Durante la mia meditazione mattutina la Ven. Ani Ciampa Tashi dell’istituto Lama Tzong Khapa di Pomaia ha sottolineato, durante il momento conclusivo della pratica meditativa sulla morte, che, proprio per la certezza della morte, abbiamo l’opportunità di rendere la nostra vita importante e speciale.
Oggi possiamo incominciare a fare quelle cose belle e importanti che abbiamo tralasciato finora, senza colpevolizzarci, se non le abbiamo fatte in passato: possiamo sempre iniziare ora!
Il Vangelo ricorda:
“Chi di voi, con tutto il suo affannarsi può aggiungere un’ora sola alla propria vita?”
Il Buddhismo ha per principio il vivere il momento presente.
L’induismo con il karma afferma che destino dell’essere umano è nelle sue mani; egli è il risultato delle azioni passate e artefice di quelle future. Attraverso le azioni presenti, si semina il proprio futuro.
Anche nel Corano, il concetto di tempo è espresso con la parola dahr, della quale si trovano due occorrenze: la prima in sura al-Jāthia: «’Non c’è che questa vita terrena: viviamo e moriamo; quello che ci uccide è il tempo (dahr) che passa’. Invece non possiedono nessuna scienza, non fanno altro che illazioni.»Tratto dal Corano. La seconda in sura al-Insān: «Non è forse trascorso un lasso di tempo (ḥīn min ad-dahri) in cui l’uomo non sia stato una creatura degna di menzione?»
È possibile già identificare quindi, a livello Coranico, due idee fondamentali: (1) la relazione tra tempo e morte e (2) l’impossibilità per l’uomo di ottenere una conoscenza completa del tempo.
Tratto da http://phi.unical.it/wp34/occhiali/files/2018/02/Bocca.pdf
Anche un Anonimo laico scrive:
“Vivete per il presente, sognate per l’avvenire,
imparate dal passato”.
Anonimo
Insomma è importante per tutti “oggi fare cose belle”, cosa aspettiamo?
Ricordandoci delle bellezza delle cose!
https://elenafossati.wordpress.com/2020/04/28/martedi-andiamo-alla-ricerca-del-bello-prepararsi-alla-fase-2/
#BuoniGiorni
Elena