La Viriditas e Hildegard Von Bingen

Passeggiando tra le colline senesi, in questo fine settimana, ho impresso in me tanta energia “verdeggiante” e ho deciso di scrivervi qualche riga in merito a una donna, monaca medievale, badessa e fondatrice di un convento benedettino: Hildegard Von Bingen.

Cosa c’entrano le colline senesi e Hildegard Von Bingen? Apparentemente nulla, ma è facile trovare nel verde toscano, abbazie e monasteri benedettini. Inoltre le giornate primaverili ci donano colori davvero energizzanti, che mi hanno ricordato la “Viriditas” di Hildegard.

La Viriditas riassume  la nozione universale di salute, di prosperità e di bellezza che i latini chiamavano integritas (integrità), i greci holon (il tutto) gli ebrei shalom (pace). In tutta l’opera di Hildegard, la Viriditas ha una rilevanza straordinaria.  Oltre a designare il colore della Natura, la monaca naturopata  lo associa soprattutto alla sua energia, alla forza vitale (vis, vir  in latino) immessa in tutta la creazione dal soffio divino. Tale forza si esprime non solo nel verde della vegetazione ma è riconoscibile a tutti i livelli, fisici e spirituali del creato. Essa è presente anche nell’anima dell’uomo, poiché è il principio della vita e del movimento.

Chi quindi conosce il medioevo sotto la qualifica esclusiva di “tempo oscuro” e chi considera il cristianesimo come nemico della donna si trova di fronte a un fenomeno sorprendente: una donna, Hildegard di Bingen, badessa del monastero di Rupertsberg, presso Bingen (sul Reno), fondato da lei nel 1150. La sua opera letteraria testimonia, oltre che conoscenze sorprendenti di scienze naturali, una profonda esperienza mistica. Proprio ai nostri giorni questa figura di donna sta acquistando sempre più rilievo.

I biografi descrivono Hildegard come una donna di carattere, che non esita davanti a nulla per portare il suo grande messaggio al mondo: i trattati di medicina naturale, di guarigione e di musica, le sue visioni che l’hanno designata profetessa.

Hildegard non ha creato la sua opera grandiosa da sola, ebbe molti collaboratori e collaboratrici: Suor Richardis di Stade l’aiutò come segretaria nella composizione di Scivias; il suo “magister” Volmar, un ex insegnante, monaco di Disibodenbergb e preposto del monastero di Rupertsberg, le fu al fianco come segretario.

Hildegard Von Bingen
Foto di Elena Fossati al convento di Bingen

HILDEGARD VON BINGEN

O VIRIDITAS NOBILISSIMA

O viriditas nobilissima, 
che hai radici nel sole,
e in candida serenità riluci
nella ruota
che nessuna altezza terrena
contiene,
tu sei circondata
dall’amplesso dei divini misteri.
Risplendi come la rossa aurora
E ardi come la fiamma del sole.

O nobilissima viriditas,
quae radicas in sole,
et quae in candida serenitate luces
in rota,
quam nulla terrena excellentia
comprehendis,
tu circumdata es
amplexibus divinorum mysteriorum.
Tu rubes ut aurora,
et ardes ut solis flamma.

 Notizie, video su Hildegard Von Bingen:

Il Nutrimento per l’Anima

A due giorni da EXPO 2015, l ’Esposizione Universale sull’alimentazione e la nutrizione che l’Italia, Milano, ospiterà fino al 31 ottobre 2015, voglio stimolarvi proprio su questo tema in chiave simbolica e non solo: il nutrimento per l’anima.

Nutrire il pianeta, il cibo, sembrano temi così lontani dalla parola anima, così evanescente. Eppure credo proprio che se vogliamo portare la consapevolezza a noi stessi e ai nostri figli sul cibo, sull’alimentazione, sul nutrimento, forse dobbiamo partire proprio dalla nostra anima, dal nostro mondo interno, dal nostro essere consapevoli (carino l’articolo sul portale di Lifegate).

