Sabato 20 Giugno alle ore 23:43 entreremo nell’estate!
Come ci ricorderemo la primavera 2020, rispetto ad altre primavere passate e dimenticate (se non strettamente collegate alla nostra vita personale)… avremo anche un ricordo particolare di questo solstizio d’estate!
Il solstizio d’estate un momento molto speciale: il giorno più lungo!
Quest’anno Domenica 21 giugno potremo ammirare lo spettacolo dell’alba nel millenario sul sito UNESCO e sulla pagina Facebook @englishheritage
informazioni da https://www.tgtourism.tv/2020/06/stonehenge-lalba-del-solstizio-destate-questanno-si-osserva-in-streaming-94794/
E poi il 21 giugno si celebra la giornata dello Yoga https://www.yogafestival.it/international-yoga-day/#om
E voi come celebrerete il Solstizio d’Estate?
Sarebbe bello raccontarcelo inviandoci foto, video … poesie… racconti!
Io vi racconterò il mio!
E il 27 Giugno celebreremo l’estate danzando con Marta!
Quando parlo di riabilitazione parlo della mia vita professionale iniziata a 20 anni quando, durante il corso di studi universitario alla scuola diretta a fini speciali in terapia della riabilitazione, terapia occupazionale, ho iniziato, oltre a studiare, a lavorare presso un istituto psichiatrico dove si iniziava a parlare di riabilitazione e l’allora medico di reparto, una donna eccezionale, stava organizzando un progetto di riabilitazione con le donne rewsdienti nella comunità terapeutica da lei coordinata.
In questi 30 anni di vita (personale e professionale) il mio percorso di “riabilitatrice”, mi ha fatto intraprendere strade diverse, che mi hanno fatto conoscere, studiare, modalità di approccio alla persona “diversi”, non convenzionali!
Se la riabilitazione è
Dare a una persona che sta sperimentando disabilità o è nelle condizioni future di poterlo sperimentare, una condizione di ottimizzazione dello stato di salute, con un intervento mirato a dove è necessario.
Citazione donata dagli appunti di N.C.
un intervento mirato dove necessario per “ottimizzare la condizione dello stato di salute”, allora l’intervento riabilitativo dovrà essere focalizzato, a mio avviso, sul come fare ciò che si sta facendo, lavarsi, vestirsi, camminare, lavorare… e quindi . l’operatore supporta in modo che sia il soggetto stesso ad acquisire le competenze necessarie, perchè l’obiettivo dell’intervento riabilitativo non è solo la soddisfazione di un bisogno, ma è soprattutto lo sviluppo di risorse che autonomizzino il soggetto! (tratto da appunti di riabilitazione psichiatrica, con la Dott.ssa Manuela Peserico, allora mia docente!).
Nel percorso di crescita professionale per andare verso nuovi approcci riabilitativi, ho incontrato le artiterapie, in particolare la DanzaMovimentoTerapia (di cui ho spesso scritto! Se nella homepage del blog in cerca digitate DanzaMovimentoTerapia troverete video e articoli in merito all’argomento).
Domenica 21 Giugno 2020, organizzato dall’Associazione Aequabilitas, avremo modo di approfondire questo tema RIABILITAZIONE E DANZAMOVIMENTOTERAPIA, accompagnati da me e dalla collega Antonella Marigo, Fisioterapista, DanzaMovimentoTerapeuta e Conduttrice di laboratori espressivi, con una diretta Facebook sula pagina dell’associazione: Aequabilitas Scienze Cultura e Sport http://www.aequabilitas.it/website/index.html
PER ISCRIZIONE: Link diretto: http://www.aequabilitas.it/iscrizioni/eventiS.html per richiesta attestato scrivere a info@aequabilitas.it specificando data e titolo seminario.
La DanzaMovimentoTerapia come descritta nel sito EADMT
… La DanzaMovimentoTerapia (DMT) è definita dall’EADMT come l’uso terapeutico del movimento per favorire l’integrazione emotiva, cognitiva, fisica, spirituale e sociale dell’individuo. La danza come movimento del corpo, espressione creativa e comunicazione, è la componente principale della terapia . Basandosi sul fatto che la mente, il corpo, lo stato emotivo e le relazioni sono correlati, i movimenti del corpo forniscono simultaneamente i mezzi di valutazione e le modalità di intervento per la DMT.
