3 stagiste e le Professioni Sanitarie!

Non avrei mai pensato di raccontarvi delle professioni sanitarie in questo Blog, ma conoscere tre giovani ragazze che, determinate a conoscere e a orientarsi nella scelta dei loro percorsi universitari, stanno vivendo un’esperienza di stage presso “Lo Spazio”, mi ha fatto pensare di condividere con voi e con loro un articolo a più mani.

Benedetta, Chiara e Melania (in ordine alfabetico!) sono tre ragazze che hanno concluso la 4^ Liceo Scientifico presso l’Istituto Iris Versari di Cesano Maderno e che hanno deciso di intraprendere 15 giorni di stage “Alternanza Scuola-Lavoro”.

Il dibattito professioni Sanitarie, Professioni non riconosciute, terapie, pratiche corporee tradizionali e non convenzionali, è molto acceso nel nostro Paese, ma sembra non riuscire a trovare una soluzione.

Oggi vorrei condividere con tutti i lettori e le lettrici di Superfluonecessario i loro punti di vista. Ricordiamoci che i giovani sono il nostro futuro e penso che sia positivo e propositivo ascoltarli!

Benedetta e il Ben-Essere:

“Lo Spazio “ è un centro che propugna al benessere del corpo attraverso la medicina non convenzionale. Con ben-essere “stare bene” o “esistere bene” si intende proprio il senso etimologico della parola, ovvero lo stato che coinvolge tutti gli aspetti dell’essere umano e che caratterizza la qualità della vita di ogni singola persona.
Dunque a “Lo Spazio” i vari professionisti, che collaborano tra di loro formando una vera e propria rete, mettono al centro del loro lavoro la persona con il suo CORPO e il suo MOVIMENTO, cercando di portare giovamento a questo attraverso tecniche che non si basano solo sulla medicina tradizionale/convenzionale.
Il paziente dunque viene visto nella sua totalità e non solo nella sua patologia.
Presso “Lo Spazio” vi sono diverse discipline che, con tecniche diverse, vogliono raggiungere lo stesso obiettivo: il benessere fisico e psicologico del corpo.
Tra le diverse attività, in quanto stagista, ho avuto l’opportunità di partecipare in modo attivo a: una seduta di Yoga con il maestro Maurizio; una lezione di Vinyasa Flow con Nanh; una lezione di DanzaMovimentoterapia con Elena, proprietaria del centro e una seduta di psicomotricità relazionale con Ilaria.

Yoga
Con il termine Yoga si intende l’unione in perfetto equilibrio di tutte le componenti del corpo. Non è solo una pratica millenaria che fa bene al corpo, postura, respiro e spiritualità, ma è anche uno stile di vita. Ciò che più mi ha colpito di questa pratica sono l’importanza che si dà al respiro, poiché attraverso questo si può raggiungere un perfetto benessere fisico e psicologico, che porta ad un corretto rilassamento; l’importanza che si dà alle diverse parti del corpo, poiché sia all’inizio che alla fine di ogni posizione, ci si ferma per alcuni instanti per cercare di sentire ciò che provano e ciò che hanno provato tutte quelle parti che sono state interessate durante lo svolgimento della postura.

Vinyasa Flow
Vinyasa è un termine che descrive la coordinazione tra respiro e movimento: Flow indica il passaggio lento ed elegante tra una posizione e l’altra. È proprio questo quello che più mi ha colpito, ovvero la dolcezza nel passare da una postura all’altra ( che può essere più o meno faticosa) in perfetta armonia con il respiro

Danzamovimentoterapia
Con DMT si intende il benessere fisico, psicologico e sociale non caratterizzato solo dall’assenza di malattia, ma anche da un equilibrio tra le diverse componenti del singolo individuo. Durante questa “lezione”, la mia attenzione è stata richiamata soprattutto dalla musica e dal suo ritmo e, come questa, attraverso la danza o semplice movimenti del corpo possono far sentire meglio una persona e anche se per pochi minuti possono farla sentire se stessa e a suo agio in uno spazio non molto grande e condiviso con altre persone.

Psicomotricità relazionale
Questa “pratica” considera l’individuo nella sua globalità psicocorporea e all’interno delle sue relazioni, attraverso giochi e attività, per supportare i processi evolutivi dell’infanzia.
Durante questa lezione, non avendo partecipato in modo attivo, ma avendo solamente osservato, ho avuto l’opportunità di capire quale sia l’atteggiamento con cui una psicomotricista si relaziona con il suo cliente.