Thomas Moore ne “La cura dell’anima”, un testo di qualche anno fa non più in commercio,  quando parla di anima parla di entusiasmo alla vita, di profondità, di significato, e la mancanza di nutrimento dell’anima non si traduce semplicemente in un’assenza,ma in perdita dei valori, di disillusione nei rapporti interpersonali, in fame di spiritualità.

Cosa significa allora prendersi cura dell’anima, nutrire l’anima? Significa prendersi cura delle nostre case reali, prendersi cura del cibo, prendersi cura di noi. L’anima si nutre di bellezza, cibo anche per il corpo. La bellezza è di aiuto all’anima nei suoi peculiari modi di essere. La bellezza ferma la nostra attenzione. Per l’anima è importante sottrarsi alla frenesia della vita pratica per poter contemplare la realtà.

Prendersi cura dell’anima significa essere artisti nella propria casa e sul lavoro e  non è necessario essere dei professionisti per introdurre arte nella cura della nostra anima. Pensiamo ai bambini che dipingono, scrivono, disegnano tutti giorni e amano esporre i loro lavori per farli guardare (lo vediamo sui nostri frigoriferi di casa decorati dai disegni dei nostri piccoli). Ecco allora nutrire in questi mesi di EXPO la nostra anima: guardare, dare nutrimento ai nostri organi di senso, agli occhi, all’olfatto, al gusto, al tatto e all’udito. L’anima si esprime nel nostro corpo, nei nostri gesti, nell’abbigliamento, in come ci muoviamo, in come siamo fatti. Troviamo uno spazio per il nutrimento per l’anima (io vi aspetto per nutrire la vostra anima con “DanzaMovimenToterapia nutrimento per l’anima” a “Lo Spazio”).

Elena Fossati

info@lospazio.org

 

 

Pulizie di primavera

Le Pulizie di Primavera: fare ordine, fare spazio… tradizioni antiche e esigenze moderne.

Se alcune settimane fa scrivevo di depurazioni primaverili ...

E se è vero che "Solo chi ha il caos dentro di sé può generare una stella danzante” –Nietzsche - …

È però anche vero che se si oltrepassa il limite di un disordine accettabile, si rischia di influenzare negativamente la propria vita e di compromettere la convivenza con gli altri.

In un mio articolo di qualche mese fa (Una Vita Olistica per essere noi stesse! ) scrivevo : “Evitare l’ordine e lasciare che il caos entri ciclicamente nella nostra vita”.

In effetti gli schemi mentali rigidi e ricorrenti scoraggiano il processo creativo: per questo il talento, come sostiene il Dott. Caprioglio nel suo libro  “Scopri il tuo talento” ed. Riza, è “figlio di energie sempre nuove e  può emergere solo se facciamo spazio al disordine”!

È però doveroso porre l’accento che ci sono dei confini che segnano il passaggio da un disordine sano a uno dannoso, per esempio: i vestiti smessi accumulati a strati nelle settimane, oppure  lasciati per terra caoticamente; la scrivania o il tavolo senza spazio libero;… (queste situazioni non sono però valide per le stanze  degli adolescenti!). Per il “ disordine patologico” si celano difficoltà psicologiche più ampie, che non tratterò in questo articolo.

Cosa possiamo fare?

Due consigli diametralmente opposti:

Uno Mettere il “tuo disordine” in un punto, ovvero creare un’area limitata, in casa, nella quale possa “regnare il tuo disordine”: un cassetto, un armadio, un angolo.

L’altro si rifà al metodo dello “Space Clearing” ovvero un cammino non dal “dentro al fuori” ma dal “fuori al dentro”. Lucia Larese ne ha parlato in uno dei suoi libri e chissà se Barbara, nella Rubrica “crescita personale”, ci parlerà di questo libro.

