Benessere, Salute… Equinozio d’autunno

Le attività sono riprese, le vacanze dimenticate e a fine settembre si saluta anche il tepore del sole per cedere il passo alla pioggia che accompagnerà gli alberi che si rivestiranno di foglie di molti colori e andranno a sfrondarsi (come è bella la natura). Dopo la vitalità della primavera e il calore dell’estate, tutto inizia pian piano a ritrarsi, come se tutto volesse rientrare nel ventre della terra (miti, tradizioni e leggende ci raccontano dell’autunno) .

E noi con l’arrivo dell’autunno siamo ci sentiamo affaticate, abbiamo cali di memoria, momenti di malinconia e iniziano le prime influenze e raffreddori.

In questa stagione il migliore sostegno arriva dalla natura, quindi diamoci dentro e ci faremo consigliare delle ricette autunnali dal nostro Francesco: uva, zucca, rape, barbabietole, cavoli ricchi di sali minerali e molto depurativi; le noci, che stanno cadendo in questi giorni e che  rigenerano il cervello. Lasciamo andare l’estate e le scorie estive che affaticano il metabolismo e facciamo attenzione al nostro sistema immunitario, senza dimenticare il nostro sistema nervoso.

Succede spesso, in autunno, di attraversare un momento di disorientamento causato dal cambiamento di orari, dal ritorno al lavoro, dai ritmi di vita. Ecco, per esempio,  i fiori di Bach possono aiutare a ritrovare l’energia necessaria per adattarsi con maggiore facilità alle diverse situazioni e ai cambiamenti; una brava floriterapeuta potrà indicarvi i fiori adatti a voi (in un vecchio articolo ho parlato di fiori e danze).

Anche i prodotti fitoterapeutici derivati da piante o altri rimedi, consigliati da un bravo, da una brava fitoterapeuta possono aiutarci a risolvere i piccoli problemi…

Ma per prevenire mangiamo bene: in questa ultima parte dell’anno i frutti e la verdura sono ricchissimi di vitamine e minerali perché hanno in sé tutto il calore dell’estate. Pensiamo all’uva, alle castagne e poi ai Kaki (ultimo frutto ad essere raccolto, dal colore così vivace)

Insomma che sia un buon equinozio di autunno; salutiamo l’estate e diamo il benvenuto all’autunno che viene!

 

 

Elena Fossati, Edizione Straordinaria: Equinozio d’autunno

Elena Fossati con un’uscita straordinaria per prepararci all’equinozio di autunno, che a scuola ci hanno sempre detto essere il 21 Settembre, per tradizione, ma quest’anno cadrà il 23 settembre.

Notte e Giorno con lo stesso numero di ore e poi andremo verso il buio.

Ho così pensato di uscire con un articolo fuori dal programma settimanale  per darci una carica, un po’ di energia … e per dare il benvenuto a una nuova stagione.

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Il Massaggio infantile

Alessia arriva con una bambola, un contenitore con olio da massaggio (naturale alle mandorle dolci), una serie di volantini, un libro, con immagini,… Sono davvero curiosa!

A.Ciao Elena sono molto contenta di dialogare con te in merito al

massaggio infantile.

E. E io Alessia sono molto curiosa e voglio  parlare con te della tua professione così speciale. Ci racconti bene di cosa ti occupi in generale e nello specifico di questo tuo percorso sul Massaggio Infantile, perchè credo interessera a tante mamme che seguono SuperfluoNecessario!

A. Sono una Terapista della Neuro Psicomotricità dell’Età Evolutiva. Ho conseguito poi i titoli di Operatrice Basi Terzi (AIRMT) e di Insegnante di Massaggio Infantile (AIMI). Mi occupo di abilitazione, riabilitazione e prevenzione nei confronti delle disabilità dell’età evolutive. Come Insegnante di Massaggio Infantile svolgo il ruolo di facilitatore nella relazione tra mamma e bambino: i genitori infatti sono i veri esperti del loro bambino!

