Di nuovo con… ELENA FOSSATI E LE “TERAPIE”, PRATICHE NON CONVENZIONALI

Settimana scorsa vi ho parlato delle Medicine non Convenzionali, le pratiche mediche (esercitabili da medici in Italia). Il mio obiettivo con questi articoli è quello di comprendere i vantaggi e i limiti di ciascuna disciplina riconoscendo tra un’ampia scelta di terapie e trattamenti e sulla base delle evidenze disponibili, quale siano i più appropriati per la persona.

Se quindi abbiamo visto ci sono i sistemi medici strutturati, ci sono anche pratiche, metodologie che in Italia non sono riconosciute e che fanno parte delle discipline bio-naturali, oppure sono metodi di cura biologici; o manipolazioni fisiche e ginnastiche; medicina energetica; interventi sulla connessione mente-corpo.

Non le chiamerò quindi “terapie” perché non sono inserite nelle “terapie sanitarie”, secondo il ministero della salute, le definiremo pratiche non convenzionali, trattamenti, tecniche, metodologie.

Leggi l’articolo in Benessere&Salute  

Alcuni chiarimenti: cosa sono le medicine non convenzionali, chiamate anche medicine complementari,…?

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (in realtà la traduzione sarebbe: organizzazione mondiale della salute) –OMS- ha pubblicato nel 2004 delle linee guida[1] sulle Traditional Medicine/ Complementary and Alternative Medicine (TM/CAM): le medicine tradizionali e complementari.

In questo documento si danno informazioni sulle medicine e sull’efficacia, la sicurezza e le controindicazioni dei prodotti. Si sottolinea che gli operatori devono essere qualificati e registrati ed è incoraggiata l’interazione tra gli operatori tradizionali e i non convenzionali.

Oggi nel mondo occidentale c’è un interesse verso l’approfondimento di queste medicine e sicuramente esso è  dovuto anche alla globalizzazione, dal fatto che stiamo diventando una società multietnica con terapie, religioni ed usanze diverse, per cui se vogliamo convivere bene, è necessario avere la conoscenza di quei concetti, di quelle tradizioni che possono in un primo momento sembrare molto distanti dal nostro modo di pensare.

Quando consideriamo le Medicine non Convenzionali, non bisogna farlo con leggerezza, poiché esistono molte problematiche e perfino dei rischi per la salute. È bene ricordarsi che, ad esempio “non sempre ciò che è naturale è innocuo” e anche un massaggio ha le sue controindicazioni.

E’ bene quindi affidarsi a professionisti iscritti ad Albi professionali; utilizzare i prodotti, se prescritti da professionisti, informando sempre il proprio medico.

In Italia, nonostante le numerose proposte di leggi o di decreti, manca una legislazione chiara e definitiva che regolamenti le  MnC. È  stato redatto un documento ufficiale che suggerisce delle linee guida per l’esercizio delle medicine e delle pratiche non convenzionali “nell’interesse della salute dei cittadini”, per garantire la sicurezza e l’uso appropriato delle prestazioni, e viene fornito un elenco di specialità da considerare “atti medici” e quindi, attenzione si deeve essere medici:

ELENCO DELLE MEDICINE NON CONVENZIONALI

– agopuntura;

– fitoterapia;

– medicina ayurvedica;

– medicina antroposofica;

– medicina omeopatica;

– medicina tradizionale cinese;

– omotossicologia

Le Mnc sono particolarmente apprezzata da coloro che cercano un approccio che considera la persona come un tutto organico (conosciuti i termini olismo, olistico).  Gli utenti sono persone con patologie particolarmente gravi (AIDS, cancro, ecc) oppure persone con malattie relativamente lievi (artrite, mal di schiena, disturbi intestinali, ecc) o affezioni croniche (asma, ipertensione). Ci sono molte ragioni per cui tutti, indipendentemente dal rango sociale e di genere, cercano trattamenti non convenzionali: la necessità di un nuovo rapporto medico-paziente, trattamenti personalizzati, una visione olistica della persona, azioni preventive e per soddisfare ad esigenze individuali (medicina centrata sulla persona inserire ).

Spero di avervi aiutato a comprendere quanto la medicina non convenzionale possa aiutarci.

Vi sono poi pratiche come l’osteopatia, la chiropratica e altre terapie e pratiche non convenzionali che però ancora attualmente non sono riconosciute come atti sanitari, ma come pratiche legate al ben- essere  della persona. Ma di questo ne parleremo la prossima settimana ….


