IL CORPO NELLA MINDFULNESS: la consapevolezza del movimento

Ho paura di possedere un Corpo –

Ho paura di possedere un’Anima –

Profonda – precaria Proprietà –

Possesso, senza scelta –

Emily Dickinson 

Da alcuni anni porto avanti la mia pratica di Mindfulness e la DanzaMovimentoTerapia. 

Il corpo, la consapevolezza, la relazione mente-corpo sono parte del mio agire personale e professionale: sto nel corpo presente a quello che faccio (almeno cerco di farlo!). 

Il corpo è il protagonista delle nostre azioni.

Il corpo entra in relazione con la consapevolezza del movimento, il corpo entra in relazione con la nostra creatività, con la nostra espressività, con il nostro pensiero.

Il corpo e la mente un tutt’uno nella Minduflness, come pratica formativa che promuove un percorso di consapevolezza attraverso esercizi, posture e anche movimento …

Il corpo e la mente un tutt’uno nella DanzaMovimentoTerapia, che attraverso l’uso del processo creativo, del corpo e del movimento come espressione di sè, richiama in modo evidente l’esperienza di presenza e consapevolezza – Mindfulness.

Non abusare del tuo corpo. 

Impara a trattarlo con rispetto. 

Non fare del tuo corpo un mero strumento. 

Preserva le energie vitali per la realizzazione del sentiero. 

Thich Nhat Hanh

Approfondimenti: 

Info corso “IL CORPO NELLA MINDFULNESS: la consapevolezza del movimento”:

https://www.lospazio.org/le-attivita.html https://www.lospazio.org/doc/dettagli_corso_febbraio_2021_.pdf

Riflessioni sul tema https://elenafossati.wordpress.com/2021/01/20/ri-torniamo-al-corpo/

#BuoniGiorni

Elena

Come praticare con il corpo la Mindfulness

In lingua inglese c’è un termine che io amo molto EMBODIMENT, non così facilmente traducibile in lingua italiana, ma che nella pratica di DanzaMovimentoTerapia, nello Yoga, nel Taiji, nella danza sacra e meditativa e in tutte quelle discipline, pratiche e metodi in cui mente e corpo sono nella consapevolezza, questo temine ben si incarna appunto, ben si attua, si pratica! 

Spesso si sottolinea che la consapevolezza si pratichi con la mente, ma non è così: la consapevolezza la pratichi con la mente-corpo, con tutto il tuo essere. 

In questi giorni passeggio con mio marito, ma mi rendo conto che spesso le mie passeggiate non sono così consapevoli: mi guardo attorno, chiacchiero con lui! Passeggiate piacevoli certamente, ma non proprio di consapevolezza. 

Mi dedico così alla pratica con il corpo della Mindulness con altre modalità a me congeniali, io ti descrivo la mai, ma ti invito a trovare la tua.  

Le tradizionali istruzioni di meditazione Mindfulness da seduti servono per notare quando la mente si è allontanata e riportarla al respiro. 

Nel movimento consapevole, ogni volta che noti di essere stato assorbito dai pensieri, puoi riportare la tua attenzione sulla sensazione dei tuoi piedi sul pavimento, del sudore sulla pelle, del suono del tuo respiro o dello sforzo muscolare richiesto per un tenere un’Asana, una postura, un movimento, qualsiasi sensazione che sia viva per te in quel momento.

Rischiarare la mente attraverso la percezione delle sensazioni del corpo e muoversi con una qualità di presenza invece di guardare l’orologio, o chiacchierare, ti danno un senso di integrazione e incarnazione nel corpo della consapevolezza, la sensazione di EMBODIMENT appunto. 

È un ottimo modo per affrontare la giornata, quasi come se fossi in ritiro di pratica di consapevolezza.

Ho provato una sequenza di movimento consapevole, rielaborata dal lavoro di Cyndi Lee, che ritroverai anche nello yoga se lo pratichi. Prova!

Ho utilizzato questa musica https://youtu.be/e096e5OONeU tratta da Music of Wisdom che mi da emozioni e sensazioni legate a questo periodo dell’anno!

