, la tua attività organizzandoti per la connessione a internet, i link, se utilizzi la pratica online; oppure prepara il tuo materiale per le attività in presenza, all’aperto,… 

-Ricompensa te stesso/a: non siamo vicini e anche se la pratica, l’attività è la sua stessa ricompensa, il fatto di non potere chiacchierare, ridere insieme, sentire il gruppo, potrebbe demotivarci. Preparatevi qualcosa dopo la sessione online: una tazza di tè verde, una tisana, la cena già pronta,… Il nostro cervello ama questo tipo di rinforzo positivo.

Tenere traccia di ciò che hai e non hai fatto aumenta il tuo senso di responsabilità. Si tratta di celebrare i tuoi successi, attraverso i piccoli cambiamenti quotidiani della routine, tutta la tua vita può spostarsi nel tempo su una nuova traiettoria. Ricordati solo di goderti il viaggio.

Ti aspetto online e in presenza per i percorsi guidati dagli operatori sanitari: 

MARTEDì, KINESI- STRETCHING-GINNASTICA POSTURALE 18:30-19:30

MERCOLEDì, YOGA 17:45-18:45 E 19:30-20:30 online

GIOVEDì, YOGA 9.30-10:30 19:30-20:30 E 21:00-22:00 online  

VENERDì, DA FEBBRAIO MINDFULNESS. “IL CORPO NELLA MINDFULNESS: la consapevolezza del movimento”. 

Ma possiamo insieme creare la nostra routine personale di attività! 

Organizziamoci

#BuoniGiorni!

Elena

Ringrazio Anne Cushman di Lions Roar per gli spunti. 

Stabilità

Ci stiamo rendendo conto che abbiamo bisogno di stabilità ora… Sono passate le emozioni forti…
Ora abbiamo bisogno di certezza, stabilità: lo abbiamo sperimentato con la meditazione, lo yoga, la DanzaMovimentoTerapia.

Oggi vorrei andare a sentire la stabilità dal punto di vista dell’educazione motoria e posturale, attraverso le parole di Simone, il mio collega Massoterapista.

Per assumere la giusta posizione del corpo.
La testa è eretta, spingete il petto in avanti. Spingete le spalle in basso e indietro. I fianchi formano nel basso schiena una leggera curvatura. Se ora ci si osserva dalla prospettiva laterale e i fianchi puntano troppo in avanti, allora le vertebre lombari sono troppo incavate. Nel caso ideale i fianchi sono in una posizione parallela al terreno.
Come stabilire la corretta concavità della incavatura della schiena?
Mettiamo le mani alla parte bassa della schiena, tastiamoci lentamente fino alla colonna vertebrale e poggiamo i pollici sui fianchi. Se incavate lentamente la schiena e guardate verso il soffitto, sentirete come i muscoli lombari si rilassano. Ora riportate indietro il movimento. Piegatevi lentamente in avanti e puntate lo sguardo sul pavimento; in questo caso noterete come i muscoli lombari si tendono. Ora, sollevatevi lentamente dalla posizione piegata e tornate lentamente indietro. Proprio nel punto dove sentite che le vertebre lombari si rilassano nuovamente, è il passaggio tra tensione e distensione… fermatevi e mantenete questa posizione. Questa è la normale posizione di stabilità del busto.

Simone

Provate in alcuni momenti della giornata lasciare lo smart working, alzandovi dalla sedia e fermandovi in piedi… sentendo la vostra stabilità… vi farà bene per rendere stabile il corpo e di conseguenza la mente! 

Inoltre, in tema, alcuni consigli in merito ai dolori articolari da postura, con Nicolò, fisioterapista:

E se siete più creativi e la vostra mente è confusa, piena,… riprendete: 

DanzaMovimentoTerapia: stare nel corpo per calmare la mente

Sapendo che anche Yoga e Meditazione, se vi piacciono, vi portano alla stabilità di mente-corpo… 

#BuoniGiorni 

Elena

P.S.: 

Mercoledì 8 aprile, in questo giorno di luna piena, un gruppo di donne vivrà un momento con Marta e le danze sacre e meditative. Dalle 16,30 questo grande gruppo di donne di tutta Italia creerà un grande cerchio di danza per espandere una luce positiva …e di energia per tutti noi. Grazie!

