Stare nel corpo

Oggi uno sguardo ai bambini, alla consapevolezza del loro corpo, ma uno sguardo anche a noi che possiamo vivere questa esperienza con i bambini e per noi stessi.

Ho lavorato e lavoro bambini e con adulti con problemi e fatiche più o meno gravi e toccando con mano le loro problematiche mi sono accorta di quanto il contesto familiare, l’educazione scolastica,… possano influenzare sensibilità, intelligenza, creatività e quindi anche il destino di una persona.

Il XXI secolo vuole dedicare le attenzioni al bambino, alla donna, alle fasce più fragili, ma ci sono ancora alcune contraddizioni, es. come possiamo fare crescere gli adulti di domani in modo consapevole se si preme sulla competitività e sulla produttività? Come possiamo chiedere ale famiglie di stare con i figli, essere partecipi, se dall’altra parte i genitori devono lavorare in modo frenetico? Come possono convivere tecnologia e mondi virtuali, con personaggi che invitano alla salute e allo sport…. Come è possibile non diventare obesi, quando i mass media ci invitano all’oralità….?!?

Sicuramente la crescita del bambino, e anche la nostra crescita, ha bisogno di garanzie da parte degli adulti: libertà, ascolto, presenza, mentale, empatia, sostegni limiti veri.
Stare con un bambino significa essere presente al bambino e intervenire quando è necessario, mettendogli a disposizione un ambiente favorevole all’esplorazione e all’apprendimento spontaneo.

Vorrei oggi fare con voi qualcosa!
Sono semplici giochi, esercizi per il rilassamento da fare insieme ai nostri bambini e andrebbero svolti nelle condizioni ambientali più idonee: in palestra, o in una stanza con la giusta aerazione del luogo, in silenzio o con una musica adeguatamente introdotta. In mancanza di questi presupposti… gli esercizi funzionano lo stesso!!! Se volete intervallare lezioni, momenti particolarmente stressanti a casa,… con esercizi di rilassamento, iniziate a distendervi…

Dopo aver fatto gli abituali esercizi in palestra o dopo una ricreazione particolarmente “dinamica”, magari fatta in giardino, o dopo una giornata intensa con mamma e papà…  invitiamo i bambini a sdraiarsi. Introduciamo il concetto di riposo, calma, tranquillità, cessazione di movimento utilizzando un tono di voce suadente e basso, cantilenante. Magari, perché no, cantiamo una ninna nanna.
Invitate i bambini a sentire il proprio respiro sdraiati a pancia in su, L’ORSSETTO VA SU’ E GIU’.
Spesso il bambino riesce a percepire il rilassamento in forma di contrasto ad intense contrazioni neuro-motorie segmentarie.
Un esercizio per la presa di coscienza del rilassamento contrastato del torace, da eseguire in posizione di decubito prono (sdraiati a pancia in sù): chiediamo ai bambini se sono capaci di tirar fuori lentamente tutta l’aria che hanno nei polmoni. Facciamo ripetere queste espirazioni profonde per 2 minuti.
Un esercizio per la presa di coscienza del rilassamento contrastato degli occhi: chiediamo ai bambini di stringere forte gli occhi e poi di rilasciarli. Facciamo eseguire 5 ripetizioni, intervallate da espirazioni profonde.
Un esercizio per la presa di coscienza del rilassamento contrastato della fronte: come sopra, chiediamo però di aggrottare la fronte e poi distenderla, con 5 ripetizioni intervallate dal rilassamento con profonde espirazioni.
Un esercizio per la presa di coscienza del rilassamento contrastato della bocca: facciamo serrare forte le labbra o i denti e poi rilasciare. Come prima, eseguiamo 5 ripetizioni con il rilassamento accompagnato da espirazioni profonde.
Chiediamo ai bambini se riescono, stando sdraiati in decubito prono, a rilassare il corpo e il viso lasciando che la bocca si apra da sola.
Ora proviamo il rilassamento contrastato relativo alle mani: facciamo serrare forte i pugni e poi rilasciare le mani, distendendo in modo naturale, non teso, le dita.(5 ripetizioni intervallate dal rilassamento con profonde espirazioni)
Facciamo ora stendere forte le gambe, come a volerle allungare; facciamole poi rilassare ed eseguiamo 5 ripetizioni intervallate dal rilassamento con profonde espirazioni.
E poi vorrei concludere con una breve incursione nel mondo della simbologia filosofica, facendovi colorare un Mandala.