Inizio seduta con le mani sulle ginocchia e inizio a oscillare avanti e indietro a destra e a sinistra per equilibrare il mio peso e trovare la mia verticalità…

Quando ho trovato la mia centratura posso iniziare ad ampliare il mio movimento e quindi a lasciare le mani dalle ginocchia, portarle a terra e iniziando dal coccige, mi lascio sollevare come l’increspatura di un lago , del mare, un movimento a onda che muove la mia colonna vertebrale fino a quando non mi arriccio e mi ritrovo a “4 zampe” come un gatto e così mi sono nell’Asana del Gatto o Gatto-Mucca e inizio a arrotondarmi in un arco di gatto e a invertire la postura (mucca). Se la mente si perde, la riporto indietro notando la mia schiena dove la sento elastica, tesa, spaziosa,…

Sento il movimento e inizio a sperimentarmi e chissà per i praticanti di Yoga potrei entrare nella posizione della montagna, detta anche del cane che guarda in giù… ma io sento i miei piedi che si piantano al suolo e mi danno forza per raddrizzare le mie gambe e sollevare il mio sedere e guardare il mondo a testa in giù con le mie mani ben piantate a terra. 

Sento il mio corpo e guardo la stanza da un altro punto di vista… respiro, sento la forma e poi le mie mani si avvicinano lentamente a i miei piedi e lascio srotolare la colonna vertebra per vertebra, come una collana di perle e mi sollevo nella verticalità sentendo i piedi ben radicati al suolo… E così dalla verticalità posso iniziare a camminare… i miei piedi, le mie gambe… il mio equilibrio… poi mi fermo e lascio scivolare le mie mani lungo le cosce, le ginocchia, i polpacci, le caviglie, mi accarezzo e le mani arrivano ai miei piedi… mi piego sulle ginocchia e noto quando avviene ciò… mi lascio andare nuovamente, le mani verso la terra/pavimento, il collo e la testa che si abbandonano consapevolmente alla forza di gravità … e di nuovo ritorno a osservare il mondo a testa in giù … e spostando una mano sul pavimento, poi l’altra, mi ritrovo di nuovo in Cane rivolto verso il basso, la Montagna. Le mie ginocchia scendono al suolo e ritorno nel gatto… la mia colonna come un’onda si muove e torno a sedermi… le mie mani tronano alle ginocchia e mi fermo!

Come sto ora? Consapevole nel mio essere mente-corpo… 

Fermati e ascolta!

#Buonigiorni 

Elena

Inizio…

Nuvole

Come i pensieri di questo inizio

Vengono…

E vanno!

E.F. 6 Settembre 2020

C’è sempre un inizio: l’inizio della giornata, della settimana, della scuola, di un lavoro, di un compito, di una relazione…

Ci capita spesso di iniziare qualche attività e fare fatica a livello emotivo, avere delle aspettative, i giudizi, i pre-giudizi, … A volte siamo eccitati, altre impauriti,… 

Questi sono giorni di nuovi inizi… Prendiamo atto di ciò e cerchiamo di dare spazio alle sensazioni, alle emozioni, ai pensieri che ci portano questi nuovi inizi; non facciamoci invadere da essi, ma accogliamo e non allontaniamoci da queste sensazioni, emozioni e pensieri. Occupiamoci di questa situazione presente, programmiamo con consapevolezza questi giorni.

Apprendiamo dalla nostra esperienza, come direbbe W. Bion, ma anche come direbbero saggi di culture e tradizioni, vicine lontane da noi.

Oggi da “La lettura”, del Corriere della Sera #458, mi soffermo su una conversazione tra colti e profondi personaggi di estrazione diversa: Simona Argentieri, Eugenio Borgna, Chandra Livia Candiani, Emanuele Coccia, Salvatore Natoli, Antonio Prete, a cura di Paolo di Stefano. Vi invito a leggere questo dibattito di idee per riflettere su questo inizio, che tutti, in modo personale, ma anche insieme stiamo vivendo.

Così mi sono fermata con il corpo con la parola e con la mente, andando a ricordare quello che un anno fa stavo vivendo durante le lezioni del Master presso istituto ILTK di Pomaia, proprio come in questo weekend, con la pratica di Equilibrio Emotivo, condotta da Fabio Fassone e da Joan Dombon: ci soffermavamo sulla motivazione.

Perché sto per fare questa cosa, cosa voglio da questa giornata, come mi appresto  a vivere questa attività, questo compito…

Qual è la mia motivazione?

Su Insight Timer potrete trovare  una pratica sull’Inizio…

Ma ora potete anche esercitarvi con il vostro corpo iniziando a camminare e prestando attenzione a cosa accade ai vostri piedi… E forse prima ancora alla vostra mente…

Cosa accade quando vi fermate, quando iniziate un gesto, un movimento… (la mia anima di DanzaMovimentoTerapeuta!)

È curioso esplorare l’inizio!

