Prima di introdurmi all’esperienza e riflessione di oggi vorrei che ci soffermassimo a contemplare quest’ape per Giornata Mondiale delle api!
Mindful Eating, ovvero la consapevolezza della mente e del corpo al cibo prima, durante e dopo aver mangiato in modo non giudicante. La consapevolezza è la chiave del nostro cambiamento. Quando siamo consapevoli di qualcosa, non può restare uguale.
Una classica e famosa esperienza di Mindful Eating è la pratica dell’uvetta…
Oggi vorrei proporvi invece un’esperienza di osservazione e di riflessione sul mangiare come attività sacra… prossimamente vorrei poi svilupparla con un’esperienza di DanzaMovimentoTerapia dove andremo a sperimentare la sacralità del movimento come nutrimento per il corpo, per l’anima, per noi stessi! (ma questo in una prossima puntata!)
Ecco la nostra pratica/esercizio di Mindfulness:
Porta l’attenzione a quando, nell’arco della tua giornata, affiora il desiderio e la voglia di mangiare e di bere. Ad esempio quando ti alzi al mattino il desiderio è già presente? Se non è presente quando ti affiora nella mente?
Porta l’attenzione alla consapevolezza ai tuoi desideri più intensi, come ad esempio:”devo assolutamente bere un caffè”… Oppure a quei desideri meno intensi, per esempio:”mentre sto lavorando mi passa per la testa l’idea di cucinare una pastasciutta questa sera per cena…”.
Prova ora a crearti una pausa tra il pensiero, il desiderio del cibo, e l’azione… Osserva per quanto tempo persiste il desiderio, se esso diventa più intenso o si indebolisce. Porta l’attenzione alla consapevolezza di come i desideri affiorano nella tua mente, persistono e poi eventualmente svaniscono.
Chi prova l’esperienza del mangiare un acino d’uva passa, come pratica Mindfulness, descrive un’esperienza intensa, piena di sensazioni… Un’esperienza sacra, dove attraverso il gusto, le sensazioni corporee, le emozioni e i pensieri possiamo comprendere la sacralità del cibo…
Il rito cattolico della comunione, il rito zen dell’oryoki… invitano i partecipanti a essere presenti a una Presenza più grande.
Questi riti ci possono far riflettere sull’esperienza e sulla sensazione di sacralità del cibo.
Mangiare può essere considerata un’esperienza sacra, perché può, attraverso la consapevolezza, aprirci a delle verità. Tutti mangiamo e beviamo molte volte in un giorno, questo significa che abbiamo molte occasioni in un giorno per osservare, rinnovarci, godere un momento di semplice felicità.
Esperienza tratta da “Mindful eating”, di Jan Chozen Bays
#BuonAppetito consapevole
Elena