Giornata della Terra EarthDay 2020

22 Aprile 2020, Luna Nuova. Sono 50 anni da quando è stata istituita la GIORNATA DELLA TERRA!

Oggi voglio dedicare questo giorno a Gaia (è il nome anche di mia figlia).

Vorrei farlo con voi… insieme vivendo un’esperienza di immaginazione creativa cogliendo in noi la bellezza della natura…

Preparatevi …. prendetevi 10 minuti, un foglio una penna, o una matita… e… (esperienza adatta ad adulti e bambini)

#BuonaGiornatadellaTerra

#BuoniGiorni

Elena

Quando uscite di casa…

Nel 1937 Dale Carnegie scrittore e insegnante statunitense, pubblicò “Come trattare gli altri e farseli amici”. Il testo è ricco di  consigli di utilizzo pratico sul lavoro, in casa, negli affari e nei rapporti sociali in genere, per certi versi molto attuale! 

Vi invito a sedervi, e a leggere questo brano, poi visualizzatelo chiedendo gli occhi, dopo avere portato l’attenzione al vostro respiro e avere calmato il vostro corpo e la vostra parola…. 

“Quando uscite di casa, alzate il mento, su la testa, respirate profondo, bevetevi la luce del sole. 

Salutate gli amici con un sorriso e mettete l’anima in ogni stretta di mano*.

Non abbiate timore di venire fraintesi e non sprecate nemmeno un minuto a pensare ai vostri nemici.

Chiaritevi bene in mente quello che volete fare e poi andate alla meta senza esitazioni.

Pensate alle cose belle e positive che volete fare, un giorno, e l’occasione per coronare i vostri sogni vi si presenterà senza che neppure ve ne accorgiate.

Come un animaletto del corallo succhia elementi vitali da una marea che passa e va.

Immaginate nella vostra mente la persona onesta, leale, nobile che vorreste essere e cercate di somigliarle il più possibile… Il pensiero è il più forte.

Conserva un corretto atteggiamento mentale, portato al coraggio, alla franchezza, alla gentilezza d’animo. Pensare nel modo giusto è già fare.

Tutto proviene dal desiderio e le preghiere sincere non sono mai vane.

Perseguiamo serenamente le nostre mete.

Alzate il mento, sulla testa. Gli uomini sono degli dei in crisalide.”

Dale Carnegie – da: Come trattare gli altri e farseli amici (1937)

*Avremo la mascherina e i guanti, ma lo sguardo di una persona sorridente si riconosce e l’anima in un saluto a distanza (perchè non potremo stringerci la mano) è luminosa!

#BuoniGiorni

Elena

Il nostro giardino segreto

Per motivi professionali in questi giorni ho recuperato la lettura di “Il Giardino Segreto”  di F.H. Burnett

Qui potete leggere il pdf: http://www.icbriatico.it/images/pdf/Biblioteca_Digitale/Letteratura_per_Ragazzi/Il_giardino_segreto.pdf

In copertina si legge: 

“Se andate da quella parte, troverete i giardini”, disse indicandole un cancello in mezzo ai cespugli e ai rampicanti. “D’estate ci sono tantissimi fiori, ma in questa stagione non c’è nulla”. Esitò qualche secondo, poi aggiunse ”uno di quei giardini è chiuso. Da dieci anni non ci va più nessuno”. 

Questi sono quei giorni … 

In cui stiamo entrando in un giardino, che forse non veniva visitato da anni, perché presi dal visitare tanti altri giardini: il lavoro, le attività, gli obblighi, la vita sociale,… E, proprio a causa di questa situazione, siamo stati invitati ad entrare (più o meno liberamente) nel nostro giardino “segreto”.

Nelle tecniche di visualizzazione creativa spesso viene utilizzata la visualizzazione del giardino, del paesaggio, del luogo sacro personale… 

Vi invito quindi a trovare uno spazio dove potervi sedere… fermarvi un poco sul respiro, calmare il corpo, la mente e la parola… per entrare con la vostra immaginazione nel vostro giardino segreto, che magari è rimasto chiuso per molti anni. Iniziate ad occuparvene, a ri-scoprirlo. 

Se per i bambini questo potrebbe essere molto piacevole, avere il proprio giardino segreto dove nascondersi (anche dai genitori), per gli adulti, soprattutto ora, il ri-trovarlo, in modo così inaspettato, potrebbe inizialmente suscitare emozioni diverse.