#Buonigiorni 

Elena 

Nutrimento con la DanzaMovimentoTerapia

Il Gusto:

Lo abbiamo approcciato attraverso la Mindfulness con l’esperienza di Mindful Eating: https://elenafossati.wordpress.com/2020/05/20/mangiare-unesperienza-sacra-mindful-eating/ 

Nelle settimane precedenti abbiamo dato spazio attraverso la DanzaMovimentoterapia alla vista e al con-tatto

L’esperienza corporea di oggi attraverso la DanzaMovimentoTerapia ci permetterà di sentire come possiamo nutrirci, simbolicamente, attraverso l’espressione creativa del nostro corpo e del nostro movimento quotidianamente.

Un’ Esperienza di un semplice movimento come camminare avanti indietro, a destra e a sinistra, per nutrire il nostro corpo fisico… Facendo evolvere questo tipo di movimento in un movimento che si ripete sempre uguale a se stesso nelle direzioni  e che possiamo trasformare, attraverso il nostro processo creativo, in una danza, una danza che andando a segnare le direzioni nord, sud, est, ovest va a disegnare una croce, elemento simbolico  disegnato dai nostri passi, dalla nostra gestualità…

Creativamente presenti a un ritmo e a un tempo, il movimento e i passi nutrono la nostra spiritualità, disegnando il nostro spazio sacro.

#BuoniGiorni

Elena 

DanzaMovimentoterapia… Sguardi

Potrete leggere molti articoli sulla di DanzaMovimentoTerapia inserendo nel blog nella sezione ricerca il termine… DanzaMovimentoTerapia

Oppure potreste leggere questo articolo pubblicato per la Settimana del Cervello
https://www.settimanadelcervello.it/cervello-corpo-mente-mindfulness-e-danzamovimentoterapia/
o iscrivervi all’incontro Skype del prossimo 22 maggio


https://www.settimanadelcervello.it/event/corpo-mente-cervello-la-mente-spiegata-al-cervello/

Oggi vorrei introdurvi attraverso questa pratica corporea a una attività esperienziale che potrete fare interagendo con il video
https://youtu.be/lTg5y2Jo7bA

Nell’articolo Sguardi… ho dedicato una prima riflessione alle emozioni, alla vista…

Gli occhi sono lo specchio dell’anima?
Cosa comunica il mio sguardo?
Posso accarezzare con gli occhi?
Sono presente allo sguardo, al mio movimento e al mio corpo?

Alleniamoci a tutto questo perché nelle nostre relazioni personali, sociali, professionali gli occhi, sempre più, saranno simbolicamente, le nostre mani, il nostro sorriso,… i nostri abbracci!

#BuoniGiorni

Elena

Psicomotricità e DanzaMovimentoTerapia. Giocare con le forme

Buona Settimana in Fase 2!

Il lunedì è il giorno dedicato ai bambini, ma questo non vuole dire che gli adulti vengono dimenticati! Proprio partecipando alle iniziative con i bambini possiamo ri-scoprire anche qualcosa di noi…

Oggi il protagonista sarà il corpo con la sua creatività:

Attraverso il corpo e la fantasia, faremo entrare la musica nel corpo, la sentiremo e ci trasformeremo… e con questo video potremo farlo insieme.

Attraverso questo video voglio anche salutare tutti i bambini delle scuole dell’infanzia con cui avrei danzato, giocato, creato attraverso il corpo, in questi mesi… Alcuni bambini, forse li rivedrò l’anno prossimo, altri li voglio salutare così… Ricordatevi sempre che la musica è dentro di noi a partire dal nostro ritmo, che ha casa nel nostro cuore…!

Elena Fossati

Poi dalle forme del corpo, con Monica passiamo a giocare con le forme vere e proprie per creare delle figure.

Possiamo prendere dei giornali e giocare a ritagliare forme: rettangoli, quadrati, triangoli,… e creare delle vere opere d’arte… oppure potete prendere oggetti (con l’autorizzazione di mamma e papà) che hanno delle forme, es. una coperta rettangolare, un libro,… lo scotch rotondo … e con queste forme creare delle figure…

Scopri le forme del tuo corpo e dei materiali e crea, figure, sculture,… e inviacele e noi le pubblicheremo!

#BuoniGiorni!

Elena

IN MOVIMENTO

Un venerdì in Movimento, per prepararci al fine settimana!

Uno spazio con il Fisioterapista a casa con Nicolò. Oggi Nicolò ci farà fare della ginnastica posturale per la schiena e il core.