Lo Spazio non si preoccupa solo del benessere di una persona, ma anche dell’ambiente. La struttura è infatti una “casa passiva”, ovvero l’evoluzione della casa a basso consumo energetico. Tutto ciò è importante, poiché non solo da benessere e comfort all’ambiente, ma grazie al materiale e ai colori utilizzati il cliente riesce a percepire un ambiente accogliente e famigliare subito appena varcata la porta.

Chiara e LE PROFESSIONI SANITARIE
L’ambito sanitario presenta diverse professioni, molte delle quali non conosciamo fino in fondo la loro vera funzione.
L’esperienza che sto vivendo presso ‘Lo Spazio’, studio professionale diventato spazio di cura e di sostegno per bambini e adulti, mi ha dato la possibilità di conoscere in prima persona alcune professioni.
Tra queste troviamo quelle riabilitative:
FISIOTERAPISTA:
Il fisioterapista elabora ed attua gli interventi diretti alla prevenzione, alla valutazione funzionale, alla cura e alla riabilitazione delle patologie o disfunzioni nelle aree della motricità, delle funzioni corticali superiori e di quelle viscerali. Il fisioterapista si occupa dei disturbi conseguenti a eventi patologici di varia natura, congeniti od acquisiti, e l’attività può essere svolta autonomamente o in collaborazione con altre figure sanitarie.
Il fisioterapista, nell’ambito delle proprie competenze:
 -Valuta e individua il bisogno di salute del paziente, se necessario lavorando in équipe multidisciplinare;
 -Pratica autonomamente, con responsabilità e titolarità, attività terapeutica per la rieducazione funzionale delle disabilità motorie, psicomotorie e cognitive, utilizzando terapie fisiche, manuali e occupazionali;
 -Propone l’adozione di ausili, addestra il paziente al loro uso e ne verifica l’efficacia;
 -Verifica le rispondenze della metodologia riabilitativa attuata agli obiettivi di recupero funzionale.
LOGOPEDISTA:
Il logopedista si occupa della prevenzione e della cura delle patologie e dei disturbi della voce, del linguaggio, della comunicazione, della deglutizione e dei disturbi cognitivi connessi. Collabora con il tecnico Audiometrista (area tecnico-diagnostico), il quale svolge con autonomia professionale la propria attività nella prevenzione, valutazione e riabilitazione delle patologie del sistema uditivo, nel rispetto delle attribuzioni e delle competenze diagnostico terapeutiche del medico.
PODOLOGO:
Il podologo tratta gli stati algici del piede, dall’età pediatrica a quella adulta. Rientrano tra le sue competenze la callosità, le deformazioni, le malformazioni e i dismorfismi di piedi e dita. Il suo profilo professionale è stabilito giuridicamente dal 1994. Provvede alla riabilitazione del passo con tecniche riabilitative attive e passive e con l’utilizzo di plantari di tipo posturale. Valuta l’anatomia del piede e la sua funzionalità (in statica e dinamica) con tecniche diagnostiche. Può avvalersi di terapie di natura fisica per la cura delle patologie: le Onde d’urto, gli ultrasuoni, la laser-terapia. Inoltre il podologo trova campo di applicazione delle proprie conoscenze in posturologia, sempre previo master universitario, in quanto il piede è importante per la postura. L’applicazione di stimoli propriocettivi che modulano il segnale degli organi recettoriali del muscolo possono riequilibrare lo squilibrio ed eliminare le tensioni. Infine collabora con i colleghi degli altri ordini medico-sanitari per la gestione delle persone affette da patologie che richiedono un approccio multi-disciplinare.

TECNICO DELLA RIABILITAZIONE PSICHIATRICA:
Si propone la finalità di aiutare le persone, con disabilità psichiatriche, a potenziare il loro funzionamento così da avere successo ed essere soddisfatte nell’ambiente da loro scelto, richiedendo il meno possibile interventi professionali continuativi. Ha il compito di creare dei progetti riabilitativi individualizzati per pazienti psichiatrici. Ci sono diversi principi e valori fondamentali della riabilitazione, tra cui: orientamento sulla persona, funzionamento delle attività quotidiane e il supporto.