Centro di Danze Sacre e Meditative

Allena il corpo… ma anche la mente!

Stare a casa in questi giorni ci ha portato a ricercare video, dirette,… libri che trattano di come mantenere il corpo in “forma” restando a casa.

Non dimentichiamoci che la mente sta nel corpo e proprio perchè il divario corpo-mente è stato in parte superato… stiamo nel corpo, ma con una mente “sveglia”, chiara, concentrata.

Proprio ieri, durante una chiaccherata telefonica con il mio collega Simone, Massoterapista, ci siamo messi a riflettere sull’importanza, in questi giorni, di prendere spazi per il corpo, ma anche per la mente.

Mi raccontava di avere visto questo Docu-film su Tiziano Terzani.

Vi confesso che parlare con lui di questo film e di questo grande uomo, mi ha commessa in quanto mi ha riportato alla mente, appunto, ricordi: i ricordi di mio padre. Già perchè è stato mio padre a farmi conoscere Tiziano Terzani, proprio quando anche lui stava vivendo l’avventura con il cancro… con mio papà ho chiaccherato molto su di noi attraverso i libri di Tiziano Terzani e grazie a questo docu-film: insieme, abbiamo parlato di vita la, nostra vita, i nostri punti di vista… Papà mi fece leggere i testi di questo grande giornalista e scrittore … e a posterori penso che così abbia voluto prepararmi a quello che sarebbe accaduto inevitabilmente. E per questo lo ringrazio. http://malattiaopportunita.corriere.it/2018/07/14/le-amicizie-vere-e-il-tempo-presente-sono-questi-i-tesori-che-mio-padre-ha-recuperato/

Proprio in questi giorni, dicevamo Simone e io, abbiamo la necessità di dare spazio al corpo, ma anche alla mente… per rimanere centrati e concentrati, per non fare invadere la mente da pensieri sul passato e sul futuro,… per restare lucidi e vigili, qui con quello che c’è ora.

“Chi vuole conoscere l’uomo deve guardarlo nel suo complesso e non come una struttura messa su alla meglio.
Se trova malata una parte del corpo, deve cercare le cause che producono tale malattia e non limitarsi a trattare gli effetti esterni.”

Paracelso (Einsiedeln, Svizzera 1493 – Salisburgo, 1541)

Ringrazio Simone e vi ringrazio per avermi permesso di portare fuori ricordi e emozioni.

E se vogliamo stare insieme per allenare la nostra mente, vi aspetto venerdì pomeriggio 27 marzo per una condivisione e pratica di circa 40 minuti sulla piattaforma Zoom (presto ulteriori indicazioni).

Per il corpo vi ricordo, invece, che avremo dirette e streaming su Youtube grazie ai miei colleghi e ai centri che conosco con cui sto facendo rete!

Una bella rete di solidarietà tra tutti noi.

GRAZIE!

#IoRestoaCasa

Elena

Consapevolezza e Ben-Essere in Movimento

“Fermarci e ascoltare la dinamicità del proprio corpo, per ottenere una consapevolezza maggiore del proprio stato di salute e prevenire problematiche tipiche causate da incorretti stili di vita!”.

Simone Barlassina, Massoterapista “Lo Spazio”

Questi sono giorni in cui non possiamo accedere a palestre, piscine, centri per il benessere. Anche il Massoterapista Simone che da anni collabora con me a “Lo Spazio”  non può condurre il suo gruppo. 

Penso sia interessante osservarci e riflettere su quanto abbiamo portato con noi in tutti questi mesi e anni che ci siamo dedicati al nostro ben-essere: cosa ho imparato, quali consapevolezze ho acquisito?

Come terapisti il nostro obiettivo non è solo fare stare bene le persone nell’ora di corso, di terapia, durante l’attività (questo anche certamente), il nostro scopo è però farti/farvi stare bene quando uscite dall’attività, dalla terapia. Potrà succedere che proprio perché starete bene, ci saluterete e andrete a sperimentare altro e noi (sembra strano) saremo felici con voi, perché avremo fatto il nostro lavoro! 