Con me (Elena) DanzaMovimentoTerapia e con-tatto: è molto importante entrare in relazione con nostro il nostro corpo. Attraverso la DanzaMovimentoterapia e la consapevolezza del con-tatto entreremo in una relazione corporea con il nostro movimento.
La pratica è adatta per tutte le età, anche ai bambini insieme ai loro genitori.

Sabato ci ritroveremo in Skype per MediTiAmo!? dalle 18:00 alle 18:45.
Per motivi di sicurezza pur mantenendo l’evento gratuito e per tutti, non divulgheremo più i link sui canali social, ma ve li invieremo dopo vostra conferma di presenza, scrivendoci ed esprimendo il vostro interesse ad aderire agli incontri.

Domenica uno spazio di Danze Sacre e Meditative con Marta riunirà un gruppo di “Donne di Danza” da tutta Italia per un momento di meditazione con la danza, dedicata a tutti noi che in questo momento stiamo vivendo a livello mondiale questa situazione.

#BuoniGiorni

Elena

Movimento e Benessere allaTerza Età

Le restrizioni aumentano, ma tu non fermarti e prenditi cura del tuo corpo, della tua mente e delle tue emozioni! 

Una semplice sequenza di movimenti per la terza età una bella età, da potere fare in casa o all’aperto! 

Elena Fossati, per l’associazione anziani Argento Vivo, da anni propone gruppi di movimento e benssere attraverso la DanzaMovimentoTerapia e ginnastica dolce, Mindfulness e Tecniche di Consapevolezza.

Per Approfondimenti:

Terza età una bella età

Terza età… Movimento e Creatività

Movimento e benessere a tutte le età!

#BuoniGiorni

Elena

Consapevolezza e Ben-Essere in Movimento

“Fermarci e ascoltare la dinamicità del proprio corpo, per ottenere una consapevolezza maggiore del proprio stato di salute e prevenire problematiche tipiche causate da incorretti stili di vita!”.

Simone Barlassina, Massoterapista “Lo Spazio”

Questi sono giorni in cui non possiamo accedere a palestre, piscine, centri per il benessere. Anche il Massoterapista Simone che da anni collabora con me a “Lo Spazio”  non può condurre il suo gruppo. 

Penso sia interessante osservarci e riflettere su quanto abbiamo portato con noi in tutti questi mesi e anni che ci siamo dedicati al nostro ben-essere: cosa ho imparato, quali consapevolezze ho acquisito?

Come terapisti il nostro obiettivo non è solo fare stare bene le persone nell’ora di corso, di terapia, durante l’attività (questo anche certamente), il nostro scopo è però farti/farvi stare bene quando uscite dall’attività, dalla terapia. Potrà succedere che proprio perché starete bene, ci saluterete e andrete a sperimentare altro e noi (sembra strano) saremo felici con voi, perché avremo fatto il nostro lavoro! 

L’esperienza

Le nostre attività si basano sull’esperienza proprio perché, attraverso una serie di esperienze impariamo ad ascoltare il nostro corpo acquisendo una consapevolezza ed una conoscenza basilare delle strutture e funzioni del corpo una consapevolezza di ciò che accade all’interno del corpo.

E tu sei consapevole del tuo corpo? 

L’esperienza ci fa essere consapevoli che tutto cambia, che tutto è in movimento (nel Buddhismo: che tutto è impermanente). Tutto scorre. Tutto si muove. Dove c’è vita c’è movimento, c’è azione, c’è energia.

Mi piace sempre riprendere le parole di Aristotele: 

“La vita è movimento, il movimento è vita”.

 Ἀριστοτέλης, Aristotélēs -Stagira 384 o 383 A.C. – Calcide 322 A.C.

Il movimento

L’apparente inerzia della materia, a livello atomico, è un vorticoso movimento di energia.

In natura vi è un continuo movimento, continue metamorfosi e un perenne rinnovarsi di tutte le cose: pensiamo al mare, alle stagioni, ai ritmi biologici.
Se lo riflettiamo nella nostra vita, quanto più dinamismo viviamo, quanto più movimento vi introduciamo, tanto più ci sentiamo energici e vitali; ciò accade non solo relativamente al movimento fisico o ad un continuo stato di agitazione cinetica, ma anche nel mutamento delle sensazioni, nell’alternanza di sentimenti opposti , nei pensieri che vanno e vengono, in tutti i movimenti interni ed esterni.

Perché è proprio così: quando facciamo un passo non siamo più nello stesso posto di prima.
Il senso più profondo del movimento è dunque l’atto del cambiare.
Perché a volte perdiamo la fluidità spontanea del cambiamento?
Perché talvolta tendiamo a cristallizzarci nei comportamenti come negli atteggiamenti?