La Mindfulness non fa miracoli, (…) Ma “fa il miracolo” di ritrovare la consapevolezza di camminare sulla terra, di sentire i profumi, di ascoltare i suoni, di gustare il cibo, di vedere quello che c’è e di non vedere quello che non c’è. E consentire alle persone di far nuovamente, o per la prima volta, l’esperienza di essere vive.
Gherardo Amadei (2013, pagina 79)*
*Amadei G., Mindfulness.Essere consapevoli, Il Mulino, Bologna, 2013
Questo è ciò che sto pensando per il percorso Mindfulness che dal prossimo 22 giugno condurrò a “Lo Spazio” www.lospazio.org .
In questo particolare momento di impegno per tutti è importante prenderci cura di noi, dandoci una protezione, un’energia, data dalla consapevolezza.
Essere Mindful, praticare la Mindfulness non sarà la soluzione ai problemi quotidiani, ma ci darà il potenziale per guardare ai nostri problemi quotidiani da un altro punto di vista: il punto di vista della consapevolezza, della presenza mentale, dell’attenzione al nostro equilibrio emotivo.
Ognuno di noi ha una saggezza interiore, qualcuno la chiama “maestro interiore”, qualcun altro intuito, entriamo in contatto con tutto ciò, partendo proprio da noi.
Vorrei accompagnare le persone nell’estate con alcuni momenti
4 lunedì dove:
METTERE A FUOCO L’OBIETTIVO 22 giugno
OSSERVARE IL CORPO E LA CONSAPEVOLEZZA 29 giugno
SPERIMENTARE SENSAZIONI-EMOZIONI-PENSIERI 6 luglio
VIVERE QUI E ORA: STARE CON QUELLO CHE C’È 13 luglio
Una domenica mattina (19 luglio) insieme per integrare la pratica nella propria vita, perché questa è la finalità: che ciò che sperimentiamo, pratichiamo, acquisiamo… diventi un tratto.
Spesso affermo che se il mio lavoro è ben fatto, lo si nota uscendo dalla porta del mio studio; non basta che la persona che sta facendo un percorso con me stia bene nell’ora che passa con me (anche… a volte non passa nemmeno una bella ora!)… Ciò che è importante è che porti beneficio alla sua vita, quando avrà chiuso la porta del mio studio!
Poi ci saluteremo per lasciare uno spazio alla pausa estiva… e fare decantare … per rivederci a settembre per altri 4 incontri.
Sabato ero sul lago di Garda, un luogo a me molto caro.
Una giornata con gli affetti a me cari e in mezzo all natura, in quanto abbiamo preferito vivere il lago, passeggiando tra due paesi Padenghe e Moniga del Garda che godono di una bellissima passeggiata a ridosso del lago stesso.
In una sosta davanti al lago ho iniziato ad osservare una bella famiglia: genitori e tre figli, di cui il piccolo che avrà avuto circa 8 mesi.
Per caso, perchè attratti dal cane che avevamo con noi (il German Pincher di mia nipote), il bambino più grande si è avvicinato, chiedendole se avrebbe potuto accarezzarla (primo stupore, non scontato, chiedere di potere accarezzare il cane. Oggigiorno molto spesso non accade…). Il bambino inizia ad accarezzare la piccola Cleopatra e il papà e la mamma si avvicinano e iniziamo una conversazione informale… dove chiedo l’età del piccolo e mi complimento dei bambini e del fatto come abbiamo notato una famiglia armoniosa, con bambini vivaci, sereni ed educati…
La signora sorride e mi ringrazia per la mia affermazione, felice di sentirlo in quanto lei medico di Bergamo, ha fatto due mesi e più lontano da casa per l’emergenza Covid-19 e il marito ha vissuto questi mesi da solo con i tre bambini, mentre lei doveva vivere forzatamente fuori casa.
Ci hanno raccontato brevemente dei loro vissuti e di come hanno vissuto questi periodi, ma quello che osservavo era la serenità dei bambini, gli occhi brillanti dei genitori e il piccolino di 9 mesi (che si è trovato senza la mamma improvvisamente) sorridente e gioioso.
Ci siamo poi salutati e ognuno è andato per la propria passeggiata!
