Foglie

Ma dove ve ne andate,
povere foglie gialle,
come tante farfalle spensierate?
Venite da lontano o da vicino?
Da un bosco o da un giardino?
E non sentite la malinconia
del vento stesso che vi porta via ?

(Trilussa)

In queste settimane vedremo gli alberi tingersi di colore… E i viali alberati ricoprirsi di foglie …
Uno spettacolo per gli occhi e per l’anima…

Va di moda il foliage: entrare in un ambiente naturale con foglie e colori… Leggete questo articolo per farvi incuriosire e invogliare e poi immergetevi in questa esperienza, abbiamo parecchi spazi in Brianza dove trovare uno spazio per voi!  Foglie #adessoIo

E vi consiglio di camminare, facendo una gita fuori porta in mezzo alla natura, non solo per raccogliere castagne, ma anche per raccogliere foglie colorate per realizzare un centro tavola autunnale!

E poi ci sono foglie che fanno bene alla salute:

Foglie di menta fatte seccare per un buon infuso tonico e stimolante contro l’affaticamento fisico (utile per il mal di testa).
Oppure foglie di salvi, melissa, malva
E poi ci sono decotti con foglie di betulla, purificante con succo di limone…

Le foglie hanno proprietà curative, se ben utilizzate.

Se non sapete raccoglierle e prepararle per gli infusi, rivolgetevi a una erboristeria: entrando vedrete vasi pieni di foglie e fiori secchi… E in men che non si dica un odore particolare arriverà alle vostre narici e poi, dopo avere raccontato di voi …  l’erborista realizzerà un mix di foglie (e anche qualche fiore), verrà preparato in una confezione da portare a casa… e Miele, acqua per realizzare una tazza fumante da sorseggiare al caldo…

È autunno!

Elena Fossati

“Lo Spazio”

Insieme per un futuro più sostenibile!

Il titolo è parte della dedica che Norbert Lantschner* ha scritto sul libro che sabato ho acquistato all’inaugurazione di Veevo il futuro è di casa.

Invitata da una cara persona, l’ingegnere Raffaele Sala, direttore dei lavori de “La Casa di Elena e Danilo”  l’incontro, conferenza non è semplicemente stato l’inaugurazione del loro centro di consulenze e vendita,… ma è stato un vero e proprio incontro sulla sostenibilità, sul vivere in luoghi che generano ben essere, su chi abita quegli spazi, ma, e soprattutto, si è parlato ben-essere per il nostro pianeta, che a causa nostra si sta rovinando!

Già, siamo noi essere umani che stiamo realizzando i nostro luoghi di mal essere: a partire dal nostro corpo… che abitiamo tutti i giorni, per concludere con il pianeta terra, Gaia (che non è più tanto Gaia!).
L’alimentazione, le abitazioni, la mobilità e i trasporti (come ci spostiamo da un luogo all’altro),… gli stili di vita… ci stanno portando a un uso e un abuso di energia, denaro,… salute… che creano mal essere!

Scrissi tempo fa un articolo sui luoghi di ben-essere e i luoghi di mal-essere per una rivista di settore medico scientifico collegata alle medicine non convenzionali e agli approcci non convenzionali: “Luoghi di Ben-Essere e Luoghi di Mal-Essere” 
In quell’occasione feci una riflessione in merito alla salute, la nostra risorsa per la vita quotidiana, la promozione della salute non è una responsabilità esclusiva del settore sanitario, ma va al di là degli stili di vita e punta al benessere. Questo vale, quindi, anche per la realizzazione degli spazi di vita e di lavoro, di cura e di educazione. Da sempre l’uomo ha sentito il bisogno di costruire un rifugio e di definire forme e dimensioni adeguate per delimitare luoghi sicuri in cui abitare, in cui vivere.
Ora questo rifugio è su un pianeta che non stiamo sostenendo e non siamo educati a sostenerlo: il nostro stile di vita, anche se ci lamentiamo degli sprechi, dell’inquinamento, … come è?
Norbert Lantschner parla di ubriacatura energetica… E’ vero: sosteniamo il sostenibile, il biologico,… ma quando riguarda proprio noi da vicino, bè insomma … avere una gallina oggi forse è meglio che avere un uovo domani!!! E così continuiamo con il nostro stile di vita, pensando che è un problema lontano l’esaurimento delle risorse, l’inquinamento globale, la sostenibilità di vita sul pianeta, in Italia, nella nostra regione, nel nostro paese/città, nella nostra casa,… nel nostro corpo!
Gandhi, citato da tutti, diceva: “Sii tu il cambiamento che vuoi vedere nel mondo!”. Ci lamentiamo di tutti i problemi di cui sopra, ma noi cosa facciamo nel nostro piccolo per essere sostenibili, responsabili e lasciare un pianeta, un messaggio, un paese vivibile ai nostri figli?

