In questi giorni le emozioni vengono, forse restano per un po’ e … poi se ne vanno… magari a fatica… È per questa fatica a lasciarle andare che è importante entrare in una diversa relazione con esse, con le sensazioni spiacevoli;
Lasciare essere le cose come sono!
Oggi sto con voi dedicandoci una poesia, che ci rimanda in modo poetico, all’accoglienza delle emozioni, anche quelle indesiderate…
La Locanda di Jalāl ad-Dīn Moḥammad Rūmī, poeta persiano, fondatore della confraternita sufi dei “dervisci rotanti”.
Oggi insieme vivremo un’esperienza corporea per contrastare questa situazione di chiusura dove la mente tende a prendere il sopravvento, senza essere direzionata. Stare in un fare consapevole ci può aiutare e la DanzaMovimentoTerapia attraverso il suo approccio creativo può essere uno strumento interessante e possibile.
Per questo incontro ci avvarremo di una danza dei Fiori di Bach, rivista però in ottica individuale e rielaborata per portare l’attenzione a noi e al nostro corpo, mantenendo l’energia del fiore e la sua finalità.
Buon incontro con voi stesse/i!
Ringrazio Maria Angela Meraviglia per avermi insegnato e fatto vivere questa danza; Marta Montorfano, collega con cui ho rirpeso questa danza; Joyce Djikstra che attraverso il suo libro mi ha fatto riflettere sull’importanza di questo strumento; ma soprattutto Anastasia Geng per avere portato nel corpo i Fiori di E. Bach!
Per approfondire:
– La Danza Dei Fiori di Bach Crab Apple di Anastasia Geng https://elenafossati.wordpress.com/2014/07/16/benessere-salute-fiori-e-danze/
Nel Web potete trovare informazioni in merito al Fiore Crab Apple, alle danze dei fiori di Bach, alla DanzaMovimentoTerapia. Se avete domande, richieste,… scrivete a info@lospazio.org
In questi giorni ho letto, ho ascoltato e ho anche detto:
“SIAMO TUTTI NELLA STESSA BARCA”
Questa citazione ha origini antiche ma per tutti, Cicerone, Livio,… ha lo stesso precario significato:
“Nelle stesse condizioni, nella stessa situazione, spec. con riferimento al fatto che si corrono gli stessi rischi e si è destinati a subire la stessa sorte: essere, trovarsi tutti nella stessa barca”.
Dal dizionario internazionale https://dizionario.internazionale.it/parola/nella_2
D’altro canto ho anche sentito, letto frasi, riflessioni di persone famose e meno famose che ci invitano,in questo momento, a stare uniti, anche se distanti, a collaborare, perchè siamo tutti connessi…
E se fossimo tutti su una stessa ARCA?
Una immagine diversa,che piace anche ai bambini, qualcosa che contiene: nel medioevo l’arca era un mobile, a forma di cassa, a uso sacro (per contenere qualcosa di prezioso). Nella storia ebraica l’arca dell’alleanza contiene l’oggetto più sacro per gli Israeliti, anche Mosè fu posto sulle acque del fiume in una piccola arca… e poi c’è l’Arca di Noè..
Nella Genesi al Capitolo 6 si legge un capoverso molto forte:
“Cancellerò dalla faccia della terra l’uomo che ho creato e, con l’uomo, anche il bestiame i rettili e gli uccelli del seno, perché sono pentito di averle creato”. Ma Noè trovò grazia agli occhi del Signore.
(Genesi 6,7-8)
Noè costruisce un’Arca e un’alleanza … Noè entra nell’Arca e ci sta per molti giorni, con altri uomini, donne, essere viventi… stanno ritirati per 150 giorni … poi passò un vento sulla terra e le acque si abbassarono … E finalmente Noè e gli altri esseri viventi uscirono dall’Arca!
In senso metaforico, in questo momento ognuno di noi è sulla’ Arca, tutti insieme possiamo stare in una grande Arca, connessi e interconnessi, teneramente e, se aspetteremo, quando sarà il momento, potremo uscire e guardando il cielo, rivedremo l’arcobaleno…
“La tenerezza salva la vita, connette piccolo e grande, aperto e chiuso, appena nato e vecchio, mondi diversi, regni non solo umani. Guardi il cielo e senti quanto sei piccolo, ma sai anche che chiunque lo guarda è il centro dell’intero universo. Stella che guarda stella”.
Tratto da “Tenerezza. Incontro con Chandra Livia Candiani” di Chandra Livia Candiani, Edizioni Romena.
Stare a casa, isolati, sulla nostra arca è faticoso… ma ce la posiamo fare!
