Io non ti ascolto!

Io non ti ascolto! Un atteggiamento sempre più diffuso…

Viviamo in una società piena di parole, suoni, rumori…

E non ascoltiamo più.
Tutto è un sottofondo indistinto … Dove parole, suoni, rumori si confondono…
Non ascoltiamo più…
In queste settimane mi trovo spesso a contatto con bambini e bambine della scuola dell’infanzia: giochiamo, ci muoviamo, ci esprimiamo in modo creativo con il nostro corpo, aiutati da oggetti, dalla musica, dalla DanzaMovimentoTerapia.

Qualche volta mi capita di dovere dare a loro indicazioni, semplici consegne per creare… Si usano le parole… Ma… Che fatica ascoltare, sentire le parole, comprenderle, farle mie… Potrei urlare o sussurrare le mie frasi… Ma io bambino/a non ti ascolto comunque… Io non ti sento…
Come mai sempre più bambini non ascoltano?

   Rielaborazione di una foto originale di Dagmar Middelhof

Spesso osservo i bambini:
Davanti alla scuola… Il bambino/a viene tirato da un adulto per la mano… L’adulto parla, parla, continua a parlare senza fermarsi… Dice al bambino tante cose… Ma, sono talmente tante le parole…, che io bambino non riesco ad ascoltarti… E poi queste richieste, affermazioni, dette a voce bassa, oppure a voce alta, dette velocemente …. Sono parole … Sono solo parole, che poi si perdono nell’aria, parole non mantenute, regole dimenticate, lasciate andare …
E io bambino/a mi trovo tra un sottofondo di parole, che però non si concretizzano in fatti, in azioni,…

In auto…. La radio che va, musica,… L’adulto che parla: non lo sento, non capisco, …. Io chiedo qualcosa, voglio parlare con te adulto, ma tu mi dici di tacere perché devi ascoltare la musica a tutto volume… Io non ascolto più…. Io bambino non ti parlo più!

In un locale pubblico mentre il bambino/a si comporta in modo inadeguato…. Smettila di fare, non comportarti così, cosa stai facendo ?!?!?! … Ma non segue un comportamento dell’adulto che corrisponda alle parole… Ti ho detto smettila… Smettilaaaa…. SMETTILAAAAAA… Ma non accade nulla … L’adulto smette di far notare il comportamento inadeguato, non interviene nemmeno con una azione… E il bambino continua a comportarsi in modo inadeguato come stava facendo…!
E io non ti ascolto più!

Un bambino, una bambina che crescono in un ambiente educativo come quelli sopra descritti, non imparano ad ascoltare, non sanno cosa significhi ascoltare un compagno che ti parla, un altro adulto che ti parla,….
Tutto diventa un sottofondo di parole più o meno urlate, più o meno sussurrate… Io non ti ascolto più, perché anche io bambino/a trovo la mia strategia per vivere!

Torniamo al corpo, torniamo a mostrare coerenza tra ciò che fa il corpo e ciò che diciamo… Mostriamo attraverso il linguaggio non verbale il significato delle parole… Per educare questi bambini e bambine a crescere in una unità mente corpo…

Diamo esempi di comportamento, …. Anche agli adulti, così fragili, come mi diceva una insegnante di scuola dell’infanzia, chiacchierando con me, di bambini… Adulti così fragili che non riescono ad avere “la forza” di essere coerenti nelle parole e nelle azioni educative….

Siamo in un periodo di grande fatica emotiva, affettiva, siamo in un periodo di grandi rumori …
E non riusciamo più a sentire, ad ascoltare….

Forse è tempo di imparare a fermarci….

Aiutiamo i bambini e gli adulti a fermarsi!

 

Elena Fossati

“Lo Spazio”

 

Sofrologia, cosa è?