TNPEE (TECNICO DELLA NEURO E PSICOMOTRICITÀ DELL’ETA’ EVOLUTIVA):
Svolge l’attività di abilitazione, di riabilitazione e di prevenzione nei confronti delle disabilità dell’età evolutiva (0 – 18 anni).
L’area di intervento del terapista della NPEE è rappresentata dalle disabilità dello sviluppo, intese come quelle situazioni in cui, in conseguenza di una malattia, di un disturbo o di una menomazione, il soggetto presenta difficoltà nell’attualizzazione delle abilità necessarie alle attività e alla partecipazione e alla realizzazione della crescita.
Tra tali disturbi di sviluppo ci sono: i disturbi neurologici, i disturbi sensoriali e i disturbi neuromotori, i disturbi della coordinazione, i ritardi psicomotori e cognitivi, i disturbi dell’attenzione e i disturbi specifici di linguaggio e di apprendimento (in collaborazione con la figura del Logopedista), le sindromi genetiche.
PSICOMOTRICISTA:
Intende supportare i processi evolutivi dell’infanzia, valorizzando il bambino nell’integrazione delle sue componenti emotive, intellettive e corporee, nella specificità del suo mettersi in gioco primariamente attraverso l’azione e l’interazione:
 -Nell’uso dello spazio e degli oggetti;
 -Nell’interazione con l’altro e con gli altri;
 -Nella capacità di rappresentarsi agli altri attraverso il movimento, la parola, il gioco.
Collabora con il TNPEE.
TERAPISTA OCCUPAZIONALE:
Sviluppa, recupera o mantiene le competenze della vita quotidiana e lavorativa delle persone con problemi neurologico-psichiatrici tramite attività. Si occupa di incrementare l’autonomia, l’indipendenza e la partecipazione alle attività quotidiane, lavorative, sociali.

EDUCATORE PROFESSIONALE:
La sua figura si trova tra il terapista occupazionale e il tecnico della riabilitazione psichiatrica. Attua specifici progetti educativi e riabilitativi, nell’ambito di un progetto elaborato da un’equipe multidisciplinare, volti a uno sviluppo equilibrato della personalità con obiettivi educativo/relazionali in un contesto di partecipazione e recupero alla vita quotidiana; cura il positivo inserimento o reinserimento psicosociale dei soggetti in difficoltà.

OPERATORE DI INTERESSE SANITARIO -> MASSOTERAPISTA:
E’ un massaggiatore, figura professionale specifica della sanità italiana, con funzioni serventi e ausiliarie alle professioni sanitarie.
Il massoterapista opera in ausilio e indicazione del medico nei settori della prevenzione, del recupero, del mantenimento e del miglioramento del benessere psico-fisico attraverso il massaggio terapeutico, estetico, applicato allo sport, con modalità differenti a seconda della patologia e dell’età dei pazienti.
Aiuta a risolvere problematiche di tipo muscolare e vascolare con tecniche di base che vengono utilizzate anche da osteopati e fisioterapisti.
Tale operatore, non può porre diagnosi né impostare in autonomia la terapia né effettuare valutazioni funzionali.
Secondo l’ordinamento italiano, fatti salvi i titoli conseguiti nel pregresso ordinamento (nello specifico, entro il 17 marzo 1999), la figura del massoterapista non è più riconducibile a quella del fisioterapista in virtù del differente percorso formativo seguito (del canale universitario, il primo, di carattere regionale e professionale, il secondo).

ARTE AUSILIARIA ALLE PROFESSIONI SANITARIE: MCB (MASSAGGIATORE CAPO BAGNINO STABILIMENTI IDROTERAPICI)
E’ un operatore sanitario, legalmente e ufficialmente riconosciuto in Italia ed Europa e svolge le proprie mansioni nell’ambito del massaggio terapeutico o del benessere. Le sue mansioni sono:
– riabilitare e recuperare funzioni mediante massoterapia (massaggio terapeutico), idroterapia in ausilio alle professioni medico-sanitarie; 
- eseguire attività  di massaggio e manovre meccaniche su organi e tessuti del corpo a fini preventivi, igienici o del benessere; 
- collaborare con le altre figure in ambito sanitario e riabilitativo secondo prescrizione medica.