Spesso nelle pratiche di meditazione viene consigliato dai conduttori guida della meditazione stessa di stare con quello che c’è ora con noi: come è il nostro respiro ora, la consapevolezza ai nostri pensieri ora… cosa sentiamo nel corpo ora…
Durante la pratica meditativa questo è un buon allenamento per la mente, allenamento, che ora, in una situazione imprevista come quella che stiamo vivendo da un po’ di giorni, viene molto utile.
Per me ora “Stare con quello che c’è” è:
stare a casa
non incontrare i miei affetti, le persone a cui sono legata, le persone che conosco …
non poterle abbracciare, baciare,…
non lavorare
modificare i miei ritmi e stili di vita
riflettere su quello che sta accadendo
….
Abbiamo quindi la necessità di allenare la nostra mente, il nostro corpo a stare ora con quello che c’è!
Vi invito a incontrarci venerdì 27 Marzo
MediTiAmo!? “Stare con quello che c’è”
“Lo Spazio” Zoom Meeting: Venerdì 27 marzo 2020 Ore 18:00-18:40
Accedete e in occasione del primo collegamento verrà automaticamente installata l’applicazione zoom.us per accedere alla conferenza, e successivamente verrete collegati automaticamente alla web conference cui siete stati invitati.
Qualora dovessero essere richieste Meeting ID: 336 752 878 e Password: 095430
Se utilizzate uno smartphone dovete invece scaricare l’applicazione.
Per qualsiasi informazione non esitate a scrivere a elenafossati@lospazio.org
Stare a casa in questi giorni ci ha portato a ricercare video, dirette,… libri che trattano di come mantenere il corpo in “forma” restando a casa.
Non dimentichiamoci che la mente sta nel corpo e proprio perchè il divario corpo-mente è stato in parte superato… stiamo nel corpo, ma con una mente “sveglia”, chiara, concentrata.
Proprio ieri, durante una chiaccherata telefonica con il mio collega Simone, Massoterapista, ci siamo messi a riflettere sull’importanza, in questi giorni, di prendere spazi per il corpo, ma anche per la mente.
Mi raccontava di avere visto questo Docu-film su Tiziano Terzani.
Vi confesso che parlare con lui di questo film e di questo grande uomo, mi ha commessa in quanto mi ha riportato alla mente, appunto, ricordi: i ricordi di mio padre. Già perchè è stato mio padre a farmi conoscere Tiziano Terzani, proprio quando anche lui stava vivendo l’avventura con il cancro… con mio papà ho chiaccherato molto su di noi attraverso i libri di Tiziano Terzani e grazie a questo docu-film: insieme, abbiamo parlato di vita la, nostra vita, i nostri punti di vista… Papà mi fece leggere i testi di questo grande giornalista e scrittore … e a posterori penso che così abbia voluto prepararmi a quello che sarebbe accaduto inevitabilmente. E per questo lo ringrazio. http://malattiaopportunita.corriere.it/2018/07/14/le-amicizie-vere-e-il-tempo-presente-sono-questi-i-tesori-che-mio-padre-ha-recuperato/
Proprio in questi giorni, dicevamo Simone e io, abbiamo la necessità di dare spazio al corpo, ma anche alla mente… per rimanere centrati e concentrati, per non fare invadere la mente da pensieri sul passato e sul futuro,… per restare lucidi e vigili, qui con quello che c’è ora.
“Chi vuole conoscere l’uomo deve guardarlo nel suo complesso e non come una struttura messa su alla meglio. Se trova malata una parte del corpo, deve cercare le cause che producono tale malattia e non limitarsi a trattare gli effetti esterni.”
Ringrazio Simone e vi ringrazio per avermi permesso di portare fuori ricordi e emozioni.
E se vogliamo stare insieme per allenare la nostra mente, vi aspetto venerdì pomeriggio 27 marzo per una condivisione e pratica di circa 40 minuti sulla piattaforma Zoom (presto ulteriori indicazioni).
Per il corpo vi ricordo, invece, che avremo dirette e streaming su Youtube grazie ai miei colleghi e ai centri che conosco con cui sto facendo rete!
“Se andate da quella parte, troverete i giardini”, disse indicandole un cancello in mezzo ai cespugli e ai rampicanti. “D’estate ci sono tantissimi fiori, ma in questa stagione non c’è nulla”. Esitò qualche secondo, poi aggiunse ”uno di quei giardini è chiuso. Da dieci anni non ci va più nessuno”.
Questi sono quei giorni …
In cui stiamo entrando in un giardino, che forse non veniva visitato da anni, perché presi dal visitare tanti altri giardini: il lavoro, le attività, gli obblighi, la vita sociale,… E, proprio a causa di questa situazione, siamo stati invitati ad entrare (più o meno liberamente) nel nostro giardino “segreto”.