Cosa è la sofrologia , una disciplina dal nome così particolare, difficile?
Il termine deriva dalle parole greche “sos”, che vuol dire equlibrio, “phren”, ovvero il senso di coscienza, e “logos“, che è lo studio.
Messa a punto da un medico occidentale, che ha lavorato a Madrid e ora lavora nel principato di Andorra, il Dott. Alfonso Caycedo (nato nel 1932 in Colombia, emigrato in Spagna per studi e lavoro).
http://www.sofrologiaonline.com/storia-della-sofrologia-caycediana.html

La Sofrologia aiuta a rilassare la mente e il corpo.
In alcuni articoli di qualche tempo fa ho scritto in merito alla Mindfulness e alle tecniche di consapevolezza e rilassamento.

Oggi approfondiamo questa metodologia creata negli anni ’60 da questo medico spagnolo e che viene in aiuto, supporto e sostegno nella vita di tutti i giorni.
“La sofrologia è la pedagogia della felicità”, afferma Alfonso Caycedo

La sofrologia è composta da tecniche di rilassamento con sedute individuali o di gruppo.
Si fonda sulla relazione corpo-mente, come un tutt’uno, e prende spunto dalla conoscenza e dagli approfondimenti fatti dal Dott. Caycedo, della cultura Orientale: yoga, zen, meditazione.
Da queste culture non prende il misticismo, non è un cammino spirituale, ma rielabora le tecniche di rilassamento. Non è simile alla Mindfulness, anche se alcune tecniche si assomigliano, perché tiene conto del tempo passato, presente e futuro; la Mindfulness parte dal principio “essere presenti nel momento presente”.
La sofrologia utilizza il rilassamento sul posto, sia fisico che mentale, e il movimento.

Foto di Elena Fossati, Momento di pratica

Ci si incontra 1 volta alla settimana per 1 ora circa e si apprendono tecniche per potere proseguire a casa e esercitarsi giornalmente.

Un esercizio per ricentrarsi attraverso La sensazione

Siediti comodamente…
Chiudi dolcemente gli occhi…
Percepisci la presenza delle tue mani appoggiate sulle tue cosce…
Senti il contatto del corpo con la sedia…
Senti i piedi appoggiati al pavimento…
Percepisci ora per qualche minuti (da 1 a 3 circa) tutte queste sensazioni (le mani, la sedia, il pavimento) come se le vivessi per la prima volta…
Limitati a percepirle….
Ogni volta che sorge un pensiero, osservalo per qualche istante, poi torna alle tue sensazioni.
Respira tranquillamente…
Poi espira a lungo dalla bocca socchiusa… Inspira a lungo attraverso il naso…
E poi quando lo desideri, puoi sgranchirti, massaggiarti il viso… e infine apri gli occhi…

Elena Fossati

“Lo Spazio” 

 

Chi ben comincia!

Chi ben comincia è a metà dell’opera! Dice il proverbio.

Quest’anno i miei auguri di inizio anno sono stati questi:

Foto e Citazione di Elena Fossati

 

Già perchè mass media, riviste,… social network e anche noi stessi/e siamo molto bravi a elencare propositi per il nuovo anno… che poi rimangono buoni propositi.

Allora iniziamo a vivere, a fare pensando a ciò che stiamo facendo per noi, per la nostra famiglia, perché ci è vicino e ci è meno vicino, per l’ambiente, per la nostra terra…

Iniziamo a vivere e non solo a fare propositi per l’anno appena iniziato!

Buon Anno e Buona Epifania che tutte le Feste porta via, citando un altro proverbio, e che ci riporterà alla quotidianità (dimenticando i propositi!!!! Fino al nuovo e prossimo anno!!!!)

Buon 2017 a tutti e a tutte.