OSTEOPATA:
Pratica terapie manuali per la diagnosi e il trattamento, volta a riportare in fisiologia una condizione fisica alterata; ciò significa che si occupa di ripristinare lo stato e l’equilibrio generale del corpo, le funzioni e il benessere attraverso tecniche di manipolazione ( articolari, viscerali, craniali). L’osteopatia presenta sette principi fondamentali:
-Il corpo è una unità. (visione olistica)
-La struttura e la funzione sono reciprocamente inter-correlate.
-Il corpo possiede dei meccanismi di autoregolazione e autoguarigione (omeostasi).
-Quando la normale adattabilità è interrotta, o quando dei cambiamenti ambientali superano la capacità del corpo di ripararsi da sé, può risultarne la malattia.
-Il movimento dei fluidi corporei è essenziale al mantenimento della salute.
-Il sistema nervoso autonomo gioca una parte cruciale nel controllare i fluidi del corpo.
-Ci sono componenti somatiche della malattia che sono non solo manifestazioni della malattia, ma anche fattori che contribuiscono al mantenimento dello stato di malattia.
In Italia questa professione non è riconosciuta e quindi non fa parte del Sistema Sanitario Nazionale. La maggior parte degli osteopati italiani ha conseguito il Diploma in Osteopatia in scuole private. Queste scuole sono per la maggior parte di 5 anni full time o 4-6 anni part time. Alle scuole full time possono accedere coloro che hanno conseguito il diploma di scuola superiore, mentre alle scuole part time accedono solo medici, odontoiatri, fisioterapisti, infermieri, ostetriche, laureati in scienze motorie, ad alcune anche massofisioterapisti. Le scuole full time propongono un percorso di studi che comprende materie biomediche e prettamente osteopatiche, mentre le scuole part time sono volte più alle materie osteopatiche, in quanto le materie biomediche fanno già parte del cursus pregresso.
Esistono anche percorsi di formazione organizzati sotto forma di master post-lauream di I o II livello erogati dalle Università italiane, talvolta in associazione con scuole e associazioni private.

CHINESIOLOGO (POSTUROLOGO)
La chinesiologia studia il movimento umano razionale attivo in tutte le sue forme. Il movimento attivo viene studiato nelle sue diverse aree: intellettivo-cognitiva, affettivo-emotiva, fisico-motoria, sociale-relazionale.
In Italia la chinesiologia è una materia di studio comune a vari percorsi di formazione accademica.
I campi di applicazione della chinesiologia riguardano il movimento umano razionale attivo ad indirizzo:
-educativo (ed.fisica nelle scuole)
-preventivo (ginnastica posturale, di mantenimento, terza età, fitness, ecc.)
-formativo (ginnastica per bambini, giovani, ecc.)
-ricreativo (ginnastica con musica, animazione, giochi, ecc.)
-sportivo (preparazione atletica, allenamenti, ecc.)
-adattato e compensativo.
In Italia con il termine Chinesiologo si è identificato:
-il Diplomato ISEF
-il Dottore in Scienze motorie e sportive
-l’operatore in possesso di titolo di studio riconosciuto equipollente da apposito decreto ministeriale
La professione di chinesiologo, non esplicitamente regolamentata nell’ordinamento italiano, rientra tra quelle disciplinate dalla legge 4/2013 in materia di professioni non regolamentate.

Come è ben visibile, queste professioni interagiscono tra loro nonostante alcune (le ultime 4) non siano riconosciute come sanitarie; eppure sono tutte essenziali per la salute e il Ben-essere della persona.
Prima di partecipare a questo stage, non credevo che ci esistessero così tante professioni interessanti. Ho scelto questo stage perché il mio interesse era rivolto verso fisioterapia, ma grazie a ‘Lo Spazio’ mi si è aperto un nuovo mondo ancora tutto da scoprire dove potrei trovare la mia realizzazione lavorativa.

Il vissuto di Melania
” Lo spazio ” è  un centro a Bovisio Masciago che mira  al benessere  corporeo proponendo  diverse pratiche ; in esso lavorano specialisti  nella MNC ( medicina  non convenzionale) ad esempio  sono insegnanti  di yoga ,  massoterapisti e tecnici  della riabilitazione  psichiatrica e esperti nella danza movimento terapia. Lo spazio è  nato proprio  per creare benessere a partire dalla costruzione  dell’edificio, infatti è  una delle poche case passive in Italia costruita solo con materiali  ecosostenibili e realizzata in modo da trasmettere  tranquillità  a chi ci entra. La collaborazione di molti specialisti fa sì  che il cliente  si senta libero  di praticare ciò  che vuole. Ci sono ad esempio  diversi  tipi di yoga : yoga per età  adulta , Vinyasa per i più  dinamici  e meditazione. L’obiettivo  di esse è  cercare di liberare la mente e di evadere  dagli schemi  quotidiani almeno  durante la pratica. Alcune tecniche  possono essere usate al di fuori per affrontare meglio  alcune situazioni soprattutto  di stress e di ansia; con un semplice  respiro  o con una semplice meditazione si può  stare meglio. Io personalmente  ritengo  che ognuno deve scegliere i corsi che più  gli appartengono , poiché  non tutti  riescono stare  fermi per molto tempo ,  e penso anche che sia dovuto alla  condizione attuale dell’individuo ; se si è  molto stressato potrebbe essere benefico , mentre ,se si è  abbastanza irrequieti, può  essere anche  faticoso tutto questo a secondo di ciascun carattere .
Una figura che non conscevo  e che ho trovato molto interessante nella sua scoperta  è  il massoterapista che si occupa di risolvere vari problemi che riguardano la muscolatura e il corpo umano. È  una figura che in Italia Per tanto a oggi il Massofisioterapista è normata dalla legge 403/71 e dal DM 105 1997 che è, di fatto, il profilo professionale dell’operatore: il Massofisioterapista. 