Energie rinnovabili, pannelli solari, pannelli fotovoltaici,… case a basso consumo energetico e a basso impatto ambientale,… sono tutte soluzioni possibili, che apprezziamo se fatte da altri, ma che non attuiamo perché appunto preferiamo una gallina oggi, piuttosto che un uovo domani!
Ho iniziato a leggere il libro di Norbert “Smile energy”, Edition Raetia, e il testo mi fa riflettere come donna, madre, professionista che si occupa di salute, come abitante della terra e amante del mondo!

Vi invito a leggerlo e invito tutti noi a metterci al lavoro per fare azioni, tutti i giorni, per dare una mano al bilancio energetico del pianeta e il nostro stile di vita può diventare esempio e buona prassi, esempi:
– scegliere prodotti che abbiano una durata più lunga possibile, che ci permette di risparmiare energia e altre risorse e salvaguardare l’ambiente (fare quindi una scelta non di moda che va e passa…)
– riparare i beni di consumo.
– vivere in un edificio con uno standard energetico buono.
– fare attenzione ai tragitti per andare al lavoro, per il tempo libero: usare la bicicletta, camminare,… i mezzi pubblici (senza sempre lamentarsi!)
– prestare attenzione all’alimentazione (non occorre essere vegetariani o vegani per avere uno stile di vita sostenibile): occorre fare attenzione a cosa mettiamo nel piatto, ala stagione… se io voglio ciliegie a ottobre pensate che costi per portare le ciliegie nel mio piatto e che consumo energetico e inquinamento…
– i rifiuti, differenziare riciclare, …
Tutto ciò fa bene a noi, alla nostra casa, famiglia, vita,… al paese, alla regione, …. alla Terra che forse tornerà a essere GAIA!

Tu hai respirato la sua aria,
lei oggi ti ha nutrito
e ti ha dato l’acqua.
E tu cos’hai fatto oggi per la terra?
cit. Norbert Lantschner, Smile Energy Ed. Raetia

Elena Fossati

“Lo Spazio”

*Norbert Lantschner: riconosciuto esperto nel campo delle tematiche ambientali. Come Coordinatore dell’Alleanza per il Clima sviluppa diverse attività mirate alla riduzione delle emissioni di gas serra e, in questo ambito, matura l’idea di realizzare un progetto per intervenire efficacemente sui consumi nel settore più energivoro in assoluto: l’edilizia. Nasce così il progetto CasaClima, di cui Lantschner è ideatore e promotore. L’esperienza assunta nel campo dell’efficienza energetica e dell’utilizzo di energie rinnovabili confluisce nel progetto creando in breve tempo un grande riscontro a livello nazionale e internazionale. Importanti tappe di successo del progetto CasaClima sono gli inviti a Montreal nel 2005, alla Conferenza Internazionale del Clima delle Nazioni Unite e a Stoccolma, dal Re Karl Gustav XVI, nel gennaio 2007 durante il workshop di Natural Step. Lantschner, richiesto relatore internazionale e autore di libri, ha tenuto lezioni su invito, in qualità di esperto, presso l’Università di Roma La Sapienza, la Libera Università di Bolzano e l’Università degli Studi di Camerino. È membro esterno del comitato consultativo scientifico del Master CasaClima presso la Libera Università di Bolzano.Ad oggi è Presidente e Ideatore della Fondazione Climabita

Un Centro per le Arti Terapie

Siamo sempre più sollecitati da esperienze, proposte, metodi per la cura, il ben essere, la salute della persona.