Elena Fossati
“Lo Spazio”

Tra Natale e Capodanno zenzero

Zenzero a volontà (o quasi!) tra Natale e Capodanno …
Ero a tavola, durante il Pranzo di Natale, chiacchieravo con mia nipote, mentre insieme a un’amica mangiavamo dello zenzero, che avevo caramellato per l’occasione chiamandolo “digestivo zen”…
E durante la nostra conversazione, abbiamo concordato che, dopo il fantastico pranzo natalizio, dal 26 dicembre al 31, avremmo iniziato una sana depurazione a base e con tisane… allo zenzero!
Lo zenzero è una radice dalle molte proprietà :
– in cucina è fantastico per i dolci e i piatti salati… Sono famosi i gingerbread e i classici biscotti natalizi!
– Come spezia riscaldante è utilissima dopo le giornate passate all’aperto nei freddi dell’inverno!
– E’ un antinfiammatorio naturale.
– L’ho utilizzato per Natale come digestivo!
– E’ un buon antinausea e antivertigine: eccezionale per il mal d’auto, il mal di mare, la nausea mattutina.
– Nella medicina cinese lo zenzero è utilizzato nel trattamento dell’osteoartrite, dell’influenza, come stimolante del cuore, come protettivo della mucosa gastrica.
– Ha proprietà antibiotiche,
– Utile per lo stomaco, l’intestino, il cuore e l’apparato circolatorio.
Insomma davvero ricco e utile.
Io lo acquisto fresco e lo caramello, utilizzo il suo sciroppo e uso la buccia per l’aromaterapia. Ma è possibile anche acquistarlo in polvere, oppure in compresse.
Da non utilizzare in caso di allergie o se si assumono particolari farmaci, es. anticoagulanti… Parlare sempre con il medico o il farmacista se si fa uso di farmaci… Ricordatevi no il fai da te!

Buon Anno!

Elena Fossati

“Lo Spazio”

“Un tè allo zenzero fortifica la vista interna, allarga la capacità dell’occhio sepolto, fa dire allo spirito dov’è entrato: io posso.”
(Guido Ceronetti)

4 giorni a Natale con 5 sensi più uno!

Mancano 4 giorni a Natale prepariamoci a viverlo attraverso i nostri 5 sensi… (Più uno se siamo donne!!!!!)

Tatto
Vista
Olfatto
Udito
Gusto
….Intuito…

Tatto: il contatto, il tatto è qualcosa di molto infantile… Ci riporta agli abbracci, alle carezze, alla protezione…
Impastare, creare biscotti alla cannella e zenzero… Possono essere spazi per curare l’anima… Per stare con noi e magari i nostri piccoli in questi giorni verso il Natale…
Toccare una morbida coperta che ci avvolge e ci fa fermare un poco… Accoccolate! Senza fare niente…
Vista: luci,… Candele,… Film natalizi… La vista come sempre fa da padrona… Proviamo però davanti a una candela a chiedere per un poco gli occhi, mantenendo nello spazio degli occhi chiusi forse la fiammella… Troviamo per qualche momento la possibilità di avere uno sguardo interiore.
Olfatto: questo senso molto antico… Risveglia in noi ricordi… Profumo di cannella, zenzero, arancia,… Fanno riemergere sensazioni, emozioni e ricordi… Diamo spazio a questo senso avvolgendoci anche in creme o oli profumati…
Udito: anche questo senso, come l’olfatto risveglia sensazioni, emozioni e ricordi… Ascoltiamo, fermiamoci ad ascoltare suoni nel rumore e chiacchiericcio di queste giornate… Musiche natalizie,… Suoni della natura… E anche il suono del silenzio…
Gusto: pranzi, cene natalizie… Il gusto è il re! Ma se ci ricordiamo la “meditazione del chicco di uva passa” postata in un articolo tempo fa… Gustiamo consapevolmente gli ottimi cibi che ci verranno serviti in questi giorni… E uniamo al gusto gli altri sensi… Per assaporare a 360^!

E questo sesto senso…

L’Intuito… Riuscire a vedere, sentire, toccare e gustare… L’altra persona … Comprendendo i suoi bisogni … Almeno a Natale!

Auguri!
Buone Feste
Elena
“Lo Spazio”

P.S.: Oggi #21Dicembre Primo Giorno di Inverno!