Nelle tecniche di visualizzazione creativa spesso viene utilizzata la visualizzazione del giardino, del paesaggio, del luogo sacro personale…
Vi invito quindi a trovare uno spazio dove potervi sedere… fermarvi un poco sul respiro, calmare il corpo, la mente e la parola… per entrare con la vostra immaginazione nel vostro giardino segreto, che magari è rimasto chiuso per molti anni. Iniziate ad occuparvene, a ri-scoprirlo.
Se per i bambini questo potrebbe essere molto piacevole, avere il proprio giardino segreto dove nascondersi (anche dai genitori), per gli adulti, soprattutto ora, il ri-trovarlo, in modo così inaspettato, potrebbe inizialmente suscitare emozioni diverse.
In questo giardino ci siamo noi… con le emozioni che proviamo… ma se iniziamo a respirarci dentro … forse inizieremo a sentirne anche gli odori…
In questo giardino, forse ri-scopriremo il silenzio, un nuovo silenzio… e in questo silenzio sentiremo noi stessi/e (potrebbe essere la prima volta) e questa potrebbe essere una grande sorpresa!
Io sono qui, anche se a distanza, come un giardiniere, per consigliarvi su come prendervi cura del vostro giardino… Buona primavera!
#IoRestoaCasa ma possiamo trovare uno spazio per stare insieme
È arrivata al suo momento anche in questi tempi di Coronavirus, lei non si è fermata… o meglio … la primavera è arrivata prendendo il suo tempo giorno per giorno, momento per momento senza correre al futuro e senza continuare a rimpiangere il suo passato, l’inverno… lo ha lasciato andare ed è arrivata, per quella che è ora.
Oggi è venerdì e per i Cristiani, in questo periodo, è Venerdì di Quaresima, un periodo alternativo che vuole riportare alla libertà interiore.
Oggi il venerdì di Quaresima cade nel giorno dell’equinozio e in questi tempi di ritiro personale e sociale. Interessante!
Una serie di frasi mi sono arrivate questa mattina al risveglio:
Marta:
“Questo è il tempo del ritorno della primavera; il tempo della gioia, il tempo dei semi, quando la vita irrompe dalla terra e le catene dell’inverno sono spezzate. La luce e il buio hanno la stessa durata; è il momento di equilibrio, e tutti gli elementi dentro di noi devono essere nuovamente armonizzati. Il Principe del Sole allunga la mano, e Kore, la Vergine Oscura, ritorna dal Regno dei Morti, ammantata di pioggia rinfrescante; il suo respiro è pieno del dolce aroma del desiderio. Dove essi poggiano i piedi, appaiono fiori, e mentre danzano, la disperazione si trasforma in speranza, il dolore in gioia, la scarsità in abbondanza. Possano i nostri cuori aprirsi insieme alla primavera! Siate Benedetti!”
La Danza a Spirale – Starhawk
Mia mamma mi augura il buon giorno:
“Il saggio non colma il suo cuore dei rimpianti del passato o dell’ansia per il futuro .Egli respira il profumo della natura, si arricchisce del momento presente ed è così che bandisce la tristezza e il dolore”
-Cit. Autore non trovato-
Paolo scrive:
Niente se ne va prima di averci insegnato ciò che dobbiamo imparare.
-Buddha-
In questa giornata prendiamoci dei momenti per celebrare questo passaggio:
uno spazio di silenzio personale
uno spazio di preghiera e meditazione ,che si declini con la nostra personalità. Con la pratica MediTiAmo!? oggi vi propongo questa meditazione sull’inspirazione e l’espirazione, una meditazione di purificazione: https://youtu.be/JTKZMnjTdZA
uno spazio per il corpo….
#BuonaPrimavera a tutti oggi qui ora con quello che c’è!
Questa mattina al mio risveglio, mentre ero ancora a letto ho iniziato ringraziando per questa giornata, portando a tutti questo grazie: se tutti condividiamo questo momento di STOP, tutti ci ringraziamo quotidianamente per quello che stiamo facendo…
Nella Mindfulness la tecnica dello STOP è interessante:
FERMIAMOCI è importante
RESPIRIAMO viviamo sempre in apnea
OSSERVIAMO ne abbiamo il tempo (osserviamo il cielo dalle finestre e dai balconi, osserviamo noi stessi/e allo specchio, osserviamo lo spazio di casa attorno a noi)
PROCEDI con ciò che stai vivendo in questi giorni: mettere in ordine (ora ne hai il tempo), leggere un libro, ascoltare musica, prepararti del buon cibo…
Dalle ore 18:30 potrete seguire in streaming sul canale youtube di “Lo Spazio” e potrete anche praticare con i vostri figli una sessione di DanzaMovimentoTerapia: https://www.youtube.com/user/LoSpazioBenEssere
Sono a vostra disposizione, se volete scrivermi, telefonare… Ci sono, basta darci appuntamento…
La volpe tacque e guardo’ a lungo il piccolo principe:
“Per favore… addomesticami”, disse.