Possono collaborare con il fisioterapista e l’osteopata: insieme  possono sembrare pratiche sovrapponibili ,ma in sé hanno delle diverse  sfumature e metodi diversi che possono risolvere  l’uno  o l’altro  meglio un problema.
Il tecnico della riabilitazione psichiatrica  e l’esperto  della danza movimento  aiuta persone  con un deficit psicologico facendo leva sui punti forti del paziente, è molto interessante  e dovrebbe essere un lavoro che dà molte soddisfazioni quando ci sono dei miglioramenti   e secondo me ti aiuta anche nella vita comune a essere più  empatici e osservatori.Queste sono le discipline  a cui ho potuto partecipare  e devo dire che mi hanno tutte coinvolta.
Fare lo stage in questo “spazio” mi ha aperto davvero la mente su molti fronti e ho preso più  consapevolezza di ciò che voglio  fare da grande e che sarà  una cosa che mi renderà  soddisfatta e felice.

 

“Lo Spazio”

Elena Fossati e Benedetta, Chiara, Melania.

#professionisanitarie

PRATICHE, TRATTAMENTI, METODI PER UNA CURA NON CONVENZIONALE

Eccomi con un lungo elenco… per conoscere con un po’ di pazienza e scegliere!

LE TERAPIE BIOLOGICHE: sono le terapie a base di sostanze di origine vegetale, animale, minerale (naturali o di sintesi). Sono le più diffuse, se si considera che queste sostanze sono alla base di sistemi terapeutici delle medicine non convenzionali di cui vi ho parlato settimana scorsa.

Integratori alimentari: Quantità a volte anche elevate di vitamine, antiossidanti, minerali, aminoacidi sono spesso assunti dalla popolazione per motivi che non sempre sono giustificati. Alcuni studi hanno dimostrato che dosi elevate di vitamine A, C, E o di antiossidanti, possono

interferire con la chemio e la radioterapia.

Diete: Innumerevoli sono le diete proposte da dietologi, dietisti e non solo.

Nutrizione orto-molecolare: È una disciplina che si basa sul fabbisogno nutrizionale individuale e viene data grande importanza all’assunzione di cibi integrali, verdure crude, frutta di stagione. Devono essere evitati gli alimenti “lavorati” come i dolciumi, i cibi con i conservanti o le bibite

gasate. Anche questa disciplina si potrebbe inserire a pieno titolo nell’ambito della medicina preventiva.

Floriterapia di Bach: Ha molti punti in comune con l’omeopatia e con le terapie energetiche. Utilizzata per gli squilibri dell’anima, del carattere per migliorare certi atteggiamenti psicologici sbagliati. Eduard Bach descrisse un repertorio di 38 essenze floreali in casi come paura, bisogno d’affetto, insicurezza, scoraggiamento. Chi soffre di patologie molto gravi, ha quasi sempre uno sconvolgimento anche emotivo e queste essenze floreali potrebbero agire sulla componente psico-affettiva, così duramente messa alla prova.

Medicina spagirica: Ha origini antiche e ha subito l’influenza dell’alchimia, e Paracelso può essere considerato l’ispiratore. Ogni sostanza ha un aspetto riferibile agli aspetti alchemici di

sale, zolfo o mercurio. Idee di tipo olistico hanno ispirato questo tipo di medicina: fondamentale è il rapporto tra microcosmo e macrocosmo, viene riconosciuta la forza e la sacralità della natura, nonché la capacità di autoguarigione dell’uomo.