[1] World Health Organization. Guidelines on developing consumer information on proper use of traditional, complementary and alternative medicine. Geneva: WHO; 2004. Disponibile all’indirizzo: www.who.in

Elena Fossati oggi vi parla di Medicine non Convenzionali

In Italia le medicine non convenzionali non sono incluse nel sistema sanitario nazionale (se non in alcune situazioni), ma la popolazione italiana utilizza le diverse pratiche e sempre più i medici ed operatori  le esercitano. Vi è un dibattito sull’efficacia delle cure e la validità delle diverse Medicine non Convenzionali, ma nonostante questo, alcuni servizi sanitari regionali hanno introdotto tali metodologie che interagiscono con la biomedicina (la nostra medicina per intenderci).

Vi è un crescente interesse, in quello che un tempo era una definita un’alternativa rispetto alla medicina ufficiale, poi promossa e chiamata medicina complementare ed ora definita come non-convenzionale.

Ma cosa è la Medicina non Convenzionale? Leggilo nell’articolo in Benessere&Salute

DanzaMovimentoTerapia: un approccio al movimento che guarda alla nostra creatività.

Noi siamo movimento, fin dal grembo materno.

Il movimento ci caratterizza: riconosciamo una persona molto spesso da come cammina, da come si muove, dai suoi gesti!

La creatività ci permette di risolvere i problemi della quotidianità in modo originale, intuitivo, creativo appunto: per esempio quando non troviamo una soluzione razionale a un problema!

La Danza: cosa è la danza? È un’arte che si attua attraverso il movimento! La pittura è un’arte che si esprime attraverso il colore … Possiamo quindi dire che quando esprimiamo la nostra creatività, il nostro mondo interiore, attraverso il movimento creiamo una danza!?!

Noi siamo abituati, ormai da molti anni, secoli, a pensare alla danza come al balletto, a qualcosa di coreografico. Eppure la danza, come mezzo di espressione creativa, ci appartiene: l’uomo, la donna da sempre hanno avuto bisogno di danzare. Se vi capita di andare in Val Camonica, andate a visitare il parco di opere d’arte a cielo aperto, i graffiti, dove c’è anche una scena di danza e che non è la danza che siamo soliti apprezzare.

L’Associazione professionale che in Italia tutela i DanzaMovimentoTerapeuti avrebbe così potuto chiamare questa modalità DANZA MOVIMENTO CREATIVO, dopo le mie affermazioni, invece ha mantenuto il termine TERAPIA, dalla parola inglese “DanceMovementTherapy”.

Perché allora terapia? Pensate che l’uso della danza come rituale terapeutico risale ai primordi della storia umana: ricordiamo gli sciamani e gli uomini-medicina che conducevano danze e rituali terapeutici o di buon auspicio presso le comunità tribali nel mondo ed in particolare nei villaggi dei nativi americani, o se qualcuna di noi ricorda più recentemente la “Taranta”, la “Pizzica” (non solo come balli tradizionali, ma proprio come rituali terapeutici).

Cosa è terapia e terapeutico? Una medicina che ci fa stare bene… Un trattamento, massaggio,… Insomma qualcosa che ci riporta in Salute, che aiuta la nostra salute, che ci fa stare bene (oserei dire in senso lato … magari non per forza ci deve guarire,… ma ci aiuta).

La DanzaMovimentoTerapia aiuta persone adulte e bambini a stare meglio con il proprio corpo, a conoscere il proprio corpo attraverso il movimento; aiuta ad esprimere le proprie emozioni attraverso il movimento (a volte facciamo fatica a parlare delle nostre emozioni). Aiuta a ritrovare la creatività che appartiene a tutti noi e non solo agli artisti o ai bambini.

Viene utilizzata spesso a fianco di percorsi di cura e riabilitazione in psichiatria, in neurologia, in oncologia,… proprio perché come attività aiuta la persona a prendersi cura e a ritrovare il proprio corpo e il proprio movimento.

Viene utilizzata con i bambini/e a scuola, o quando ci sono alcune problematiche perché attraverso l’espressione creativa il bambino è facilitato a scoprire e a dare un nome alle parti del corpo, alle emozioni, ai concetti!

In Italia si parla di DanzaMovimentoTerapia fin dagli anni settanta, ma è una metodologia spesso confusa con altre pratiche e metodi.

Vorrei concludere con le parole che si ritrovano nel sito dell’Associazione Professionale dei DanzaMovimentoTerapeuti Italiani www.apid.it , perché come dico sempre è importante essere tutelati quando intraprendiamo un percorso, andiamo da un professionista, qualsiasi esso sia (chiedete sempre la sua formazione e informatevi!)