Mangiare per stare bene…
Ridere per stare bene…
Camminare per stare bene….
E da tutto ciò, ogni giorno, si inventa una nuova terapia, nuovi percorsi di cura e salute.

Sottolineo e anticipo: facciamo attenzione.
Come diceva qualcuno, Paracelso:
“Tutto è veleno, e nulla esiste senza veleno. Solo la dose fa in modo che il veleno non faccia effetto”.
-Omnia venenum sunt: nec sine veneno quicquam existit. Dosis sola facit, ut venenum non fit.- Paracelso – Citazione tratta da Wikipedia

Fatta questa premessa oggi voglio condividere con voi la realizzazione a Milano del primo Centro delle Artiterapie.

Le arti nella storia dell’umanità hanno sempre avuto un ruolo particolare, una funzione catartica, un collegamento divino, un potere sciamanico.

Freud, Jung e altri grandi nomi del mondo psicologico hanno approfondito il ruolo dell’arte per il benessere della persona. Le medicine tradizionali danno spazio alle arti.

Le Arti Terapie e i professionisti che utilizzano le Arti nei percorsi di benessere, educazione, cura hanno però la loro storia e soprattutto non fanno improvvisazione. Lo ribadisco:  il fatto che io possa essere un artista o abbia avuto una formazione artistica, non fa di me un Arte Terapeuta: dipingere, danzare, suonare, recitare fa bene, ma non sono Arte Terapia. Il professionista delle Arti Terapie ha una sua formazione specifica.

Vi invito quindi all’inaugurazione sabato 8 e domenica 9 ottobre 2016 dalle ore 10,30 presso Società Umanitaria, via Daverio, 7 – Milano, per conoscere e sperimentare le Arti Terapie.

E vi invito a leggere http://www.cure-naturali.it/terapie-naturali-altro/1940/arti-come-terapia/3801/a

per iniziare a approfondire queste tematiche.

Elena Fossati

“Lo Spazio”

 

Autunno: lo Spazio per il Tempo Libero, Attività, Sport

Mercoledì 21 Settembre scatta per la tradizione l’autunno.

Abbiamo salutato definitivamente l’estate; chi ha figli sta riprendendo la routine quotidiana: la scuola, la scelta delle attività di sport e tempo libero per l’anno scolastico, che appunto da poco è iniziato.
C’è chi pensa anche per sé: cosa voglio fare nel mio tempo libero? Come voglio viverlo?

Sul Corriere della Sera di Domenica nella sezione Salute si parla di scelta di attività per il tempo libero e sport con i pediatri:
http://www.corriere.it/salute/pediatria/16_settembre_15/si-torna-scuola-fare-sport-come-scegliere-l-attivita-giusta-e0c86b04-7b56-11e6-ae27-bc43cc35ec72.shtml

Anche all’interno della Sezione Benessere e Salute del nostro Blog ho parlato spesso di Movimento, Attività e Tempo Libero:

http://www.superfluonecessario.it/rubriche/rubrica-benessere-e-salute/

Cosa posso consigliarvi:
– non fatevi trascinare dalle mode, ma iniziate a chiedervi cosa vi piace: camminare? Correre? Danzare? Respirare?
– provate, cercate, chiedete: iinvestire soldi, anche apparentemente pochi in una attività, che poi non farete, è spreco di tempo e denaro!
– prendete informazioni sui conduttori, titolo di studio, esperienza,… Il corpo e la mente sono vostri e se mal trattati non vi generano ben essere, ma anzi possono crearvi grandi problemi.
– Se l’attività vuole essere benefica deve avere come finalità il piacere funzionale , il relax anche nella fatica (!), la vostra presenza in ciò che fate.