“Volentieri”, disse il piccolo principe, “ma non ho molto tempo, pero’. Ho da scoprire degli amici, e da conoscere molte cose”.
“Non ci conoscono che le cose che si addomesticano”, disse la volpe. “Gli uomini non hanno piu’ tempo per conoscere nulla. Comprano dai mercanti le cose gia’ fatte. Ma siccome non esistono mercanti di amici, gli uomini non hanno piu’ amici. Se tu vuoi un amico addomesticami!”
“Che cosa bisogna fare?” domando’ il piccolo principe.
“Bisogna essere molto pazienti”, rispose la volpe. “In principio tu ti sederai un po’ lontano da me, cosi’, nell’erba. Io ti guardero’ con la coda dell’occhio e tu non dirai nulla. Le parole sono una fonte di malintesi. Ma ogni giorno tu potrai sederti un po’ piu’ vicino…”
Il piccolo principe ritorno’ l’indomani.
“Sarebbe stato meglio ritornare alla stessa ora”, disse la volpe.
“Se tu vieni, per esempio, tutti i pomeriggi alle quattro, dalle tre io comincero’ ad essere felice. Col passare dell’ora aumentera’ la mia felicita’. Quando saranno le quattro, incomincero’ ad agitarmi e ad inquietarmi; scopriro’ il prezzo della felicita’! Ma se tu vieni non si sa quando, io non sapro’ mai a che ora prepararmi il cuore… Ci vogliono i riti”.
“Che cos’e’ un rito?” disse il piccolo principe.
“Anche questa e’ una cosa da tempo dimenticata”, disse la volpe. “E’ quello che fa un giorno diverso dagli altri giorni, un’ora dalle altre ore. C’e’ un rito, per esempio, presso i miei cacciatori. Il giovedi ballano con le ragazze del villaggio. Allora il giovedi e’ un giorno meraviglioso! Io mi spingo sino alla vigna. Se i cacciatori ballassero in un giorno qualsiasi, i giorni si assomiglierebbero tutti, e non avrei mai vacanza”.
Queste giornate così particolari, che non sono una vacanza, non sono state volute,… quanto possono creare disagio?
Settimana scorsa, quando abbiamo vissuto l’esperienza di DanzaMovimentoTerapia, che simbolicamente ci ha fatto rivivere il contatto con gli altri attraverso l’abbraccio, abbiamo ri-trovato il contatto con il nostro corpo, che forse, a causa delle giuste indicazioni per l’emergenza, avevamo dimenticato o che per scelta abbiamo sintonizzato e manteniamo, anche tuttora, sulla modalità del fare: fare delle cose per passare il tempo,… riempire i vuoti…
È invece importante mantenersi, sintonizzarsi sulla modalità dell’essere, che ci riporta al qui e ora, per potere vivere giornalmente quello che accade, senza andare nel futuro (ansia,…) o ruminare sul passato …
Con l’esperienza di DanzaMovimentoTerapia, che potremo vivere insieme domani, mercoledì 18 marzo, staremo nel qui e ora… entreremo nel nostro ritmo, lo andremo a ri-prendere per poterlo mettere in relazione con il ritmo di questi giorni fuori da noi, magari lontano da noi, ma che tutti unisce…
Tutto è in un ritmo e ricordiamoci che la dimora del ritmo (o come dico ai bambini, “la casa del ritmo”) è nel nostro cuore.
Dalle ore 18:30 potrete seguire in streaming sul canale youtube di “Lo Spazio” e potrete anche praticare con i vostri figli:
Poi, Giovedì 19 marzo, con un gruppo di donne, con cui pratichiamo Danze Sacre e Meditative, guidate dalla collega Marta Montorfano, ci ritroveremo a distanza per una meditazione danzata dedicata a tutti noi per la salute e il benessere di ognuno, in questo particolare momento.
Ecco alcune parole di Marta:
“Ascolto il silenzio surreale in cui sono immersa in questi giorni, al cuore arriva il ricordo della neve, che con il suo manto avvolge e attutisce suoni e rumori…
Tutto ciò che è umano tace e trema davanti alla grandezza dell’Essere immerso fino alla testa nella sua fragilità.
Mentre l’uomo riflette sulla Morte, la Natura ci mostra, in tutta la sua Bellezza, i colori della RiNascita, donando senso all’Inverno e al suo Silenzio, immobile, sospeso.
Ovunque si volga lo sguardo è Bellezza: dal raggio di sole che filtra tra i vetri e illumina di calore i nostri luoghi Sacri, al violetto e azzurro che timidamente si mostra tra i prati e ancora al verde, che lentamente prende spazio tra i rami, colorandoli di vita.
È tempo di prendersi per mano, di attivare quel sostenerci da Cuore a Cuore, che nella danza abbiamo imparato ad attivare, ad ascoltare a danzare, da vicino e da lontano….”