“La DanzaMovimentoTerapia, che si collega idealmente ad antiche tradizioni nelle quali la danza era un mezzo fondamentale nelle pratiche di guarigione, ripropone negli attuali contesti clinico-sociali le risorse del processo creativo, della danza e del movimento per promuovere l’integrazione psicofisica e relazionale, il benessere e la qualità della vita della persona. Associata di frequente con altre forme di cura, la DanzaMovimentoTerapia trova applicazione nel trattamento dei numerosi disturbi psichiatrici: dalle psicosi ai disturbi d’ansia e dell’umore, dalle malattie psicosomatiche ai disturbi del comportamento alimentare e alle tossico dipendenze. La DanzaMovimentoTerapia è inoltre una collaudata modalità di approccio a diverse forme di handicap fisico, psichico e sensoriale. Al di là della dimensione terapeutica e riabilitativa, la DanzaMovimentoTerapia esprime anche competenze e tecniche rivolte allo sviluppo delle risorse umane, alla prevenzione del disagio psicosociale, alla formazione e al lavoro educativo. Nei più diversi contesti pubblici e privati (centri diurni, unità riabilitative, comunità terapeutiche, centri socio-educativi, ospedali, studi professionali, carceri, scuole, consultori,…), la DanzaMovimentoTerapia ha trovato terreno fertile per un lavoro basato sull’unità mente-corpo-relazione che incontra immediatamente il bisogno di salute della gente.”.

Io nel mio piccolo porto la DanzaMovimentoTerapia nelle scuole, in centri psichiatrici, svolgo incontri per la terza età; incontri individuali per bambini e adulti con problematiche psico-emotive, psico-somatiche, psico-corporee. Inoltre  conduco incontri per donne (soprattutto) che usano la DanzaMovimentoTerapia come spazio di tempo libero per muoversi, danzare liberamente, conoscersi meglio, essere creative in modi diversi e condividere le proprie emozioni!

Alcuni video:

https://www.youtube.com/watch?v=Gt9OvodlVVw

https://www.youtube.com/watch?v=PJ0cEAtkADk&list=UU1440UVQYgeV6lVZRer1OMA

BAMBINI: PSICOMOTRICITÀ E GIOCO PSICOMOTORIO

Benvenuta Ilaria, pur lavorando molto con i bambini, solitamente per superfluonecessario tratto di adulti. Oggi parliamo di  bambini e bambine, di genitori, di attività e scelte come accompagnamento alla crescita e attività di tempo libero.

I. Ciao Elena,  sono molto contenta di poter parlare con te della psicomotricità.

E. Ci racconti bene di cosa ti occupi?

I. Certo, io mi occupo di far giocare i bambini…. (Ilaria sorride), sono laureata in psicologia poi quasi casualmente ho scoperto la psicomotricità e non l’ho più lasciata. Mi sono formata anche come psicomotricista ed ho iniziato questo lavoro bellissimo. Conduco gruppi educativi di gioco psicomotorio, gruppi di aiuto di terapia psicomotoria e faccio terapia individuale. Mi spiego…

La psicomotricità attraverso il movimento ed il gioco spontaneo permette al bambino di crescere in modo armonico, il bimbo usa il gioco per conoscere, sperimentare, inventare ed imparare a stare bene con le sue emozioni e con quelle degli altri. E’ questa la bellezza della psicomotricità che considera il bambino nella sua globalità, quindi oltre all’aspetto motorio sviluppa quello cognitivo, emotivo e relazionale.

E. Scusa Ilaria ma quindi a tutti i bambini può essere utile la psicomotricità?

I. Grazie Elena per questa domanda, perché è molto importante. Spesso si pensa che la psicomotricità serva solo ai bambini con disagio, ma non è così. La psicomotricità ed in particolare i corsi di gioco educativo sono rivolti a tutti i bambini

E. Chi sono i tuoi clienti?

I. Principalmente bambini fino agli 8 anni, ma faccio interventi nelle scuole anche per bambini più grandi  perché le maestre sono sempre più interessate al supporto che la psicomotricità può dare all’offerta educativa. E poi lavoro con gli adulti, abbiamo gruppi genitori bambini o nonni bambini che possono venire a giocare insieme

E. Sono persone della zona o vengono anche da Milano per seguire i tuoi corsi?

I. Entrambe le cose, io lavoro nella zona di Monza Brianza, ma ho uno studio ed uno spazio anche a Milano

E. Cosa fai in pratica, puoi raccontare che attività proponi?

I. Certo, quando lavoro con i gruppi educativi preparo la sala psicomotoria allestendola con dei materiali neutri, come teli, cerchi, corde, scatole, e grossi moduli di gommapiuma che i bimbi posso usare per costruire…