E. Chi sono le tue i tuoi clienti?

A. I miei clienti sono “personcine” in età evolutiva (0-18 anni). Il massaggio infantile viene invece insegnato ai genitori con bambini da 2 a 12 mesi.

E. Quindi segui bambini/e e ragazzi/e e poi genitori con bebè e sono persone della zona o vengono anche da Milano, Monza,…

A. Sono soprattutto persone abitanti nelle zone limitrofe. io infatti collaboro con centri e strutture pubbliche o private della provincia di Monza e Brianza.

E. Mi piacerebbe sapere cosa fai in un incontro di massaggio infantile…

A. I corsi di massaggio infantile prevedono un percorso di 5 incontri della durata di un’ora. Ciascun incontro è cosi articolato: un momento “rompighiaccio” e rilassamento, insegnamento della sequenza del massaggio, ripetizione dei massaggi, teoria, discussione e conclusione. Il massaggio è un mezzo ideale per favorire il processo di attaccamento e il rapporto affettivo tra i genitori e il proprio bambino. Dal massaggio infatti non traggono benefici solo i bambini ma anche i genitori e l’intera famiglia. Per quanto concerne i bambini il massaggio favorisce l’interazione con l’altro, il rilassamento, il sollievo e stimola tutti i sistemi vitali. La sequenza di massaggio è internazionale, viene cioè insegnata nel medesimo modo in tutte le parti del mondo. Durante i corsi l’insegnante mostra i massaggi su di una bambola e solo i genitori massaggiano il proprio bambino. Il programma IAIM è uno strumento per aiutare i genitori a comprendere meglio il loro bambino e gioirne, per ridurre l’abuso e la depressione post-partum, per rafforzare la fiducia dei genitori  e per ridurre l’isolamento dei neo genitori, proponendo una dimensione di apprendimento sociale e serena.

E. Alessia ti auguro buon massaggio!!! E vorrei tanto essere una partecipante di uno dei tuoi incontri. Grazie e se voi lettori volete saperne di più commentate questo post, oppure se avete domande molto personali potete scrivermi a info@lospazio.org

Un saluto a tutti da Elena!

Elena Fossati e un nuovo incontro: il Massaggio Infantile

Questa settimana tratto un argomento che coinvolge mamma e bebè: una modalità di contatto e di relazione. Il Massaggio Infantile.

Come mamma, 13 anni fa, ho vissuto questi particolari incontri con mia figlia Gaia, che ora ha 14 anni. Sono stati per me molto significativi. Come professionista ritengo che le pratiche di contatto siano davvero utili e immediate. Sicuramente occorre un/a professionista valido/a che ci guidi in questi momenti e che ci aiuti a lasciarci andare nella relazione corporea con i nostri piccoli e piccole. Leggilo in Benessere&Salute

 

Un’intervista: danzare in cerchio per mano

Eccomi seduta questa volta, davanti a un infuso di frutti di bosco,  con Marta Montorfano, Psicomotricista relazionale, danzamovimentoterapeuta e floriterapeuta clinica, conduttrice di danze in cerchio. Solitamente sono in un cerchio di danza per danzare per mano, …

E. Marta ci racconti con le parole…  di cosa ti occupi?

M. La danza è sempre stata una mia grande passione, mi ha aiutata in momenti faticosi e mi ha permesso di rigenerare le energie quando ne avevo bisogno…Avendone vissuto i benefici, sono felice di potermi occupare di danza, ed in particolare con le danze sacre e meditative, della danza come benessere.