E ora cosa aggiungere?

“Lo Spazio” il 25 Settembre sarà alla Festa di Bovisio Masciago con uno stand espositivo e informativo e proposte per voi…

Da Lunedì 26 apriremo “Lo Spazio” per farvi conoscere, sperimentare e parlare con i professionisti: YOGA-KINESI-DANZAMOVIMENTOTERAPIA-MINDFULNESS-TECNICHE DI CONSAPEVOLEZZA E MOVIMENTO CONSAPEVOLE-DANZE SACRE MEDITATIVE E DEI FIORI DI BACH- PSICOMOTRICITÀ.
Uno staff di fiducia e molti collaboratori…
http://www.lospazio.org/lospazio.org/I_professionisti.html

E per chiudere, augurandovi buon autunno, riprendo un articolo del passato: http://www.superfluonecessario.it/equinozio-dautunno/

Elena Fossati

“Lo Spazio”

 

La buona educazione fa bene alla salute!

Frequento persone di tutte le età per lavoro e spesso mi soffermo a osservare il loro linguaggio corporeo, non verbale, i loro comportamenti. Guardando gli atteggiamenti e le reazioni del mondo circostante, mi accorgo di quanto la buona educazione attivi a cascata una serie di comportamenti che generano salute in chi agisce e in chi reagisce a gesti, azioni, parole… Come un sasso lanciato nell’acqua, un comportamento educato modifica l’ambiente circostante, le persone,… Creando cerchi concentrici….

Educare: dal latino educere, tirare fuori….
Buona educazione: non voglio apparire come una bachettona, moralista o tradizionalista, ma vivere in un ambiente che “sente, sa” di buoni gesti, azioni e comportamenti predispone la persona alla positività, allo stare bene e di conseguenza alla salute…

Masaru Emoto  parlava di acqua, di memoria dell’acqua … in molti lo hanno criticato, ma ci fa comunque riflettere..

Come risuoniamo davanti a una persona adulta che in una situazione di gruppo formale si sdraia su un divano con le gambe su un bracciolo? Oppure entriamo nel bagno delle donne e troviamo di tutto per terra? Come risuoniamo davanti a un bambino che non ha limiti? Come si può sentire, come può stare  un bambino a cui non vengono fatti riconoscere i propri limiti?

Buona educazione quindi non è semplicemente  mettere in pratica una serie di comportamenti stereotipati, ma è semplicemente mettere in pratica una serie di comportamenti consapevoli:
Buttare il mozzicone nel cestino: buona educazione per l’ambiente, per esempio… Salute per il nostro pianeta.
Rispetto nel saluto e nel dialogo: buona educazione relazionale… Salute per gli aspetti psico-affettivi della persona.
Dare limiti e confini ai propri bambini: salute e aiuto per la crescita del nostro futuro…

Buona educazione … Non solo un affermazione antica, da Galateo, ma un obiettivo da raggiungere che la modernità ci ha fatto dimenticare!?!

Buona giornata
Elena Fossati
“Lo Spazio”

Affinità Elettive Raku

Condividere con un vasto pubblico e un linguaggio comune tematiche legate alla Salute e al Benessere.

Accorgersi che tutto è collegato… che tutto è armonia: Raku.

Ritrovarsi a manipolare argilla, creando opere uniche e speciali proprio come siamo noi: il Raku!

Così è accaduto Domenica 4 Settembre e accadrà Domenica 18 quando insieme andremo a colorare, cuocere e vivere il misterioso processo che rende unico un pezzo Raku.