11 giorni a Natale: Miti, Racconti e Riti

Miti, Racconti e Riti natalizi…

Ci fanno stare bene,
Ci fanno ricordare quando eravamo bambini…

«Il mito racconta una storia sacra; riferisce un avvenimento che ha avuto luogo nel tempo primordiale, il tempo favoloso delle origini […] E’ dunque sempre il racconto di una “creazione”: si narra come qualcosa è stato prodotto, come ha cominciato a essere»
(Mircea Eliade, Aspects du Mythe Gallimard ed. 1963 Parigi )

I miti ci rappresentano, rappresentano alcune nostre caratteristiche,… come accade nei racconti, nei sogni, ci rappresentano, come se fossero il nostro mito personale. Attraverso il mito, il sogno, il racconto, il bambino, l’adulto possono trovare soluzioni, possono ripercorre attraverso un linguaggio pre-verbale, alcune tappe fondamentali, parte della storia dell’umanità.

E allora oggi coccoliamoci a 11 giorni dal Natale con alcuni Racconti, Miti e Riti…

Ieri 13 Dicembre Santa Lucia…

“C’era una volta una fanciulla di nome Lucia. Era così innamorata della vita e dei bambini che decise di andare per il mondo a donare giochi e pensieri d’amore a tutti i piccini.


Un giorno partì con il suo asinello che decise di seguirla in questo meraviglioso viaggio. La dolce fanciulla voleva far felici tutti i bambini del mondo e con tanta pazienza andò per le case a raccogliere tutte le letterine scritte dai bimbi per lei. Il momento che più amava era proprio leggere tutti quei foglietti colorati e pieni d’amore. I bambini l’amavano e per darle un pò di riposo nel suo viaggio le facevano trovare insieme alla letterina dell’acqua, dei mandarini e carote per il suo asinello. Santa Lucia raccoglieva ogni letterina di ogni bambino di ogni casa del mondo, le leggeva una ad una e costruiva con le sue mani il gioco richiesto. La notte del 13 dicembre iniziava il suo lungo viaggio e solo quando finiva di consegnare l’ultimo gioco si ritirava a riposare soddisfatta e felice”. 

Tratto da  Eticamente.net

 

 

 

 

Il pesciolino d`oro

Un giorno un povero pescatore si trovò nella rete un pesciolino doro che agitava le pinne e muoveva la bocca come per supplicare di lasciarlo libero. Era così commuovente che luomo lo rigettò in mare, anche se, rivendendolo ad un orefice, avrebbe potuto ricavarne una discreta sommetta.
Ti ricompenserò con generosità disse il pesce, inaspettatamente, prima di sparire fra le onde ma non dovrai mai rivelare a nessuno ciò che è accaduto.
Quando il pescatore arrivò a casa, trovò che la sua misera baracca era diventata un fantastico castello e che la moglie indossava abiti degni di una regina.
Da dove viene tutta questa ricchezza? fu la prima cosa che la donna domandò al marito, appena lo vide di ritorno.
Non chiedermelo moglie mia, o tutto svanirà!.
Ma la donna non diede al marito un attimo di tregua, e alla fine lui le disse del pesciolino doro. Allistante il fantastico castello ridiventò una baracca, tutto tornò come prima, e la donna rimase quella che era sempre stata: una curiosa mai contenta.

La leggenda della stella marina
Un uomo daffari in vacanza stava camminando lungo una spiaggia quando vide un ragazzino. Lungo la riva cerano molte stelle di mare che erano state portate lì dalle onde e sarebbero certamente morte prima del ritorno dellalta marea.
Il ragazzo camminava lentamente lungo la spiaggia e ogni tanto si abbassava per prendere e rigettare nelloceano una stella marina.
Luomo daffari, sperando dimpartire al ragazzo una lezione di buon senso, si avvicinò a lui e disse, Ho osservato ciò che fai, figliolo. Tu hai un buon cuore, e so che hai buone intenzioni, ma ti rendi conto di quante spiagge ci sono qui intorno e di quante stelle di mare muoiono su ogni riva ogni giorno? Certamente, un ragazzo tanto laborioso e generoso come te potrebbe trovare qualcosa di meglio da fare con il suo tempo. Pensi veramente che ciò che stai facendo riuscirà a fare la differenza?
Il ragazzo alzò gli occhi verso quelluomo, e poi li posò su una stella di mare che si trovava ai suoi piedi. Raccolse la stella marina, e mentre la rigettava gentilmente nelloceano, disse: Fa la differenza per questa.
(M. Cacciola)