LE MANIPOLAZIONI FISICHE E GINNASTICHE: il paziente, prima di essere sottoposto a manipolazioni o di praticare qualsiasi tipo di ginnastica, dovrebbe ascoltare sempre l’opinione del medico curante. Anche queste pratiche presentano delle controindicazioni: osteoporosi grave, flebite, elevata difficoltà ai movimenti attivi, ernia del disco, tumori e infezioni alle ossa, ferite aperte, micosi o altre malattie cutanee infettive. Chi sta molto male si potrebbe avvalere di queste terapie fisiche, ma di volta in volta si valuterà la possibilità dell’utilizzo:

Chiropratica: Questo tipo di manipolazione viene applicata su muscoli, articolazioni, ossa, cartilagini, legamenti e tendini. Il cosiddetto “aggiustamento” vertebrale è solo un aspetto della disciplina, secondo cui lo stato di salute di una persona dipende da una sana struttura corporea e un’errata postura o una dislocazione vertebrale possono dare problemi locali ma anche a distanza.

Osteopatia: È lo studio di tutte quelle disfunzioni organiche funzionali o strutturali che possono coinvolgere l’intero apparato muscolo-scheletrico. Molte patologie sono considerate conseguenza di errori nella postura o nell’allineamento delle articolazioni del paziente, errori che portano a tensioni muscolari. Il corpo viene visto come un’unità morfofunzionale che ha una sua capacità di auto guarigione; la struttura influenza la funzione ed è fondamentale una corretta vascolarizzazione arteriosa. L’aspetto unitario della persona viene ad essere ribadito e la “lesione” è conseguenza di una limitazione del movimento dei liquidi vitali, delle fasce muscolari e delle articolazioni. L’osteopata va a cercare “il punto debole” della struttura corporea, per riportare il paziente allo stato di salute.

Massaggi: Favoriscono il rilassamento, alleviano il dolore fisico e, non ultimo, risultano di grande conforto psicologico specie per pazienti lungamente costretti a letto. Esistono molti tipi di massaggio, quali:

– il tuina, massaggio vivace associato a movimenti passivi delle articolazioni (parte integrante della MTC) che segue alcuni principi dell’agopuntura, e il cui obiettivo è far circolare meglio l’energia vitale;

– lo shiatsu, giapponese ma probabilmente derivato dalla MTC, che può essere un massaggio vigoroso, oppure fatto su punti dell’agopuntura (digitopressione) il tutto per favorire la circolazione del Qi (energia vitale);

– la riflessologia plantare, conosciuta dalle antiche civiltà della Cina, India ed Egitto, massaggio che stimola con i pollici alcuni punti precisi della pianta del piede (il manipolatore agirebbe su alcune funzioni dell’organismo, secondo una fisiologia basata sui principi dei meridiani della MTC); è descritta una vera e propria mappatura dei vari organi sulla pianta dei piedi che ricorda “l’Homunculus” dei testi di anatomia;

– il linfodrenaggio manuale che favorisce la mobilizzazione del liquido presente nei vasi linfatici, soprattutto degli arti, quindi il deflusso a livello interstiziale evitando così la stasi linfatica; è utile nei pazienti con lunga degenza a letto e in medicina riabilitativa.

– il trattamento ayurvedico, che prende origine dalla tradizione indù e si basa su tipiche tecniche e l’uso di oli vegetali.

La Kinesiologia, invece, oltre ad essere una terapeutica manipolativa, è una vera e propria tecnica diagnostica: viene ipotizzata una forma di comunicazione, una rete interconnessa, tra il nostro sistema muscolo-scheletrico, la nostra mente e i nostri organi. Si può così risalire ad una precisa diagnosi d’organo malato o ad un più o meno celato conflitto interiore attraverso il “test muscolare kinesiologico”.

Ginnastiche: Accenno solo a tre tipi di ginnastiche abbastanza famose in questo periodo anche in Italia. Il tai chi fa parte della MTC ed è in fondo un’arte marziale. Si basa sul controllo dei movimenti, della respirazione, della mente. Attraverso una grande concentrazione, una “meditazione in movimento”, si fanno lenti e controllati gesti che dovrebbero portare ad un riequilibrio del Qi. Esistono varie scuole. Anche il Qi gong è di origine cinese, ma è molto più statico rispetto al tai chi. Potrebbe far parte del gruppo degli interventi sulla connessione mente-corpo, poiché si basa su tutta una serie di posture, unite ad una notevole concentrazione mentale e ad un particolare tipo di respirazione.