Antonella Natalis ha pubblicato:

http://www.superfluonecessario.it/limportanza-della-manipolazione-tutte-le-etail-corso-raku-lo-spazio/

Io oggi come coordinatrice de “Lo Spazio” vi invito:

 Domenica 18 Settembre al Momento di Cottura della Ceramica Raku,
all’interno del 3^ Corso di Ceramica Raku condotto dal Maestro Enzo Cremone,
con la collaborazione dell’artista di Bovisio Masciago, William Ronchi e con l’artista Roberto Farina.
L’evento avrà luogo dalle 15,00.
Celebreremo inoltre la conclusione dell’estate.
Vi chiediamo conferma di partecipazione scrivendo a info@lospazio.org

Ci sarà anche Superfluonecessario!

Elena Fossati

“Lo Spazio”

Tu chiamale Emozioni!

Ieri sera guardavo il simpatico e interessante film di animazione “Inside Out”, che in modo fantasioso e creativo esprime la corporeità delle nostre emozioni.

Le emozioni “emos-azioni”: azioni del sangue, uno stato fisiologico, legato al corpo, oltre che al mentale (ricordiamo cosa diceva quella bambina nell’articolo di settimana scorsa: “La mente sta nel corpo…”).
Noi spesso infatti connotiamo le emozioni come uno stato mentale, un pensiero e invece esse stanno nel corpo, sono nel corpo; sono modificazioni psico-fisiologiche a stimoli interni, esterni, naturali o appresi – così ci dice anche Wikipedia.
Facciamo un gioco:
Provate a sentire, imaginare dove sentite nel corpo la gioia. la felicità. Immaginate di sentirvi felici, cosa entità nelle gambe, braccia, tronco…. come vi immaginate…
Ora provate a sentire, immaginare di essere arrabbiati,…. dove sentite questa emozione, cosa succede al corpo…
Cosi per la tristezza…
E per concludere proviamo a immaginare il corpo, a sentire e immaginare la calma…

Abbiamo simulato, ma forse ci siamo accorti che le emozioni stanno nel nostro corpo, compreso il nostro pensare l’emozione!

Viviamo in un periodo dove certe emozioni, soprattutto,  vanno controllate o addirittura eliminate (non vogliamo fare provare la rabbia ai bambini… per esempio) e quindi accade che quando non si riesce più a trattenere, controllare un’emozione ,… essa esplode e quando qualcosa esplode fa molto danno, è come un fiume in piena, senza argini naturali che lo incanalino…

E’ davvero importante essere consapevoli, guardare, accogliere le nostre emozioni, anche perché accogliendole e guardandole, vivendole … noi cresciamo senza esserne travolti … altrimenti tutto diventa SPAVENTO, PAURA … ma questa è  un’altra emozione…

Elena Fossati
“Lo Spazio”

Un articolo di qualche mese fa:

http://www.superfluonecessario.it/emozioni-e-bambini/

Relazione Corpo-Mente

Alla base dei nuovi approcci di cura e accompagnamento alla crescita c’è questa relazione fondamentale di base. la relazione corpo-mente.
Come diceva una bambina molti anni fa: “Se il cervello sta nel corpo… la fantasia sta nel cervello… la fantasia è nel corpo!”. I bambini come sempre arrivano prima, perché pensano con il corpo.
A partire dalla Psico-Motricità… a finire con la medicina Psico-Somatica … ci si ritrova a parlare sempre di olismo, di totalità mente corpo e, di corpo radicato in sé e nella realtà, ne abbiamo sentito parlare nella puntata sull’”Embodiment”.
E per rimanere nel tema della II Conferenza EADMT che si terrà nel territorio milanese il prossimo settembre, parlando di danza attraverso la DanzaMovimentoTerapia:
Tratti da un capitolo di “Ascolto! Dunque sono Corpo e movimento per una crescita fisica psichica e spirituale” di Elena Maria Fossati

ASCOLTO! Dunque sono


“La danza è allora una maniera totale di vivere il mondo: è insieme conoscenza, arte e religione.”.
Molti artisti, poeti, yogi, … hanno parlato della danza: un maestro yogi disse che “yoga” vuole dire “unione” e che questa unione possiamo trovarla nella danza; il dio Shiva è il re della danza.
Luciano di Samosata dice che la danza è nata al principio di tutte le cose.
Per Dante (nell’ ultimo canto della divina Commedia) la danza è un’attività superiore dei beati; è “l’ amor che move il sole e l’altre stelle”.
(…) La Danza, dà quindi piena coscienza del proprio corpo perché è un mezzo di espressione globale e diretta; è caratterizzata dal movimento nello spazio e dal ritmo.
E il cerchio si chiude riportandoci ai Neuroni Specchio!

