Eccomi con un lungo elenco… per conoscere con un po’ di pazienza e scegliere!
LE TERAPIE BIOLOGICHE: sono le terapie a base di sostanze di origine vegetale, animale, minerale (naturali o di sintesi). Sono le più diffuse, se si considera che queste sostanze sono alla base di sistemi terapeutici delle medicine non convenzionali di cui vi ho parlato settimana scorsa.
– Integratori alimentari: Quantità a volte anche elevate di vitamine, antiossidanti, minerali, aminoacidi sono spesso assunti dalla popolazione per motivi che non sempre sono giustificati. Alcuni studi hanno dimostrato che dosi elevate di vitamine A, C, E o di antiossidanti, possono
interferire con la chemio e la radioterapia.
– Diete: Innumerevoli sono le diete proposte da dietologi, dietisti e non solo.
– Nutrizione orto-molecolare: È una disciplina che si basa sul fabbisogno nutrizionale individuale e viene data grande importanza all’assunzione di cibi integrali, verdure crude, frutta di stagione. Devono essere evitati gli alimenti “lavorati” come i dolciumi, i cibi con i conservanti o le bibite
gasate. Anche questa disciplina si potrebbe inserire a pieno titolo nell’ambito della medicina preventiva.
– Floriterapia di Bach: Ha molti punti in comune con l’omeopatia e con le terapie energetiche. Utilizzata per gli squilibri dell’anima, del carattere per migliorare certi atteggiamenti psicologici sbagliati. Eduard Bach descrisse un repertorio di 38 essenze floreali in casi come paura, bisogno d’affetto, insicurezza, scoraggiamento. Chi soffre di patologie molto gravi, ha quasi sempre uno sconvolgimento anche emotivo e queste essenze floreali potrebbero agire sulla componente psico-affettiva, così duramente messa alla prova.
– Medicina spagirica: Ha origini antiche e ha subito l’influenza dell’alchimia, e Paracelso può essere considerato l’ispiratore. Ogni sostanza ha un aspetto riferibile agli aspetti alchemici di
sale, zolfo o mercurio. Idee di tipo olistico hanno ispirato questo tipo di medicina: fondamentale è il rapporto tra microcosmo e macrocosmo, viene riconosciuta la forza e la sacralità della natura, nonché la capacità di autoguarigione dell’uomo.
LE MANIPOLAZIONI FISICHE E GINNASTICHE: il paziente, prima di essere sottoposto a manipolazioni o di praticare qualsiasi tipo di ginnastica, dovrebbe ascoltare sempre l’opinione del medico curante. Anche queste pratiche presentano delle controindicazioni: osteoporosi grave, flebite, elevata difficoltà ai movimenti attivi, ernia del disco, tumori e infezioni alle ossa, ferite aperte, micosi o altre malattie cutanee infettive. Chi sta molto male si potrebbe avvalere di queste terapie fisiche, ma di volta in volta si valuterà la possibilità dell’utilizzo:
– Chiropratica: Questo tipo di manipolazione viene applicata su muscoli, articolazioni, ossa, cartilagini, legamenti e tendini. Il cosiddetto “aggiustamento” vertebrale è solo un aspetto della disciplina, secondo cui lo stato di salute di una persona dipende da una sana struttura corporea e un’errata postura o una dislocazione vertebrale possono dare problemi locali ma anche a distanza.
– Osteopatia: È lo studio di tutte quelle disfunzioni organiche funzionali o strutturali che possono coinvolgere l’intero apparato muscolo-scheletrico. Molte patologie sono considerate conseguenza di errori nella postura o nell’allineamento delle articolazioni del paziente, errori che portano a tensioni muscolari. Il corpo viene visto come un’unità morfofunzionale che ha una sua capacità di auto guarigione; la struttura influenza la funzione ed è fondamentale una corretta vascolarizzazione arteriosa. L’aspetto unitario della persona viene ad essere ribadito e la “lesione” è conseguenza di una limitazione del movimento dei liquidi vitali, delle fasce muscolari e delle articolazioni. L’osteopata va a cercare “il punto debole” della struttura corporea, per riportare il paziente allo stato di salute.
– Massaggi: Favoriscono il rilassamento, alleviano il dolore fisico e, non ultimo, risultano di grande conforto psicologico specie per pazienti lungamente costretti a letto. Esistono molti tipi di massaggio, quali:
– il tuina, massaggio vivace associato a movimenti passivi delle articolazioni (parte integrante della MTC) che segue alcuni principi dell’agopuntura, e il cui obiettivo è far circolare meglio l’energia vitale;
– lo shiatsu, giapponese ma probabilmente derivato dalla MTC, che può essere un massaggio vigoroso, oppure fatto su punti dell’agopuntura (digitopressione) il tutto per favorire la circolazione del Qi (energia vitale);
– la riflessologia plantare, conosciuta dalle antiche civiltà della Cina, India ed Egitto, massaggio che stimola con i pollici alcuni punti precisi della pianta del piede (il manipolatore agirebbe su alcune funzioni dell’organismo, secondo una fisiologia basata sui principi dei meridiani della MTC); è descritta una vera e propria mappatura dei vari organi sulla pianta dei piedi che ricorda “l’Homunculus” dei testi di anatomia;
– il linfodrenaggio manuale che favorisce la mobilizzazione del liquido presente nei vasi linfatici, soprattutto degli arti, quindi il deflusso a livello interstiziale evitando così la stasi linfatica; è utile nei pazienti con lunga degenza a letto e in medicina riabilitativa.