Eccoci arrivati a quello di cui mi occupo, organizzo gruppi (differenziati per età ) a cui partecipano persone che hanno voglia di muoversi attraverso danze semplici accessibili a tutti. Il gruppo, il ritmo condiviso, i passi semplici e le musiche coinvolgenti, rendono il momento della danza piacevole e tutti possono sentirsi competenti nella danza pur magari non avendo mai danzato. L’atmosfera che si crea è rilassante e serena, e permette a tutti di rigenerarsi e stare bene

E. Che cosa si intende per danze sacre e meditative?

M. Le danze sacre e meditative provengono dalla tradizione popolare spirituale di vari paesi, compreso il nostro.

La danza offre uno spazio rituale dove simboli e mito consentono ai partecipanti di dialogare con temi quotidiani. Questa possibilità di dialogo, che viene offerta , attraverso la danza, permette lentamente al corpo di sciogliersi , rilassarsi, entrare in un ritmo a misura, un ritmo che sia veramente il proprio.

Si costruisce un tempo, che Mircea Eliade, storico delle religioni, definisce tempo sacro, inteso come tempo fuori dall’ordinario, nel quale la comunità ritualizza gli eventi attraverso la loro “rappresentazione rituale” nella quale danza e corpo sono gli elementi fondamentali.

E. Chi sono le tue clienti (oltre a me!)?

M. Devo dire che nei vari gruppi che ho condotto e che conduco, prevalgono le donne, gli uomini sono in netta minoranza.

Il desiderio maggiore delle persone che partecipano, è quello di “staccare la spina”, ritrovare un ritmo più a misura per sé, rallentare e rilassarsi. Una delle parole che più ritornano nelle restituzioni a fine incontro è “ leggerezza” nei pensieri e nel corpo.

E. Sono persone della zona o vengono anche da Milano per seguire i tuoi corsi?

M. Nei gruppi ci sono persone che arrivano un po’ dovunque. Ci sono addirittura due ragazze che arrivano da Venezia e una da Lugano.  Quando si trova il gruppo e il piacere di danzare è difficile lasciare.

E. Di che età parliamo ?

M. L’età è variabile, del resto danzare fa bene a tutte le età

E. Chi sono le tue clienti più assidue, quelle che partecipano di più e con più entusiasmo?

M. Ancora le donne, dai 25/30 anni in su. Quando provano le danze, si appassionano. Questo perché i passi sono semplici, e fatti con il gruppo seguendo la musica dà molta soddisfazione. Oltre a questo danzare in cerchio tenendosi per mano, sentendosi sostenuti e anche sostenitori, crea sintonia tra i partecipanti, e questo rende speciale il ritrovarsi a ridanzare insieme.

E. Che fai in pratica, che attività proponi?

M. Parto scegliendo un tema che poi sviluppo ( es. abbiamo lavorato seguendo le stagioni, le dee e le loro caratteristiche, il ciclo femminile, la luna…) . In relazione al tema scelgo le danze da proporre, così da creare un viaggio attraverso l’argomento proposto, e poterlo sperimentare.

Dopo un breve momento di chiacchiera iniziale intorno al centro allestito per l’occasione con materiali naturali, iniziamo a danzare dando corpo e forma alla storia attraverso i passi e le musiche. Concludiamo con una danza molto lenta, meditativa, per poi salutarci sempre intorno al nostro centro.

Grazie Marta sei stata precisa e ora vi aspetto tutte per un cerchio di danza insieme…

E vi regalo un video affascinante cliccate qui

 

Elena Fossati con Marta e le danze in cerchio

Secondo incontro con una professionista di una pratica, sempre molto antica come la naturopatia, e a mio avviso, molto affascinante: le danze in cerchio sacre e meditative.

Io pratico le danze in cerchio sacre e meditative come momento per me, per ritrovarmi, per crearmi uno spazio rituale…

Ma leggendo  nella pagina Benessere&Salute commenterete voi!

 

Naturopatia e una Naturopata

Inizierò questi nuovi appuntamenti sulle pratiche non convenzionali  presentandovi la Naturopatia o meglio chiacchierando virtualmente con una naturopata, perché basta digitare Naturopatia e sul web troviamo di tutto e di più! Un approccio antico e forse oggi troppo moderno!
Ho chiacchierato con Daniela che conosco e stimo e vorrei condividere questa chiacchierata nel nostro blog con tutti voi!