In questo giardino ci siamo noi… con le emozioni che proviamo… ma se iniziamo a respirarci dentro … forse inizieremo a sentirne anche gli odori…

In questo giardino, forse ri-scopriremo il silenzio, un nuovo silenzio… e in questo silenzio sentiremo noi stessi/e (potrebbe essere la prima volta) e questa potrebbe essere una grande sorpresa! 

Io sono qui, anche se a distanza, come un giardiniere, per consigliarvi su come prendervi cura del vostro giardino… Buona primavera!

#IoRestoaCasa ma possiamo trovare uno spazio per stare insieme

Elena

UNA VISUALIZZAZIONE CREATIVA PER PORTARCI NEL MONDO DEI SOGNI…

Molto spesso dobbiamo fare i conti con l’insonnia. È uno dei malesseri più diffusi: quando le ore della notte scorrono senza portarci il riposo,gli eventi della giornata ritronano in modo ossessivo alla nostra mente. Poi, bene o male ci si assopisce.

Dopo un sonno ristoratore, fosse anche soltanto un sonnellino pomeridiano, riprendiamo le nostre attività con la mente più serena, con un nuovo carico di energia che ci facilita il lavoro, qualunque esso sia. Durante il sonno, non è soltanto il corpo che si ricarica, ma anche lo spirito raggiunge una sua dimensione di benessere.

Per aiutare corpo e mente a scivolare nel sonno c’è un sistema molto più valido delle pecore da contare…

In uno spazio speciale fatto di fantasia, immagini, faremo alcuni viaggi con la mente, andremo alla ricerca di luoghi bellissimi, cammineremo per boschi e spiagge.

Per poterci ben addormentare è importante questo tipo di visualizzazione essere a letto.

-Visualizzazione tratta da “Meditare è facile”, Giuditta Dembech, edizioni L’Ariete-.

* Mettetevi comodi, il corpo diritto, le braccia ben distese, la testa sul cuscino che usate di solito per dormire. Dovrete già essere pronti in tutto e per tutto per il sonno, luce spenta, nient’altro da fare se non addormentarsi.

* Con gli occhi chiusi, fate alcuni respiri molto lenti e profondi, tre o quattro, non di più. Dopo di questi, non occupatevi più della respirazione, verrà da sé come il corpo riterrà necessario.

* Cominciate a rilassare tutta la muscolatura, partite dalla punta dei piedi, controllateli, se sentite muscoli irrigiditi rilasciateli. Dovrete sentirvi come se foste caduti dall’alto e abbandonati così sul materasso. Controllate le gambe, rilassatele, altrettanto fate per il bacino, il torace, le spalle, la testa, le braccia. Esaminatevi lentamente e lasciatevi andare, come se doveste sprofondare all’interno del materasso che vi sostiene. Lasciatevi andare come se foste una marionetta a cui hanno tagliato i fili, sentitevi come se il vostro corpo fosse di piombo, inerte, abbandonato al suo stesso peso.

* Quando vi sentirete abbastanza rilassati, visualizzate un paesaggio che conoscete e vi piace oppure inventatene uno. È un luogo che vi piace, in cui state bene e seduti nel “solito posto”, osservatene i dettagli, riconosceteli uno ad uno. Non abbiate nessuna fretta, non c’è nessuno scopo da raggiungere, avete tutto il tempo che volete per guardarvi attorno. Osservate il cielo, le nuvole, le creature, se ci sono, se così vi piace. Osservate i colori e sentite gli odori,…

* Poi guardate verso l’alto attorno a voi. Nel cielo, c’è una bolla, che sembra una bolla di sapone che ondeggia. È una bolla iridescente, luminosa. Osservatela arrivare. Scende dolcemente galleggiando nell’aria. Osservatene il movimento aggraziato. Ricordate sempre che non avete alcuna fretta, che potete soffermarvi ad osservare tutto ciò che vi pare, avete tutta la notte a disposizione …

* La bolla scende verso il luogo in cui siete seduti, è molto grande, bellissima, è quella super bolla che tutti abbiamo cercato di fare da bambini e che non ci è mai riuscita. Rispecchia tutti i colori dell’iride.

* La bolla vi avvolge, vi trovate al suo interno. Pur essendo trasparente è liscia ed infrangibile. È sottile ed indistruttibile. Solida sotto alle vostre mani, è gradevole al tatto. Vi mantiene in una situazione ideale di temperatura, in una sorta di primavera perenne. Al suo interno si respira l’aria pura del cielo da cui è discesa, respirate l’ossigeno delle alte quote.