LA MEDICINA ENERGETICA: È chiamata anche bioenergetica o medicina vibrazionale (17). Viene ipotizzata l’esistenza di campi energetici che agiscono sull’entità umana. Questi cosiddetti biocampi sarebbero in relazione con sette strutture energetiche umane, denominate secondo la tradizione indù chakra (in Occidente spesso definiti anche Fiori di Loto). I chakra sarebbero in relazione con sette ghiandole endocrine: la midollare del surrene, le gonadi, il pancreas, il timo, la tiroide, l’ipofisi, l’epifisi.

Tra le cosiddette medicine energetiche ne illustriamo alcune:

Pranoterapia (tocco terapeutico): Alcune persone, i pranoterapeuti, sembra che abbiano la capacità, per mezzo soprattutto delle proprie mani, di influenzare il campo bioenergetico dell’entità umana. Esistono parecchi studi scientifici sull’argomento che cercano di approfondire delle conoscenze su un argomento che pone molti interrogativi. C’è ovviamente il rischio della sopravvalutazione di tanti millantatori. Le associazioni italiane del settore hanno richiesto una regolamentazione delle discipline bio-naturali e l’istituzione di codici e di un vero e proprio esame per essere considerato pranoterapeuta.

Reiki: Può essere considerata una forma di pranoterapia di origine orientale. Si parla di “canalizzazione dell’energia cosmica”; è alquanto avvolta nel mistero e solo chi ha accesso alle varie scuole può conoscerne i segreti e le varie sfumature.

Cromoterapia: Nell’antico Egitto e poi tra gli antichi greci e romani si praticava l’elioterapia. Anche oggi alcune patologie come la psoriasi o l’osteoporosi risentono positivamente della luce solare. Nella tradizione millenaria di Cina e India l’esposizione ad uno dei sette colori dell’iride sembra potesse influenzare la salute dell’uomo. Nella medicina ayurvedica si ipotizza una correlazione tra i sette colori che si ottengono dalla luce del sole e i sette chakra; anche in questo campo gli studi scientifici sono in continuo aumento. Un tipo particolare di cromoterapia può essere considerata la mirror therapy o terapia con gli specchi: il paziente viene illuminato da una luce riflessa da specchi incisi con disegni o simboli.

Cristalloterapia: Con questa forma di terapia si ipotizza che certi cristalli (ma anche alcune pietre o metalli) possano riequilibrare il campo energetico umano, attraverso l’affinità del cristallo stesso con uno dei sette chakra principali.

Magnetoterapia: Anche in questo caso si ipotizza un’affinità dei magneti per uno dei sette chakra.

Ricordiamo l’assoluta controindicazione in gravidanza e per i portatori di pacemaker o protesi metalliche.

INTERVENTI SULLA CONNESSIONE MENTE-CORPO

La cosiddetta mind-body medicine, è rappresentata da una serie di interventi sulla componente psichica umana, che possono influenzare positivamente alcune problematiche fisiche psico-fisiche, come ad esempio il dolore e l’ansia. Questo gruppo di pratiche è ultimamente al centro dell’interesse di molti ricercatori e scienze come la Psiconeuroendocrinoimmunologia (PNEI) o la psicosomatica sono alla base di conoscenze che si rifanno al concetto ippocratico della capacità di autoguarigione dell’uomo e, in generale all’influenza della psiche sul corpo. Tra gli interventi sulla connessione mente-corpo i più importanti sono:

Yoga: È parte integrante della medicina ayurvedica. Il termine sanscrito significa legame e sottintende ad un’unione della componente fisica, psichica e spirituale dell’uomo attraverso il rilassamento, esercizi di respirazione, posture particolari, ripetizione di mantra. Esistono varie scuole e maestri: hatha-yoga, detto anche yoga fisico, tende a controllare le componenti corporee; col raja-yoga, che è molto più mentale, si cerca di potenziare il pensiero; il bhakti-yoga ha nella estrema devozione verso la divinità il suo nucleo centrale; il kundalini-yoga è molto praticato in occidente dove rappresenta un valido aiuto per chi conduce una vita frenetica. Ricordiamo infine Yogananda (1893-1952) col kriyayoga e Aurobindo (1872-1950) con lo yoga integrale, due maestri che hanno diffuso questa pratica in occidente.

Meditazione: Ha vari punti in comune con lo yoga, il rilassamento, la preghiera: focalizzazione del pensiero su un concetto, un’immagine, una figura spirituale. Un tipo di insegnamento è rappresentato dalla meditazione trascendentale di Maharishi Mahesh yogi.