Letti su adventkalender 

E per concludere è importante, scrivere, leggere perchè …

La vita è come un libro
Non tutte le persone sono facili da leggere dentro. Ognuno di noi è un libro diverso, di un genere ben distinto, con caratteristiche uniche e con un proprio stile.
L’apparenza è la nostra copertina, ma sappiamo bene che non bisogna mai giudicare un libro da questa, come una persona dall’apparenza.
Ricordiamo che il libro che siamo lo abbiamo scritto noi, e continuiamo a farlo.
Il tuo libro puoi condividerlo con tutti, renderlo difficile da leggere o persino non mostrarlo a nessuno.
Fai caso però a chi riesce a leggerti, a chi riesce a capire la morale del tuo libro, e leggetevi a vicenda, perché può essere importante.
Volta pagina se le cose non vanno bene e inizia un nuovo capitolo, ma non strappare mai nessuna pagina perché potrà un giorno tornarti utile.
Il tuo tempo è ciò che scrivi e il tuo libro è tutto ciò che sei.
Scrivi per chi vale la pena donare il tuo tempo.
Scrivi per chi ami e per chi hai amato, anche se non lo saprà mai.
Scrivi per i tuoi sogni e per i tuoi obbiettivi.
Scrivi per tutto ciò che stai costruendo.
Scrivi per te stesso.
Ho incontrato nella mia vita libri brevi, libri privi di contenuto e libri lasciati a metà.
Solo tu puoi rendere il tuo libro interessante e solo tu puoi decidere a chi donarlo.
Ma qualsiasi cosa accada nella tua vita non smettere mai di scrivere il tuo libro, non smettere mai di scrivere la tua vita.
– Enrico Coraci – Giovane Pianista, compositore e produttore, Alcamo.

18 giorni a Natale

Mancano 18 giorni a Natale!

Acqua calda, acqua fredda, tiepida,… Da bere…
Oggi vorrei parlare di acqua… E dei giorni che mancano al Natale…

Siamo creature ricche di acqua e l’acqua è fondamentale per la nostra vita! Per cui per prepararci al Natale ricordiamoci di “Sora Acqua”!

È importante bere… Pensate che è utile bere mezzo litro di acqua non fredda e lontano dai pasti per reidratarci in modo efficace … Dovremmo farlo tre volte al giorno… Totale 1litro e mezzo di acqua semplice… più caffè, tisane, l’acqua contenuta nei cibi…. Perfetto siamo in armonia e pronte per arrivare a natale con una bella pelle e depurate!
Utile svegliarsi e bere acqua a temperatura ambiente, oppure calda, se ci piace.

Buone e utili le tisane e i tea: ci sono i tea dell’avvento, tisane natalizie… Ricche di spezie riscaldanti e dal sapore avvolgente… Ci scaldano, energizzano, e ci fanno bere acqua…

Acqua per tonificare viso e corpo… Lavare il viso con acqua fresca, mentre siamo presenti a ciò che facciamo … Per svegliarsi bene al mattino…
Usare getti di acqua fredda-calda-fredda per le nostre gambe e le più coraggiose dalle gambe passare al corpo… (Metodo Kneipp)

Un bagno rilassante con gocce di lavanda o balsamico con gocce di eucalipto….

Una doccia che purifica dall’alto al basso portando via stanchezza, pensieri, tensioni… Anche per la doccia possiamo mettere qualche goccia di lavanda con il sapone … Oppure realizzare uno scrub con il sale…  – Vi invito a visitare la sezione Benessere e Salute per prendere idee e consigli…

Musica natalizia … Il nostro tea/tisana dell’avvento …

E mancano 18 giorni a Natale….

Buon Avvento!