Si entra in sala tutti insieme e prima di iniziare a giocare, ci sediamo in cerchio, ci salutiamo e condividiamo le regole, cosa molto importante per stare bene insieme. Poi inizia il gioco, i bambini sanno di avere un luogo protetto dove poter usare i materiali, inventare ciò che vogliono, costruire, muoversi, stare con gli altri e vivere le proprie emozioni con il supporto dell’adulto. Sanno anche di avere un tempo, e vengono avvisati quando questo sta per finire in modo che siano pronti ad accettarlo. Dopo la fase centrale della seduta, che è quella più intensa dove il bambino gioca e “si mette in gioco, chiudiamo con una fase più tranquilla dove i bimbi possono fare un disegno, o manipolare della plastilina o verbalizzare insieme agli altri cose è piaciuto fare, con qualcosa quindi che non richieda l’uso di tutto il corpo e che li prepari fisicamente ed emotivamente a chiudere i nostri incontri.

E. Mi sembra interessante e molto bello

I. Si è molto bello, e anche molto impegnativo, ma quando i bambini ti dicono che quello è un posto bellissimo dove venire a giocare vuol dire che hanno avuto quello che meritano: un luogo dove poter esprimere il proprio mondo interiore, sentendosi accolti e valorizzati.

Grazie Ilaria e buon GIOCO  a tutti i bambini e bambine!

 

BENESSERE E BAMBINI CON ELENA FOSSATI

Periodo di scelte: quale attività cercare e proporre ai nostri figli?

Questa no perché a me non piace; questa sì perche tutte le amiche della mia bambina la fanno,… Insomma siamo pronte ad investire in attività di ogni tipo, senza ascoltare i nostri figli e pensare al benessere dei nostri bambini e bambine. Riempiano la settimana di corsi, attività, senza pensare che, soprattutto quando sono piccoli, il GIOCO è la loro attività preferita, il loro lavoro,…

“Il bambino, la bambina giocano con il ritmo e stimolano l’organismo a livello fisiologico e neurologico, affinano lo schema corporeo, attivano l’energia, … creano movimento … creano esperienze che diventeranno pensiero,…” – tratto da “Ascolto! Dunque sono”, Elena Maria Fossati, ilmiolibro.it

Questa settimana parliamo di bambini, di gioco con Ilaria psicologa e psicomotricista.

Poi ogni bambino sceglierà lo sport, l’attività di tempo libero che più gli piace, ma da piccoli diamo loro il tempo di GIOCARE!

Leggi l’intervista in Benessere&Salute

Rimedi della nonna per i raffreddori di ottobre

La mia nonna diceva che se il raffreddore non lo curi dura una settimana e se lo curi dura setta giorni! Per cui è tutto già detto… Ma i sintomi fastidiosi, come il naso che cola, il mal di gola,… possono essere alleviati con alcuni rimedi naturali, antichi e semplici!

Mercoledì sarà il primo giorno di ottobre, questo mese ci ricorda proprio che siamo arrivate in autunno.

Raffreddore:

– prova dei suffumigi con il sale rosa himalayano   (quella in foto nascosta sotto il telo sono io!).

– tisane speziate con zenzero, cannella e chiodi di garofano: gustose e che danno un piccolo aiuto, soprattutto se bevute calde, alle nostre vie respiratorie e detergono la gola (non devono essere bollenti!).

– il miele per dolcificare, se lo vogliamo, la nostra tisana e che aiuta a idratare e ammorbidire la nostra gola.

– Fitoterapia, omeopatia ci vengono incontro, ma ovviamente devono essere prescritte da un medico omeopata e fitoterapeuta.

– Oli essenziali (eucalipto, erbe alpine, lavanda,…)  nel brucia essenze, usateli però con molta attenzione perché sono davvero intensi e soprattutto lontano da bambini sotto i 3 anni.

– per finire una zuppa di miso (non voglio rubare il lavoro al nostro chimico cuoco!). Tutto ciò che è liquido e brodoso è molto utile quando si è raffreddati (ci occorrono liquidi) e poi si racconta che il brodo di pollo sia utile e anche la cipolla…!

E Buon Ottobre:

Le giornate si accorciano, ma il sole è caldo ancora! E’ ricco di energia e nutre il nostro sistema immunitario: facciamone tesoro facendo camminate all’aria aperta!