Elena Fossati

“Lo Spazio”

Psicoterapia corporea e DanzaMovimentoTerapia

Un tema alquanto moderno e attuale, misterioso e così semplice da vivere, ma non da spiegare!
Come mai la psicoterapia corporea all’interno di una conferenza europea di DanzaMovimentoTerapia.
Penso che possiamo tralasciare la definizione di psicoterapia, ma se avete qualche dubbio visitate questo sito serio e interessante http://www.crescita-personale.it/psicoterapia/1924/psicoterapia-perché-pagare-per-avere-aiuto/6700/a
La Psicoterapia corporea nasce tra dialoghi e confronti nel periodo freudiano, con William Reich e sviluppa l’aspetto corporeo della psicoterapia, proprio perché la mente è connessa al corpo e il corpo può assumere un importante ruolo nel percorso terapeutico della persona. Il corpo è immediato, arriva subito, comunica ed è intelligente. Attraverso l’espressione del copro, il suo movimento possono emergere memorie profonde e emergendo facilitano il cambiamento e il processo di cura della persona. La DanzaMovimentoTerapia tra le tecniche corporee può diventare un utile strumento all’interno di sedute condotte da uno/una psicoterapeuta corporeo.
Da sempre la danza ha espresso, come tutte le arti, il modo interno dell’artista,… Pensiamo alla danza come l’arte di esprimere se stessi attraverso il movimento…
La psicologia e la danza ad “un passo” si sono incontrate. Carl Gustav Jung ha portato la danza, il movimento libero, la creatività nei suoi percorsi di cura: in USA è particolarmente diffusa, ma anche in Italia e in Europa questa metodologia si sta sviluppando ( e alla II conferenza EADMT avremo molti esponenti italiani e europei che tratteranno attraverso relazioni e faranno sperimentare attraverso il corpo questi argomenti), un incontro tra la danza e la psicoanalisi junghiana. Un metodo conosciuto è definito “movimento autentico”, ossia un’ attività corporea completamente spontanea mediante la quale si possono esprimere i contenuti più profondi che appartengono alla sfera della mente inconscia (Chodorow J., 1998). Questa tecnica si avvicina a una delle tecniche di “immaginazione attiva” con cui si applica la psicoterapia analitica junghiana favorisce l’apertura a tutto ciò che è inconscio sostenuto stimolate dai movimenti naturali.

Elena Fossati

“Lo Spazio”

 

Neuroni specchio a una conferenza!

Terza Puntata.
Oggi trattiamo di Neuroscienze, Questa disciplina si occupa dello studio del sistema nervoso e alla prossima conferenza EADMT organizzata da APID sarà ospite Il Prof. Vittorio Gallese. Tra gli anni ’80 e ’90 del secolo scorso un gruppo di ricercatori dell’Università di Parma (coordinato da Giacomo Rizzolatti e composto da Luciano Fadiga, Leonardo Fogassi, Vittorio Gallese e Giuseppe di Pellegrino) si dedicò allo studio di un’area della corteccia cerebrale deputata al movimento. Questi studi sono stati oggetto di approfondimenti, critiche, discussioni.
Ma per il nostro piccolo mondo cosa sono i neuroni specchio e che importanza hanno?
Paragrafi Tratti da un capitolo di “Ascolto! Dunque sono Corpo e movimento per una crescita fisica psichica e spirituale” di Elena Maria Fossati