Attività creative (In questo settore io introdurrei le ARTITERAPIE e la DanzaMovimentoterapia). Negli ultimi tempi si è venuta a delineare la figura del terapista artistico e/o occupazionale che spesso affianca il medico nella cura di pazienti. Attività come musica, canto, pittura, modellaggio, scultura movimento, danza sono state riscoperte dal mondo scientifico e molte sono le pubblicazioni a riguardo.

Biofeedback Attraverso un macchinario preposto, si possono gradatamente regolare alcune funzioni fisiologiche come il battito cardiaco, la pressione arteriosa, la vasodilatazione periferica, la tensione muscolare. È considerata una tecnica terapeutica e anche riabilitativa.

Preghiera: Pregare significa rivolgersi al trascendente con senso di massima devozione. Pregare potrebbe far bene alla salute. Inserendo la parola chiave spirituality nei motori di ricerca di medicina (es. Pubmed), si ottengono oltre 3400 lavori scientifici. Questo filone di ricerca offre nuovi spunti di riflessione per cercare di conoscere l’uomo nella sua totalità e capire se un certo atteggiamento dell’anima può influenzare lo stato di salute: sembra che molti studi lo confermino. Da alcuni anni si possono trovare lavori scientifici che affrontano argomenti come la preghiera per intercessione, i gruppi di preghiera, la fede, la religione, la spiritualità, l’altruismo, il perdono e altro ancora. Vengono approfonditi, ad esempio, il tipo di reazione emotiva, gli aspetti cardiorespiratori, la pressione arteriosa o altri parametri fisici o di laboratorio, misurabili. Numerosi sono i centri di cure palliative che partecipano a questo tipo di studi che mettono sempre in primo piano ciò che attiene alla qualità di vita del paziente. Nel 1146 Santa Ildegarda di Bingen scriveva a San Bernardo descrivendo le vere cause fisiche e spirituali delle malattie (vizi), le medicine e i metodi curativi (digiuno) e diceva che le forze divine (virtù) sono trasmesse all’uomo e diventano efficaci come forza generatrice, protettrice e terapeutica. Se andiamo sul sito della Mayo Clinic (www.mayoclinic.com), nella sezione della salute mentale, ci possiamo imbattere su questo tipo di domanda: “What are the benefits of forgiving someone?”- Quali sono i benefici nel perdonare qualcuno? Alcuni ricercatori si sono interessati all’argomento ed hanno potuto osservare che perdonare stabilizza la pressione arteriosa e i battiti cardiaci, migliora l’umore e i sintomi dell’ansia e della depressione.

Infine il Naturopata che è  quell’operatore non-medico che guarda al Ben-Essere della persona, utilizzando tecniche e modi specifici delle T.n.C., educando il cliente e assistendo in equipe il paziente per favorire una migliore qualità della vita. Il Naturopata conosce le T.n.C. all’ interno di una visione olistica di mente, corpo e ambiente. La qualità della vita come bene primario composto da fattori quali la costituzione, l’unità psiche/soma, l’ambiente naturale e culturale in cui l’uomo è inserito, gli aspetti spirituali della vita umana secondo un progetto di salute che, secondo le direttive dell’OMS, vede la stessa definita come uno stato non solo di assenza di malattia ma di completo benessere psicofisico in cui tutte le potenzialità dell’uomo possano esprimersi.

Grazie e sono a vostra disposizione per qualsiasi chiarimento e curiosità

Di nuovo con… ELENA FOSSATI E LE “TERAPIE”, PRATICHE NON CONVENZIONALI

Settimana scorsa vi ho parlato delle Medicine non Convenzionali, le pratiche mediche (esercitabili da medici in Italia). Il mio obiettivo con questi articoli è quello di comprendere i vantaggi e i limiti di ciascuna disciplina riconoscendo tra un’ampia scelta di terapie e trattamenti e sulla base delle evidenze disponibili, quale siano i più appropriati per la persona.

Se quindi abbiamo visto ci sono i sistemi medici strutturati, ci sono anche pratiche, metodologie che in Italia non sono riconosciute e che fanno parte delle discipline bio-naturali, oppure sono metodi di cura biologici; o manipolazioni fisiche e ginnastiche; medicina energetica; interventi sulla connessione mente-corpo.

Non le chiamerò quindi “terapie” perché non sono inserite nelle “terapie sanitarie”, secondo il ministero della salute, le definiremo pratiche non convenzionali, trattamenti, tecniche, metodologie.

Leggi l’articolo in Benessere&Salute