Per esempio: quando iniziamo a mettere in ordine un armadio (Elena Dossi può aiutarci!) abbiamo l’esigenza di far pulizia e questa è di grande aiuto per una “pulizia” che arriva anche all'interno di noi stesse. I gesti che compiamo all'esterno si rispecchiano dentro di noi e allora si riordinano idee e pensieri e si riequilibrano emozioni.

E davanti a un abito potrò così chiedermi: perché mi piace? Lo uso? Perché lo tengo? Rispecchia il mio modo di essere? Se a queste domande risponderemo di no forse potremo rivolgerci nuovamente a Elena Dossi per un riuso creativo scambiandolo, o donandolo a altre donne.

E allora al via con le Pulizie di Primavera fuori e dentro… e io vi aspetto a “Lo Spazio” per fare spazio dentro di noi!

Elena Fossati

Gioia e Colore a Bovisio Masciago

Questa settimana non scriverò direttamente di Benessere e Salute, ma vi pubblicizzerò un evento che da anni si svolge a Bovisio Masciago (Monza Brianza): Gioia e Colore a Bovisio Masciago! L’anno scorso proprio in occasione di questo evento abbozzai i primi contatti con un’amica di Antonella e … da quel giorno… la rubrica Benessere e Salute.

Gioia e Colore a Bovisio Masciago: una mostra con pittura dal vivo di artisti; bancarelle e possibilità di degustare, mangiare, acquistare,..; concorso di Cake Design, musica e la piazza del Benessere dove troverete “Lo Spazio” con una serie di proposte per tutti: I COLORI E LE ARTI PER IL BENESSERE. Tutto rigorosamente all’aperto, per cui in caso di pioggia non avrà luogo la manifestazione; tutto rigorosamente gratuito e tutto rigorosamente legato ai colori e al benessere.

PROGRAMMA GIORNATA:

ORE 10,30- 11,30: “I COLORI DELLO YOGA”: CHAKRA, POSTURE, MOVIMENTO.

Pratica Yoga. Porta il tuo materassino e pratica con noi!
Incontro per tutti, esperti, non esperti, grandi e piccoli.
Con Maurizio Parola, Maestro Yoga e Shiatsuka.
ORE 16,30 “DANZO I COLORI”: Teli colorati, Musica e Creatività per esprimere l’arte attraverso il movimento.

Con Elena Fossati: DanzaMovimentoTerapeuta, Esperta in Medicine e Terapie non Convenzionali. Dott.a in Tecnica Riabilitazione Psichiatrica.

CREIAMO IL “MANDALA DI GIOIA E COLORE”!
Nell’arco della giornata potrete contribuire alla realizzazione del “Mandala di Gioia e Colore”: potrete portare da casa qualcosa di vostro (sassi, conchiglie, carta…) da lasciare al Mandala; oppure potrete fermarvi e utilizzare i materiali creativi a disposizione per lasciare la vostra traccia nella nostra opera. A fine giornata il mandala verrà salutato con una danza insieme.
All’interno della manifestazione saranno presenti i professionisti de “Lo Spazio” per parlare di salute e Ben-Essere.Visita il sito
www.lospazio.org

Chi di voi verrà? Vi aspettiamo a Bovisio Masciago MB. Se desiderate avere maggiori notizie contatte info@lospazio.org

Elena Fossati

 

SIAMO QUELLO CHE MANGIAMO: CIBO, VITA, SALUTE

La vita di tutti gli esseri viventi dipende dal cibo: la longevità, l’apprendimento, la felicità, la soddisfazione, la crescita, la forza e l’intelligenza si fondano tutte sulla nostra alimentazione.

Gran parte della nostra vita è centrata sull’appetito, sul cibo e sulla digestione: quanta fame abbiamo, cosa vogliamo mangiare, come ci sentiamo prima e dopo aver mangiato?