Ma è stato un incontro che mi/ci ha fatto riflettere: tanta positività in questo momento, dove sto osservando negatività e indifferenza, dopo un primo periodo dove tutti sembravano dovere rimanere uniti, perchè “ce l’avremmo fatta”, diventando tutti migliori!
Gli incontri della quotidianità mi danno la conferma che attorno a me ci sono persone grandi e piccole, che mi dimostrano che l’umanità ha in sé positività!
“Lo Spazio” e la Casa di Elena e Danilo sono un edificio a basso impatto ambientale e a basso consumo energetico, certificato da #CasaClima Gold and Nature. Un progetto nato dalla passione di Elena e Danilo per l’ambiente e condiviso con i nostri figli (Nicolò e Gaia) e tutto coloro che abitano “Lo Spazio”!
Visita il sito: La casa di Elena e Danilo: www.lospazio.org/abitare
Leggi la pubblicazione (la trovi anche a “Lo Spazio”) che lascia una traccia del progetto e del lavoro svolto per la costruzione dell’edificio: https://ilmiolibro.kataweb.it/libro/arte-e-architettura/97237/la-casa-di-elena-e-danilo/
Visita “Lo Spazio” con il suo progetto “Lo Spazio della Salute” www.lospazio.org
Il video della relazione di Elena Fossati “Lo Spazio della salute: luoghi di benessere e luoghi di malessere. Medicina centrata sulla persona”. Assisi, MedCam 2012
Dopo un fine settimana di conclusione del mese di Maggio, di silenzio, senza scrivere nulla …
Da quando è iniziata questa situazione ho scritto tutti i giorni…
Oggi scrivo:
1 GIUGNO …
Da oggi riprendono le attività di Gruppo per gli Adulti presso “Lo Spazio”, il “mio”, nostro spazio perchè
“Lo Spazio è fatto da coloro che lo abitano”
E.F.
ed esiste perchè lo abitiamo insieme.
Vi confesso che non solo sono in trepidazione per la ripresa, ma sono anche emozionata perchè mi sento responsabile per l’accoglienza dei colleghi e di tutti voi… Il desiderio di stare bene insieme, di farvi stare bene, in un luogo sicuro…
E poi penso ai bambini per cui mi sto organizzando e attivando per cercare di incontrare di nuovo, in sicurezza e accoglienza, al più presto, dando segnali responsabili di ripresa delle attività nella normalità di oggi!
STARE CON QUELLO CHE C’È ORA
Qual è la cosa più importante?
Qual è la persona più importante?
Qual è il momento più importante?
Ci sono diversi racconti vicini e lontani da noi che ci danno risposte a queste domande … Tu trova le tue!
Un racconto di Lev Tolstoj: https://www.elavbrewery.com/it/blog/250-le-tre-domande-racconto-di-lev-tolstoj
Quando nella Fase 1 incontravo la collega ed amica Mila nelle nostre video chiamate, si rifletteva su tematiche come il contatto, la vista, l’isolamento,… le emozioni…
Spesso avete letto mie riflessioni su questi temi proprio qui nel blog…
Negli scorsi giorni si è concretizzato un progetto che vorrei condividere con tutti voi e chiedere il vostro aiuto, se vi va, e la vostra partecipazione!
Usciamo con le mascherine, incontriamo persone con mascherine… Cosa accade quando ci guardiamo? Cosa accade quando vogliamo esprimere emozioni? Cosa leggiamo dell’altra persona che ci parla?
Questo vogliamo condividere con voi…
E di questo voorremo parlare il prossimo 26 giugno in un webinar che sarà creato con tutti noi … dalle nostre foto, espressioni, emozioni “parlate con gli occhi”.
Questo è il nostro progetto e per realizzarlo abbiamo bisogno di te, dei tuoi sguardi, delle tue parole dette con gli occhi!
