Due grandi Vasi!

Oggi un racconto … Speciale!

Un’anziana donna cinese aveva due grandi vasi, ciascuno sospeso
all’estremità di un palo che lei portava sulle spalle.
Uno dei vasi aveva una crepa, mentre l’altro era perfetto, ed era sempre
pieno d’acqua alla fine della lunga camminata dal ruscello a casa, mentre
quello crepato arrivava mezzo vuoto.
Per due anni interi andò avanti così, con la donna che portava a casa solo
un vaso e mezzo d’acqua.
Naturalmente, il vaso perfetto era orgoglioso dei propri risultati. Ma
il povero vaso crepato si vergognava del proprio difetto, ed era avvilito
di saper fare solo la metà di ciò per cui era stato
fatto. Dopo due anni che si rendeva conto del proprio amaro fallimento,
un giorno parlò alla donna lungo il cammino: “Mi vergogno di me stesso,
perché questa crepa nel mio fianco fa sì che l’acqua
fuoriesca lungo tutta la strada verso la vostra casa”.
La vecchia sorrise: “Ti sei accorto che ci sono dei fiori dalla tua
parte del sentiero, ma non dalla parte dell’altro vaso? È perché io ho
sempre saputo del tuo difetto, perciò ho piantato semi di
fiori dal tuo lato del sentiero ed ogni giorno, mentre tornavamo, tu li
innaffiavi. Per due anni ho potuto raccogliere quei bei fiori per decorare la tavola.
Se tu non fossi stato come sei, non avrei avuto quelle bellezze per
ingentilire la casa”.

Ognuno di noi ha il proprio specifico difetto. Ma sono la crepa e il
difetto che ognuno ha a far sì che la nostra convivenza sia interessante e
gratificante. Bisogna prendere ciascuno per quello che è
e vedere ciò che c’è di buono in lui.

 

Ricordiamoci sempre che siamo speciali, noi i nostri figli le persone che amiamo, così come sono!

Elena Fossati

 

Una Vita Olistica per essere noi stesse! 

Questa settimana qualche consiglio che vorrei condividere anche con Elena Dossi della rubrica “Scelta di Stile”, perché essere noi stesse è una scelta di stile, giusto cara collega omonima?!?

Per favorire una vita olistica e anche un invecchiamento fisiologico, sano, voglio condividere con voi qualche consiglio…

  • essere se stesse
  • cercare la propria diversità
  • affidarsi all’intelligenza interiore
  • svincolarsi dalla propria storia
  • stare a mente vuota (portate l’attenzione al respiro vi ricordate gli esercizi della scorsa estate) almeno 15 minuti al giorno (iniziate con 1 minuto)
  • programmare il meno possibile la propria esistenza
  • lasciare spazio all’imprevisto e alle novità
  • essere cedevoli
  • improvvisare
  • evitare l’ordine e lasciare che il caos entri ciclicamente nella nostra vita
  • dare massimo spazio alla creatività
  • seguire i cicli stagionali
  • cercare un rapporto armonico con la natura che ci circonda e con l’ambiente in cui si vive
  • alimentarsi in modo naturale
  • utilizzare trattamenti e rimedi naturali per prevenire e curarsi (dove è possibile e sempre vi ricordo non fare il fai da te!)

Buona Vita in Stile Olistico!

Di nuovo con… ELENA FOSSATI E LE “TERAPIE”, PRATICHE NON CONVENZIONALI

Settimana scorsa vi ho parlato delle Medicine non Convenzionali, le pratiche mediche (esercitabili da medici in Italia). Il mio obiettivo con questi articoli è quello di comprendere i vantaggi e i limiti di ciascuna disciplina riconoscendo tra un’ampia scelta di terapie e trattamenti e sulla base delle evidenze disponibili, quale siano i più appropriati per la persona.

Se quindi abbiamo visto ci sono i sistemi medici strutturati, ci sono anche pratiche, metodologie che in Italia non sono riconosciute e che fanno parte delle discipline bio-naturali, oppure sono metodi di cura biologici; o manipolazioni fisiche e ginnastiche; medicina energetica; interventi sulla connessione mente-corpo.

Non le chiamerò quindi “terapie” perché non sono inserite nelle “terapie sanitarie”, secondo il ministero della salute, le definiremo pratiche non convenzionali, trattamenti, tecniche, metodologie.

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