La prima volta che eseguite l’esercizio dovrete prendere dimestichezza con il suo interno, con la situazione nuova di essere incapsulati in questo amnios trasparente, sereno e rassicurante. In seguito vi sarà sufficiente richiamare a voi la bolla per vederla arrivare dall’alto, pronta a trasportarvi dovunque.

* Sistematevi bene nel suo interno, state seduti o in piedi, come meglio credete, state anche sdraiati, sulla schiena o puntellati sui gomiti per guardare fuori, non ha importanza, purché vi troviate a vostro agio.

* Quando siete ben comodi, la vostra astronave trasparente si alza. È una sensazione gradevolissima. Si alza dondolando così com’è arrivata, il vostro peso non ha alcuna importanza poiché la bolla proviene da un’altra dimensione, non è di sapone, è di sostanza eterica, nessuno la può sciogliere se non la vostra volontà.

* Giunti abbastanza in alto, la bolla ora si muove in senso orizzontale, viaggia come un elicottero silenzioso, ovunque la vostra mente la voglia portare. Non ci sono limiti di nessun tipo.            .

Volete sorvolare l’oceano, oppure le isole della Polinesia? Preferite le dune del deserto o le foreste vergini? Preferite dondolarvi fra cumuli di nuvole soffici come panna montata o volare in mezzo ad uno stormo di gabbiani? Potete andare dove più vi piace, la bolla vi porterà ovunque. Dalle sue pareti trasparenti potrete osservare nei minimi dettagli qualunque tipo di paesaggio, come in quei
bellissimi documentari sulla natura che ogni tanto proiettano in tv.

* Potete creare con la vostra mente le situazioni che più vi affascinano, sorvolarle con dolcezza, dondolando dentro al vostro involucro protettivo. Nessuna onda negativa potrà raggiungervi, nessun tipo di incidente o di incontro sgradevole, nessun rumore molesto, soltanto la quiete, la bellezza e la serenità del vostro volo. A questo punto, potete lasciare la posizione che avevate assunto all’inizio, giratevi sul fianco che preferite, e continuate a viaggiare sorvolando i luoghi che la vostra fantasia sta creando. Passerete dal volo simulato al sonno, da qui al sogno e forse, al viaggio astrale …

VISUALIZZAZIONE CREATIVA – IMMAGINAZIONE CREATIVA … PER UN DOLCE DORMIRE.

Salutiamo le feste, le ore piccole, o le dormite senza la sveglia che suona …

Tornare al lavoro, a scuola,… può innervosirci o agitarci un po’ e creare problemi di insonnia.

Prima di arrivare ad assumere rimedi o farmaci perché non provare con la visualizzazione creativa?

 

La visualizzazione creativa è una tecnica che consiste nell’immaginare (visualizzare) delle cose o delle situazioni nella propria mente per obiettivi diversi.

Carl Gustav Jung (psichiatra, psicoanalista e antropologo svizzero. La sua tecnica e teoria, di derivazione psicoanalitica, è chiamata “psicologia analitica” o “psicologia del profondo”) introduce, nel novecento, il metodo dell’immaginazione attiva nel suo lavoro analitico con i suoi pazienti.

Il lavoro con l’immaginazione e la visualizzazione, si può ritrovare all’interno di diverse culture sin dall’antichità, in Oriente come in Occidente, applicate anche come forma di meditazione, finalizzate alla cura del corpo e dell’anima, all’equilibrio della persona, o come ponte di comunicazione con altre dimensioni (esoteriche).

Si tratta tendenzialmente di visualizzazioni guidate che presentano dei contenuti specifici prestabiliti, che possono essere simboli o colori, immagini naturali,… Le  visualizzazioni, o profondi stati di meditazione, possono essere finalizzati da parte del terapeuta/conduttore/guaritore alla ricerca dell’origine dei disagi di diversa natura.

Quasi parallelamente a Jung, l’italiano Roberto Assagioli (psichiatra e teosofo italiano, fondatore della Psicosintesi, una delle menti più eclettiche e libere della psicologia italiana) ha contribuito a rendere l’immaginazione un metodo di analisi e trasformazione, sviluppando diverse possibilità di applicazione.

“Bisogna  <<spegnere>> la nostra disturbante coscienza e ascoltare quietamente

dentro e guardare le immagini che appaiono al nostro occhio interno o prestare

attenzione alle parole che i muscoli del nostro apparato verbale stanno cercando di

formare (…)” (C.G.Jung, Letters, Vol. I, Routledge & Kegan LTD, 1973).

 

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