ASCOLTO! Dunque sono


Il cervello umano è molto complesso; in esso sono presenti le strutture e le funzioni di esseri meno evoluti, è presente la nostra filogenesi: il “cervello rettile” che al momento della nascita costituisce il 94% della massa cerebrale e che presiede alla regolazione del movimento, all’assunzione della postura, e ai bisogni più primitivi. Il “cervello mammifero”, (…), il “cervello umano”, propriamente detto, forma la corteccia cerebrale, esercita una funzione cognitiva evolutiva in base a fattori genetici, esperienze precedenti e alla memoria. (…)
Le esperienze che noi tutti facciamo, che il bambino-la bambina fanno incidono sulla nostra mente e così eventi del passato spesso continuano ad avere un impatto sul modo di percepire il presente e di costruire il futuro.
A partire dai primi momenti di vita il nostro cervello è in grado di rispondere alle esperienze modificando i collegamenti fra i neuroni, che costituiscono le unità di base del funzionamento cerebrale. Tali connessioni sono fondamentali per il cervello e svolgono un ruolo importante nei processi che permettono di ricordare le esperienze. La struttura del cervello plasma le sue funzioni; le funzioni del cervello e le esperienze generano la rete di connessioni, creando la mente, che definisce ciò che siamo.
(…)
La mente è il risultato delle attività del cervello ed elabora le informazioni in differenti modi: alla base vi sono i sistemi percettivi, come vista, udito; a un livello superiore vi sono le varie forme di intelligenza, linguistica, spaziale, cinestesica, musicale. La nostra percezione influenza il nostro comportamento, i dati provenienti dal mondo esterno vengono da noi elaborati e generano reazioni specifiche. Gli emisferi cerebrali hanno modalità distinte di elaborazione, la separazione permette loro di lavorare in modo quasi indipendente, ma, grazie al corpo calloso che li collega, abbiamo la possibilità di avere uno scambio di informazioni. La modalità destra di elaborazione è olistica, non lineare, visiva, spaziale. Le forme di comunicazione non verbale, il senso integrato del corpo, i modelli mentali del sé, sono processi “governati” dall’emisfero destro. La modalità sinistra è tipicamente lineare, logica, basata sul linguaggio.
(…)
Le esperienze influenzano il modo di percepire il presente, creano modelli mentali del mondo. Le esperienze che integrano le sensazioni, che hanno origine dal nostro corpo e dalle nostre interazioni con gli altri, possono costituire le basi su cui il sé si sviluppa.
(…)
Lo sviluppo di queste aree corticali (in particolare la corteccia orbi- frontale) aiutano a migliorare la percezione di sé e di sé con gli altri. Le esperienze corporee formano le fondamenta per la costruzione del senso del Sé. La possibilità di avere “un tempo e uno spazio speciali” permettono al bambino e alla bambina, all’adulto, in relazione con il conduttore, l’educatore, l’adulto,… di sviluppare una più profonda consapevolezza di sé e di plasmare attivamente le modalità con cui percepiscono e creano la loro vita. Il bambino/a, l’adulto nel setting, nello spazio di movimento, si muovono in uno spazio speciale dove possono permettersi di sperimentare, organizzare, paragonare lunghezze, dimensioni, direzioni, forza,… in questo luogo sperimenteranno anche il tempo: il tempo lineare della vita e la propria storia.
In questo spazio di relazione e di azione il bambino/la bambina apprendono, mettono in relazione percezione ed azione, si crea un collegamento tra azione motoria e percezione: il nostro cervello si attiva attraverso i “neuroni specchio”.
I neuroni specchio sono una classe di neuroni specifici che si attivano sia quando si compie un’azione sia quando la si osserva mentre è compiuta da altri (in particolare tra con- specifici). I neuroni dell’osservatore “rispecchiano” quindi il comportamento dell’osservato, come se stesse compiendo l’azione egli stesso. Questi neuroni sono stati individuati nei primati, in alcuni uccelli e nell’ uomo. Nell’uomo, oltre ad essere localizzati in aree motorie e pre- motorie, si trovano anche nell’area di Broca e nella corteccia parietale inferiore. Alcuni scienziati considerano la scoperta dei neuroni specchio una delle più importanti scoperte delle neuroscienze degli ultimi dieci anni.