L’esperienza

Le nostre attività si basano sull’esperienza proprio perché, attraverso una serie di esperienze impariamo ad ascoltare il nostro corpo acquisendo una consapevolezza ed una conoscenza basilare delle strutture e funzioni del corpo una consapevolezza di ciò che accade all’interno del corpo.

E tu sei consapevole del tuo corpo? 

L’esperienza ci fa essere consapevoli che tutto cambia, che tutto è in movimento (nel Buddhismo: che tutto è impermanente). Tutto scorre. Tutto si muove. Dove c’è vita c’è movimento, c’è azione, c’è energia.

Mi piace sempre riprendere le parole di Aristotele: 

“La vita è movimento, il movimento è vita”.

 Ἀριστοτέλης, Aristotélēs -Stagira 384 o 383 A.C. – Calcide 322 A.C.

Il movimento

L’apparente inerzia della materia, a livello atomico, è un vorticoso movimento di energia.

In natura vi è un continuo movimento, continue metamorfosi e un perenne rinnovarsi di tutte le cose: pensiamo al mare, alle stagioni, ai ritmi biologici.
Se lo riflettiamo nella nostra vita, quanto più dinamismo viviamo, quanto più movimento vi introduciamo, tanto più ci sentiamo energici e vitali; ciò accade non solo relativamente al movimento fisico o ad un continuo stato di agitazione cinetica, ma anche nel mutamento delle sensazioni, nell’alternanza di sentimenti opposti , nei pensieri che vanno e vengono, in tutti i movimenti interni ed esterni.

Perché è proprio così: quando facciamo un passo non siamo più nello stesso posto di prima.
Il senso più profondo del movimento è dunque l’atto del cambiare.
Perché a volte perdiamo la fluidità spontanea del cambiamento?
Perché talvolta tendiamo a cristallizzarci nei comportamenti come negli atteggiamenti?

L’inerzia

L’inerzia, che in fisica è la tendenza della materia a non modificare il suo stato di quiete o di moto uniforme, forse è la radice più profonda della difficoltà di cambiare. Inerzia non è soltanto immobilismo, è anche il ripetitivo, meccanico movimento nel quale la nostra energia si addormenta in una routine inutile e a volte non più funzionale.
L’inerzia risponde anche ad una tendenza al risparmio: l’azione o la reazione, più volte sperimentata, evita lo sforzo di cercare qualcosa di diverso, che ci metterebbe di fronte a situazioni nuove che dovremmo imparare a gestire con impegno e presenza (la nostra zona comfort).
La ripetitività può quindi risultare anche comoda per la routine di tutti i giorni, dando un ritmo alla nostra esistenza che può così procedere automaticamente

È bene comunque sottolineare che l’inerzia, peraltro, è una qualità essenziale e necessaria in quanto rappresenta la staticità che consente il mantenimento della forma di qualsiasi cosa.

L’energia

In natura convivono armonicamente questi due opposti principi: quello del movimento, della trasformazione continua di energia e quello dell’inerzia.

E noi esseri umani ci troviamo a confrontarci con queste due forze: a volte siamo energia in movimento, a volte stiamo apparentemente fermi.

Un’energia non materiale!

Come c’è nella natura, c’è anche in noi, esseri umani.

Dunque la nostra stessa vita dipende da forze, da energie che non possiamo toccare, ma che possiamo sentire.

Proprio come le stelle trasformano l’energia della fusione atomica in luce e calore, le piante trasformano l’energia della luce solare in zuccheri, noi esseri umani abbiamo la possibilità di trasformare energie emozionali, spirituali e mentali in molti modi diversi: dall’uso di forze distruttive, all’arte. Possiamo dunque dire che tutte le relazioni che creiamo nascono con un scambio di energia più o meno consapevole.

Più saremo consapevoli della nostra forza energetica, più avvertiremo questa energia sottile e dinamica circolante in tutto il corpo che pulsa ritmicamente, più saremo portati all’azione.
E tu sei consapevole della tua energia? 

Prenditi un tempo oggi per sentire la tua energia, la tua inerzia, il tuo movimento, la tua esperienza, senza giudizio, con consapevolezza! 

A domani! 

#Buonigiorni

Elena e Simone 

Ringrazio Simone Barlassina per la collaborazione nella stesura dell’articolo: http://www.lospazio.org/i-professionisti.html