– il trattamento ayurvedico, che prende origine dalla tradizione indù e si basa su tipiche tecniche e l’uso di oli vegetali.
La Kinesiologia, invece, oltre ad essere una terapeutica manipolativa, è una vera e propria tecnica diagnostica: viene ipotizzata una forma di comunicazione, una rete interconnessa, tra il nostro sistema muscolo-scheletrico, la nostra mente e i nostri organi. Si può così risalire ad una precisa diagnosi d’organo malato o ad un più o meno celato conflitto interiore attraverso il “test muscolare kinesiologico”.
– Ginnastiche: Accenno solo a tre tipi di ginnastiche abbastanza famose in questo periodo anche in Italia. Il tai chi fa parte della MTC ed è in fondo un’arte marziale. Si basa sul controllo dei movimenti, della respirazione, della mente. Attraverso una grande concentrazione, una “meditazione in movimento”, si fanno lenti e controllati gesti che dovrebbero portare ad un riequilibrio del Qi. Esistono varie scuole. Anche il Qi gong è di origine cinese, ma è molto più statico rispetto al tai chi. Potrebbe far parte del gruppo degli interventi sulla connessione mente-corpo, poiché si basa su tutta una serie di posture, unite ad una notevole concentrazione mentale e ad un particolare tipo di respirazione.
LA MEDICINA ENERGETICA: È chiamata anche bioenergetica o medicina vibrazionale (17). Viene ipotizzata l’esistenza di campi energetici che agiscono sull’entità umana. Questi cosiddetti biocampi sarebbero in relazione con sette strutture energetiche umane, denominate secondo la tradizione indù chakra (in Occidente spesso definiti anche Fiori di Loto). I chakra sarebbero in relazione con sette ghiandole endocrine: la midollare del surrene, le gonadi, il pancreas, il timo, la tiroide, l’ipofisi, l’epifisi.
Tra le cosiddette medicine energetiche ne illustriamo alcune:
– Pranoterapia (tocco terapeutico): Alcune persone, i pranoterapeuti, sembra che abbiano la capacità, per mezzo soprattutto delle proprie mani, di influenzare il campo bioenergetico dell’entità umana. Esistono parecchi studi scientifici sull’argomento che cercano di approfondire delle conoscenze su un argomento che pone molti interrogativi. C’è ovviamente il rischio della sopravvalutazione di tanti millantatori. Le associazioni italiane del settore hanno richiesto una regolamentazione delle discipline bio-naturali e l’istituzione di codici e di un vero e proprio esame per essere considerato pranoterapeuta.
– Reiki: Può essere considerata una forma di pranoterapia di origine orientale. Si parla di “canalizzazione dell’energia cosmica”; è alquanto avvolta nel mistero e solo chi ha accesso alle varie scuole può conoscerne i segreti e le varie sfumature.
– Cromoterapia: Nell’antico Egitto e poi tra gli antichi greci e romani si praticava l’elioterapia. Anche oggi alcune patologie come la psoriasi o l’osteoporosi risentono positivamente della luce solare. Nella tradizione millenaria di Cina e India l’esposizione ad uno dei sette colori dell’iride sembra potesse influenzare la salute dell’uomo. Nella medicina ayurvedica si ipotizza una correlazione tra i sette colori che si ottengono dalla luce del sole e i sette chakra; anche in questo campo gli studi scientifici sono in continuo aumento. Un tipo particolare di cromoterapia può essere considerata la mirror therapy o terapia con gli specchi: il paziente viene illuminato da una luce riflessa da specchi incisi con disegni o simboli.
– Cristalloterapia: Con questa forma di terapia si ipotizza che certi cristalli (ma anche alcune pietre o metalli) possano riequilibrare il campo energetico umano, attraverso l’affinità del cristallo stesso con uno dei sette chakra principali.
– Magnetoterapia: Anche in questo caso si ipotizza un’affinità dei magneti per uno dei sette chakra.
Ricordiamo l’assoluta controindicazione in gravidanza e per i portatori di pacemaker o protesi metalliche.