Elena Fossati
“Lo Spazio”

25 giorni a Natale

25 giorni a Natale
“Sereni nella frenesia del mondo” (sottotitolo), utilizzando il titolo di un libro di Anselm Grün, monaco benedettino è esperto consigliere spirituale.
Da domani 1 dicembre inizia per molti lo stress alla ricerca del regalo di Natale ….
Tra qualche giorno per alcuni inizierà lo stress della cena-pranzo di Natale: devo andare da mia scuocera, devo andare a casa dei miei,… Devo cucinare…
Poi l’abito: cosa mi metto ….
Infine cosa fare il 31 dicembre….
Conclusione: perché non passano in fretta queste feste tanto attese?!?!?

Eppure siamo nella stagione del buio, della lentezza, del letargo… E anche se non siamo credenti, e non viviamo il Natale nel suo significato cristiano, siamo tutti spirituali e pensiamo al Natale nel suo significato di amore…

Oggi un consiglio per questi 25 giorni!

Prenditi 1 minuto al giorno per ascoltare 5 tuoi respiri…
Puoi sdraiarti mettendo le mani sul tuo addome (sull’ombelico)
Puoi sederti mettendo le mani sull’addome
Puoi stare in piedi sentendo il respiro nelle narici (viene più semplice)
Sintonizzati sul respiro con la mente e conta:
1 inspiro
2 espiro
3 inspiro
4 espiro
5 inspiro
6 espiro
7 inspiro
8 espiro
9 inspiro
10 espiro

Bravi vi siete fermati 1 minuto nella frenesia del mondo e il cervello per un minuto è stato concentrato, attento e consapevole a 1 sola cosa che stavate facendo: respirare… Non avete pensato a altro (spero… Altrimenti ricominciate a contare i respiri e se vi distraete dite alla vostra mente ritorna a fare quello che stavi facendo, cioè contare i respiri!).

Siete d’accordo? Da fare ogni giorno… Per esempio, quando siete in bagno: vi fermate un minuto in più… Quando siete nel letto al mattino prima di alzarvi… Oppure prima di dormire… O in auto al passaggio a livello chiuso… O quando siete in coda…

Per chi lo desidera vi allego un breve capitolo introduttivo tratto da
“Sereni nella frenesia del mondo” Anselm Grün e Clemens Bittlinger

Buon cammino verso il Natale a tutti!
Elena Fossati
“Lo Spazio”

Stare nel corpo

Oggi uno sguardo ai bambini, alla consapevolezza del loro corpo, ma uno sguardo anche a noi che possiamo vivere questa esperienza con i bambini e per noi stessi.

Ho lavorato e lavoro bambini e con adulti con problemi e fatiche più o meno gravi e toccando con mano le loro problematiche mi sono accorta di quanto il contesto familiare, l’educazione scolastica,… possano influenzare sensibilità, intelligenza, creatività e quindi anche il destino di una persona.

Il XXI secolo vuole dedicare le attenzioni al bambino, alla donna, alle fasce più fragili, ma ci sono ancora alcune contraddizioni, es. come possiamo fare crescere gli adulti di domani in modo consapevole se si preme sulla competitività e sulla produttività? Come possiamo chiedere ale famiglie di stare con i figli, essere partecipi, se dall’altra parte i genitori devono lavorare in modo frenetico? Come possono convivere tecnologia e mondi virtuali, con personaggi che invitano alla salute e allo sport…. Come è possibile non diventare obesi, quando i mass media ci invitano all’oralità….?!?

Sicuramente la crescita del bambino, e anche la nostra crescita, ha bisogno di garanzie da parte degli adulti: libertà, ascolto, presenza, mentale, empatia, sostegni limiti veri.
Stare con un bambino significa essere presente al bambino e intervenire quando è necessario, mettendogli a disposizione un ambiente favorevole all’esplorazione e all’apprendimento spontaneo.