#BuoniGiorni
Elena
IL PROGETTO: “PARLAMI CON GLI OCCHI”
Nella realtà che il Coronavirus ha cambiato drasticamente, è stata bandita la vicinanza e il contatto tra le persone, a causa di un nemico invisibile che ha reso il mondo intero impotente e fragile. L’essere umano può ritrovare nuove energie e risorse quando riesce a produrre cambiamento dalla crisi. Oggi la distanza può permettere di riscoprire il potere di una vicinanza d’Anima in cui ritrovare Il linguaggio e la comunicazione possibile là dove è stata negata. Oggi il linguaggio degli occhi è lo strumento comunicativo più potente che abbiamo, lo sanno bene gli operatori sanitari che hanno accompagnato i pazienti non solo nella cura, ma anche nella disperata solitudine del non contatto; lo sanno gli occhi di chi non ha potuto guardare gli occhi amati ancora una volta; lo sanno coloro che oggi possono sentire vicino le persone amate attraverso gli occhi virtuali; lo sappiamo noi terapeuti che cerchiamo gli occhi dei nostri pazienti dietro lo schermo. Il linguaggio degli occhi soprattutto oggi è ciò che di più vero, sincero, evidente e corporeo abbiamo per comunicare e soprattutto per dire tutto quello che non possiamo fare col corpo. Parlare con gli occhi oggi è dire anche quando non si trovano le parole. Il parlare con gli occhi è dunque la più alta forma di espressività,
Gli occhi sanno raccontare tutte le Emozioni, anche quando la mimica del volto è coperta da una mascherina, sanno capire quello di cui c’è bisogno, parlano sempre anche quando si vorrebbe che non lo facessero, perché possiedono una loro indipendenza dalla volontà razionale, possono penetrare e lasciarsi penetrare, possono focalizzare o disperdersi nell’infinito, allargarsi o restringersi, aprire o chiudere, fulminare, accarezzare, abbracciare. Tutto ciò è una cosa straordinaria, una magia, una tra le più grandi magie della vita.
Stiamo raccogliendo testimonianze, esempi, osservazioni relative agli occhi e alle emozioni che possono esprimere, per una raccolta di dati utili ad una ricerca sul potenziale espressivo dello sguardo finalizzata allo studio e alla pratica utile nella cura e nelle scienze del comportamento.
Se vuoi partecipare condividi sulla nostra pagina Facebook o via mail immagini di occhi e sguardi associabili alle emozioni, prendendo spunto da quelle primarie: paura, tristezza, gioia, sorpresa, disprezzo, rabbia, disgusto. Dai un titolo allo sguardo!
Ci ritroveremo sul web il 26 giugno per una diretta con Dott.ssa Elena Fossati e Dott.ssa Mila Sanna per introdurci e riflettere sugli sguardi: le emozioni dietro a una mascherina, l’integrazione dei linguaggi, nuovi linguaggi relazionali!
Elena Fossati:
Tecnico della Riabilitazione Psichiatrica, DanzaMovimentoTerapeuta, Operatore Mindfulness
Sono giorni di riflessione, preparativi, controlli,… giorni passati al Mac per organizzare gruppi, rispondere a mail … organizzare…
L’1 giugno si avvicina e, se non ci saranno ulteriori disposizioni del Governo e della Regione Lombardia, “Lo Spazio” riaprirà ai corsi e alle attività di gruppo per il momento per gli adulti.
Yoga- Taiji- Kinesi- Mindfulness-Danze Sacre e Meditative… lentamente riprenderemo a incontrarci… perché ci eravamo lasciati a Febbraio… pur mantenendoci collegati online!
In queste settimane vi salutavo dandoci appuntamento online, restando a casa,….
Ho appena salutato Elisa, dopo la “Merenda Yoga con Elisa”, e che ringrazio per queste settimane di Yoga, restando a casa!
Nelle settimane precedenti abbiamo dato spazio attraverso la DanzaMovimentoterapia alla vista e al con-tatto
L’esperienza corporea di oggi attraverso la DanzaMovimentoTerapia ci permetterà di sentire come possiamo nutrirci, simbolicamente, attraverso l’espressione creativa del nostro corpo e del nostro movimento quotidianamente.
Un’ Esperienza di un semplice movimento come camminare avanti indietro, a destra e a sinistra, per nutrire il nostro corpo fisico… Facendo evolvere questo tipo di movimento in un movimento che si ripete sempre uguale a se stesso nelle direzioni e che possiamo trasformare, attraverso il nostro processo creativo, in una danza, una danza che andando a segnare le direzioni nord, sud, est, ovest va a disegnare una croce, elemento simbolico disegnato dai nostri passi, dalla nostra gestualità…
Creativamente presenti a un ritmo e a un tempo, il movimento e i passi nutrono la nostra spiritualità, disegnando il nostro spazio sacro.