INTERVENTI SULLA CONNESSIONE MENTE-CORPO
La cosiddetta mind-body medicine, è rappresentata da una serie di interventi sulla componente psichica umana, che possono influenzare positivamente alcune problematiche fisiche psico-fisiche, come ad esempio il dolore e l’ansia. Questo gruppo di pratiche è ultimamente al centro dell’interesse di molti ricercatori e scienze come la Psiconeuroendocrinoimmunologia (PNEI) o la psicosomatica sono alla base di conoscenze che si rifanno al concetto ippocratico della capacità di autoguarigione dell’uomo e, in generale all’influenza della psiche sul corpo. Tra gli interventi sulla connessione mente-corpo i più importanti sono:
– Yoga: È parte integrante della medicina ayurvedica. Il termine sanscrito significa legame e sottintende ad un’unione della componente fisica, psichica e spirituale dell’uomo attraverso il rilassamento, esercizi di respirazione, posture particolari, ripetizione di mantra. Esistono varie scuole e maestri: hatha-yoga, detto anche yoga fisico, tende a controllare le componenti corporee; col raja-yoga, che è molto più mentale, si cerca di potenziare il pensiero; il bhakti-yoga ha nella estrema devozione verso la divinità il suo nucleo centrale; il kundalini-yoga è molto praticato in occidente dove rappresenta un valido aiuto per chi conduce una vita frenetica. Ricordiamo infine Yogananda (1893-1952) col kriyayoga e Aurobindo (1872-1950) con lo yoga integrale, due maestri che hanno diffuso questa pratica in occidente.
– Meditazione: Ha vari punti in comune con lo yoga, il rilassamento, la preghiera: focalizzazione del pensiero su un concetto, un’immagine, una figura spirituale. Un tipo di insegnamento è rappresentato dalla meditazione trascendentale di Maharishi Mahesh yogi.
– Attività creative (In questo settore io introdurrei le ARTITERAPIE e la DanzaMovimentoterapia). Negli ultimi tempi si è venuta a delineare la figura del terapista artistico e/o occupazionale che spesso affianca il medico nella cura di pazienti. Attività come musica, canto, pittura, modellaggio, scultura movimento, danza sono state riscoperte dal mondo scientifico e molte sono le pubblicazioni a riguardo.
– Biofeedback Attraverso un macchinario preposto, si possono gradatamente regolare alcune funzioni fisiologiche come il battito cardiaco, la pressione arteriosa, la vasodilatazione periferica, la tensione muscolare. È considerata una tecnica terapeutica e anche riabilitativa.
– Preghiera: Pregare significa rivolgersi al trascendente con senso di massima devozione. Pregare potrebbe far bene alla salute. Inserendo la parola chiave spirituality nei motori di ricerca di medicina (es. Pubmed), si ottengono oltre 3400 lavori scientifici. Questo filone di ricerca offre nuovi spunti di riflessione per cercare di conoscere l’uomo nella sua totalità e capire se un certo atteggiamento dell’anima può influenzare lo stato di salute: sembra che molti studi lo confermino. Da alcuni anni si possono trovare lavori scientifici che affrontano argomenti come la preghiera per intercessione, i gruppi di preghiera, la fede, la religione, la spiritualità, l’altruismo, il perdono e altro ancora. Vengono approfonditi, ad esempio, il tipo di reazione emotiva, gli aspetti cardiorespiratori, la pressione arteriosa o altri parametri fisici o di laboratorio, misurabili. Numerosi sono i centri di cure palliative che partecipano a questo tipo di studi che mettono sempre in primo piano ciò che attiene alla qualità di vita del paziente. Nel 1146 Santa Ildegarda di Bingen scriveva a San Bernardo descrivendo le vere cause fisiche e spirituali delle malattie (vizi), le medicine e i metodi curativi (digiuno) e diceva che le forze divine (virtù) sono trasmesse all’uomo e diventano efficaci come forza generatrice, protettrice e terapeutica. Se andiamo sul sito della Mayo Clinic (www.mayoclinic.com), nella sezione della salute mentale, ci possiamo imbattere su questo tipo di domanda: “What are the benefits of forgiving someone?”- Quali sono i benefici nel perdonare qualcuno? Alcuni ricercatori si sono interessati all’argomento ed hanno potuto osservare che perdonare stabilizza la pressione arteriosa e i battiti cardiaci, migliora l’umore e i sintomi dell’ansia e della depressione.
Infine il Naturopata che è quell’operatore non-medico che guarda al Ben-Essere della persona, utilizzando tecniche e modi specifici delle T.n.C., educando il cliente e assistendo in equipe il paziente per favorire una migliore qualità della vita. Il Naturopata conosce le T.n.C. all’ interno di una visione olistica di mente, corpo e ambiente. La qualità della vita come bene primario composto da fattori quali la costituzione, l’unità psiche/soma, l’ambiente naturale e culturale in cui l’uomo è inserito, gli aspetti spirituali della vita umana secondo un progetto di salute che, secondo le direttive dell’OMS, vede la stessa definita come uno stato non solo di assenza di malattia ma di completo benessere psicofisico in cui tutte le potenzialità dell’uomo possano esprimersi.
Grazie e sono a vostra disposizione per qualsiasi chiarimento e curiosità