La fame è un bisogno primario. Oggi stiamo sempre più rivalutando la nostra cultura alimentare, la sua relazione con l’ambiente e in che modo ci possiamo veramente nutrire. Il nostro modo di mangiare è fondamentale ai fini di una buona salute.

Il cibo che mangiamo non è solo nutrimento è anche senso di appagamento, ci dona la vita.

Expo 2015: il cibo. Un tema molto caro e di moda oggi giorno: diete, depurazione, il biologico, …

Il cibo è il nostro carburante, ma oltre a fornirci il nutrimento, “mangiare” è anche un modo per sentirci emotivamente completi o amati; se nella nostra vita viene a mancare una qualsiasi di queste cose, spesso utilizziamo il cibo come rinforzo.

Secondo la medicina ayurvedica (tratto da Sebastian Pole, “Una vita autentica”, Macro Edizioni) l’alimentazione è il fattore più importante nella salute e questa medicina tradizionale utilizza il cibo a scopo medicinale oltre che per i suoi effetti nutrizionali. Per la cultura ayurveda una buona alimentazione ci fornisce quotidianamente e in modo semplice il controllo della nostra salute.

Pensiamo che qualunque alimento può essere una medicina o un veleno:  dipende dalla persona che sta mangiando, da cosa sta mangiando e in quale quantità. Paracelso, alchimista del Rinascimento, sosteneva che la dose che fa il veleno.

Io quindi mi sento solo di darvi qualche consiglio per aiutarvi per promuovere la vostra salute.

È importante quindi imparare a conoscere il vero appetito che ci permetterà di essere più profondamente consapevoli di noi stessi, del nostro attaccamento al cibo e di come ci sentiamo nutriti e coccolati da ciò che mangiamo.

Un modo meraviglioso per amarci consiste nel concederci il cibo di cui abbiamo realmente bisogno, ma ogni tanto dobbiamo assolutamente premiarci: per esempio un pezzo di cioccolato fondente è buonissimo e migliora l’umore, per esempio!

Io credo che importante sia nutrire noi stessi con ciò che realmente ci serve; è una frase forte, ma io non credo che possiamo aumentare le dosi di alcuni cibi solo perché ci vengono descritti come elementi non ingrassanti! Questo però è un mio pensiero.

La vita per me è questione di gusto e il modo in cui gustiamo la vita ha effetto sulla nostra salute e sul nostro umore!

Io sono dell’idea che affinché il cibo, che noi prepariamo ogni giorno, possa garantirci la migliore nutrizione, debba essere realizzato con i migliori ingredienti:   prodotti freschi e di stagione.

Il mio consiglio quindi va verso l’alimentazione che rispetti la stagione e un’attenzione alle combinazioni alimentari: per esempio, molto semplicemente dividere le proteine, dai carboidrati, dagli zuccheri. Non esagerare con i grassi e le proteine animali, ma ormai ce lo consigliano medici, nutrizionisti chef,…

Abbiamo la fortuna di vivere in un paese come l’Italia ricco di cibo frutta, verdura, carne, derivati del latte; io credo che se la nostra alimentazione settimanale fosse davvero variata, prestando attenzione alle stagioni e alle possibilità di cucinare cibi diversi, forse non ci faremo nemmeno venire in mente l’idea che alcuni cibi siano dimagranti e altri ingrassanti, perché sarebbero già inseriti in modo equilibrato nella nostra dieta quotidiana.

Ma questo è solo un mio pensiero!

Buon Appetito!

Elena Fossati

 

 

Terza età… Movimento e Creatività

“La vita è movimento, il movimento è vita”[1], diceva Aristotele trecento anni prima di Cristo. Eppure la nostra cultura non presta molta attenzione al “fare movimento”, al movimento in sé e per sé se non in relazione al fitness, o ad eventi patologici che necessitano un intervento terapeutico.