Il termine Naturopatia fu coniato dal tedesco Benedict Lust (1872-1945). Egli fece suo il concetto ippocratico della vis medicatrix naturae, cioè della capacità da parte dell’uomo di guarire spontaneamente o di non contrarre malattie, attraverso un corretto stile di vita e l’utilizzo di rimedi che la natura stessa offre.

Daniela è una naturopata che ha deciso di seguire la persona con trattamenti manuali e meno con trattamenti biologici (utilizzo di integratori, tisane, infusi, fiori,…).

Ve la presento:

D. Ciao … sono Daniela Romagnolo e sono molto contenta di dialogare con te in merito alla naturopatia.

E. Daniela mi piacerebbe che tu parlassi della tua professione ai nostri lettori di superfluo necessario: mi/ci  racconti di cosa ti occupi?

D. Mi occupo del benessere della persona nel suo insieme utilizzando tecniche e trattamenti preventivi alternativi per tutte quelle patologie cronico degenerative da stress e da invecchiamento. Il mio scopo non è curare la malattia ma promuovere la salute, il ben-essere della persona. I miei trattamenti sono un insieme di manualità e manovre da poter applicare su clienti di qualsiasi età in base alle proprie esigenze specifiche, fondamentale è recuperare l’equilibrio energetico dell’organismo e ritrovare uno stato di benessere generale.

E. Mi hai appena detto che i tuoi clienti sono di qualsiasi età, so che tu operi nella zona di Monza Brianza, quindi ti muovi in centri della zona, oppure le persone arrivano anche da fuori (es. da Milano…) e tu ti sposti anche lontano dalla Brianza?

D. Seguo persone della zona, clienti individuali, non organizzo per il momento corsi specifici, ma in base alla richiesta della clientela, sarei molto contenta di poter condividere le mie conoscenze con conferenze o incontri di presentazione della mia attività. 

E. Che età anno i tuoi clienti?

D. Al momento ho trattato persone dai vent’anni in su…

E. Che tipo di persone sono quelle che arrivano a farsi seguire da una Naturopata? Perché ci troviamo in un periodo dove tutti vogliono stare bene subito e togliersi il sintomo (il dolore, il malessere,…), per cui sono curiosa…

D. Tutti/e coloro che credono o hanno riscoperto i metodi naturali come prevenzione e promozione alla salute, al recupero dell’energia sia fisica che mentale per affrontare al meglio ogni situazione.

E. La naturopatia offre diverse opportunità: i fiori di Bach (argomento trattato in uno dei primi articoli), oli essenziali, infusi, tisane,… Tu Cosa fai in pratica, cosa proponi?

D. Io soprattutto utilizzo trattamenti di contatto, trattamenti manuali e tecniche bio-naturali, per esempio
– massaggio atletico
– riflessologia plantare
– massaggio spirituale del piede con riequilibrio energetico dei chakra (quello che tu Elena hai provato qualche mese fa)
– trattamento rilassante
– trattamento manuale dei fluidi
– trattamento decontratturante
Ma se ora ti descrivessi ogni tecnica andremmo ad annoiare i lettori!

E. Io ti ringrazio Daniela e se qualcuno desiderasse avere maggiori informazioni nello specifico, scriva personalmente a info@lospazio.org (per messaggi privati) oppure scriva sul nostro blog e cercherò di rispondere ai vostri quesiti e curiosità.

Io personalmente vi consiglio di sperimentare, portando l’attenzione all’operatore, chiedendo la formazione del professionista. Ho provato il massaggio spirituale del piede e la sensazione che ho portato con me è di leggerezza e rilassamento di tutta la persona!

GRAZIE Daniela e alla prossima settimana, con una nuova disciplina, pratica non convenzionale per pensare al nostro ben essere in autunno!