Questo è il mese in cui la terra si spoglia, cerchiamo anche noi di seguire i ritmi della natura, preparandoci per l’inverno.

Questo mese può essere vissuto in due modi: può essere vissuto in modo affascinante si entra nel regno invernale a poco a poco, attraverso i colori ed il buio, il freddo e il raccoglimento interiore; oppure può essere vissuto con un’atmosfera più malinconica e depressiva a causa dell’umidità e delle giornate più corte.

L’organismo allora sarà più fragile; sarà indispensabile aiutarlo.

Frutta colorata, magari anche a colazione, marmellate, una buona tazza di te’ ci aiutano a fare scorta di difese a partire dal mattino!

Spezie e piante inoltre ci aiutano a rinvigorirci!

(Oggi mi sono permessa di utilizzare alcuni link:  il materiale che troverete è però stato scritto da me, mi permetto di “linkarlo”!)

Chinesiologia e Posturologia, chi erano costoro?!?

Chinesiologia e Posturologia, due parole uno sciogli lingua! Ma cerchiamo di capire… con Luca:

E. Ciao Luca, vorrei proprio parlare con te di POSTUROLOGIA. Ci racconti bene di cosa ti occupi? Cosa è?

L. In quanto Posturologo mi occupo di equilibrare la postura delle persone che si rivolgono a me, per ottenere questo risultato mi avvalgo di diverse tecniche che mirano ad agire sulle cause degli squilibri posturali.

In questo modo è possibile ridurre le tensioni muscolari, causa di fastidi, stanchezza e numerose problematiche.

Il mio metodo di lavoro comprende l’utilizzo della massoterapia, per consentire il rilascio di tensioni muscolari e migliorare il benessere della persona e della chinesiologia, la scienza che studia il movimento umano, per rieducare al corretto movimento e correggere eventuali errori.

E. Chi sono i tuoi clienti?

L. I miei clienti sono persone che avvertono stanchezza, pesantezza e fastidi muscolari e che desiderano migliorare la propria condizione posturale e di salute, ma anche persone che non hanno particolari problemi ma vogliono mantenere o migliorare la propria condizione di benessere e la propria postura.

E. Sono persone della zona o vengono anche da Milano per beneficiare dei tuoi trattamenti?

L. In genere sono persone della zona, ma è capitato alcune volte che persone che lavorano a Milano mi raggiungessero al termine della giornata lavorativa.

E. Di che età parliamo?

L. Non ci sono limiti di età specifici, tranne che in alcune particolari situazioni le attività che propongo sono indicate per tutti.

E. Cosa fai in pratica che attività proponi?

L. Premetto che le attività e le tecniche che adotto sono centrate sui problemi della persona che si rivolge a me, dunque possono variare da persona a persona.

Svolgo sia trattamenti individuali, che corsi di gruppo di rieducazione posturale e motoria; uno degli obiettivi a cui tengo particolarmente  è imparare l’utilizzo corretto della colonna vertebrale per prevenire problematiche future.

Nel mio bagaglio professionale includo tecniche di rieducazione respiratoria, tecniche osteopatiche, cranio – sacrale, massaggio miofasciale, massaggio relax, allungamento muscolare globale decompensato, rieducazione al movimento etc.

Wow, ma quante possibilità per chi ha mal di schiena, mal di testa,… stanchezza, stress.

Come sempre invito tutti e tutte a chiedere e a conoscere il/ la professionista che si prenderà cura di voi. Informatevi sul suo percorso di formazione e professionalità, per non incorrere in situazioni di disagio. E da oggi sappiamo cosa fa il Posturologo, Chinesiologo.

Luca apparentemente giovane ha un’ottima formazione: un Master in Posturologia, una Laurea in Scienze e tecniche delle attività motorie preventive ed adattate e una Laurea in Scienze motorie e dello sport . Inoltre Diploma di Massoterapista ed Idroterapista (MCB), Regione Lombardia ed è Personal fitness trainer.

Mi sembra che Luca di Movimento se ne intenda!

Grazie e se avete domande usate il blog o se invece volete scrivere in privato info@lospazio.org

Elena Fossati e un Chinesiologo, Posturologo

Sdraiata su un lettino, chiacchiero con il mio ospite, Luca, chinesiologo e posturologo, mentre mi sta sollevando una gamba. Specialità e professione assolutamente da conoscere, se non altro per comprendere il significato di questi due termini: CHINESIOLOGIA E POSTUROLOGIA.

Leggi l’articolo in Benessere&Salute