Il Movimento è una caratteristica dell’essere umano: la vita è movimento a partire dal primo battito cardiaco del feto nel grembo della madre. Pensiamo che la motilità fetale è riconosciuta dalla settima settimana e mezza di vita. Il movimento, il suono, il ritmo ci accompagnano dalla nascita e da prima della nascita. Accompagnano la nostra vita e la vita di tutti gli essere viventi.

Gerontologi, geriatri, fisiatri, oggi si trovano sempre più spesso a consigliare a coloro che sono entrati in questa bella età, la terza età, corsi di ginnastica dolce, fare movimento,… camminare. Ricerche pubblicate su importanti riviste mediche evidenziano quanto sia importante il movimento a tutte le età e per le persone over 65 quanto sia utile il movimento dolce, una camminata per i problemi di ipertensione, per l’artrosi, per il mantenimento di un buon tono muscolare, per la respirazione, per  il cuore,…

Io aggiungo  che per la terza età il movimento e la creatività sono due elementi di estrema importanza: il movimento per quanto scritto sopra; la creatività perché il processo creativo aiuta la persona a trovare soluzioni efficaci ed efficienti, alternative alle problematiche della vita.

Il lavoro corporeo con persone della terza età è ricco di esperienze creative: il racconto della loro vita attraverso le parole e il movimento. Il racconto di un corpo cambiato, più rugoso, meno forte, ma ricco di esperienze.

Una proposta interessante che unisce il movimento e la creatività è la DanzaMovimentoTerapia che conduce l’individuo a ri-scoprire e esprimere la propria storia corporea per poi arrivare ad esprimere se stesso/a. L’individuo si racconta attraverso le parole e poi scopre che il corpo aveva già espresso il mondo che sta dentro di noi attraverso il movimento- danza.

Troviamo quindi uno spazio per ritornare al Movimento, prestiamo attenzione al nostro movimento: camminare  e ritroviamo la nostra creatività, magari proprio attraverso la danza, il ballo e la DanzaMovimentoTerapia!

Per info: Elena Fossati info@lospazio.org

[1] Ἀριστοτέλης, Aristotéles (Stagira, 384 a.C.Calcide, 322 a.C.)

Stanchezza e Primavera

La stanchezza in questi giorni ci rende irritabili?

I nostri bambini/e sono svogliati/e, piangono ogni mattina? Ci sembra che tutto ci sfugga dalle mani?

Benvenuta primavera!

Sabato prossimo 21 marzo l’equinozio ci farà entrare nella nuova stagione. Queste giornate tra vento, sole, nuvole, clima frizzante, che poi si riscalda, pioggia … ci stanno dando il segnale che la primavera è proprio alle porte. Gli alberi, le gemme, le violette,… La natura lo ha già compreso: la primavera sta arrivando e con lei anche il nostro risveglio, che non è sempre facile. Piante, alberi,… il mondo vegetale e animale questo risveglio lo vive senza fretta; noi invece vorremmo fosse già quasi estate e questa fretta non ci aiuta!

Per migliorare anima e corpo (e per entrare nel tema di Expo 2015) oggi un consiglio sull’alimentazione per  noi e  per i nostri bambini/e: cerchiamo di togliere i cibi più grassi(formaggi stagionati, intingoli, piatti molto ricchi,..) che ci hanno aiutato in inverno e andiamo a utilizzare la verdura e la frutta di stagione: spinaci, barbabietole rosse, carote, sedano, finocchio, carciofo, il radicchio, gli agretti per fare creme di verdura colorati e buono (e poi così la verdura non si vede!)

La frutta:  arance, mandarini tutti gli agrumi e ancora pere e kiwi, la frutta secca e le mele. Frullati a merenda… Aspettate ad acquistare le  fragole, perché è troppo presto!

Se invece volete consigli più specifici, legati alle medicine e terapie/pratiche  non convenzionali, non esitate a contattarmi a info@lospazio.org vi risponderò personalmente.