L’osservazione diretta dei neuroni specchio è stata più difficile nell’uomo che non nelle scimmie. Mentre in queste ultime si possono osservare i singoli neuroni, nell’uomo si possono osservare le attivazioni solo attraverso variazioni nel flusso sanguigno dovute ad esse. I primi esperimenti con esseri umani, condotti con immagini di azioni (afferrare, ecc.) prodotte graficamente al computer, diedero, infatti, risultati deludenti. La ripetizione degli stessi esperimenti con azioni eseguite e osservate fra persone in carne e ossa diede invece risultati più concreti. Affinando le tecniche di indagine e di “brain imaging” è stata eseguita una localizzazione precisa dei neuroni specchio umani.
(…) Esperimenti condotti dal gruppo del Prof. Vittorio Gallese dimostrano che nell’uomo l’attivazione dell’area di Broca e di altre aree in presenza di azioni complesse (afferrare per mangiare, dare un calcio a un pallone, prendere oggetti per ordinare) è senz’altro collegata al linguaggio in un sistema di “risonanza” più complesso che non quello della scimmia. La differenza sostanziale è che il sistema umano dei neuroni specchio codifica atti motori transitivi e intransitivi, è risultata cioè capace di codificare sia il tipo di azione che la sequenza dei movimenti di cui essa è composta. Nell’uomo non è necessaria una effettiva interazione con gli oggetti: i suoi neuroni-specchio si attivano anche quando l’azione è semplicemente mimata. Anche se il loro ruolo primario rimane quello di comprendere le azioni altrui, il contesto umano è evidentemente più complesso.
(…) Il Prof. Gallese sottolinea che quando osserviamo un nostro simile compiere una certa azione si attivano, nel nostro cervello, le stesse cellule che entrano in funzione quando siamo noi stessi a compiere quel gesto. Questa scoperta suscita nuove riflessioni, perché ha messo in luce come la reciprocità che ci lega all’altro sia una nostra condizione naturale, pre-verbale e pre-razionale.
L’animale umano è un animale sociale, che per crescere e vivere ha, per sua natura, bisogno della relazione – da quella fisica a quella comunicativa – con i propri simili. Uno dei meccanismi fondamentali dell’interazione sociale è l’imitazione. Spesso ci capita di imitare certi gesti, ma non abbiamo idea di come sia possibile farlo, di cosa si debba sapere per imitare. Possiamo imitare l’azione altrui, perché il nostro cervello risuona, per dir così, assieme a quello della persona che stiamo osservando. Si tratta di un meccanismo cerebrale fondamentale, perché permette una sorta di comunicazione non linguistica fra i cervelli. C’è di più: se quel che fai tu è simile a quel che faccio (o potrei fare) io, allora io sono in qualche modo tuo simile, e viceversa. La soggettività umana, ma probabilmente anche quella di animali diversi dall’Uomo e dalla Donna, nasce attraverso meccanismi cerebrali di questo tipo.
Detto altrimenti, l’animale umano scopre se stesso – così come sosteneva Merleau-Ponty , come quel certo corpo che è, quella certa soggettività che è, soltanto attraverso la relazione con l’altro. I neuroni specchio riconoscono le intenzioni altrui. Il Bambino, la Bambina, l’adulto nel gruppo vedono se stesso/a nel movimento dell’altro, entra in contatto con lo stato della mente del compagno, della compagna, creano una sensazione di risonanza, di condivisione di flussi di energia: “Ascoltano!”. Quando si provano sensazioni positive o negative possiamo noi adulti condividere questi stati emozionali e contribuire a rendere queste sensazioni consapevoli. Queste esperienze sono difficili ma molto gratificanti.
“(…)In effetti, le esperienze corporee interagite con il mondo circostante sono le basi dello psichismo, dalle rappresentazioni inconsce alle rappresentazioni coscienti”.
Winnicott
Elena Fossati
“Lo Spazio