L’inerzia

L’inerzia, che in fisica è la tendenza della materia a non modificare il suo stato di quiete o di moto uniforme, forse è la radice più profonda della difficoltà di cambiare. Inerzia non è soltanto immobilismo, è anche il ripetitivo, meccanico movimento nel quale la nostra energia si addormenta in una routine inutile e a volte non più funzionale.
L’inerzia risponde anche ad una tendenza al risparmio: l’azione o la reazione, più volte sperimentata, evita lo sforzo di cercare qualcosa di diverso, che ci metterebbe di fronte a situazioni nuove che dovremmo imparare a gestire con impegno e presenza (la nostra zona comfort).
La ripetitività può quindi risultare anche comoda per la routine di tutti i giorni, dando un ritmo alla nostra esistenza che può così procedere automaticamente

È bene comunque sottolineare che l’inerzia, peraltro, è una qualità essenziale e necessaria in quanto rappresenta la staticità che consente il mantenimento della forma di qualsiasi cosa.

L’energia

In natura convivono armonicamente questi due opposti principi: quello del movimento, della trasformazione continua di energia e quello dell’inerzia.

E noi esseri umani ci troviamo a confrontarci con queste due forze: a volte siamo energia in movimento, a volte stiamo apparentemente fermi.

Un’energia non materiale!

Come c’è nella natura, c’è anche in noi, esseri umani.

Dunque la nostra stessa vita dipende da forze, da energie che non possiamo toccare, ma che possiamo sentire.

Proprio come le stelle trasformano l’energia della fusione atomica in luce e calore, le piante trasformano l’energia della luce solare in zuccheri, noi esseri umani abbiamo la possibilità di trasformare energie emozionali, spirituali e mentali in molti modi diversi: dall’uso di forze distruttive, all’arte. Possiamo dunque dire che tutte le relazioni che creiamo nascono con un scambio di energia più o meno consapevole.

Più saremo consapevoli della nostra forza energetica, più avvertiremo questa energia sottile e dinamica circolante in tutto il corpo che pulsa ritmicamente, più saremo portati all’azione.
E tu sei consapevole della tua energia? 

Prenditi un tempo oggi per sentire la tua energia, la tua inerzia, il tuo movimento, la tua esperienza, senza giudizio, con consapevolezza! 

A domani! 

#Buonigiorni

Elena e Simone 

Ringrazio Simone Barlassina per la collaborazione nella stesura dell’articolo: http://www.lospazio.org/i-professionisti.html

Movimento e benessere a tutte le età!

Movimento e benessere a tutte le età!

A tutte le età l’attività fisica, soprattutto se guidata da professionisti formati, è benessere.

Foto di Elena Fossati

Anche “quotidianosanità” ci riporta nell’articolo, che potete visionare a questo link:

http://www.quotidianosanita.it/scienza-e-farmaci/articolo.php?articolo_id=70123&fr=n

(…) l’importanza dell’attività fisica guidata per tutte le età, soprattutto nella terza età. 

Fare attività fisica guidata e mirata, oltre a camminare (attività aerobica), attività utile per tutti, se non ci sono controindicazioni da parte del medico, consente alla persona di attivare il proprio corpo globalmente in modo anaerobico, eseguendo attività di sforzo contenuto e di leggera fatica. 

Queste attività, esercizi, movimenti mirano, in tutte le diverse discipline, al rafforzamento muscolare, al corretto movimento degli arti inferiori e superiori, del tronco e del capo. I professionisti seguono i partecipanti indicando e mostrando gli esercizi, i movimenti e insegnando tecniche di respirazione. 

Le discipline si differenziano per la metodologia di riferimento e per le loro origini. Ogni disciplina ha delle sue peculiarità; sicuramente per ogni metodo è fondamentale la preparazione del professionista. 

Per concludere se fare movimento, attività fisica guidata, è utile sia nella prevenzione, per una vita in salute, che nell’accompagnamento nella cura di alcune patologie, è indispensabile informarsi sui conduttori che vi guideranno nei vostri incontri di gruppo o individuali. Chiedete i loro titoli di studio, la loro formazione,… Chiedete di potere provare l’attività, prima di iscrivervi e soprattutto condividete con loro le vostre problematiche e difficoltà. 

E a tutti buona attività fisica, buon movimento e benessere! 

Per approfondire:

https://www.superfluonecessario.it/terza-eta-movimento-e-creativita/

Elena Fossati

“Lo Spazio”