Elena Fossati

“Lo Spazio”

Un corso sulla disostruzione pediatrica

Sabato scorso, 7 marzo un incontro speciale, sul tema disostruzione pediatrica, presso “Lo Spazio” Bovisio Masciago.
Un incontro gratuito promosso dall’associazione “Salvagente” di Monza.

Moltissimi i partecipanti: genitori, futuri genitori, nonne e insegnanti e poi c’era anche qualche Bebè. Lo Staff de “Lo Spazio” ha aiutato nella gestione dei piccoli e all’accoglienza dei grandi.

Questa associazione si occupa di pronto soccorso pediatrico e non.  L’ incontro di sabato aveva come tematica la  pediatrica (ma alcune manovre sono adatte anche per gli adulti)  delle vie aeree per:
Imparare a riconoscere quando un bambino ha un ostruzione da corpo estraneo (è più facile di quanto possiamo pensare!)
Sapere come intervenire (essere sicuri e pronti con le giuste manovre, sperimentate sui manichini).
Sapere cosa fare e soprattutto cosa NON FARE (spesso interveniamo presi dal panico e creiamo ancora più guai).
Attivare i Soccorsi nel modo corretto. Educare la popolazione che il numero di tutte le emergenze è il n. 112: dal soccorso, ai carabinieri!
Saper prevenire gli incidenti domestici, con una adeguata formazione (perchè spesso ingenuamente mettiamo cose pericolose nei posti sbagliati!) .

Un incontro utile a tutti per chi ha figli e chi non ne ha, per chi segue i figli degli altri… O per chi, per caso, si dovesse trovare in una situazione di emergenza.

“Lo Spazio” contribuirà a promuovere questi corsi collaborando con l’associazione SALVAGENTE ripetendo questi incontri e proponendo anche nuove iniziative.
Il video con alcune istantanee della mattinata su YouTube

Le Regole queste Sconosciute!

Una riflessione sulle regole (pensieri tratti da esperienze di vita):

Le regole sono un tema interessante, molto attuale, non solo per lo sviluppo del bambino/a,  ma anche per noi adulti!

Le regole (termine che spesso alla società moderna non piace e allora potremmo usare dei sinonimi: principi, direttive, metodi , ma anche limite e confine …)  garantiscono una continuità educativa, ma soprattutto una continuità evolutiva: esse strutturano la personalità dell’essere umano con le sue caratteristiche, i suoi valori, le sue preferenze.

Le regole ci danno la cornice di riferimento: definiscono  i limiti dell’esistenza,  quello che si può e quello che si deve, quello che piace e quello che non piace e che fa conoscere i  principi.

La regola ci indica fino a dove possiamo muoverci, arrivare, agire e questo ci tutela, ci protegge ci difende  a qualsiasi età! È importante avere chiaro i nostri limiti, fino a dove possiamo arrivare, i nostri confini; è importante tutto ciò per vivere. Se non avessimo limiti, confini, regole …. Ci sarebbe il caos, confusione, e potremmo anche rischiare la vita!

Quando si parla di regola nella “società liquida” (definizione del noto sociologo Zygmunt Baumann, “dove i confini e i riferimenti sociali si perdono”), subito si associa questa parola ai termini rigidità e staticità, ma quando si parla di bambini e anche di adulti, occorre sottolineare che la regola è qualcosa di più profondo che trova le sue radici nei bisogni primari.