Per rilassare le vie respiratorie

Semplificazione di una Pratica Yoga

Sedetevi a gambe incrociate (come per l’esercizio del 6 agosto), oppure su una sedia con la colonna vertebrale eretta e i piedi completamente appoggiati sul pavimento. Chiudete gli occhi e appoggiate le mani sulle ginocchia. Inspirate dal naso girando la testa oltre la spalla sinistra, espirate girando la testa oltre la spalla destra. Continuate l’esercizio per 1 – 3 minuti. Quindi giratevi con la testa che guarda davanti a voi, fate alcuni respiri profondi e ripetete l’esercizio partendo stavolta dal lato destro del corpo. Sentirete magari l’energia, o  calore espandersi attraverso la gola e il collo.

Per info scrivi a  info@lospazio.org

elena fossati

Una pratica dallo Yoga

Carissime e Carissime,

oggi ci dedicheremo ancora una volta a qualche esercizio esperienziale, una  tecnica derivata dallo yoga  per il nostro relax e per la nostra consapevolezza… Poi da settembre vi parlerò di

Chinesiologia, Terapia Neuropsicomotoria, Naturopatia, etc.

Concedetevi qualche minuto per voi… e cercate di mantenere questa buona abitudine anche nelle prossime settimane!

Ecco qui: http://www.superfluonecessario.it/benessere-salute/

un saluto e ci ritroveremo a settembre

Elena Fossati

Relax e Consapevolezza

Questo esercizio  di rilassamento, da fare magari dopo pranzo,   per fare così un “riposino” … durante questa pausa estiva … è tratto da “Ascolto! Dunque sono” di Elena Maria Fossati, ed. ilmiolibro.it e riprende degli elementi di ”Anatomia Esperienziale”. Per anatomia esperienziale si intende la conoscenza diretta interna e propriocettiva del corpo. E’ una conoscenza che avviene, come spiega il nome stesso, attraverso l’esperienza[1].

Sdraiati supino/a sul letto o sul pavimento, chiudi gli occhi e lascia che le gambe possano rilassarsi distese o piegate l’una contro l’altra. Anche le braccia sono distese morbidamente sul pavimento o appoggiate sopra il torace. Il corpo si abbandona al pavimento che lo sostiene e lo accoglie. Si Porta l’attenzione al respiro (per 3 o 4 respirazioni complete), all’aria che entra e scende sino ai polmoni e, al suo ritorno, come un’onda, ritorna fuori dal naso o dalla bocca, mettendo in relazione esterno, mondo e interno, noi. Poi di lascia andare il respiro automaticamente e di porta l’attenzione alla parte più alta del capo. Sei rilassato/a, ma presente a te stesso/a, porta l’attenzione alle sensazioni che percepisci nel loro corpo a partire dalla testa. Potrebbero essere sensazioni diverse: formicolii, prurito, dolore, calore, pressione, potresti non sentire nulla; rimani in ascolto e va bene così! Partendo appunto dal capo e ripetendo più volte il nome della zona da osservare, per mantenere l’attenzione, sposta poi l’attenzione sul cuoio capelluto, sul viso,…. Scendendo e proseguendo per tutto il corpo sino ai piedi …. Osserva il tuo corpo senza giudizio, ascoltando quello che sta succedendo al tuo corpo, come è in questo momento, senza valutazioni. Il tutto lentamente; avrai bisogno per questa fase di circa 8-10 minuti di tempo, almeno.

Ora puoi vederti completamente dalla testa ai piedi come se ci fosse uno specchio sopra di te … e ritorna all’ascolto del respiro e del suo percorso, per poi riaprire gli occhi. Puoi vivere questo momento di rilassamento senza musica o con un brano scelto appositamente da te per creare uno stato di rilassamento.

Buon riposo e per informazioni e domande puoi scrivere a info@lospazio.org

elena fossati


[1]  Andrea Olsen, Anatomia Esperienziale” Red edizioni, 1196 Como