Vorrei oggi fare con voi qualcosa!
Sono semplici giochi, esercizi per il rilassamento da fare insieme ai nostri bambini e andrebbero svolti nelle condizioni ambientali più idonee: in palestra, o in una stanza con la giusta aerazione del luogo, in silenzio o con una musica adeguatamente introdotta. In mancanza di questi presupposti… gli esercizi funzionano lo stesso!!! Se volete intervallare lezioni, momenti particolarmente stressanti a casa,… con esercizi di rilassamento, iniziate a distendervi…

Dopo aver fatto gli abituali esercizi in palestra o dopo una ricreazione particolarmente “dinamica”, magari fatta in giardino, o dopo una giornata intensa con mamma e papà…  invitiamo i bambini a sdraiarsi. Introduciamo il concetto di riposo, calma, tranquillità, cessazione di movimento utilizzando un tono di voce suadente e basso, cantilenante. Magari, perché no, cantiamo una ninna nanna.
Invitate i bambini a sentire il proprio respiro sdraiati a pancia in su, L’ORSSETTO VA SU’ E GIU’.
Spesso il bambino riesce a percepire il rilassamento in forma di contrasto ad intense contrazioni neuro-motorie segmentarie.
Un esercizio per la presa di coscienza del rilassamento contrastato del torace, da eseguire in posizione di decubito prono (sdraiati a pancia in sù): chiediamo ai bambini se sono capaci di tirar fuori lentamente tutta l’aria che hanno nei polmoni. Facciamo ripetere queste espirazioni profonde per 2 minuti.
Un esercizio per la presa di coscienza del rilassamento contrastato degli occhi: chiediamo ai bambini di stringere forte gli occhi e poi di rilasciarli. Facciamo eseguire 5 ripetizioni, intervallate da espirazioni profonde.
Un esercizio per la presa di coscienza del rilassamento contrastato della fronte: come sopra, chiediamo però di aggrottare la fronte e poi distenderla, con 5 ripetizioni intervallate dal rilassamento con profonde espirazioni.
Un esercizio per la presa di coscienza del rilassamento contrastato della bocca: facciamo serrare forte le labbra o i denti e poi rilasciare. Come prima, eseguiamo 5 ripetizioni con il rilassamento accompagnato da espirazioni profonde.
Chiediamo ai bambini se riescono, stando sdraiati in decubito prono, a rilassare il corpo e il viso lasciando che la bocca si apra da sola.
Ora proviamo il rilassamento contrastato relativo alle mani: facciamo serrare forte i pugni e poi rilasciare le mani, distendendo in modo naturale, non teso, le dita.(5 ripetizioni intervallate dal rilassamento con profonde espirazioni)
Facciamo ora stendere forte le gambe, come a volerle allungare; facciamole poi rilassare ed eseguiamo 5 ripetizioni intervallate dal rilassamento con profonde espirazioni.
E poi vorrei concludere con una breve incursione nel mondo della simbologia filosofica, facendovi colorare un Mandala.

Vuoi saperne di più sui Mandala? Cerca nel nostro sito inserendo in Search la parola “Mandala” e troverai una serie di interessanti articolo e mandala da colorare!

Elena Fossati

“Lo Spazio”

 

 

Tai Chi, l’universo che è in noi

Tai Chi Chuan (o Tai Chi o Tai Ci), una antica arte marziale cinese, una tecnica di autodifesa che, nel corso dei secoli, si è trasformata in una particolare forma di esercizio per la salute e il benessere.

Nella medicina tradizionale cinese le pratiche di “ginnastica medica” hanno origini molto antiche e servivano per es eroicizzare influenze demoniache che causavano malattie.

Poster evento

Ora queste forme giocano un ruolo fondamentale nella prevenzione delle malattie, nel mantenimento della forma fisica e di salute.

Cosa è questa pratica, fatta di posture e movimenti che sembrano una danza?

Ne parleremo in una conferenza e lezione pratica domenica 20 novembre presso “Lo Spazio”, dove un maestro di Tai Chi ci illustrerà le origini della pratica, farà sperimentare la tecnica e ci parlerà di energia interna che entra in relazione con l’energia che ci circonda, l’universo attorno a noi.

L’ingresso è gratutito, serve solo la conferma di presenza a info@lospazio.org

L’incontro sarà molto interessante e coniugherà parole e movimento.

Vi aspetto

Elena Fossati

“Lo Spazio”