Si può paragonare la regola a una casa, a una strada o addirittura a un abbraccio: cioè a qualcosa che contiene e rassicura. La regola è contenimento e rassicurazione. È il bambino stesso che chiede all’adulto di essere contenuto. Il ruolo dell’adulto quindi è quello di segnare una cornice di riferimento fatta di limiti entro cui il bambino è libero di muoversi con sicurezza e serenità. Chiaramente questa cornice è in continuo movimento e in evoluzione e questo fa sì che il bambino e l’adulto siano in un costante divenire dialettico, fatto anche di conflitti e capricci. Le regole e i confini andranno allargati con la crescita e si evolveranno con il crescere dell’età. Occorre però considerare che i bambini, soprattutto se piccoli, non hanno la capacità di autoregolarsi, dunque “stanno alle regole” per amore degli adulti, ovvero perché l’adulto dice cosa è bene e cosa è male, cosa si può e cosa non si può fare per crescere. Proprio per questo motivo è fondamentale che i genitori, l’adulto di riferimento si mostrino fermi, autorevoli (non autoritari!) e coerenti.

Le regole quindi dovranno primariamente essere concordate tra gli adulti e la linea educativa dovrà essere la stessa. Questo atteggiamento ha un effetto rassicurante sul bambino, che si appoggia alla sicurezza dell’adulto per prendere coscienza dei limiti che lo circondano.

Le regole date dagli adulti quindi diventano basi fondamentali su cui in seguito il bambino costruirà il suo sistema e il suo stile: è quindi importante avere noi ben chiaro i nostri limiti, i nostri confini e le regole  per far capire al bambino quale sia la motivazione del limite, quali le cause e le conseguenze delle sue azioni.

Ogni regola deve avere un senso sia per l’adulto, sia per il bambino e deve essere spiegata in un linguaggio comprensibile.

Spesso gli adulti di questo terzo millennio incontrano difficoltà nel dare delle regole ferme e, spesso, si sentono in colpa o inadeguati rispetto a un modello di “autorevolezza e coerenza” nei confronti del figlio, nei confronti dell’altro, nei confronti del mondo. Si fa molta fatica ad assumersi la responsabilità del “no”.

In quest’ottica la trasgressione alla regola da parte del bambino e anche dell’adulto può diventare una provocazione e un segnale di richiesta di attenzione: forse stiamo comunicando un disagio che non sappiamo dire in altro modo.  Forse la società liquida desidera ritrovare delle radici e un po’ di solidità!

 Sta ora a noi offrire un sostegno necessario per superare questo momento difficile: il rispetto della regola data, ma parallelamente l’accoglienza e la comprensione per lo  stato emotivo (la rabbia) di chi si trova per la prima volta a sentire il proprio limite!

Un Albero Speciale

Stavo preparando il nuovo incontro per il gruppo di DanzaMovimentoTerapia che conduco ogni mercoledì. Le partecipanti al percorso stanno vivendo un ciclo di quattro incontri intitolati: “DanzaMovimentoTerapia di Fine Inverno”.

Ogni incontro ha un suo tema, ma questo ciclo di incontri in preparazione della primavera, ha un suo  filo conduttore che lega incontro dopo incontro: l’Albero… L’albero come creatura vivente, l’albero che siamo noi… Un albero quindi speciale.

Le partecipanti , anche se a parole non l’ho mai esplicitato,  stanno vivendo, sperimentando, creando, muovendo e anche danzando, attraverso , la loro corporeità e la loro creatività,  la linfa che sale dai  piedi e arriva al cuore,…  il movimento dei nostri piedi-radice…, delle dita… del tronco… e lentamente stanno vivendo  l’ Albero che è in ognuno di noi: un albero speciale!

E allora:

Piedi-Radice

Corpo-Tronco

Braccia-Rami

Mani-Foglie

Testa-Chioma

Il gruppo è arrivato al terzo incontro e questa sera proporrò una meditazione guidata… La voglio condividere con tutte voi, magari la farete con noi da casa… e magari vi verrà il desiderio, un giorno o l’altro, di venire e muovervi e a creare coreografie e danze libere con noi!

Guardate  questo video su YouTube: http://youtu.be/h4vGhPXyEUg

Per il resto … Non vi dico più nulla … Noi questa sera proseguiremo a muovere, danzare, creare l’albero che siamo…quell’albero speciale.

Elena