Chi mi conosce o mi legge sa del mio interesse per questo termine MINDFULNESS, spesso abusato e commercializzato.
Avete anche potuto leggere o se non lo avete fatto potete trovare l’articolo a questo link qui di seguito, quanto io ritenga che l’accompagnamento nella pratica meditativa non debba essere lasciato a persone che si improvvisano nella conduzione di gruppi di meditazione o nell’insegnamento della meditazione. Il fatto che si mediti non significa che possiamo insegnarla ad altri… Il fatto che sappiamo sciare non significa che automaticamente siamo maestri di sci!
https://elenafossati.wordpress.com/2019/09/25/per-imparare-a-meditare-no-improvvisazioni/
Oggi vi scrivo di Mindfulness come sostegno olla persona cosa significa?
Premessa:
Quando parliamo di Mindfulness nel linguaggio clinico parliamo di un metodo/tecnica, che origina dalla tradizione buddhista, ma che è stata protocollata per la prima volta da Jon Kabat Zinn (protocollo MBSR).
Minduflness, Consapevolezza è parte pratica della meditazione buddhista. È quindi molto importante l’uso e l’origine delle parole e delle tecniche/metodi, per non creare né confusioni, né malintesi
Per chiarire:
https://elenafossati.wordpress.com/2020/01/22/per-sciogliere-alcune-confusioni/
https://elenafossati.wordpress.com/2019/10/02/__trashed/
In alcune situazioni della vita (come questo periodo per esempio) o in altri momenti di stress, la persona sente la necessità o viene evidenziata l’esigenza da altri professionisti medico-sanitari, di acquisire delle modalità per rispondere allo stress e ai suoi sintomi per non creare ulteriori complicanze allo stato di salute: problematiche cardiache, ansia, cefalee,…
La Mindfulness, con la sua finalità di focalizzarsi sul momento presente, può essere uno strumento interessante per la persona, a tutte le età.
In alcune situazioni diviene un utile strumento per fronteggiare situazioni professionali e personali, ad esempio per gli operatori sociosanitari e sanitari che quotidianamente debbono “controllare”, mantenere equilibri emozionali, oppure per dipendenti di aziende, o amministrazioni pubbliche.
È un approccio interessante con i bambini/e che faticano ad entrare in con-tatto/gestire le emozioni (è utile anche per gli adulti).
Come riabilitatrice psichiatrica ho ritenuto utile proseguire professionalmente con questa metodologia che va ad arricchire le mie competenze e tecniche negli strumenti di riabilitazione nella relazione di aiuto.
Un ulteriore aspetto di interesse è che questa metodologia, praticabile individualmente o in gruppo, rimane al partecipante per sempre, diviene una competenza e può diventare un tratto/stile della persona nella vita quotidiana, obiettivo della pratica stessa, essere MINDFUL NELLA QUOTIDIANITÀ, NEGLI IMPREVISTI DELLA VITA.
Se la pratica inoltre viene fatta in gruppo i partecipanti hanno anche la possibilità di condividere e osservare cosa accade ad altre persone, ed è un valore aggiunto.
Sicuramente non è una terapia miracolosa e una panacea per tutti i mali, ma può vantare però di 7791 articoli indicizzati ad oggi su PUBMED; vi è quindi un grande lavoro medico-riabilitativo- scientifico.
Troviamo numerosi articoli sull’utilizzo a beneficio di patologie come: fibromialgia depressione, ansia, attacchi di panico, mal di testa, cancro, problematiche infantili….
Per concludere posso sottolineare che essere MINDFUL, consapevoli è una caratteristica che fa bene a tutti noi; magari siamo già consapevoli, oppure viaggiamo con il pilota automatico … Proviamo a rifletterci un po’ su!!!
Provate semplicemente a rispondere a questo questionario, scaricabile anche online …. Rispondete con sincerità e senza giudizio!
Per qualsiasi domanda è curiosità io sono qua, non esitate a scrivermi! Oppure possiamo anche incontrarci presso “Lo Spazio” oppure online.
#BuoniGiorni
Elena
N.B.: Sabato 16 maggio appuntamento con l’ultimo seminario MEDITIAMO?! con Elena e Valentina dalle 16:00 alle 18:00 la pratica MeditiAmo!? per questa settimana sarà inserita nel seminario. Presto notizie per iscrizione.