Vuoi saperne di più sui Mandala? Cerca nel nostro sito inserendo in Search la parola “Mandala” e troverai una serie di interessanti articolo e mandala da colorare!

Elena Fossati

“Lo Spazio”

 

 

Cosa è un Mandala e come fare un mandala

Ognuno può utilizzare i mandala, ciò che è affascinante dei mandala è la loro semplicità.

I mandala si possono creare o possiamo colorare disegni in vari formati; la dimensione del mandala è una questioni di gusti, di fatto se pensiamo ai mandala dei rosoni gotici, questi originali sono immensi.

mandala
Mandala

Trova un o spazio per fermarti e prendi un foglio bianco oppure stampa una forma in bianco e nero Mandala, che si trova in molti siti internet digitando nei motori di ricerca la parola “Mandala”.

Puoi mettere una musica che ti piace, oppure puoi rimanere in silenzio.

Prendi una scatola di colori: i pastelli sono i più semplici da usare per i principianti, ma potremmo realizzare un mandala anche con sabbie colorate (come fanno i monaci tibetani che poi fanno volare al vento).

Respira e porta la tua attenzione al respiro; guarda il tuo mandala e lasciati portare dalla tua mano che sceglierà il colore giusto per ogni parte del disegno …

Se invece sei più esperto e vuoi creare dal foglio bianco il tuo mandala, puoi usare forme geometriche, oppure puoi prendere spunto dalla natura foglie, frutta, …

L’importante che ti lasci portare nel foglio collocando lentamente le decorazioni, gli elementi scelti dal centro verso il bordo del foglio, oppure dal bordo verso il centro.

Prepara il tuo foglio rotondo o quadrato (due figure simboliche) e poi lasciati portare dalla traccia grafica e dal colore.

Si sono fatte numerose esperienze con i mandala, ma non sono mai state approfondite a livello scientifico, pertanto non rimane che trarre conclusioni dalle singole esperienze. Sicuramente durante le esperienze con i mandala vi sono alcune caratteristiche essenziali: la capacità di emozionare, di unire e di integrare le persone (Jung), caratteristiche così comuni alle culture arcaiche che avevano come tema centrale questo processo di individualizzazione. Se tralasciamo i racconti pervenutici dalle culture arcaiche, sui rituali-mandala, Jung li aveva trovati di aiuto e li tenne in considerazione per tutta la vita.

Mentre colorerete o disegnerete il vostro Mandala compirete dei movimenti, seguirete un certo ordine, colorerete in un certo modo… Scrivetemi perché qui non vi darò indicazioni particolari perché non voglio influenzare il vostro  cerchio magico.

L’utilizzo del mandala con i bambini/e.

I bambini che colorano il mandala si tranquillizzano, si concentrano sulla propria occupazione, si concentrano sull’uso dello spazio. Il silenzio è importante, ma non è facile raggiungere con i bambini, per cui è meglio non ottenerlo con misure disciplinari, sarà il lavoro che li porterà al silenzio, calandosi nel proprio mandala. La forma del mandala, smussa le difficoltà, la forma circolare accoglie tutto anche gli aspetti del bambino difficile, il mandala, con la sua struttura genera ordine, importante per i bambini che dovranno andare alla scuola primaria, accompagnato al divertimento, rende più bella l’esperienza. Se consideriamo che il compito educativo non è solo trasmettere conoscenze, ma aiutare in primis i bambini a rafforzare la propria personalità, per prepararli alla vita,… Il Mandala crea proprio un Cerchio Magico!